BIBLIOGRAFIA A NDRONIKOS 1959a, 53-54.
IV. La necropoli di Derveni – Lete
IV.2 Le cremazioni della Tomba B
Località: Derveni, antica Lete.
Denominazione tumulo/sepoltura: Tomba B. Data di rinvenimento/scavo: 16/01/1962.
Descrizione della sepoltura: tomba a cista (dim. int.: 3,06 x 1,53 x 1,62), ubicata
6 m a NW della Tomba A. Costruita con pareti e copertura in blocchi di calcare, in maniera molto simile a quella della vicina Tomba A, sebbene di dimensioni maggiori; pavimentazione in terra battuta (tav. XCIX, fig. 1). Le pareti erano rivestite all’interno di intonaco di colore diverso, distribuito su due fasce sovrapposte di uguale altezza (0,80 m): la zona inferiore era di colore rosso mentre quella superiore era bianca ed era decorata con un intreccio continuo orizzontale di rametti di olivo con foglie rese con colore blu/rosso e frutti di colore nero (tav. XCIX, fig. 2). Un blocco rettangolare di calcare (dim. 0,72 x 0,50 x 0,36 metri), situato nella metà orientale della sepoltura, (tav. XCIX, fig. 3) era dotato di una cavità circolare per l’inserimento ed il sostegno del cratere a volute di bronzo con la famosa rappresentazione a tema dionisiaco; il cratere fungeva da urna cineraria e recava le tracce, incollate sul corpo, del tessuto che un tempo avvolgeva le ossa umane combuste (tav. C, fig. 5). Al momento della scoperta venne trovato caduto verso il lato lungo meridionale della sepoltura (tav. XCIX, fig. 3; tav. C, fig. 4), attorniato da numerosi altri oggetti di corredo come vasellame, utensili ed armi depositati nella tomba prima della sua chiusura. La sepoltura venne ritrovata intatta.
Datazione sepoltura: fine del IV - inizio del III sec. a.C.
ROGO FUNEBRE (resti di incinerazione)
Ubicazione: individuati probabilmente all’interno della trincea β effettuata nel
1962, 6 m a NW della Tomba B.
Giacitura: primaria.
Descrizione: nel diario di scavo redatto dall’archeologa E. Mavrommati nel 1962
(THEMELIS –TOURATSOGLOU 1997,146), si segnala che 6 m a NW della Tomba B, si
portarono alla luce “evidenti tracce di un rogo” (funebre?) che con ogni probabilità doveva essere in relazione con la stessa Tomba B. Non se ne possiedono le dimensioni né una descrizione del contenuto; manca inoltre la documentazione fotografica nella bibliografia edita. Gli accumuli del rogo funebre non sono stati individuati sopra la copertura in calcare della tomba; tuttavia al suo interno sono stati identificati alcuni oggetti recanti forti tracce di combustione, indicazione che dovevano inizialmente essere stati offerti sulla pira. È verosimile che i resti del rogo, raccolti dall’ustrinum individuato nella
trincea β e spostati nelle vicinanze della tomba o sulla sua copertura, siano successivamente in qualche modo percolati al suo interno; l’ipotesi che siano stati direttamente deposti dentro la sepoltura potrebbe essere presa in considerazione, anche se con riserva. Inoltre, trovandosi l’ustrinum a pochissimi metri dalla sepoltura, è possibile che si fosse volontariamente deciso di non spostare l’accumulo del rogo, come nei casi delle pire in situ rispettivamente della Tomba IV del Tumulo B di Aineia o della Tomba Ellenistica di Verghina169.
Presenza di strutture: non ricostruibile. Oggetti provenienti dal rogo:
Decorazione ed elementi di scatola lignea:
- Frammenti di legno bruciato con elementi in bronzo di fissaggio e di decorazione, pertinenti una scatola lignea (tav. CI, fig. 9).
- Elemento ligneo carbonizzato di forma allungata, pertinente ad una scatola lignea (tav. CII, fig. 10).
- Due borchie di bronzo recanti tracce di legno carbonizzato, pertinenti la decorazione di una scatola lignea (tav. CII, fig. 11).
- Placchetta di vetro deformata dalle fiamme, pertinente la decorazione di una
kline lignea (manca la documentazione fotografica).
Genere del defunto incinerato: le ossa combuste di due diversi individui, uno
maschile e l’altro femminile (tav. C, fig. 6), lavate dopo la cremazione e avvolte in un tessuto, erano state deposte nel cratere di bronzo a volute con tiaso dionisiaco, considerato un cimelio e datato dalla B. Barr - Sharrar al 370 a.C170. L’esame antropologico condotto da J. Musgrave individuò la prova dell’esistenza di due cremati all’interno della stessa urna nella compresenza di due porzioni di cranio e di due mandibole, di diverse dimensioni – oltre ad altri frammenti diagnostici - pertinenti rispettivamente un uomo e ad una donna (tav. CI, figg. 7- 8), dato avvalorato anche dalla quantità del materiale osseo (1968 grammi) e dalla diversa tipologia del corredo deposto nella Tomba B. L’antropologo determinò inoltre, l’età dell’uomo intorno ai 35-50 anni, quella della donna di pochi anni più giovane. La quantità e lo stato di conservazione delle ossa indica che ci fu grande attenzione nella loro collezione dopo la cremazione e che non ci fu il tentativo di ridurne le dimensioni. Tutte le parti dello scheletro sono rappresentate; la cremazione è eccellente. Dentro al cratere frammisti alle ossa, si rinvennero due fibule doppie in oro con custodia (tav. CII, fig. 12), una anello d’oro con castone (tav. CII, fig. 13), ¼ di statere d’oro di Filippo II, conio di Pella (dataz.: 340-328 a.C. o 336-328 a.C. - tav. CII, fig. 14.), alcuni frammenti di una
169
Cfr. § III.5 e § VI.4.
170
corona di bronzo dorato, oggetti di ornamento personale indossati durante l’effettuazione della pira.
Datazione incinerazione: fine del IV – inizio III sec. a.C.
BIBLIOGRAFIA
BARR -SHARRAR 2015 (per il cratere). IGNATIADOU 2015. MUSGRAVE 1990a, 282. MUSGRAVE 1990b, 310-321. MUSGRAVE 1993, 1136-1137. THEMELIS –TOURATSOGLOU 1997,60-92;142-157,194-195. IMMAGINI
Tav. XCIX, fig. 1. La Tomba B (THEMELIS –TOURATSOGLOU 1997,fig. 9, 60).
Tav. XCIX, fig. 2. Decorazione interna alla Tomba B (THEMELIS –TOURATSOGLOU 1997,
fig. 14, 63).
Tav. XCIX, fig. 3. Disposizione del corredo dentro la Tomba B (THEMELIS- TOURATSOGLOU 1997, fig. 11, 61).
Tav. C, fig. 4. Il cratere al momento della scoperta (THEMELIS –TOURATSOGLOU 1997,
fig. 13, 62).
Tav. C, fig. 5. Lembi del tessuto che avvolgeva le ossa (THEMELIS-TOURATSOGLOU
1997, fig. 17, 64).
Tav. C, fig. 6. Le ossa umane combuste rinvenute nel cratere (THEMELIS-
TOURATSOGLOU 1997, fig. 18, 64 ).
Tav. CI, fig. 7. Frammenti dei due crani, parte interna (MUSGRAVE 1990b, tav. 33,
7b).
Tav. CI, fig. 8. Frammenti delle due mandibole (MUSGRAVE 1990b, tav. 33, 8).
Tav. CI, fig. 9. Frammenti di legno bruciato con elementi in bronzo (THEMELIS – TOURATSOGLOU 1997,tav. 97, B101α).
Tav. CII, fig. 10. Elemento ligneo di forma allungata (THEMELIS – TOURATSOGLOU
1997,tav. 97, B102γ).
Tav. CII, fig. 11. Due borchie in bronzo (THEMELIS – TOURATSOGLOU 1997, tav. 99,
B85).
Tav. CII, fig. 12. Fibula doppia in oro (THEMELIS – TOURATSOGLOU 1997, tav. 102,
B131).
Tav. CII, fig. 13. Anello d’oro (THEMELIS –TOURATSOGLOU 1997,tav. 102, B134).
Tav. CII, fig. 14. Moneta d’oro di Filippo II (THEMELIS –TOURATSOGLOU 1997, tav.