PROPOSTE DI PROGETTAZIONE TURISTICA A KUNINGAN
4.2. STRATEGIE PER LO SVILUPPO E LA VALORIZZAZIONE TURISTICA DI KUNINGAN
4.2.3. STRATEGIE D’AZIONE COMPLESSIVE PER LA DESTINAZIONE KUNINGAN L’analisi condotta in precedenza ha mostrato che attualmente la Reggenza di Kuningan registra un
4.2.3.3. IMPLEMENTAZIONE DEL TURISMO NEL PARCO NAZIONALE DEL MONTE CIREMA
In linea generica, si consiglia inoltre una rivalutazione complessiva di tutto il patrimonio naturale di Kuningan non ancora pienamente valorizzato, in un’ottica di maggiore sostenibilità: dalle nume- rose cascate ai diversi specchi d’acqua sparsi per tutto il territorio, fino ai punti panoramici nel cuo- re della foresta tropicale. In particolare, si suggerisce di focalizzare l’attenzione sulle opportunità offerte a livello turistico dal Monte Ciremai, il vulcano più alto di tutta la provincia di Giava Occi- dentale (3.078 mt.), situato al confine tra le Reggenze di Kuningan e Majalengka, che assieme alla sua area circostante è divenuto Parco Nazionale a partire dal 2004.
Attualmente il Monte Ciremai è frequentato soprattutto da appassionati di trekking, desiderosi di scalare il monte fino alla cima, dove si incontra il grande cratere largo 1 km e profondo 500 mt., e da cui si può godere di albe e tramonti mozzafiato, nonché di splendidi panorami sulla costa setten- trionale di Giava e sulle altre suggestive cime di Giava Occidentale quali il vulcano Slamet, il monte Cikuray a forma di piramide e il fumante Papandayan. Sono presenti tre differenti percorsi che permettono di raggiungere la sommità, i quali si snodano all’interno della foresta pluviale di mon- tagna che domina il territorio e sono suddivisi in diverse sezioni; al termine di ogni sezione è presen- te una piccola radura, segnalata con il termine pos, in cui è possibile campeggiare durante la notte. Nel dettaglio:
• Il primo percorso parte dal villaggio di Linggarjati, si snoda sul fianco est (nel territorio di Kuningan) ed è il più frequentato, sebbene sia anche il più impegnativo: la salita, lunga e ri- pida, inizia da un’altezza di appena 650 mt. s.l.m. e richiede circa 8-10 ore di camminata. • Il secondo percorso parte dal villaggio di Palutungan, si snoda sul fianco sud-est (nel territo-
• Il terzo percorso parte dal villaggio di Apuy, si snoda sul fianco ovest (nel territorio di Maja- lengka), è il più breve ma anche quello che propone la salita più ripida. Si parte da un’alti- tudine di circa 1200 mt. s.l.m. e la salita richiede circa 5-7 ore di camminata.
Lungo il percorso si possono incontrare diversi corsi d’acqua, cascate e laghetti; inoltre, è possibile osservare diverse specie di flora e fauna tipica. La vegetazione include numerosi esemplari di pino di Sumatra, querce e castagni; mentre, tra la fauna, si possono incontrare svariati esemplari di anfibi, rettili, uccelli e mammiferi. Tra questi, spiccano: scimmie Surili Giavanesi, aquile-falchi Giavanesi, cinghiali, cervi, tigri, nonché vari tipi di pitoni.
Nella figura 82 è illustrata l’area appartenente al Parco Nazionale del Monte Ciremai: essa è domi- nata da foresta naturale (verde scuro), foresta mista (verde chiaro) e cespugli/arbusti (beige). I cer- chi blu indicano le aree dove sono maggiormente diffuse le scimmie Surili Giavanesi; i cerchi verdi indicano le zone dove è più facile avvistare le aquile-falchi Giavanesi; i cerchi viola indicano i luoghi dove si possono incontrare esemplari di tigre; i quadrati azzurri indicano le principali attrazioni na- turalistiche del parco (laghetti, corsi d’acqua, cascate, etc). Infine, le linee gialle indicano i tre percor- si di trekking attualmente esistenti (da Linggarjati, Palutungan e Apuy): a partire da questi tre punti di partenza, è possibile raggiungere la cima della montagna e camminare attorno al cratere centrale.
Figura 82. Mappa del Parco Nazionale del Monte Ciremai (in indonesiano: Taman Nasional Gunung Ciremai). Fonte: tngciremai.com, 2019
Alla luce di quest’analisi, si suggerisce di implementare l’offerta turistica nell’area del Parco Nazio- nale del Monte Ciremai mediante l’attuazione di specifiche soluzioni di turismo naturalistico e spor-
tivo sostenibile che permettano la fruizione delle risorse naturalistiche locali nel rispetto dei concetti di sostenibilità ambientale, sociale ed economica del territorio. Un turismo, quindi, che rispetti l’am- biente, che garantisca l’integrità egli ecosistemi e che conservi la biodiversità; che valorizzi il territo- rio assicurando contemporaneamente la tutela e il rinnovamento delle risorse naturali; e, allo stesso tempo, che garantisca il benessere della società e contribuisca a generare una crescita duratura degli indicatori economici, assicurando una totale interconnessione tra ambiente, società ed economia. Utilizzando i termini della Carta di Lanzarote, una forma di turismo ecologicamente sopportabile a lungo termine, economicamente profittevole e socialmente equa per la comunità locale.
Nello specifico, il presente elaborato propone di implementare le seguenti attività:
• Escursionismo e campeggio. Si suggerisce di realizzare un maggior numero di percorsi, for- niti di nuove postazioni per il campeggio situate nei pressi di splendidi punti panoramici, che permettano di scalare il monte fino alla sua sommità e che consentano di esplorare al- cune zone del Parco Nazionale attualmente ancora inaccessibili ma con grandi potenzialità a livello naturalistico e panoramico;
• Osservazione della fauna selvatica. Organizzazione di uscite con esperte guide locali al fine di svolgere attività di birdwatching e di osservazione della fauna selvatica all’interno di torri d’avvistamento e capanni appositamente costruiti per non recare disturbo alle diverse spe- cie che popolano il parco: dai cervi alle tigri, dalle aquile-falchi alle scimmie;
• Escursioni speleologiche nelle grotte. Organizzazione di escursioni speleologiche nelle di- verse grotte che si aprono all’interno del parco dove i turisti, accompagnati da guide esperte, hanno la possibilità di addentrarsi e scoprire questo affascinante mondo nascosto ricco di torrenti sotterranei e altre formazioni di grande interesse naturalistico;
• Attività di canoa e rafting. Organizzazione di attività singole o in gruppo di canoa e rafting nei numerosi torrenti che si snodano nel Monte Ciremai a scopo ricreativo;
• Organizzazione di competizioni sportive di trail running, mountain-bike e orienteering in diversi periodi dell’anno, al fine di attirare anche turisti mossi da interessi sportivi;
A supporto di queste attività, è fondamentale che all’interno del Parco venga assicurata la presenza di una serie di servizi aggiuntivi, quali: parcheggi in zone facilmente accessibili dai mezzi di trasporto e allo stesso tempo vicine alle attrazioni turistiche, servizi igienici, rete telefonica e internet, eliporto in caso di utilizzo dell’elisoccorso, segnaletica stradale e cartellonistica informativa chiara ed esausti- va in indonesiano e inglese, uffici di informazione e accoglienza turistica, centro per il noleggio di attrezzature e imbragature (campeggio, canoa e rafting, mountain-bike, birdwatching, etc), punti di ristoro e vendita d’artigianato tipico locale.