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Distribuzione dei messaggi e dei nomi in relazione alle principali festività religiose

Libri dei Pellegrin

Grafico 3:  Distribuzione dei messaggi e dei nomi in relazione alle principali festività religiose

Per quanto riguarda i giorni festivi, sono stati scelti alcuni giorni, religiosi e non, di particolare rilevanza come il Natale, l’ultimo e il primo giorno dell’anno,

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cento giorni all’esame di maturità e alcune festività mariane. Partendo in ordine cronologico, il primo giorno dell’anno, anche festa di Maria S.S. Madre di Dio, è un giorno in cui sono state lasciate numerose firme e messaggi, più dell’ultimo giorno dell’anno. Da notare anche in questo caso che, mentre il 31 dicembre nel 2010 è un venerdì lavorativo, il 1 gennaio è festa. I messaggi in questo giorno non si differenziano significativamente da quelli scritti negli altri giorni dell’anno se non per la sporadica presenza di qualche scritta di buon augurio per l’anno avvenire:

Che questo anno nuovo porti tanta serenità e pace in tutta la famiglia.

SS Madonna, proteggimi sempre in questo nuovo anno. Donami: salute, amore, prosperità per vivere degnamente. Insieme ai tuoi Angeli proteggimi da tutti i mali e da tutti pericoli e donami quelle grazie di cui ho tanto bisogno. Al più presto. Grazie. Antonella.

Vorrei che questo nuovo anno mi portasse amore definitivo e soldi a me e amici.

Madonnina, sono tornato da te anche quest’anno. Tu sai chi devi proteggere. Grazie. Daniela.

A differenza di Natale, Pasqua è stata un giorno che non si è distinto particolarmente, probabilmente perché è una ricorrenza che richiama più i parrocchiani che i pellegrini.

Il giorno in cui vi è il più alto numero di firme e messaggi è l’Immacolata Concezione, 8 dicembre, 272 messaggi e 376 nomi, e a seguire il giorno dell’Assunzione della Madonna, il 15 Agosto. Tra tutti i giorni analizzati, quindi, i più assiduamente frequentati sono due festività mariane in cui vi è un numero nettamente maggiore di firme e messaggi rispetto a tutti gli altri giorni tranne il Natale. Tuttavia, un’altra festività mariana che è stata analizzata è l’8 Settembre che, com’è già stato anticipato, è tra i giorni nei quali sono stati lasciati meno firme e messaggi. Non si può, quindi, sostenere che le ricorrenze mariane siano quelle con una più alta frequenza di pellegrini, se non precisando che vi è l’eccezione dei giorni lavorativi in cui si ha un abbassamento notevole di visitatori. Infine, c’è la serie delle festività natalizie: la vigilia, il Natale e S. Stefano. Innanzitutto, c’è da evidenziare che questi tre giorni sommati assieme raccolgono più del doppio dei messaggi e delle firme di tutti gli altri giorni. Per la vigilia sono state lasciate meno firme e messaggi rispetto agli altri due e ancora una volta la differenza è che questo è un giorno lavorativo. A S. Stefano si

verifica un fatto singolare: infatti, l’alto numero di firme non è accompagnato da un altrettanto alto numero di messaggi. Così, se per firme questo giorno supera anche il Natale, per quanto riguarda i messaggi, si tiene nettamente al di sotto.

2. Analisi del contenuto

Alla luce dell’analisi quantitativa delle distribuzioni dei nomi e dei messaggi descritta nel precedente paragrafo, è stato esaminato ciò che è stato scritto nei primi sedici giorni di maggio, mese tipico della tradizione mariana, e nei primi sedici giorni di agosto, incluso, quindi, il giorno dell’Assunzione di Maria, che è il mese con il più alto numero di testimonianze scritte nel 2010.

Nel primo caso sono stati analizzati 961 messaggi, mentre nel secondo 1.556. La codifica è stata fatta con il supporto del software HyperResearch, individuando alcune informazioni su: l’autore; la distribuzione dei messaggi in relazione ai diversi giorni della settimana e del mese; il destinatario; il contenuto del messaggio; la provenienza del credente che ha scritto sul libro dei pellegrini; il soggetto su cui il messaggio è incentrato; e l’individuazione di alcune parole che sono state riportate con particolare frequenza.

Autore

Per quanto riguardai i codici che si riferiscono all’autore, la prima osservazione da fare è sull’elevato numero di nomi che sono presenti. Solo in pochissimi messaggi, infatti, non è indicato il nome di chi ha scritto sul libro, che è quasi sempre seguito anche dal cognome. In molti casi, inoltre, il pellegrino ha lasciato la propria firma7, quasi come se ciò che è stato scritto equivalesse a un documento ufficiale.

Se alla maggior parte dei messaggi scritti corrisponde una persona, ci sono anche dei casi in cui “l’autore” è un soggetto collettivo, come una classe scolastica, un pensionato o un convento. Alcune volte, inoltre, il nome indicato non corrisponde a chi scrive, ma sono riportati uno o più nomi, con a fianco una preghiera. Questo fa pensare che per alcuni pellegrini lasciare una traccia di sé o della persona cara all’interno del luogo sacro abbia un significato importante. A questo si ricollega la pratica piuttosto diffusa della delega di cui si è già parlato       

anche nei capitoli precedenti: i credenti che non vanno in pellegrinaggio chiedono di compiere alcune pratiche devozionali, come scrivere un messaggio sui Libri dei pellegrini o accendere un cero votivo. Di solito, questa richiesta è rivolta a chi ha consacrato la propria vita alla preghiera ma, come si vede dagli esempi presenti sui libri, ciò avviene anche verso persone comuni che hanno una particolare esperienza religiosa, come può essere il pellegrinaggio verso un luogo sacro. Un’altra riflessione riguarda i casi, seppur pochi, in cui ci sono nomi di bambini molto piccoli8, che scrivono con difficoltà a lettere grandi in stampatello. Questo mostra il desiderio di lasciare qualcosa di personale alla Madonna perché rimanga traccia di sé all’interno del luogo sacro. Spesso, inoltre, i bambini hanno scritto dei messaggi che tradiscono l’intervento di una persona adulta, pratica che del resto è stata notata anche negli ex voto: “Cura nonna, nonno, Roki e tutti”.

Maggio (964) 15 Agosto (272) Agosto (1284) Tot Agosto

(1556)