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LA REGGENZA DI KUNINGAN: PANORAMICA ATTUALE E QUESTIONI STRATEGICHE

2.2. LA REGGENZA DI KUNINGAN NELL’ISOLA DI GIAVA 1 IL CONTESTO TERRITORIALE

2.2.2. IL CONTESTO STORICO-CULTURALE 1 EVOLUZIONE STORICA

2.2.2.2. CULTURA E TRADIZIONI LOCAL

La cultura di Kuningan è ricca di tradizioni e celebrazioni che la popolazione locale si tramanda di generazione in generazione. Si tratta di una cultura materiale e immateriale preziosissima, a testimo- nianza della fiorente epoca passata, delle radici religiose e culturali sundanesi.

SEREN TAUN

Il Seren Taun è la cerimonia tradizionale più conosciuta e rinomata di Kuningan, nonché una delle più attese da tutto il popolo sundanese; si tratta di un festival che si tiene ogni anno nel distretto di Cigugur tra il 18 e il 22 del mese Rayagung del calendario Saka Sunda (il calendario sundanese), per esprimere gratitudine per il raccolto di riso ottenuto quell’anno e il desiderio di un altrettanto buon raccolto per l’anno successivo. Inizialmente si trattava di un evento rivolto soltanto alla comunità locale, mentre da qualche tempo è stato aperto a un pubblico più ampio, permettendo anche ai vi- sitatori stranieri di parteciparvi attivamente. Questa celebrazione racchiude un insegnamento mora- le molto profondo: quello di rispettare, tutelare e conservare la natura. Per tale ragione, il riso pos- siede un’importanza socio-culturale molto rilevante: si ritiene che esista un rapporto armonico tra uomo e natura, tra cielo, terra ed essere umano.

La cerimonia si tiene presso il Paseban Tri Panca Tunggal, sede del capo della comunità, ed ha inizio con l’accensione della torcia dei quattro punti cardinali (Damar Sewu) e la danza Pesta Dadung, rivolta alla protezione e al mantenimento di un equilibrio tra positività e negatività nella natura. Il seguente giorno vengono realizzati diversi spettacoli e performances artistiche, seminari e discussioni su reli- gione e cultura locale, mostre di cibi e mestieri tradizionali. La notte prima della processione prin- cipale, preghiere e benedizioni da parte delle autorità religiose affiancano la tipica danza spirituale

Pwah Aci quale segno di ringraziamento per la Dea Sri, dea della prosperità.

L’ultimo giorno costituisce il momento più atteso (figura 18): giovani donne che trasportano coltu- re, giovani uomini che tengono in mano un alto ombrello a tre livelli, madri che trasportano riso in testa e anziani che sorreggono sulle spalle uno strumento di bambù contenente riso, frutta e verdu- ra, si dirigono tutti assieme verso il Paseban Tri Panca Tunggal per presentare e consegnare il raccolto al capo della comunità. Le strade nelle quali si svolge la processione vengono completamente ador- nate con striscioni, decorazioni e ornamenti di vario tipo. Questo momento sacro è accompagnato da un’esibizione di danza Buyung, nella quale giovani donne danzano su musiche prodotte con stru- menti musicali locali quali l’Angklung, il Calung, il Gamelan e il Gong Rentang. La cerimonia si conclude con il rituale della frantumazione del riso: dei 2.200 kg di riso consegnati al capo della comunità, 2.000 kg vengono distribuiti al popolo, mentre i restanti 200 kg vengono conservati come seme per la stagione successiva.

Figura 18. Due momenti durante la celebrazione del Seren Taun. Foto: bingkaiwarta.com, 2019

BUYUNG

Si tratta di una danza tipica della comunità di Cigugur, che viene realizzata durante la cerimonia del Seren Taun, e invita gli esseri umani ad amare e prendersi cura della natura come se fosse un’amica. Le danzatrici, vestite con abiti tradizionali dagli ampi scialli, effettuano dei movimenti delicati attor- no al Buyung, uno strumento tradizionale di argilla o metallo che nei tempi antichi veniva utilizzato dalle donne per raccogliere l’acqua dai fiumi, dai laghi e dalle sorgenti. Ciascun movimento ha un significato implicito: per esempio, ballare con i piedi sopra al Buyung mentre se ne sorregge un altro sulla testa (figura 19) rappresenta l’equilibrio tra sentimenti e pensieri che l’uomo deve possedere.

Figura 19. La danza Buyung, realizzata con l’omonimo strumento tradizionale. Foto: budayajawa.id, 2019

CINGCOWONG

Si tratta di un rituale che nei tempi antichi veniva effettuato dalla comunità durante la stagione sec- ca per richiedere la pioggia; oggi è divenuta una vera e propria arte performativa che viene realizzata in occasione di eventi e cerimonie ufficiali, quali l’accoglienza del nuovo governo. La celebrazione è guidata da una persona (punduh) che si ritiene possegga abilità speciali per affrontare creature dai poteri soprannaturali, e si caratterizza per la presenza di bambole giganti denominate Cingcowong (fi- gura 20), il cui corpo di bambù e cocchi viene ricoperto di lunghi abiti, sciarpe e collane di frangi-

pani. Offerte di fiori, incensi e confetti vengono preparate e trasportate durante la processione assi- eme a scale di bambù e tappetini in pandano intrecciato, che si ritiene facilitino la discesa degli spi- riti. Ad accompagnare tale celebrazione vi sono diversi strumenti musicali: dai vasetti di argilla, che vengono colpiti con ventagli di bambù, al tipico Jambarang, che viene percosso come un tamburo.

Figura 20. La tipica bambola gigante Cingcowong e alcune danzatrici. Foto: budayajawa.id, majalahkartini.co.id, 2019

SAPTON

Il Sapton costituisce una tradizione ancestrale del popolo di Kuningan che in epoca coloniale veni- va svolta ogni sabato intorno al palazzo reale di Kejane; oggi, invece, viene effettuata solo in occa- sione di eventi e festività ufficiali, quali l’anniversario di Kuningan celebrato nel mese di settembre. Simbolo dell’eroismo, della difesa del Paese e della solidarietà tra governo e popolo, il Sapton costi- tuisce un evento molto atteso dalla comunità locale: i cavalieri, che indossano abiti tradizionali, as- sieme ai loro cavalli, adornati con tessuti colorati, devono dimostrare la loro agilità nell’equitazione superando ardue prove che richiedono gran precisione, equilibrio e abilità a cavallo. La prima sfida è rappresentata da una corsa a cavallo (figura 21) dove l’obiettivo è quello di colpire con una lancia un bersaglio posto al di sotto di un secchio sospeso in aria e colmo di acqua sacra proveniente dalle sorgenti di Kuningan; mentre la seconda sfida è costituita da diverse attività di tiro con l’arco.

SINTREN

Il Sintren rappresenta un’arte di intrattenimento popolare, portata a Kuningan dalle zone costiere di Cirebon, che esalta i valori estetici della comunità e che al giorno d’oggi viene praticata in occasio- ne di cerimonie private come i matrimoni o delle principali festività quali l’anniversario dell’indipen- denza di Kuningan. L’esibizione si suddivide in tre momenti: nella prima fase, definita Pertunjukan, viene richiamata l’attenzione del pubblico suonando il Gamelan, uno strumento musicale tipico loca- le. Nel corso della seconda fase, nominata Dupan, viene letta una preghiera mentre il fumo d’incen- so si sprigiona nell’aria. Nell’ultima fase, che costituisce il vero e proprio Sintren, i ballerini vengono legati con una corda e inseriti all’interno di gabbie ricoperte di stoffa. Poco dopo, le gabbie vengono riaperte e, dal loro interno, escono gli stessi ballerini sciolti dalla corda e adornati con vestiti tradi- zionali e grandi occhiali neri, pronti per ballare la particolare danza Sintren. Si tratta di una danza monotona, caratterizzata da gesti rigidi e vuoti, come se la persona fosse stata lasciata dallo spirito. Nel corso della rappresentazione, il pubblico lancia monete sui corpi dei ballerini, i quali svengono ogni volta che il loro corpo viene toccato da una moneta, per poi risvegliarsi dopo poco e ritornare a danzare. Si dice che quest’arte mescoli elementi magici e che i ballerini, durante la danza, si trovino in uno stato di incoscienza (figura 22).

Figura 22. Due momenti peculiari dell’esibizione artistica Sintren. Foto: news.okezone.com, wartawisata.id, 2019

KAWIN CAI

Il Kawin Cai è una cerimonia tradizionale che viene svolta dalla comunità del villaggio di Babakan Mulya nei periodi di siccità prolungata per richiedere la pioggia necessaria per l’irrigazione dei ter- reni agricoli e il soddisfacimento delle altre necessità quotidiane. Anche questo rituale, come i pre- cedenti, racchiude in sé un significato molto profondo: quello di rispettare e preservare la natura attraverso la cultura. Gli anziani del villaggio prelevano l’acqua dalle sorgenti sacre di Cibulan, poi la versano su un vaso e infine, a seguito di una processione (figura 23), la riversano nel lago Tirta Yarta situato a Balong Dalem. Il tutto viene arricchito da spettacoli di arti tradizionali, nonché da deliziosi bazar culinari dove assaggiare le specialità gastronomiche locali.

Figura 23. La processione degli anziani del villaggio durante il rituale Kawin Cai. Foto: kuningankab.go.id, 2019

CALUNG

Il Calung costituisce una forma d’arte musicale che viene utilizzata dalla popolazione locale in occa- sione di eventi e cerimonie. Lo strumento musicale è realizzato in bambù e sprigiona un suono me- lodioso che si distingue nettamente da quello di tutti gli altri strumenti; a differenza dell’Angklung, il Calung viene suonato colpendo lo stelo dei tubi di bambù (figura 24). Quest’arte performativa si distingue in due tipologie: tradizionale e moderna. La prima utilizza strumenti musicali tradizionali semplici, mentre la seconda affianca al Calung strumenti più moderni e sofisticati quali la chitarra, la tastiera, la batteria e altri ancora, al fine di rendere lo spettacolo ancora più attraente.

Figura 24. Lo strumento musicale tradizionale Calung. Foto: kuningankab.go.id, 2019

BATIK

Il batik è un antico mestiere con alto valore artistico, profondamente insito nella cultura giavanese. Il termine deriva dalle parole indonesiane “amba” (scrivere) e “tik” (punto, goccia) e si riferisce alla decorazione di tessuti di grande pregio, caratterizzati da vari stili e colori, attraverso l’utilizzo di una tecnica manuale unica nel suo genere. I colori tradizionali sono l’indaco e il marrone ma, a seguito dell’influenza esterna di commercianti e coloni, sono state introdotte nuove tonalità e trame quali il rosso e la fenice (resi popolari dai cinesi) oppure i tulipani (resi popolari dagli olandesi).

La storia del batik è strettamente legata allo sviluppo della vita sociale, economica e religiosa dell’i- sola di Giava. Questi tessuti, utilizzati per realizzare abiti sia per donne che per uomini, da privilegio aristocratico sono diventati costume nazionale: inizialmente riservati alle donne nobili, oggi vengo- no indossati dalla popolazione locale nelle cerimonie più importanti quali il matrimonio o la procre- azione, data la loro forte valenza simbolica. Attraverso disegni, colori, trame e fogge specifiche per ogni uso, classe e rango, i tessuti batik sono utilizzati come vero e proprio mezzo di comunicazione, come un linguaggio mediante il quale esprimere la filosofia giavanese.

Il batik costituisce una vera e propria arte di decorare a mano il tessuto in modo creativo e originale, attraverso l’uso di coloranti e cera (figura 25). Nel dettaglio, alcune aree di tessuto vengono disegna- te con cera calda e poi il tessuto viene tinto; in tal modo, le parti rivestite di cera resistono al colo- rante e quindi rimangono del colore originale; dopodiché la cera viene rimossa e il tessuto è pronto per essere indossato. Il batik contemporaneo può essere anche realizzato utilizzando stampini e al- tri strumenti per la ceratura e la tintura. I tessuti più utilizzati sono il cotone, la seta, la lana e la pel- le, ma la tecnica può essere applicata anche su legno o ceramica. Anche Kuningan possiede il suo batik: esso si caratterizza per trame quali il cavallo simbolo di Kuningan, il pesce sacro Ikan Dewa e il Kujang, un’arma tradizionale di questa zona.

Figura 25. Laboratorio di arte decorativa Batik e tessuti Batik Kuningan. Foto: jabar.tribunnews.com, 2019

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