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Correlazione tra Kratkoe opisanie e Novyj letopisec: integrazioni allo status quaestionis

Capitolo IV. Origini ed evoluzione della tradizione “ufficiosa” moscovita

5. Correlazione tra Kratkoe opisanie e Novyj letopisec: integrazioni allo status quaestionis

§ 5.1. Polemica scientifica

KO e il brano siberiano di NL sono le prime opere della cronachistica dedicata alla spedizione siberiana a tradire un'ipotetica derivazione da una fonte comune e una continuità genealogica in virtù di un'evidente affinità testuale e strutturale732. Gli effettivi rapporti tra KO e NL hanno interessato gli studiosi in funzione di una più attendibile definizione dello schema genealogico delle opere sorte in Siberia nella prima metà del XVII secolo.

L'estrema affinità tra i brani di KO e NL, dedicati alla spedizione siberiana, è stata riconosciuta unanimamente, per quanto le opinioni sulla natura della loro

continuità genealogica siano discordi: S.V. Bachrušin era dell'avviso che NL fosse una della fonti della redazione estesa di EL, mentre il Kratkoe opisanie era una redazione secondaria del brano a tema siberiano di NL. A detta di Bachrušin, il compilatore di NL elaborò e ridusse il Napisanie, integrandolo allo stesso tempo con il racconto favoloso del condannato a morte tartaro inviato da Kučum al campo cosacco e con una menzione di Maksim Stroganov, che non è possibile rinvenire nella Stroganovskaja letopis'. Lo studioso russo spiega quest'ultima integrazione con il tentativo di attribuire il merito della conquista del khanato siberiano non a tutta la casata Stroganov, ma al solo Maksim 733. Lo teoria supposta dallo

studioso venne accolta dalla Dvoreckaja, che identificò il testo del Kratkoe

opisanie con i brevi sunti derivati dal Novyj letopisec734, e dalla Romodanovskaja, che sottolinea l'esclusiva influenza esercitata dal Novyj letopisec sulla cronachistica russa nella seconda metà del XVII secolo ed ipotizza che il testimone Schlötzer del

Kratkoe opisanie abbia mediato il testo siberiano del Novyj letopisec tramite la

redazione estesa di EL735.

Al contrario, A. Andreev e E. Dergačeva-Skop hanno ritenuto KO e l'articolo di NL due scritti differenti: l'articolo di NL dipende da KO736 oppure da una povest',

732 Dvoreckaja, Archeografičeskij... , p. 478.

733 Bachrušin, Naučnye..., p. 21-22. Questo parere venne condiviso anche da R.G. Skrynnikov (Skrynnikov,

“Rannie..., p. 82; IDEM, Sibirskaja..., pp. 13, 15).

734 Dvoreckaja, Archeografičeskij... , p. 479. 735 Romodanovskaja, Sibir'..., pp. 240-241.

affine a KO737. A tal riguardo, Andreev fissò alcuni esempi in grado di sottolineare la natura difettiva della redazione di NL rispetto a quella di KO: in particolare, in KO sono menzionate due battaglie sostenute dai cosacchi con i tartari del khanato siberiano (Capo Čuvaš e il primo scontro sul Vagaj, dove venne fatto prigioniero Mahmetkul), mentre in NL la battaglia sul Vagaj non viene registrata738. La

Dergačeva-Skop sostiene che il Kratkoe opisanie abbia fatto la sua comparsa prima del 1630, costituendo una linea genealogica completamente indipendente dal

Napisanie e dall'archetipo mediatore O Sibiri739.

Vovina-Lebedeva, negando la possibilità della derivazione di KO dal gruppo esipoviano, a cui è tuttavia chiaramente legato (in particolare, al Rumjancevskij

Letopisec), conferma che il testo di KO (oppure il suo archetipo) venne

infelicemente redatto nel brano siberiano di NL740. Il carattere redazionale dell'articolo di NL e la sua dipendenza da KO sono dimostrate, secondo Vovina- Lebedeva, dalla notizia inesatta, in NL, della morte del voevoda Bolchovskij appena dopo l'arrivo in Siberia, mentre KO ascrive esattamente il decesso del

voevoda alla fine dell'inverno, dopo l'invio di una seconda delegazione incaricata di

consegnare Mahmetkul a Mosca: la studiosa russa, sulla scorta di Andreev, Dergačeva-Skop e Skrynnikov, si esprime per la seriorità di NL rispetto a KO741. La dimostrazione definitiva della dipendenza dell'articolo siberiano di NL da KO è resa problematica dal seguente fattore: in NL sono assenti le integrazioni di KO sulle città russe fondate lungo la Lena e l'Amur (seconda metà del XVII secolo). Questa anomalia è determinata dal fatto che il compilatore del Novyj Letopisec utilizzò quasi certamente testimoni primari di KO, di cui al momento attuale sono, purtroppo, accessibili solo antigrafi tardi742.

E' estremamente importante comprendere che le origini della linea genealogica KO-NL non devono comunque essere ricercate nel monastero di Čudov. Da parte nostra, ci limiteremo a ricordare che l'ipotesi formulata da Koreckij e Dergačeva- Skop su un nucleo documentario formatosi inizialmente in questo monastero è messa seriamente in discussione dalla completa assenza dei nomi dei cosacchi caduti in battaglia nel sinodico del cenobio743. D'altra parte, Esipov testimonia esplicitamente che i cosacchi avevano dato a Kiprian delle autentiche relazioni, mentre nel monastero di Čudov i reduci donatori avrebbero potuto dare, in ogni caso, solo l'elenco dei caduti da commemorare.

737 Andreev, Očerki..., pp. 242-243.

738 IDEM, ibi, pp. 240-241.

739 Dergačeva-Skop, Iz istorii..., pp. 124-128; 139-142. Grazie alla specifica concezione che abbiamo osservato nel Kratkoe opisanie, possiamo ritenere l'ipotesi della Dergačeva-Skop estremamente attendibile: le modifiche

apportate al testo del Kratkoe opisanie dimostrano che una prospettiva concettuale simile non avrebbe potuto affermarsi dopo il 1630.

740 Vovina-Lebedeva, Novyj Letopisec. Istorija... , pp. 106-107, 243. 741 IDEM, ibi, p. 248.

742 Cfr. Andreev, Očerki..., p. 241: “Отличия Головинского списка, относящиеся к 80-м годам 17-го века, не позволяют утверждать, что эти отличия были также в его протографе ”.

§5.2. Il Novyj letopisec e affermazione di una linea genealogica “ufficiosa”: problemi di attribuzione

Per quanto riguarda il problema della rielaborazione di KO nel brano siberiano di NL, la determinazione ipotetica dell'ambiente dove lo scritto venne a formarsi è funzionale a comprendere più profondamente le ragioni di una serie di essenziali modifiche attuate dai compilatori del Novyj letopisec sul testo del Kratkoe

opisanie.

La scelta redazionale di escludere il riferimento alle gramoty, in cui avrebbe dovuto essere incluso il titolo di principe siberiano conferito ad Ermak, deriva dalla

generale concezione di NL, che mostra per tutto il corso della cronaca una disposizione poco favorevole nei confronti della classe cosacca744.

L'atteggiamento critico verso i cosacchi rende ineludibile l'analisi della questione dell'appartenenza di NL a Kiprian745. Fissare l'identità dell'ipotetico autore di quest'opera storica rientra infatti negli scopi previsti dal presente lavoro solo nella misura in cui si possa attribuire NL al primo eparca toboliano, a cui la cronaca riserva particolare attenzione. Dopo le notizie su figure di primo ordine come Vasilij Šujskij, Filaret e M.B. Šein, le informazioni riguardanti Kiprian, all'epoca della stesura del Novyj letopisec metropolita di Krutick (1624-26) e

successivamente di Novgorod (1626-1634), sono contenute nel capitolo 350 (О приезде из Нова Города к Москве) e sono tra le più esaustive dell'opera. Oltre alla Romodanovskaja, ha ritenuto altamente probabile l'appartenenza dell'opera a Kiprian L.E. Morozova746, le cui argomentazioni sono state discusse e non accolte da Vovina-Lebedeva747 e Solodkin748.

Prima di stabilire quanto sia lecito attribuire l'opera a Kiprian, è fondamentale stabilire l'ambiente in cui la fonte venne composta e, di conseguenza, il suo grado di ufficialità o almeno di ufficiosità. Vovina-Lebedeva ritiene che la stessa struttura narrativa dell'opera presenti degli importanti indizi per risolvere il problema: i personaggi storici, il cui operato è illustrato in modo estremamente negativo ed è sottoposto a severe condanne, sono infatti identificabili con i maggiori nemici del patriarca Filaret o con figure che, in ogni caso, avevano perso con l'ascesa del patriarca la loro passata influenza749. Allo stesso tempo, si avverte una costante tensione a sottolineare i meriti di determinate famiglie (come quelle dei

744 In NL, i cosacchi vengono criticati per la loro venalità: esemplare a tal riguardo è l'episodio di Avramij Palicyn,

che convince i cosacchi ad unirsi allo Vtoroe Opolčenie solo dopo aver promesso loro una generosa ricompensa (PSRL, t. 14, p. 125).

745 E. Romodanovskaja ritiene che Kiprian fosse uno dei più fidati aiutanti di Filaret. Basandosi sulla perizia

letteraria di Kiprian, la studiosa attribuisce al primo eparca di Tobol'sk la composizione di NL

(Romodanovskaja, Literatory..., pp. 13-14). Secondo Solodkin, l'attribuzione a Kiprian di NL sulla base della sola composizione del Canone e degli Stichera per la Deposizione delle Spoglie del Signore è poco convincente, in quanto, in relazione al Novyj Letopisec, non ha alcun fondamento testologico (Solodkin J.G.,“Vozniknovenie Novogo Letopisca i patriarch Filaret”, Drevnjaja Rus', 2, 2006, p. 58)

746 Morozova L.E., “Smutnoe vremja v Rossii”, Znanie, 8, 1990, pp. 59-62 747 Vovina-Lebedeva, Novyj Letopisec: Istorija... , p. 314

748 Solodkin J.G., “O proischoždenii “novgorodskich” statej Novogo letopisca (k atribucii pamjatnika)”, KLIO, 3,

2002, pp. 26-29.

Zagrjažskij, dei Čepčugov e dei Godunov), la cui ascesa politica era venuta a

coincidere col regno di Michail Romanov, in particolar modo grazie alla protezione di Filaret750. Queste circostanze spingono Vovina-Lebedeva, che pure conferma esplicitamente la natura composita delle testimonianze primarie su cui è basato il

Novyj Letopisec751, a circoscriverne la stesura finale agli ambienti burocratici prossimi a Filaret oppure alla cerchia intima del patriarca752. La studiosa russa tuttavia non nota che NL si esprime in termini estremamente benevoli su l principe I.S. Kurakin753, che pure aveva trascorso in esilio quasi tutto il periodo del

patriarcato di Filaret. Nonostante questo, e nonostante il fatto che al momento attuale sia ancora impossibile stabilire con certezza in quale ambiente il Novyj

letopisec sia stato composto, le posizioni ideologico-concettuali dell'opera sono

indubbiamente vicine a quelle governative.

Ora, i brani siberiani occupano nell'economia del Novyj Letopisec una posizione insolita e privilegiata per una cronaca, fondata su un ordine tematico non più rigidamente cronologico: nel testimone RGB, sobr. Undol'skogo, n. 754, i due capitoli che narrano la conquista della Siberia si trovano infatti all'inizio. Questa particolarità ha spinto la Morozova a supporre che l'autore di NL fosse una persona legata alla Siberia e allo stesso tempo vicina a Filaret: la studiosa distingue in tal senso Kiprian, ritenendolo l'autore più probabile di NL754.

La vicinanza dell'autore di NL a Filaret oppure ai circoli della capitale che agivano negli interessi del patriarca russo è stata ritenuta dalla comunità scientifica un fatto quasi del tutto certo755. L'opera presenta tuttavia un'impostazione ufficiosa

tendenzialmente laica756: il primo studio monografico appositamente dedicato 750 IDEM, Ibi, pp. 265-272. Vladimir Zagrjažskij e Nikifor Čepčugov sono rappresentati in una luce estremamente

favorevole nel capitolo 23 О убиении царевича Дмитрия Ивановича и о запустении града Углича , dove i due rifiutano con orrore la proposta di uccidere il piccolo Dmitrij. Organizzatore ed esecutore dell'infanticidio sarà il funzionario Andrej Klešnin. La decisione di addossare tutte le responsabilità del crimine a Klešnin venne determinata, secondo Vovina-Lebedeva, dalla sua definitiva estromissione dai quadri di potere della corte romanoviana (IDEM, ibi, p. 268). Un buon numero di studiosi riconobbe che sia i Zagrjažskij che i Čepčugov dovevano la propria influenza a corte alla protezione di Filaret (Koreckij, Istorija..., p. 166; Vovina-Lebedeva,

Novyj letopisec: istorija... , p. 268).

751 Cfr. Vovina-Lebedeva, Novyj Letopisec: istorija... , pp. 297-314.

752 Le conclusioni della Vovina-Lebedeva sono il risultato di una lunga tradizione scientifica, che ha sottolineato

l'esclusiva influenza, esercitata dal potente patriarca russo sulla composizione dell'opera. S.Platonov sostenne che NL era stato scritto da un monaco o da un funzionario dipendente da Filaret (Platonov, Drevnerusskie

skazanija..., pp. 248, 259, 269). Koreckij riconosce che l'ordine di comporre il Novyj Letopisec era provenuto da

Filaret (Koreckij, Istorija..., p.3). I limiti e gli scopi del presente lavoro ci impediscono di stabilire se NL sia stato composto nell'ambito della cancelleria patriarchica o in circoli più intimamente legati a Filaret. Per una

letteratura del problema: Koreckij V.I., “Iz istorii krest'janskoj vojny v Rossi načala XVII veka”, Voprosy Istorii, 7, 1959, p. 128; IDEM, Istorija..., pp.3, 50, 149; Nazarov V.D., "Novyj Letopisec" kak istočnik po istorii

carstvovanija Lžedmitrija I , in Letopisi i chroniki: 1973 g., Moskva 1974, p. 299; Skrynnikov R.G., Rossija nakanune "smutnogo vremeni", Moskva 1981, p. 129; IDEM, Social'no-političeskaja bor'ba v Russkom gosudarstve v načale XVII veka , Leningrad 1985, pp. 22, 24, 83; IDEM, Svjatiteli i vlasti, Leningrad 1990, pp.

321, 332; Vovina-Lebedeva, Novyj Letopisec. Itogi i problemy izučenija , in Issledovanija po istočnikovedeniju

istorii SSSR dooktjabr'skogo perioda , Moskva 1987, p. 81; Morozova, Smutnoe..., p. 62.Riteniamo sia più

necessario ai nostri fini sottolineare il carattere ufficioso dell'opera e la sua dipendenza dall'ideologia del potere moscovita.

753 PSRL, t. 14, pp. 77-79, 81, 88, 95-96.

754 Morozova, Smutnoe..., p. 57; IDEM, Smuta..., p. 444.

755 Skrynnikov R.G., “Rannie..., p. 83; Vovina-Lebedeva, Novyj letopisec i spornye..., p. 119.

all'origine di NL ha dimostrato che l'opera rispondeva più alle necessità della corte moscovita che a quelle del patriarcato757.

L'origine laica dello scritto è confermata dalle numerose inesattezze nella storia ecclesiastica di fine XVI secolo: intendiamo soprattutto le notizie della tonsura di un moribondo Ivan IV758, del rinvenimento delle reliquie di Roman di Uglič nel 1594759, dell'assunzione da parte di Sil'vestr dell'episcopato di Karelia nel 1592760. Inoltre, nel capitolo sull'ambasciata a Smolensk, NL dichiara traditore S. Vasil'ev, per la celebrazione della cui memoria Filaret avrebbe personalmente fatto elargire grandi quantità di denaro761. Vediamo dunque che l'autore di NL non appartiene alla cerchia degli intimi aiutanti di Filaret. Molto probabilmente NL venne composto nell'ambito del Posol'skij prikaz o di un'altra istituzione governativa, in grado di avere un accesso continuo al ricco fondo documentario utilizzato per lo scritto. L'attribuzione di NL a Kiprian è dunque poco probabile. Di estrema importanza è del resto la notizia contenuta in NL, secondo cui l'arcivescovo di Krutick Varlaam e il mitropolita Dionisij, deposti dalla carica a causa dell'opposizione mostrata a Boris Godunov, erano stati esiliati ai monasteri Spaso-Chutynsk e Antoniev, che si trovavano a Novgorod762. Se l'autore di NL fosse stato effettivamente Kiprian, la versione dell'esilio di Dionisij non sarebbe stata quella presentata nell'opera: il primo eparca di Tobol'sk riteneva infatti che i due religiosi fossero stati trasferiti ai monasteri di Tichvin e Valaam763.

Relativamente ai capitoli siberiani di NL e ai rapporti apparentemente privilegiati tra l'autore di NL e la Siberia, bisogna sottolineare che il compilatore dei capitoli siberiani di NL sembra conoscere solo la fonte costituita dal Kratkoe opisanie, mentre è completamente ignaro delle informazioni fornite dal Sinodico e, di

conseguenza, dal Napisanie. Nei capitoli siberiani di NL non è presente accenno di sorta ai fatti testimoniati da entrambe le redazioni del Sinodico (l'agguato

dell'Abalak, la spedizione a Nazym e Dem'jan nel 1583, l'inganno di Karača e la morte di Ivan Kol'co).

Un simile approccio redazionale sarebbe stato improbabile, se l'autore di NL e, quindi, dei suoi capitoli siberiani, fosse stato Kiprian, il cui Sinodico era comparso in un periodo compreso tra il 1622 e 1623.

(Skrynnikov R.G., Smuta v Rossii v načale XVII v.: Ivan Bolotnikov, Leningrad 1988, p.204).

757 Vovina-Lebedeva, Novyj Letopisec: istorija... , pp. 6, 34, 253, 266, 377. Le conclusioni a cui è giunta la Vovina-

Lebedeva in questo lavoro del 2004 riflettono le sue posizioni originarie e quelle di Kloss (Vovina-Lebedeva,

Novyj Letopisec: istočnikovedčeskoe... , p. 3; Kloss, op.cit., pp. 274, 280. 758 Koreckij, Istorija..., p. 50.

759 Il rinvenimento delle reliquie ebbe in realtà luogo nel 1604. Cfr. Opis' archiva Posol'skogo Prikaza 1626 goda ,

Moskva 1977, pp. 318-319; Sinicyna E.V., Archiepiskop Antonij Znamenskij, sobiratel' i issledovatel'

jaroslavskich rukopisej , in Issledovanija po istočnikovedeniju istorii SSSR dooktjabrskogo perioda , Moskva

1990, pp. 88-89.

760 La designazione di Sil'vestr ad eparca di Carelia risale agli inizi del regno di Boris Godunov. Cfr. Skrynnikov, Rossija nakanune..., pp. 124-125, 198.

761 Veselovskij S.B., D'jaki i pod'jačie XV-XVII v., Moskva 1975, p. 86.

762 Skrynnikov, Rossija nakanune..., p. 36; Koreckij, Istorija..., p. 105; Morozova, Smuta..., p. 435; Vovina-

Lebedeva, Novyj Letopisec: istorija... , pp. 48, 333-334

763 “Cerkovno-sudebnye opredelenija Kipriana, mitropolita novgorodskogo” , Pravoslavnyj sobesednik, 11, 1861, p.

Allo stato attuale degli studi, possiamo solo constatare che NL corrisponde alle esigenze governative nella sua tensione ad unire ideologicamente e narrativamente il regno di Michail Fedorovič a quello di Ivan IV: non a caso, la cronaca si apre con l'ultimo evento di rilevante importanza verificatosi sotto il sovrano morto nel 1584 -la caduta del khanato siberiano764.

§5.3. Trasmissione del testo del Kratkoe opisanie al Novyj letopisec

Le maggiori differenze tra i testi di KO e NL consistono in inesattezze cronologiche e in un progressivo processo di folclorizzazione: in NL viene

menzionata una sola ambasciata cosacca a Mosca, in cui contemporaneamente fu data la notizia della caduta di Kučum e venne consegnato Mahmetkul. Non si tratta dell'unico errore cronologico presente in NL. Nella descrizione degli scontri tra i gruppi boiari dopo la morte di Ivan IV, l'autore di NL combinò due eventi

cronologicamente differenti, dal momento che secondo NL il conflitto venne risolto con la tonsura forzata di I.F. Mstislavskij e l'esilio dei Vorotinskij e dei Golovin, mentre in realtà nessuno dei membri di queste famiglie era stato perseguitato insieme a Mstislavskij765. V.D. Nazarov e V.I. Koreckij hanno appurato delle inesattezze cronologiche nel racconto del regno del Falso Dmitrij766. Errori cronologici piuttosto evidenti vengono commessi anche in relazione ai dati sulla costruzione di Belyj Gorod, che cominciarono nel 1586-87, non nel 1585767, e alla data della restituzione svedese della Karelia alla Moscovia, che risale al 1597, non certo al 1592768. Ricordiamo infine che le reliquie di Roman di Uglič furono

rinvenute nel 1605, mentre NL menziona il 1595769.

Secondo Nazarov, le sole sezioni di NL a riflettere una buona attendibilità

cronologica corrispondono a quelle dedicate agli anni centrali del regno di Fedor Ioannovič e al regno di Boris Godunov. Nelle altri sezioni, è possibile notare una quasi completa inosservanza dell'esatta cronologia degli eventi riferiti770.

La generale inaccuratezza nella datazione degli eventi non deriva dalla carenza di documenti attendibili, ma dalle caratteristiche formali del Novyj Letopisec. La cronologia degli eventi viene infranta nel tentativo di fissare dei capitoli tematici, che naturalmente non possono rispettare la consequenzialità cronologica degli avvenimenti771: ad esempio, il compilatore unisce in una sola sezione tematica la 764 Morozov B., Smutnoe vremja glazami russkich i inostrancev, in Chroniki Smutnogo vremeni, Moskva 1998, p.

466.

765 Skrynnikov, Rossija nakanune ..., pp. 27-28

766 Nazarov V.D., "Novyj Letopisec" kak istočnik po istorii carstvovanija Lžedmitrija I , Moskva 1974, p. 309;

Koreckij, Istorija..., pp. 79, 152, 155-156

767 Lavrent'ev A.V., Original'nye svedenija o "smutnom vremeni" v letopisnom svode 1652 g. , in Issledovanija po istočnikovedeniju istorii SSSR dooktjabr'skogo perioda , Moskva 1982, p. 113.

768 Solodkin J.G., O nekotorych spornych voprosach proischoždenija i otkrytija Piskarevskogo letopisca , in Rossija i Zapad: problemy istorii i kul'tury, Nižnevartovsk 2003, pp. 48, 61

769 Opis' archiva..., pp. 318-319 770 Nazarov, op.cit., p. 309

771 Solodkin J.G., O povestvovatel'nych istočnikach Novogo Letopisca (K sporam ob evoljucii russkogo

letopisanija v XVII veke) , in Istočnikovedenie: poiski i nachodki, Voronež 2000, pp. 24-26; IDEM, O datirovke...,

fondazione di città nei territori dell'ex-khanato di Kazan' e nella steppa russo- meridionale, la campagna moscovita delle forze di Bolotnikov e le attività del Ladro di Pskov (un approccio simile è accennato nel Piskarevskij Letopisec772, ma raggiunge una netta paradigmaticità solo con NL).

L'incapacità mostrata dall'autore nel combinare il materiale documentario è stata determinata dal carattere innovativo di questo approccio redazionale: NL presenta un'interessante fase di sviluppo dell'annalistica russa del XVII secolo, dove

l'esposizione annuale, osservata generalmente nelle cronache del secolo precedente, inizia ad assumere dei tratti squisitamente tematici e, quindi, a dissolversi.

Una manifestazione esemplare di questa specificità formale del Novyj Letopisec è la rielaborazione dei passi iniziali del Kratkoe opisanie. L'autore di NL ascrisse la conquista del khanato siberiano all'epoca di Fedor Ivanovič mentre, come abbiamo visto, l'autore di KO fissa il crollo del khanato al 1582 ed indica in Ivan IV il monarca a cui i cosacchi offrono i nuovi territori, insperatamente tolti al controllo di Kučum. L'autore di NL modificò le informazioni presenti in KO, dando esito ad un'evidente incongruenza: KO NL Ермак же сяде в царствие сибирском и посла к великому государю к Москве с сеунчем 50 человек... Царь Иоанн Васильевич тех сеунчей пожаловал, а с ними послал воевод своих... к Ермаку и к атаманом его и к казаком посла свое государское жалованье, а Ермака повелел государь написати в грамотах сибирским князем Си же Ермак сяде в царстве Сибирском, ко царю же к Москве посла с сейнчем казаков пятдесят человек, а царь Иван Васильевич уже преставись... Государь же царь Федор тех сеунчюков пожалова, а с ним послал воевод своих... и к тому Ермаку и к атаманом и казаком посла с своим государевым с великим жалованьем, а к Ермаку повеле государь написати не отаманом, но князем сибирским

In base alla versione di KO, i cosacchi inviati da Ermak appena dopo la vittoria di Capo Čuvaš vennero accolti da Ivan IV e generosamente ricompensati per l'impresa compiuta. In NL vediamo invece che il nome di Ivan IV venne sostituito con quello di Fedor Ivanovič (sostituzione rafforzata dall'osservazione а царь Иван Васильевич уже преставись). Notiamo inoltre che il compilatore di NL unificò in un

solo evento le due spedizioni cosacche: secondo questa fonte, giunse a Mosca nella primavera del 1584 una sola delegazione cosacca, che annunciò la vittoria sul khanato siberiano e, contemporaneamente, consegnò Mahmetkul.

Secondo E.I. Dergačeva-Skop e R.G. Skrynnikov, il compilatore dell'articolo siberiano del Novyj Letopisec aveva ignorato le posizioni di KO a causa dei gruppi che avevano commissionato il lavoro: secondo questi studiosi, Michail Romanov e il patriarca Filaret facevano risalire il proprio diritto al trono moscovita alla linea 772 PSRL, t.34, pp. 205-207, 211-216

genealogica di Fedor Ivanovič773. Non casualmente, la versione di NL rappresenta un chiaro tentativo di ricollegarsi alla tradizione risalente alla Povest' di Iov: la redazione canonica della Povest', confluita nel corpus della Nikonovskaja letopis', risale infatti agli anni iniziali del regno del primo Romanov ed indica il tentativo