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Dati anagrafici

Nel documento 1 Tesi di dottorato (pagine 109-114)

CAPITOLO VI ANALISI DEI CASI

6.3 Descrizione dei risultati

6.3.1 Dati anagrafici

Femmine Maschi Totale

N % N % N %

Italia 21 50,0 38 69,1 59 60,8

Slovenia 21 50,0 17 30,9 38 39,2

Totale 42 100 55 100 97 100

Tabella n 2 Sesso dei partecipanti e nazionalità

Come riportato nella tabella n. 2 sul totale delle partecipanti si nota una paritaria distribuzione tra cittadine italiane e slovene, cosa che invece non avviene per i rispondenti di sesso maschile, in cui predominano i partecipanti di nazionalità italiana. In tutto hanno risposto 42 femmine e 55 maschi. Tra i rispondenti italiani hanno risposto il 64,4% dei maschi ed il 35,6% delle femmine, mentre tra gli sloveni il 44,7% dei maschi ed il 55,3% delle femmine.

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L’età media dei rispondenti è di 47,5 anni con una differenza di circa 5 anni tra i partecipanti italiani e quelli sloveni.

Occupazione dei rispondenti Italia Slovenia

% su 59 % su 38

Dipendente di amministrazione pubblica 27,5 41,7

Consulente 11,8 19,4

Insegnante/docente universitario 11,8 5,6

Pensionato 9,8 2,8

Dipendente di associazione di categoria 7,8 11,1

Agricoltore/allevatore 5,9 0,0

Studente 2,0 0,0

Operaio 2,0 0,0

Dipendente di agenzia turistica 2,0 0,0

Artigiano 0,0 2,8

Imprenditore industriale 0,0 2,8

Tabella n.3 Occupazione dei rispondenti divisa per nazionalità

La tabella n. 3 indica l’occupazione svolta dai partecipanti. Appare evidente che la maggioranza dei rispondenti, attori principali della cooparazione transfrontaliera, lavora in ambito pubblico, tra gli altri portatori di interessi coinvolti ci sono consulenti, probabilmente tecnici a supporto delle amministrazioni e rappresentanti di associazioni di categoria. L’apertura verso altre categorie della società è evidenziata dalla presenza di alcuni allevatori, di un operaio e di alcuni pensionati, i quali però possono, a loro tempo, aver lavorato nel settore.

Il termine generico “impiegato” nasce da un’autoidentificazione dei rispondenti i quali, non riconoscendosi nelle categorie lavorative indicate nel questionario, hanno risposto così nella parte “Altro”. Si pùò ragionevolmente supporre che si tratti di persone che svolgono attività impiegatizie in settori che non riguardano l’ambito pubblico, poiché la voce dipendente pubblico era presente nel questionario.

La tabella n. 3 evidenzia inoltre che la percentuale dei dipendenti pubblici è molto più alta tra i rispondenti sloveni 41,7% rispetto al 27,5% degli italiani. Particolarmente interessante è la presenza di agricoltori italiani (5,9%) contrapposta all’assenza di corrispettivi sloveni. Resta evidente comunque il fatto dell’apertura dei processi partecipativi transfrontalieri verso tutte le categorie della società.

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Grafico n.1 Titolo di studio differenza tra i rispondenti sloveni ed italiani

Per quanto riguarda il grado di scolarità il 63,5% dei rispondenti sono laureati, tra questi l’ 8,5% degli italiani e il 18,9% degli sloveni possiedono un titolo postlaurea. Un elemento di differenziazione ulteriore tra i rispondenti delle due parti del confine riguarda i possessori di un diploma di scuola media superiore, infatti ne sono provvisti il 30,5% degli italiani e il 10,8% degli sloveni. In generale i rispondenti sloveni hanno un fattore di scolarizzazione più alto rispetto a quella degli italiani. Il tasso di scolarità, generalmente, è piuttosto alto tra i rispondenti di entrambe le parti del confine, elemento che certamente ha influenzato il tipo di risposte date.

Appartenenza alla minoranza slovena

N % su 93 Si 23 24,7 No 70 75,3 Totale 93 100,0 Non risposto 4 Totale 97

Tabella n.4 Appartenenza alla minoranza slovena

Il questionario, tradotto nelle due lingue, proponeva una domanda riguardante l’appartenenza alla minoranza slovena nella parte italiana, ed una domanda relativa all’appartenenza alla minoranza italiana nella parte slovena. Nessuno dei rispondenti da parte slovena ha risposto di appartenere alla minoranza italiana, mentre da parte italiana il 24,7% appartiene alla minoranza slovena. Sicuramente la presenza della minoranza slovena gioca un ruolo rilevante nella cooperazione transfrontaliera, trattandosi di un “ponte” tra Italia e la Slovenia. (Delli Zotti 1992:150)

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Grafico n.2 Distanza dal confine rispondenti italiani

Grafico n.3 Distanza dal confine rispondenti sloveni

La maggioranza dei rispondenti al questionario proviene dall’area prossima al confine, cioè da una fascia compresa entro i 5 Km: ciò significa che essi vivono quotidianamente le dinamiche confinarie e che hanno un legame forte con l’area transfrontaliera, la place identity, come definita dalle teorie della psicologia ambientale. In questo ambito sarebbe interessante comprendere quanto, tra le varie identità che ogni individuo possiede, l’appartenenza a questo territorio sia influente e se questo elemento faciliti o renda maggiormente complessa la cooperazione transfrontaliera, poiché, come evidenziato da Fredrik Barth (1969), è nelle aree marginali che si accentua il senso di appartenenza all’identità nazionale, rafforzando le differenze con l’altro.

I grafici n.2 e n.3 evidenziano che tra i rispondenti italiani c’è una maggiore disomogeneità rispetto alla provenienza, in particolare si evidenzia che la maggioranza di essi, ossia il 29,3%, risiede in una zona entro i 15 Km, seguiti da un 22,4% chi vive entro i 10 Km e dal 19 % che proviene dall’area più vicina al confine. Il 44,7% dei rispondenti sloveni proviene invece dall’area a ridosso del confine, ossia entro i 5 Km, il 23,7% dall’area entro 10 Km ed il 13,2% dall’area entro 15 Km. Questa differenza come vedremo in seguito ha la sua rilevanza.

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Hobby praticati N % su 97 Sport 50 27,9 Associazionismo 50 27,9 Attività culturali 39 21,8 Volontariato sociale 18 10,1 Agricoltura 13 7,3 Caccia e pesca 4 2,2 Altro 4 2,2 Artigianato 1 0,6

Tabella n. 5 Hobby praticati dai rispondenti Ruolo nell’associazione

N % su 78

Associato 44 56,4

Membro del direttivo 23 29,5

Direttore presidente 9 11,5

Dipendente 2 2,6

Totale 78 100

Non risposto 19

Totale 97

Tabella n. 6 Ruolo svolto nell’associazione

Le tabelle n. 5 e n. 6 hanno lo scopo di identificare meglio i rispondenti rispetto alle attività svolte al di fuori del lavoro ed, in particolare, di analizzare una variabile del capitale sociale, ossia l’associazionismo e l’impegno sociale (Putnam 1993, 1995). Come evidenzia la tabella n. 4 il 27,9% dei rispondenti pratica sport, è membro di qualche associazione, il 21,8% è impegnato in attività culturali ed il 10,1% svolge attività di volontariato sociale. Dal confronto di questi dati con quelli della tabella n. 6 emerge che un’alta percentuale di persone è coinvolta in attività associative, nelle quali ben il 41% con ruoli direttivi. Possiamo, pertanto, affermare che i rispondenti sono dotati di un buon livello di capitale sociale. Probabilmente proprio tale caratteristica ha fatto sì che essi fossero disponibili a collaborare nella realizzazione della ricerca, ed è altrettanto probabile che sia questo elemento a rendere più facile la cooperazione tra i partecipanti delle due parti del confine, come evidenziato da Pendenza M (2000)

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Grafico n.4 Eletto in amministrazione pubblica, differenza tra rispondenti italiani e sloveni

Grafico n. 5 Ruolo elettivo in amministraizone pubblica, differenza tra rispondenti italiani e sloveni

In totale il 26,0% dei rispondenti ricopre qualche ruolo nell’amministrazione pubblica, di questi, il 25,0% il ruolo di sindaco o assessore mentre il 75,0% quello di consigliere comunale Il grafico n.4 evidenzia che la percentuale di rispondenti sloveni con un incarico elettivo all’interno dell’amministrazione pubblica è più alto (34,2%) rispetto a quello degli italiani (20,7%).

Tra i rispondenti di entrambe le parti il ruolo elettivo maggiormente ricoperto all’interno dell’amministrazione è quello di consigliere comunale, tra i rispondenti italiani vi è inoltre un 33,3% di sindaci o assessori, quindi membri della giunta, rispetto ai rispondenti sloveni che ricoprono tali ruoli per il 20,0%

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