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PROPOSTE DI PROGETTAZIONE TURISTICA A KUNINGAN

4.2. STRATEGIE PER LO SVILUPPO E LA VALORIZZAZIONE TURISTICA DI KUNINGAN

4.2.3. STRATEGIE D’AZIONE COMPLESSIVE PER LA DESTINAZIONE KUNINGAN L’analisi condotta in precedenza ha mostrato che attualmente la Reggenza di Kuningan registra un

4.2.3.1. VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO STORICO-CULTURALE ATTRAVERSO IL TURISMO CREATIVO

La prima strategia d’azione che si rivolge alla destinazione di Kuningan nel suo complesso mira a valorizzare il ricchissimo patrimonio storico-culturale del territorio attraverso soluzioni di turismo creativo. Si ritiene che questa forma di turismo, intesa come evoluzione del turismo culturale, costi- tuisca un’ottima scelta per intercettare il target di turisti internazionali a cui ci si vuole rivolgere. In- fatti, per poter diventare una destinazione turistica davvero competitiva, in grado di proporre un’of- ferta innovativa, che sappia distinguersi dalle altre e convincere i turisti stranieri che visitano l’isola di Giava a inserire nel loro itinerario una tappa di qualche giorno anche a Kuningan, è necessario

che la destinazione proponga delle esperienze fortemente autentiche e originali, capaci di coinvol- gere il turista in prima persona e di farlo entrare direttamente in contatto con la comunità locale: tutto ciò è possibile grazie al turismo creativo.

Attraverso tali proposte di progettazione turistica basate sul turismo creativo, i turisti hanno la pos- sibilità di conoscere la cultura locale, di apprendere le tradizioni e le usanze tipiche, nonché di ac- quisire le competenze e le abilità della comunità locale. Con il turismo creativo, dunque, è possibile valorizzare non soltanto le risorse materiali, ma soprattutto i valori immateriali e intangibili che ca- ratterizzano Kuningan. In questo modo, si promuovono la tutela e la conservazione delle tradizioni locali avviando un processo di apprendimento da parte dei turisti che consiste nella realizzazione di esperienze partecipative autentiche, straordinarie e memorabili. Si tratta di esperienze che per- mettono a ciascun turista di sviluppare il proprio potenziale creativo attraverso un contatto diretto con i residenti e la loro cultura, nonché un’integrazione perfetta nella vita quotidiana della popola- zione locale. Queste esperienze turistiche consentono ai turisti non soltanto di scoprire ed esplorare una nuova cultura, ma anche di arricchire la propria personalità grazie alla profonda interazione con tutti gli elementi che caratterizzano la destinazione.

Nello specifico, il presente elaborato propone la realizzazione a Kuningan di workshop, laboratori e corsi che consentano ai turisti di partecipare in prima persona ad esperienze di apprendimento connesse alle tipicità della destinazione. Si tratta di workshop informali, pratici e creativi, che posso- no svolgersi in piccoli gruppi sia nelle case dei residenti che nei luoghi di lavoro, permettendo ai turisti di accostarsi direttamente alla popolazione locale. Le attività proposte si caratterizzano per un’elevata attenzione all’ambiente circostante, per il totale coinvolgimento del turista in esperienze fortemente connesse col territorio in cui si trova, per la costruzione di relazioni durevoli con gli al- tri turisti e per l’instaurazione di un rapporto empatico con la comunità locale. Queste attività turi- stiche creative presuppongono che gli abitanti del luogo assumano un ruolo da veri e propri prota- gonisti, condividendo coi turisti gli usi e costumi tipici, e tutte le tradizioni locali: dalle tecniche uti- lizzate nell’artigianato, ai segreti nella decorazione dei tessuti Batik, alle movenze più particolari nella danza Buyung, alle ricette speciali per la preparazione del miglior Nasi Kasreng, etc.

Sostanzialmente, attraverso questa nuova forma di turismo, che ancora non viene proposta nell’at- tuale offerta turistica di Kuningan, si vuole dare vita a una profonda interazione educativa, emotiva e sociale tra i turisti e la località, la sua cultura vivente e le persone che ci vivono. In questo senso, il turismo promuove attività legate all’auto-realizzazione e all’espressione di sé, dove i turisti diven- tano co-produttori e co-interpreti della propria esperienza turistica, interagendo attivamente con i residenti, con il luogo e il contesto in cui si trovano.

Figura 78. Un corso di cucina tradizionale, tipico esempio di turismo creativo. Fonte: mag.inextenso-tch.com, 2019

Con questa soluzione turistica creativa, che risulta essere fortemente innovativa in un territorio ric- chissimo di cultura come quello di Kuningan (ma che fino ad ora ha focalizzato la sua offerta turi- stica prevalentemente sul suo patrimonio naturalistico), i turisti non sono più spettatori passivi di prodotti culturali pre-confezionati, ma hanno l’opportunità di acquisire nuove competenze connes- se alle tecniche di lavorazione artigianale e di arte decorativa della cultura locale, nonché abilità le- gate alla preparazione di piatti tipici, all’utilizzo di strumenti musicali o alla danza. Relazionandosi direttamente con la comunità locale e partecipando attivamente alla vita quotidiana dei residenti, essi hanno la possibilità di conoscere nel profondo la cultura e le radici della società di Kuningan, vivendo quindi una vera e propria esperienza formativa.

I turisti possono dare libero sfogo alla propria creatività, sperimentando la cultura locale, interagen- do con persone e contenuti di valore, creando così la propria esperienza personale che diviene uni- ca e differente da quella di tutti gli altri. Essi, quindi, assumono un ruolo attivo nell’esperienza turi- stica, crescono a livello personale e definiscono la propria identità. Viene data loro l’opportunità di sentirsi parte integrante della cultura che li ospita, di vivere lo spirito più profondo del luogo, di dare vita a un rapporto personale e intimo con la destinazione, in modo tale da cogliere la vera es- senza della cultura e della popolazione locale.

La creatività può risiedere in qualsiasi attività, purché sia fortemente legata alle tipicità locali. Dopo aver compreso che cosa significa avviare delle strategie turistiche basate sul turismo creativo e qual è il rapporto che si viene ad instaurare tra i turisti e la comunità locale, vengono ora presentate più nel dettaglio le tipologie di workshop che sono state pensate per la destinazione Kuningan; si tratta di laboratori e corsi che hanno l’obiettivo di valorizzare a pieno l’ingente cultura intangibile e imma- teriale del territorio, proponendo un’offerta turistica a carattere fortemente esperienziale.

• CORSO DI MUSICA. Questo corso mira ad insegnare a suonare gli strumenti musicali ti- pici di Kuningan e più in generale della cultura giavanese e sundanese, quali il Calung, l’An- gklung e il Gamelan Degung. Può avere una durata di uno o di più giorni, e prevedere tre diversi livelli di difficoltà (base, medio, avanzato) in relazione alle conoscenze già possedute sull’utilizzo di questi strumenti. Il corso può svolgersi all’interno di saloni pubblici messi a disposizione dall’amministrazione locale (in caso di maltempo), oppure nel cuore della fo- resta in modo tale da rendere il contesto ancora più suggestivo e l’esperienza assolutamente indimenticabile. Il corso termina con uno spettacolo musicale tradizionale, dove i musicisti professionisti propongono un repertorio di musiche locali realizzate con quegli strumenti. • CORSO DI CUCINA. Questo corso mira ad insegnare a preparare e a cucinare le numero- se specialità culinarie che caratterizzano la cucina di Kuningan, quali il Nasi Kasreng, l’Hu- cap, il Rujak Kangkung, il Peuyeum Ketan, il Tahu Lamping e molti altri. La cucina di que- sto luogo si basa prevalentemente sull’utilizzo del riso e, quindi, mira soprattutto a trasmet- tere le diverse tecniche di preparazione, cottura e lavorazione del riso, nonché l’importanza che questo cereale riveste per la popolazione sundanese. Il corso può avere una durata gior- naliera o di più giorni, e viene organizzato al di sotto di ampi stand all’aria aperta, nei pressi di location suggestive. Il corso si conclude con un ricco pasto, dove si ha la possibilità di assaggiare tutti i piatti tipici della cucina di Kuningan.

• CORSO DI DANZA. Questo corso mira ad insegnare gli elementi basilari delle danze tipi- che della cultura sundanese, quali la danza Buyung (realizzata durante la cerimonia del Seren Taun, tipica del villaggio di Cigugur), le danze Sintren, Jaipong, Merak, Topeng e altre anco- ra. Si tratta di arti performative che possiedono un elevato significato simbolico per la po- polazione locale. Il corso, anche in questo caso, può avere una durata di uno o più giorni, e prevedere tre diversi livelli di difficoltà (base, medio, avanzato) in relazione alla dimesti- chezza degli allievi coi movimenti e la danza. Il corso può svolgersi all’interno di una pale- stra oppure in un luogo all’aria aperta, nei pressi di un fiume o di una cascata, per rendere l’ambiente ancora più stimolante ed emozionante. Alla fine, il corso termina con uno spetta- colo di danza tradizionale da parte di un’accademia di danza professionale locale.

• LABORATORIO DI BATIK. Con questo laboratorio vengono insegnati i segreti dell’anti- co mestiere del Batik, che consiste nell’arte di decorare a mano i tessuti con l’utilizzo di co- loranti e cera. Ogni partecipante ha la possibilità di creare, sotto la supervisione dei maestri decoratori, il proprio personale Batik utilizzando i colori, i disegni e le trame che preferisce oppure realizzando il tradizionale Batik Kuningan che si caratterizza per la presenza del

cavallo simbolo di Kuningan, del pesce sacro Ikan Dewa e del Kujang, un’arma tipica della zona. Il laboratorio ha una durata di una giornata e viene realizzato nei luoghi di lavoro do- ve viene prodotto il Batik Kuningan. Alla fine, dopo aver completato i processi di decora- zione, tintura e asciugatura, ciascun allievo rimarrà in possesso del proprio tessuto, nonché acquistarne altri, da cui potrà ricavare ciò che più preferisce: camice, abiti, fazzoletti, sciar- pe e altro ancora.

• LABORATORIO DI BAMBOLE CINGCOWONG. Attraverso questo laboratorio ven- gono insegnate le tecniche di produzione della tipica bambola Cingcowong. Nell’omonimo rituale, che si svolge durante la stagione secca per chiedere la pioggia, la comunità locale ef- fettua una processione nella quale vengono trasportate delle bambole Cingcowong giganti per le vie della città. Ma nella tradizione locale, tali bambole vengono realizzate anche a mi- sura d’uomo; infatti, grazie a tale laboratorio, i partecipanti hanno l’opportunità di produrre la propria bambola personalizzata, usando i materiali tradizionali quali bambù, cocco, tes- suti e collane di frangipani. Il laboratorio ha la durata di una giornata e viene effettuato nei luoghi di lavoro dove vengono prodotti manufatti artigianali locali. Al termine, ogni parte- cipante rimarrà in possesso della propria bambola Cingcowong come ricordo personale dell’artigianato di Kuningan, ma sarà anche incentivato ad acquistarne delle altre.

• LABORATORIO DI LAVORAZIONE DELLA TERRACOTTA. Con questo laborato- rio vengono insegnate le tecniche di lavorazione della terracotta, con cui è possibile realizza- re vasi, piatti e recipienti di vario tipo e dalle forme più particolari. Ogni partecipante ha la possibilità di dar libero sfogo alla propria creatività realizzando manufatti originali e perso- nalizzati, oppure riproducendo forme e caratteristiche dell’artigianato locale (ad esempio il tradizionale Buyung). Anche questo laboratorio, come gli altri, ha la durata di una giornata e viene realizzato nei luoghi di lavoro. Al termine del processo di lavorazione, decorazione e asciugatura del manufatto, ogni partecipante rimarrà in possesso della propria creazione come ricordo personale dell’artigianato di Kuningan, ma potrà anche acquistarne degli altri. • LABORATORIO DI DEGUSTAZIONE DEL CAFFÈ. Il laboratorio mira a descrivere le grandi tradizioni che si celano dietro alla coltivazione e alla produzione del pregiato caffè Kopi Luwak, tradizionalmente coltivato nel villaggio di Linggarjati ai piedi del Monte Cire- mai. Ogni partecipante ha l’opportunità di effettuare escursioni tra le piantagioni di caffè, visitare gli stabilimenti di produzione e lavorazione, nonché partecipare a laboratori di de- gustazione del caffè, in occasione dei quali gli abitanti locali spiegano le caratteristiche che differenziano questo caffè da tutti gli altri e insegnano a riconoscere il suo aroma meno a-

maro, dal retrogusto selvatico e di cioccolato. Anche questo laboratorio ha una durata di una giornata e viene realizzato nel villaggio di Linggarjati, nei luoghi di lavoro tra le pianta- gioni di caffè. Al termine, ciascun partecipante riceverà un attestato di partecipazione e sarà incentivato ad acquistare il prezioso caffè come ricordo di quest’esperienza.

Oltre a queste proposte di turismo creativo, un altro obiettivo risiede nella valorizzazione della cul- tura immateriale e intangibile di Kuningan attraverso la valorizzazione delle cerimonie, eventi e ri- tuali tradizionali del territorio quali il Seren Taun, il Sapton, il Sintren, il Kawin Cai e la processione Cingcowong. Infatti, nonostante la popolazione locale si sia espressa a favore dell’apertura di queste celebrazioni ai visitatori stranieri, finora non sono mai state elaborate delle specifiche strategie turi- stiche volte a richiamare visitatori durante questi momenti importanti per la comunità locale, che avvengono in determinati periodi dell’anno.

Si propone, dunque, di avviare una forma di turismo sostenibile legato agli eventi che permetta ai turisti di partecipare in prima persona a queste cerimonie tradizionali come farebbe un qualsiasi re- sidente. Deve trattarsi di una forma di turismo responsabile, finalizzata a favorire il contatto e l’in- contro tra culture diverse nel totale rispetto delle tradizioni, delle usanze e degli stili di vita della popolazione locale; un turismo, quindi, che non vada minimamente ad alterare gli equilibri che si sono creati durante queste celebrazioni, tramandate di generazione in generazione nel corso dei se- coli. Un turismo, infine, che garantisca i proventi derivanti dalla pratica turistica alla comunità lo- cale, e caratterizzato dal fatto che sono direttamente gli abitanti del posto a gestire l’accoglienza e la mediazione interculturale con i visitatori.

4.2.3.2. RIVALUTAZIONE DELLE RISAIE COME PAESAGGIO CULTURALE E RIVITA-

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