Consorzio sciovia Rossa, su iniziativa di silvano Bionda, di losone, che aveva scelto la simpatica località di Rossa per realizzare la sua casa di vacanza. Con l’entusiasmo del pioniere, egli sperimentò e realizzò nel 1967, un piccolo impianto di risalita a ridosso del paese di Rossa.
l’impianto era costituito da una fune metalli-ca, trainata da un motore “Basco” a benzina, ruotante su un meccanismo rudimentale ma efficace. Il sistema era un po’ complesso, ma consentiva di evitare la risalita a “piedi”. Gli
Rossa: scilift e pista
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sciatori erano muniti di una fune, alla cui estremità era collocato un sistema di chiusura metallico a leva, che si fissava sulla fune di trai-no e così ancorato trascinava con sè lo sciatore.
Come detto, si trattava di un’operazione un po’
laboriosa, che però premiava chi la praticava con la soddisfazione di ottenere una risalita meccanica e non faticosa. Il tracciato iniziale era di circa 200 metri: questo fu poi esteso, grazie ad una curva, ad altri 200 metri e da ultimo, mediante un’ulteriore curva ad ulteriori 100 metri. la tensione esercitata dalle curve e dal peso degli sciatori creava diversi problemi tra cui l’erosione dei meccanismi di scorrimento, lo stacco ed il riattacco nelle curve e difficoltà al motore a benzina, che, tra l’altro, era collocato a monte del pendio. Fu così che a metà degli anni ’70 fu compiuto un notevole passo avanti con l’acquisto di due Baby lift Borer e con lo spostamento del tracciato rispetto al progetto iniziale. lo slancio propulsore era però sempre lo stesso: l’entusiasmo di silvano, coniugato con l’aiuto dei giovani e meno giovani del paese che
credevano nello sviluppo del piccolo impianto e raccoglievano i fondi per questo importante investimento. Intanto lo skilift cominciava ad avere una certa fama, soprattutto in valle. nel frattempo silvano Bionda decedeva improvvi-samente nel 1980 ed al suo posto subentrava arnoldo Papa, successivamente divenuto sin-daco di Rossa, che portava avanti il sodalizio, ampliando le strutture e realizzando un piccolo rifugio/deposito in zona moscendrin ed ac-quistando la prima motoslitta per preparare almeno in modo artigianale le piste. eravamo verso la fine degli anni ‘70 e ad augio, già da alcuni anni, un giovane intraprendente del po-sto aveva intravipo-sto la possibilità di creare una pista di fondo, che ha poi ospitato per diversi anni la competizione, denominata “Gir del Frott”, dal nome della cascata sul lato sinistro della valle. Questo stesso giovane, non avrebbe mai pensato di diventare, una ventina di anni dopo, il presidente del sodalizio. ed è sempre la bellissima cascata del Frott di augio, che ha poi dato i natali al nome dello sci Club Frott,
La pista di Rossa
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affiliato alla Federazione svizzera di sci della svizzera Italiana (FssI).
Come detto, a cavallo tra gli anni settanta ed ottanta, assieme ad altri giovani del luogo, muovevo i miei primi passi attorno al sodali-zio, al quale partecipavo poi istituzionalmente, quale segretario prima e vice presidente poi, sviluppando, grazie ad un comitato ed a colla-boratori molto attivi, innumerevoli iniziative.
Quando arnoldo Papa mancava tragicamente e prematuramente nel 2005, mi sono trovato ad assumere la presidenza dello sci Club. Già dagli anni ’80, lo sviluppo dello stesso subiva una decisa accelerazione, attraverso importanti investimenti costituiti dall’acquisto di un primo gatto delle nevi, poi sostituito con uno più mo-derno e funzionale, unitamente alla sostituzione del parco motoslitte da destinare quali mezzi di soccorso e per il tracciato della pista di fondo.
nel contempo erano realizzati interventi alle piste, migliorandone il fondo ed il tracciato, sia per l’impianto di sci alpino di Rossa, sia per la pista di fondo. anche la stazione di partenza
dello skilift era oggetto di una radicale trasfor-mazione, rendendola più funzionale, dotata di adeguati confort, di servizi igienici, di una spa-ziosa buvette e di una terrazza solarium. negli ultimi anni è stata pure realizzata l’illuminazione delle piste di Rossa, permettendo in tal modo di usufruire delle stesse pure per le sciate notturne.
Il comitato dello sci Club sta attualmente realizzando e studiando ulteriori lavori di miglioria agli impianti, in particolare l’allarga-mento del tracciato nella parte alta della pista, la sistemazione del terreno di arrivo presso la pista “moscendrin”, la costruzione di una ba-racca per il deposito degli sci e del materiale di sorveglianza e manutenzione degli impianti, la miglioria del tracciato della pista di sci di fondo, ecc., garantendo in tal modo quella tradizione di innovazione e di ammodernamento che ha sempre contraddistinto i promotori di questa associazione.
le infrastrutture e gli impianti di Rossa sono adatti per la pratica dello sci soprattutto a favore di principianti e bambini. È quindi luogo ideale
Sciatori e pubblico alla stazione di partenza
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per le famiglie, tanto più che i prezzi sono con-tenuti e le possibilità di accesso e di posteggio non presentano difficoltà. Come già accennavo ricordando le tappe di sviluppo del progetto, la piccola stazione di Rossa si presenta molto accogliente verso il pubblico grazie ai due piccoli impianti di risalita ed alla giostra per bambini, alla pista per le slitte e bob ed all’accogliente locale bar-buvette, con possibilità di sciate notturne.
sulla splendida piana di augio, con diramazioni verso Rossa e sta Domenica è fruibile una stu-penda pista per lo sci di fondo su un tracciato di oltre sette km. Inoltre tra i villaggi sono agibili alcuni chilometri di sentieri della neve, preparati sempre dal nostro sci Club.
ogni anno, durante le vacanze scolastiche invernali, è organizzato un corso di sci per bambini alle prime armi. Questo corso riscontra regolarmente un grande successo di partecipanti, provenienti sia dalla Valle Calanca, che dalla mesolcina ed anche dal vicino Ticino ed è
sem-pre esaurito al limite delle sue possibilità. la settima-na del corso termisettima-na con una gara e con una cena con la cerimonia di premiazione dei piccoli partecipanti, per la gioia sia dei bimbi che dei loro genitori.
l’attività dello sci Club non si limita però al solo periodo invernale, bensì si estende a parecchie altre manifestazioni che si orga-nizzano nel paese di Rossa e nelle sue frazioni durante tutto l’anno, assumendo in tal modo un’indubbia valenza di tipo sociale e ricreativo. È infatti lo sci Club che organizza la festa della madonna del Carmine, che è la festa patronale del paese, così pure come i festeggiamenti del primo di agosto, della castagnata autunnale, della tombola di fine anno e della buseccata di carnevale.
È una notevole attività quella che lo sci Club Frott riesce ad offrire alla popolazione. Tutto questo lavoro è possibile, e questo voglio sot-tolinearlo, solo grazie all’enorme impegno dei colleghi di comitato, dei soci del sodalizio e di simpatizzanti sia dalla regione, sia dal limitrofo Ticino, nessuno dei quali, tengo a precisarlo, riceve una remunerazione. se oltre a questo entusiasmo e a questo impegno ci saranno in futuro le abbondanti nevicate come nella scorsa stagione, allora le prospettive per il nostro sci club e per la piccola stazione sciistica di Rossa, sono ben promettenti. ma di ciò non ci preoccu-piamo, poiché la fiducia nel futuro e la positività sono sempre state una nostra caratteristica e il nostro motto.
Il bar-buvette con la sua terrazza
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