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Condizioni occupazionali nel paese d’origine e in quello di destinazione

4.2. Analisi descrittiva della qualità di vita degli immigratiecuadoriani a Roma e a New York

4.2.7. Condizioni occupazionali nel paese d’origine e in quello di destinazione

Come possiamo apprezzare dalla Tabella 4. 10, i non disoccupatiforzatamente erano notevolmente di più tra gli attuali residenti a Roma: si tratta del 28% delle persone che hanno migrato in questa città, ed è una disoccupazione femminile, più marcata nelle zone rurali. Il 10% erano in disoccupazione volontaria, la quale comprende studenti casalinghe etc.

A New York il 32%, soprattutto donne (il 50% di queste) dichiarano che non lavoravano volontariamente in Ecuador, prima di emigrare. La ragione risiede o nella giovane età o nel fatto che prima di emigrare ricevevano le rimesse del marito che hanno poi successivamente raggiunto negli Stati Uniti.La disoccupazione involontaria in questo caso è molto bassa: il diverso quadro occupazionale è confermato anche dalle risposte che gli intervistati ci hanno dato sulle ragioni della migrazione, infatti tra le ragioni della migrazione a Roma è molto più incisiva la risposta inerente alla necessità di trovare un lavoro che a New York.

Tabella 4. 10. Situazione occupazionale prima dell’emigrazione

A Roma Ecuador

Provenienza da zone rurali

Provenienza da

zone urbane Femmine Maschi

Non occupati 27,70 48 25,81 29,78723 20,75472

Non occupati volontariamente 10,14 0 9,68 11,70213 7,54717

Occupati 62,16 52 64,52 58,51064 71,69811

100,00 100,00 100,00 100 100

48

Non occupati 3,82 6,90 3,88 3,10 4,40

Non occupati volontariamente 32,99 25,29 35,44 49,61 19,50

Occupati 63,19 67,82 60,68 47,29 76,10

100,00 100,00 100,00 100,00 100,00

 

Il tipo di occupazione (

Tabella 4. 11) in cui erano impiegati gli attuali residenti a Roma, è legatoovviamente al luogo di provenienza, dunque erano principalmente impiegati in commercio e servizi, erano operai, ed altri impieghi perché provengono in maggior parte dalle cittá; il 40% di essi aveva un contratto a tempo indeterminato. Gli attuali residenti a New York erano prevalentemente impegnati nel settore delle costruzioni, in agricoltura e allevamento, operai e commercianti, la maggior parte del campione era impegnato in lavori informali (43%), come visibile in Tabella 4. 14. Anche in questo caso esiste la solita affinità con i livelli di istruzione dichiarati e le zone di provenienza.Come si può notare dalGrafico 4.

72.e dalle tabelle seguenti e dell’Allegato 4 (Allegati al Capiotlo 4), il reddito degli ecuadoriani migranti si collocava nelle prime due fasce più basse. Tra gli attuali residenti a Roma si può notare una tendenza ad un reddito leggermente più alto. C’è da aggiungere che questa informazione comporta una distorsione inevitabile dovuta alla conversione in dollari dei redditi precedenti all’anno 2000, i quali erano percepiti in sucre. Poiché come spiegato nel primo paragrafo la svalutazione della moneta ecuadoriana fu di oltre il 200%, la maggior parte dei redditi individuali non possono che cadere nelle fasce più basse.

Tabella 4. 11. Settore occupazionale in Ecuador dei migranti

Migrati a Roma % Migrati a New York %

Costruzioni 4,55 Costruzioni 16,05

Agricoltura 3,41 Agricoltura e allevamento 12,96

Commercio 18,18 Commercio 10,49

Servizi finanziari 2,27 Servizi finanziari 3,09

Servizi di trasporti 3,41 Servizi di trasporti 9,26

Istruzione 5,68 Educazione 9,26

Idrocarburi/miniere 2,27 Idrocarburi/miniere 0,00

Servizio domestico.. 5,68 Servizi domestici 1,85

Ristorazione 4,55 Ristorazione 1,23

Turismo 3,41 Turismo 1,23

Amministrazione Pubblica, forze

dell'ordine 6,82 Amministrazione pubblica 2,47

49

Operaio, metalmeccanico,

meccanico,fabbro 12,50 Sarto 3,70

Impiegato 3,41 Impiegati 5,56

Altro 15,91 Meccanico, operaio 14,20

Sicurezza nazionale 2,47

Artigiano 4,32

Tabella 4. 12. Tipo di contratto in Ecuador dei migranti.

Migrati a Roma % Migrati a New York %

Lavoro autonomo 19,57 Lavoro autonomo 21,84

Lavoro informale 25,00 Lavoro informale 43,10

Contratto a tempo determinato 11,96 Contratto a tempo determinato 10,34 Contratto a tempo indeterminato 40,22 Contratto a tempo indeterminato 22,99

Altro 3,26 Altro 1,72

100,00 100

 

Grafico 4. 72. Reddito percepito (dollari/mese) in Ecuador dagli intervistati (secondo residenza attuale)

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Tabella 4. 13, sulla condizione occupazionale nelle cittá di arrivo, Roma gli immigrati ecuadoriani sono occupati prevalentemente in servizio domestico, badanti, pulizie, baby sitting (64%), ristorazione (9%), costruzioni (6%) ed altro, considerando il tipo di occupazione prevalente(il servizio nelle case) si comprende come a Roma in confronto all’Ecuador più che raddoppia la percentuale di persone che lavorano più di quaranta ore settimanali, raggiungendo il 38% degli intervistati. Effettivamente come emerge da Gammaintoni et al(2010), gli stessi sindacati italiani denunciano le difficoltà oggettive di riuscire a contattare gli immigrati, soprattutto le immigrate, per informarle sui loro diritti lavorali proprio perché passano molte ore chiuse nelle case dove lavorano e spesso vivono (come abbiamo visto dall’analisi sulle situazioni abitative). I residenti a New York sono occupati prevalentemente in costruzioni (28%), servizio domestico, badanti, pulizie, baby sitting (16%) e ristorazione (14%).

Il totale di ore settimanali per lavoratore immigrato a New York è inferiore rispetto ai colleghi residenti in Italia però, soprattutto i lavoratori nel settore delle costruzioni, ecuadoriani nella città nord americana, hanno dichiarato che la quantità di lavoro è diminuito nell’ultimo anno a causa della crisi economica. Vale a dire che le persone che lavoravano sei giorni la settimana ora ne lavorano meno, e ricevono meno, perché non sono richieste tante ore al giorno o tanti giorni per settimana. Nonostante la crisi economica, che ha sicuramente colpito di più gli Usa, a parità di occupati tra le due città (85%) la disoccupazione a Roma (12%) è più alta che a New York (6%) ed è in entrambi i casi più forte quella femminile (Tabella 4. 14).

Grafico 4. 73. Ore di lavoro residenti a Roma (prima e dopo migrazione)

 

Grafico 4. 74. Ore di lavoro residenti a New York (prima e dopo migrazione)

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Tabella 4. 13. Settore occupazionale nel Paese di arrivo.

A Roma % A New York %

Costruzioni 5,69 Costruzioni 27,78

Agricoltura 0,81 Agricoltura 0,79

Commercio 1,63 Commercio 4,37

Servizi finanziari 1,63 Servizi finanziari 3,17

Servizi di trasporti 0,81 Servizi di trasporti 5,16

Istruzione 0,00 Istruzione 0,40

Idrocarburi/miniere 0,00 Idrocarburi/miniere 0,00

Servizio domestico, badanti, pulizie, baby sitting 63,41 Servizio domestico, badanti, pulizie, baby sitting 15,48

Ristorazione 8,94 Ristorazione 13,49

Turismo 3,25 Turismo 0,40

Parrucchiere 0,81 Amministrazione pubblica 1,98

Operaio, metalmeccanico, meccanico,fabbro 4,07 Parrucchiere 3,97

Altro 8,94 Operaio/meccanico/idraulico 9,52

Altro 13,49

Tabella 4. 14. Situazione occupazionale dei migranti nel paese di arrivo

A Roma % Femmine Maschi A New York % Femmine Maschi

Non occupati 12,08 15,05 7,41 Non occupati 6,06 11,1 1,85 Non occupati volontariamente 2,01 3,23 0,00 Non occupati volontariamente 8,42 15,5 2,47 Occupati 85,91 81,72 92,59 Occupati 85,52 73,3 95,68 100,00 100,00 100,00

Tabella 4. 15. Tipo di contratto nei paesi di arrivo

A Roma % A New York %

Lavoro autonomo 5,51 Lavoro autonomo 5,95

Lavoro informale 7,09 Lavoro informale 75,39

Contratto a tempo determinato 14,96 Contratto a tempo determinato 6,34 Contratto a tempo indeterminato 71,65 Contratto a tempo indeterminato 12,30

Altro 0,79

100,00 100

Il

Grafico 4. 75 ci permette di intuire come i migranti ecuadoriani occupati a Roma guadagnino molto meno dei connazionali a New York (si prende in considerazione solo il valore nominale dei salari, nel senso che si ipotizza la parità euro dollaro per: a. la fluttuazione del cambio nel momento delle interviste, in cui il dollaro si rivaluta raggiungendo quasi la parità con l’euro; b. perché ci interessa la qualità di vita dell’ecuadoriano a Roma ed a New York, dunque il suo potere acquisitivo in loco). Come si vede nel grafico suddetto e nelle tabelle nell’Allegato 4 (tra gli Allegati al Capitolo 4),

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la maggiorparte delle persone residenti a Roma hanno un reddito compreso tra i 250 ed i 1500 euro (88%del campione), mentre a New York il 50% degli intervistati guadagna più di 2000 dollari. Dalle risposte alle interviste individuali, inoltre, sappiamo che molte di queste persone che superano i 2000 dollari mensili, li superano di molto.

Grafico 4. 75. Redditi percepiti dagli ecuadoriani nelle due cittá di emigrazione.

Anche se a Roma si guadagna meno che a New York, è interessante notare come in Italia, nonostante si viva un periodo in cui le politiche migratorie sono piuttosto rigide, la legislazione sul lavoro sia più favorevole per i migranti (solo per quelli che risiedono legalmente).

Per quel che riguarda le pensioni vediamo dal Grafico 4.76, che il 30% dei lavoratori ecuadoriani a Roma, non avranno diritto ad una pensione ed un altro 30% non sa se potrà usufruirne, pur avendo versato i contribuiti. Riguardo alle pensioni dunque, la situazione del migrante è quasi certamente peggiorata a Roma. Per quel che concerne, invece, il diritto ad usufruire di periodi di malattia retribuito,il 68%degli intervistati può usufruirne a Roma, mentre in Ecuador era solo il 46%.Come si vede nel Grafico 4.77, il 77,5% degli ecuadoriani a Roma ha diritto a vacanze retribuite, in Ecuador erano solo il 45,2%; Roma, il 50% delle persone intervistate ha diritto alla maternità/paternità, in Ecuador era solo il 31,6%.

Negli Stati Uniti (Grafico 4. 78),sono sicuri che non potranno ricevere nessuna pensione il 77% degli intervistati, in Ecuador erano il 68% ad avere una visione negativa per la vecchiaia. Per il diritto alla malattia retribuita, anche qui si fa più preoccupante la

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situazione: il 76% non ne a diritto, contro il 68% dei residenti in Ecuador prima della migrazionenegli USA. Il 73,2% dei residenti nella città statunitense non ha diritto a vacanze retribuite, erano il 70,4% a non averne avuto diritto in Ecuador. Per il diritto alla maternità o paternità che sia, sono il 79,5% a non averne diritto a New York, in Ecuador erano il 79,5%. Dunque nel caso del diritto alla pensione, questa è meno accessibile tanto a Roma come a New York, rispetto all’Ecuador, però in tutti gli altri casi(malattia retribuita, vacanze, maternità/paternità) a Roma si acquisiscono diritti, a New York si perdono.

A proposito della crisi economica, abbiamo chiesto agli immigrati di Roma e New York se negli ultimi 18 mesi hanno visto diminuire il loro reddito (risposte riportate nel Grafico 4. 82 e nel Grafico 4. 83): sono rispettivamente il 28% ed il 40,63% ad essere stati colpiti dalla crisi economica. Per fare fronte a tale riduzione di reddito gli immigrati di entrambe le città hanno dovuto spendere i propri risparmi (77,5% a Roma e84% a New York),diminuire i consumi (74% a Roma e 70% a New York), diminuire l’invio delle rimesse (72,5% a Roma e 69% a New York),pensare di tornare in Ecuador (65% a Roma) e incrementare le ore di lavoro dei membri della famiglia che possono continuare a lavorare (50% a New York).

 

Grafico 4.76. Diritti dei lavoratori immigrati residenti a Roma (1)

   

Grafico 4.77. Diritti dei lavoratori immigrati residenti a Roma (2)

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Grafico 4. 78. Diritti dei lavoratori immigrati residenti a New York (1)

 

Grafico 4. 79. Diritti dei lavoratori immigrati residenti a New York (2)

 

Grafico 4. 80. Variazione di reddito negli ultimi 18 mesi (Roma)

Grafico 4. 81. Variazione di reddito negli ultimi 18 mesi (New York)

Grafico 4. 82. Strategie delle famiglie contro la riduzione del reddito (Roma)

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Grafico 4. 83. Strategie delle famiglie contro la riduzione del reddito (New York)