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Discussione e considerazioni conclusive

L’utilizzo dello strumento computerizzato ha non solo permesso di confermare quanto rilevato dalla letteratura sull’argomento circa il ruolo che il buon funzionamento dell’attenzione gioca sulle pre- stazioni di lettura nei principianti, ma ha anche contribuito a chia- rire il ruolo svolto dalle diverse componenti dell’attenzione durante le prime fasi di acquisizione di tale complesso processo. In particolare è emerso che il buon lettore mostra tempi di riconoscimento degli sti- moli significativamente migliori rispetto ai cattivi lettori. In effetti, un immediato riconoscimento della lettera scritta permette di convertirla in modo rapido nel fonema corrispondente, favorendo una corretta lettura. L’ampiezza attentiva (span) e la selettività intervengono sia nella correttezza della prestazione, sia nella comprensione del signi- ficato, dato che il lettore deve essere in grado di identificare le parole contenute in un testo, focalizzandosi su una specifica stringa di lettere con accuratezza e velocità tali da permettere la decifrazione del con- tenuto in tempi ristretti, all’interno dei limiti della memoria di lavoro (Vellutino, Fletcher, 2004). Dai risultati della ricerca emerge che lo

shifting attentivo predice la qualità della prestazione di lettura. Ciò risulta evidente, in quanto il lettore principiante, durante il compito di lettura, sposta continuamente il focus attentivo da sinistra a destra, “sganciandosi” dalla lettera precedente per “agganciarsi” a quella suc- cessiva. Un buon funzionamento del meccanismo di shifting supporta quindi il bambino nelle prime fasi dell'apprendimento della lettura, quando unire anche solo due lettere, “trasformandole” nel suono cor- rispondente, risulta essere un compito arduo.

Lo studio mostra inoltre che il buon lettore ottiene prestazioni si- gnificativamente migliori rispetto al cattivo lettore nelle prove che richiedono capacità di concentrazione e vigilanza (prove di ricono- scimento spaziale e digit span), e di mantenimento del focus attentivo sul compito (prova di rapidità e precisione). La prova di digit span, in particolare, richiede di memorizzare alcune sequenze di numeri, per ripeterle successivamente quando ciò viene richiesto. In tal senso tale prova, pur valutando la capacità di concentrazione, è strettamente con- nessa all’abilità di ritenzione mnestica dell’informazione per il tempo necessario ad eseguire la prestazione. Migliori capacità di concentra- zione, inoltre, predicono una lettura più rapida, in quanto il bambino ha bisogno di concentrare tutte le sue risorse attentive su ciò che legge, evitando distrazioni, per poter decifrare i segni in modo corretto.

Si evince quindi che un buon funzionamento dei meccanismi di vigilanza e di concentrazione sia prerequisito essenziale nelle primis- sime fasi dell’apprendimento della lettura. Il lettore principiante, fino a quando non avrà automatizzato tale complesso meccanismo, ha bi- sogno di concentrare tutte le risorse cognitive a sua disposizione sul compito di lettura, al fine di poterlo decifrare e comprendere al meglio.

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