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1.3. TRA SVILUPPO E TURISMO SOSTENIBILE

1.3.2. IL TURISMO SOSTENIBILE

A partire dalla definizione di sviluppo sostenibile promossa dal Rapporto Brundtland, ha preso forma anche il concetto di turismo sostenibile. Esso può essere interpretato come il risultato di tre processi: dal lato teorico, è il risultato dell’applicazione al settore turistico della nozione di sviluppo sostenibile; dal lato della domanda turistica, si è trattato della risposta a una crescente insofferenza da parte dei turisti nei confronti delle destinazioni turistiche degradate dal punto di vista ambientale e snaturate dal punto di vista socio-culturale; dal lato dell’offerta turistica, si è trattato di un modo per mantenere alta la competitività in un contesto internazionale dove gli elementi di qualità am- bientale e socio-culturale potevano fare la differenza tra una destinazione e l’altra (Cavallo, 2016). Nella letteratura, il turismo sostenibile appare abbastanza difficile da definire, poiché si tratta di un concetto molto complesso. Swarbrooke (1999) ha affermato che “non esiste una definizione am- piamente accettata di turismo sostenibile” e, per questo motivo, in molti casi si è deciso di adattare la nozione di turismo sostenibile a quella di sviluppo sostenibile proveniente dal Rapporto Brundt- land. In questi termini, il turismo sostenibile è definito come “una forma di turismo che tiene piena- mente conto dei suoi impatti economici, sociali e ambientali attuali e futuri, rispondendo ai bisogni dei visitatori, dell’industria turistica, dell’ambiente e delle comunità ospitanti”8 (Swarbrooke, 1999).

8 Traduzione adattata dal testo originale: “Tourism that takes full account of its current and future economic, social and environmental impacts, addressing the needs of visitors, the industry, the environment and host communities” (Making Tourism More Sustainable – A Guide for Policy Makers, UNEP and UNWTO, 2005).

Con la Conferenza sull’Ambiente e lo Sviluppo delle Nazioni Unite di Rio de Janeiro del 1992, che ha portato alla redazione dell’Agenda 219, il turismo sostenibile viene descritto come un’attività

economica che contribuisce non solo alla protezione e al miglioramento dell’ambiente, ma anche allo sviluppo del tessuto economico e sociale dei territori in cui opera (Romei, 2009). Il turismo so- stenibile vuole massimizzare la qualità ambientale e i benefici economici del comparto turistico, ma al tempo stesso minimizzare i danni ambientali e culturali (WTO, 1999). A tal proposito, Swarbro- oke (1999) ha definito la sostenibilità in senso turistico come la capacità di governare e gestire tutti gli impatti del turismo (di tipo economico, socio-culturale, urbanistico-territoriale e ambientale), al fine di massimizzare gli impatti positivi e minimizzare quelli negativi.

Tuttavia, è la Carta di Lanzarote sul Turismo Sostenibile10 del 1995 a costituire il primo documento

interamente dedicato all’illustrazione di regole e principi del turismo sostenibile. La definizione in essa contenta, considerata da gran parte della critica la più autorevole, descrive il turismo sostenibile come un “turismo ecologicamente sopportabile a lungo termine, economicamente profittevole, so- cialmente ed eticamente equo per le comunità locali”11.

Si tratta di un’espressione che applica al turismo le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: infatti, si parla di un turismo ecologicamente sopportabile nella dimensione ambientale; economicamente profittevole nella dimensione economica; ed eticamente equo per le comunità locali nella dimensio- ne socio-culturale (Cavallo, 2016). Sostanzialmente, il turismo sostenibile non costituisce una nuova forma di turismo, bensì un nuovo approccio nel “fare turismo”: un nuovo modo di pensare, orga- nizzare, gestire e vivere il turismo che può essere applicato a tutte le forme di turismo.

Considerati la crescente diffusione del fenomeno turistico e gli impatti diretti e indiretti che ne deri- vano, la Carta di Lanzarote (1995) sottolinea come il turismo sostenibile dovrebbe essere totalmen- te integrato con lo sviluppo economico locale e essere fondato sulla diversità delle opportunità of- ferte dalle economie locali. Le strategie turistiche sostenibili, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo, dovrebbero riconoscere gli elementi fondamentali e le attività tradizionali di ogni comunità locale, nonché rispettare e sostenere la loro identità, cultura e interessi, aiutando a migliorare la qualità del- la vita della popolazione residente. Il turismo sostenibile presuppone solidarietà, rispetto reciproco, partecipazione e collaborazione da parte di tutti gli stakeholders coinvolti, compresi gli abitanti del

9 L’Agenda 21, letteralmente “Cose da fare nel XXI secolo”, è un ampio e articolato “programma di azione” redatto nel corso della Conferenza sull’Ambiente e lo Sviluppo delle Nazioni Unite a Rio de Janeiro nel 1992, che costituisce una sorta di manuale per lo sviluppo sostenibile del pianeta “da qui al XXI secolo” (fonte: wikipedia.org, 2019). 10 La Carta è stata firmata al termine della Conferenza Mondiale sul Turismo Sostenibile tenutasi a Lanzarote nel 1995. 11 Traduzione adattata dal testo originale: “Tourism development shall be based on criteria of sustainability, which me- ans that it must be ecologically bearable in the long term, as well as economically viable, and ethically and socially equi- table for local communities” (Carta per un Turismo Sostenibile, Conferenza Mondiale sul Turismo Sostenibile, Lanza- rote, 1995).

luogo. Esso protegge e mantiene la qualità della destinazione turistica; conserva e tutela le risorse naturali e culturali del territorio; sviluppa misure per permettere una più equa distribuzione dei be- nefici e una riduzione dei danni prodotti dal turismo (Carta di Lanzarote, 1995).

L’Organizzazione Mondiale del Turismo12 ha descritto il concetto di turismo sostenibile con le se-

guenti parole: “Lo sviluppo del turismo sostenibile soddisfa i bisogni dei turisti e delle regioni ospi- tanti, e allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità per il futuro. Si tratta di una forma di sviluppo che dovrebbe portare alla gestione integrata delle risorse in modo tale che tutte le necessità economiche, sociali e estetiche possano essere soddisfatte mantenendo al tempo stesso l’integrità culturale, i processi ecologici essenziali, la diversità biologica e le condizioni di base per la vita”. Il turismo sostenibile permette di distribuire equamente benefici economici, ottimizzare l’utilizzo delle risorse ambientali, rispettare diversità e benessere delle comunità ospitanti (Lim, 2016). I pro- dotti turistici sostenibili convivono in armonia con l’ecosistema e la cultura locale, in modo tale che i residenti siano i beneficiari e non le vittime dello sviluppo turistico. Il turismo sostenibile è rivolto al futuro: non danneggia né l’ambiente, né i processi sociali; favorisce uno sviluppo economico du- revole e comporta un miglioramento della competitività della destinazione (Cucculelli & Goffi, 2016).

Le attività del turismo sostenibile tengono conto del loro impatto sul benessere economico, ambi- entale e sociale attuale e futuro del territorio in cui operano (Sloan, Legrand & Chen, 2012); tuttavia, i diversi approcci alla sostenibilità nel turismo non devono essere in contrasto fra di loro poiché nessuna pratica turistica può essere definita sostenibile, se non lo è contemporaneamente dal punto di vista economico, ambientale e socio-culturale (Pecoraro Scanio, 2016).

A partire dal concetto di turismo sostenibile sono derivate le definizioni di turismo responsabile ed ecoturismo. La prima esalta in particolar modo la dimensione socio-culturale dello sviluppo soste- nibile, mentre la seconda mette in primo piano la dimensione ambientale (Cavallo, 2016).

Il turismo responsabile può essere descritto come una forma di turismo finalizzata a favorire il con- tatto e l’incontro tra culture diverse nel rispetto delle tradizioni, delle usanze e degli stili di vita della popolazione locale. Esso mira a garantire alla comunità residente proventi derivanti dall’attività tu- ristica, assicurandosi che siano direttamente gli abitanti del posto a gestire l’accoglienza e la media- zione interculturale con i visitatori. Mentre l’ecoturismo può essere definito come una forma di turismo organizzato in maniera tale da minimizzare l’alterazione degli equilibri ambientali e prati-

12 L’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT in italiano, UNWTO in inglese) è un’agenzia specializzata delle Na- zioni Unite che si occupa a livello internazionale del coordinamento delle politiche turistiche e promozione di uno svi- luppo turistico responsabile e sostenibile (fonte: wikipedia.org, 2019).

cato da individui con una consapevolezza ecologica che li porta a scegliere le destinazioni in base a qualità e attrattività ambientale (Cavallo, 2016).

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