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CONTESTO DI RIFERIMENTO E PROBLEMI DA AFFRONTARE

strategica e programmazione operativa

CONTESTO DI RIFERIMENTO E PROBLEMI DA AFFRONTARE

Negli ultimi anni la questione della sostenibilità va assumendo sempre maggiore rilevanza non solo a livello amministrativo ma anche nell’opinione pubblica, di fronte a fenomeni sconcertanti come i cambiamenti climatici o i tassi di inquina- mento atmosferico. In modo più preoccupante si analizza la società e si pone con urgenza la riduzione dei gas serra in atmosfera e conseguentemente si apre una sta- gione che innalza la sostenibilità ad opportunità per cambiare l’impianto produttivo della società e per riorientare verso il “ben vivere” i consumi e gli stili di vita. A que- sto proposito, nella consapevolezza che la partita essenziale si gioca sul terreno del cambiamento di cultura diffusa e dell’educazione, l’Unesco ha lanciato il “Decennio per l’educazione allo sviluppo sostenibile 2005-2014”, decisione che si ripercuoterà a cascata sulla pluralità di strutture pubbliche che si occupano di queste tematiche, tra cui anche i Comuni tramite le proprie articolazioni (per es. i Cea, centri di edu- cazione ambientale). Di fronte a un quadro così complesso e di natura mondiale è necessario un cambiamento di grande impegno sotto tanti punti di vista: in primo luogo culturale/educativo, che a ricaduta deve produrre modifiche organizzative, di politica economica, investimenti e di cultura ingegneristica.

Poiché i problemi non sono circoscrivibili e di diretta soluzione da parte di un ambi- to territoriale quale un Comune, descrivere un campo di intervento di Politiche di Sostenibilità Ambientale presuppone una conoscenza del territorio e delle sue artico- lazioni, sociali, produttive, naturalistiche, delle trasformazioni future ed una realistica previsione degli ambiti di intervento e dei risultati ottenibili con politiche ecologiche a livello comunale. Per questo motivo per far fronte all’emergenza ambientale e per ottenere importanti risultati è necessario che il concetto di Sostenibilità diventi tra- sversale a tutte le attività ed articolazioni della società e sostanzialmente in questa direzione si è lavorato negli scorsi anni, producendo linee guida, progetti e risultati che diventano parte integrante del bilancio di previsione 2008.

Il campo di azione per il 2008 approfondirà le direttrici già intraprese, in particolare:

VERDE

• Si metteranno a sistema le aree verdi del Comune, si svilupperanno progetti speci- fici per il bacino del Crostolo e i viali della città, tali da segnare un percorso/segno innovativo e duraturo per il nostro territorio, con l’ambizioso obiettivo che supera il concetto di tutela e sviluppo delle le aree verdi, per produrre a medio termine anche cambiamenti climatici e diventare tra le principali componenti urbane di definizione del territorio, in sinergia con i servizi trasversali dell’ente e le circoscri- zioni, in stretta relazione con il Piano della Mobilità. Le parole chiave devono esse- re: tutela e rinaturalizzazione del territorio e del paesaggio, valorizzazione dei siste-

mi ambientali pregiati, gestione e riqualificazione del verde, messa a sistema delle aree verdi e dei luoghi naturali, rete dei servizi e connessioni urbane;

• l’adesione italiana all’intesa di Kyoto ha imposto di adottare anche a livello loca- le l’obiettivo di riduzione percentuale del 6,5% delle emissioni di anidride car- bonica al 2012, rispetto al 1990. Secondo questo criterio le emissione annue del comune di Reggio Emilia dovrebbero attestarsi nel 2010 a non più 1,063 Megatonnellate. Con le indicazioni che emergeranno dal piano energetico sarà necessario che ognuno faccia la propria parte, ovvero i servizi pubblici adottino indicazioni di risparmio energetico per l’edilizia, il mondo produttivo metta in campo azioni che conuighino attenzione all’ecosistema/efficienza energetica e crescita economica, politiche di mobilità sostenibile e complessivamente si affer- mi una cultura di risparmio energetico tra i cittadini di ogni età;

ARIA

le politiche per la qualità dell’aria sono strettamente connesse con quelle per la mobilità sostenibile, vista la stretta correlazione tra automezzi circolanti ed emissione di inquinanti e sono realizzate insieme alla Policy per la Mobilità sostenibile. Anche dai principali dati emersi dallo studio intrapreso con il Piano energetico comunale, si evidenzia che contrariamente ad altri settori in cui il Comune di Reggio Emilia si presenta virtuoso rispetto alle città della Regione (centrali di cogenerazione, teleriscaldamento, buone pratiche quali modelli Ecoabita/architettura ad alta efficienza da parte della Pubblica Amministrazione) il settore dei trasporti è quello più critico anche per le difficoltà ad intraprendere azioni efficaci nel contenere la domanda energetica e le emissioni. In special modo quindi anche in questo campo, oltre agli interventi strutturali, come il potenziamento del trasporto pubblico, occorre potenziare azioni organizzative e culturali che incidano sugli stili di vita;

rifiuti Questo è un ambito importante sul quale la volontà politica, tramite l’azien- da che gestisce i rifiuti a Reggio Emilia, può apportare cambiamenti effettivi e sicu- ramente raggiungibili. Si parte da un buon sistema consolidato che evolvendosi in base alle “Linee guida del nuovo progetto di raccolta di rifiuti del Comune di Reggio Emilia, teso a massimizzare la raccolta differenziata (2007-2012)” approvate dalla Giunta Comunale nel mese di settembre 2007, disegna lo sviluppo del sistema al 2012, tra le diverse aree della città, per i cittadini, terziario e industriale (sistema dedicato). Il nuovo disegno si regge anche su una corretta informazione a tutti gli strati della società, compresi i nuovi arrivati, nonché agli operatori stessi del settore. Oltre al nuovo progetto di cui sopra, si vuole proseguire con i 2 progetti di sensibi- lizzazione rivolti ai centri di aggregazione (attualmente i 24 centri sociali a cui si aggiungeranno le oltre 50 strutture sportive) e alla Grande Distribuzione Organizzata (attualmente circa 25 punti vendita tra supermercati e ipermercati).

ACQUA

nel Comune di Reggio Emilia la gestione delle acque è affidata all’azienda Enìa, che governa l’uso della risorsa a livello provinciale. L’azione del Comune, oltre a partecipare e determinare le scelte aziendali deve essere volta a perseguire gli sprechi idrici e a prevenire l’immissione di sostanze pericolose nelle acque soter- ranee e superficiali. In particolare per le acque sotterranee occorre rispettare una

recente disposizione Comunitaria (Dir. 2006/118/CE che impegna al 2012 azioni, controlli e misure per prevenire e controllare l’inquinamento delle acque sotter- ranee, che costituiscono la riserva di acqua dolce più rilevante del nostro conti- nente.