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Considerazioni introduttive

Nel documento Investimenti in Arte Contemporanea (pagine 87-91)

Investire in arte: un approccio analitico

5. Gli indici di prezzo del mercato dell’arte

5.1 Considerazioni introduttive

La crescita a livello globale del mercato dell’arte, la creazione degli art funds, così come la nascita di nuove piattaforme online per il commercio delle opere d’arte, hanno portato all’aumento del desiderio, percepito da chi opera in questo settore, di tenere traccia in modo accurato dei movimenti nel mercato dell’arte66. Per analizzare il mercato dell’arte visiva, con particolare riferimento al prezzo delle opere, sono stati quindi creati degli appositi indici di prezzo, che consentono di effettuare confronti per stabilire analogie e diversità tra i vari settori del mercato dell’arte con quello delle azioni, obbligazioni e del mercato immobiliare. Tramite questi indici è possibile monitorare il comportamento del prezzo nel lungo periodo, effettuare delle stime sui valori futuri e determinare se i prezzi siano ancorati a particolari valori, oscillando attorno ad essi.

Tali indici possono essere utilizzati per indagare in particolar modo come i prezzi medi delle opere d’arte varino con il passare del tempo e quindi capire se i prezzi record, pagati durante numerose sedute d’asta, costituiscano eccezioni isolate o se invece vi sia una generale tendenza che porta i prezzi delle opere d’arte ad aumentare con il passare del tempo.

In generale, fintanto che l’arte manterrà il suo valore culturale nella società, i prezzi delle opere d’arte registreranno un naturale aumento in relazione al trascorrere del tempo, riflettendo un generale adeguamento nei prezzi di consumo in linea con il modificarsi del tasso di inflazione. Le opere d’arte degli artisti più famosi, che possiedono una solida storia all’interno del mondo artistico, tenderanno a mantenere un livello mediamente costante dei prezzi, con una debole variabilità nel tempo. Tali opere, infatti, non sono più suscettibili alle mode o al cambiamento dei gusti dei possibili acquirenti e, in termini finanziari, è possibile affermare che il loro rischio idiosincratico sia minore. Per quanto riguarda le altre opere, come ad esempio quelle degli artisti contemporanei degli ultimi dieci anni, esse possiedono un elevato rischio idiosincratico, in quanto la variabilità del loro prezzo può raggiungere livelli elevati. Queste opere                                                                                                                

sono infatti molto suscettibili al giudizio del pubblico, dato che possono ad esempio appartenere ad artisti emergenti che non possiedono ancora un’affermata reputazione sul loro valore artistico. Il rendimento finanziario calcolato sul periodo di detenzione di alcune di queste opere può risultare in certi casi addirittura negativo, anche non tenendo conto degli effetti dell’inflazione.67

È proprio per studiare tali andamenti che diventano particolarmente utili gli indici di prezzo, che consentono di analizzare i motivi che influiscono sulla modificazione dei prezzi delle opere con il passare del tempo e che permettono di valutare adeguatamente la performance generale del mercato.

Negli ultimi anni la stampa finanziaria ha pubblicato diversi indici dell’arte, specialmente nei periodi in cui il mercato ha registrato prezzi elevati, fatto che inevitabilmente suscita l’interesse di studiosi e operatori di questo settore.

I diversi modi di utilizzo di un art index ben costruito possono essere riassunti come segue68:

- è possibile delineare le tendenze generali del mercato, proprio come consentono di fare i numerosi indici del mercato finanziario. In questo modo possono essere determinati i rendimenti del mercato dell’arte e confrontati con quelli delle altre

asset class, in modo tale da stabilire se l’arte sia un investimento redditizio;

- un art index consente di determinare la volatilità del mercato dell’arte nonché la correlazione esistente con gli altri strumenti finanziari, ad esempio azioni e obbligazioni. Così facendo è possibile risolvere la questione se l’inserimento dell’investimento in arte all’interno del portafoglio sia un valido strumento per diversificare il rischio in un’ottica di lungo termine;

- aiuta a identificare i fattori economici e sociali che influenzano i movimenti del prezzo delle opere. Ad esempio è possibile determinare se e come l’inflazione colpisca il mercato dell’arte;

- fornisce un modo semplice ed intuitivo per stabilire il valore delle opere d'arte. Assumendo che una determinata opera segua l’andamento del tasso del mercato                                                                                                                

67  da:  POWNALL  RACHEL,  “Art  market  indexes”  in  Deloitte  –  ArtTactic  “Art  &  Finance  Report  2013”   68  GINSBURGH  VICTOR,  MEI  JIANPING,  MOSES  MICHAEL,  On  the  Computation  of  Prices  Indices,  

dell’arte, proprio come si assume che il prezzo di uno stock statunitense segua lo S&P 500, utilizzando la tecnica di market-to-market si può derivare una semplice valutazione del valore dell’opera.

Sono dunque stati creati numerosi metodi per la costruzione degli indici dei prezzi con specifico riferimento al mercato dell’arte, prendendo molto spesso spunto da quelli utilizzati per costruire gli indici per il mercato finanziario. Ognuno dei metodi che verranno descritti in seguito presenta inevitabilmente vantaggi e debolezze, ma al fine di utilizzarli come benchmark è fondamentale che possiedano determinate caratteristiche69:

- i dati che essi utilizzano devono fondarsi su informazioni affidabili e facilmente reperibili sul prezzo delle opere, come ad esempio i cataloghi delle aste o i vari database online, cosicché possano venire replicati in maniera indipendente; - la questione dell’eterogeneità dei dati deve essere adeguatamente risolta dalle

metodologie impiegate per la costruzione degli indici. Tali metodi devono inoltre fondarsi su modelli economici consolidati e su procedure di stima che rendano i risultati facilmente verificabili;

- i dati devono evitare le distorsioni causabili dalla selezione del campione oggetto dell’analisi;

- gli indici devono analizzare diverse categorie in cui è possibile raggruppare le opere, dato che il rendimento può variare notevolmente;

- è fondamentale che i dati utilizzati siano aggiornati costantemente, in modo tale da consentire un monitoraggio in tempo reale ed ottimizzare l’efficienza dell’uso di tali indici per le strategie di diversificazione di portafoglio.

Il problema della mancanza di informazione nel mercato dell’arte è uno dei principali ostacoli alla creazione degli indici di prezzo. Le transazioni che avvengono tra soggetti privati, e che costituiscono una parte considerevole del totale delle transazioni in questo mercato, vengono spesso svolte privatamente e perciò i dati riferibili ed esse non                                                                                                                

69  GINSBURGH  VICTOR,  MEI  JIANPING,  MOSES  MICHAEL,  On  the  Computation  of  Prices  Indices,  

vengono divulgati. L’unica fonte pubblica a cui è possibile attingere per conoscere i prezzi delle opere è costituita dai dati delle vendite delle case d’aste, che possono essere reperite nei cataloghi pubblicati dalle stesse, oppure da alcune società specializzate. Alcuni tra i più importanti database in cui è possibile ricavare numerose informazioni sono: Artnet (www.artnet.com), Artprice (www.artprice.come), Art Sales Index (www.artsalesindex.artinfo.com), Art Market Research (www.artmarketresearch.com), e Artfact (www.artfacts.net).

Nel documento Investimenti in Arte Contemporanea (pagine 87-91)