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Ex voto modern

Il Santuario di Montenero

Grafico 1:  Rappresentazione grafica del numero dei pellegrini segnati sull’agenda del 2010.

2. Ex voto modern

Per quanto riguarda gli ex voto composti dal ‘900 a oggi sono stati pubblicati pochissimi studi4, nessuno dei quali riguarda il caso specifico del Santuario di Montenero, motivo per cui è stato necessario svolgere una ricerca empirica. Dopo un primo periodo dedicato allo studio dei principali elementi della semiotica (Barthes, 1966; Maltese, 1970; Prieto, 1971; Martinet, 1976) e dell’analisi visuale (Mattioli, 1991; Cipolla e Faccioli, 1993; Chaplin, 1994; van Leeuwen e Jewitt, 2001; Faccioli e Losacco, 2003) è stato scelto di procedere raccogliendo le immagini delle tavolette fotograficamente per fare un’analisi del contenuto di questo materiale tramite HyperRESEARCH. In questo modo è stato svolto un processo abduttivo che ha previsto: una prima fase in cui vi è stata la raccolta delle immagini e una prima codifica; in un secondo momento sono stati organizzati i codici emersi (i codici individuati al termine della prima fase sono stati applicati anche alle tavolette iniziali e ne sono stati modificati alcuni precedentemente applicati) ed è stato deciso di raccogliere altre immagini; solo dopo questi passaggi è stata conclusa l’analisi con la saturazione dei codici usati: il processo è stato ritenuto esaustivo dal momento in cui non sono emersi più codici nuovi. In altre parole la selezione delle immagini analizzate è avvenuta secondo la logica tipica del campionamento teorico (Tarozzi, 2008). Durante il processo di analisi è stato ritenuto indispensabile suddividere gli ex voto in due tipologie che inizialmente erano state analizzate insieme: gli “Ex voto Moderni” e gli “Ex voto Cuore di Latta”5.

In questo paragrafo è stata riportata l’analisi di 86 “Ex voto Moderni”, per la quale sono stati utilizzati 79 codici applicati 1.101 volte.

Caratteristiche dei devoti

A proposito dei codici che sono emersi durante l’analisi, è stato possibile sviluppare una prima categoria di analisi sulle persone che hanno composto e       

4 Tra questi (Spera, 1991; Pampalone, 1991; Bernardini, 1994; Dal Lago, 2008a; Dal Lago,

2008b).

5 Per ex voto moderni intendo quelli tipici del periodo che va dal 1925 a oggi che si differenziano

da quelli tradizionali prevalentemente pittorici, precedenti a questo periodo. Un’altra tipologia che è stata individuata è quella dei cuore di latta, cioè quei voti che sono fabbricati in serie, comprati direttamente all’interno del Santuario e che hanno ottenuto un graduale successo che si è andato accentuando negli ultimi anni. A differenza degli altri due tipi, questi non sono figurativi.

donato una tavoletta al Santuario. Come si vede nella tabella 4, solo in 18 tavolette, infatti, è stato impossibile identificare questa persona6.

Come emerge anche in altri studi (Bernardini, 1994), in alcuni casi il “vovente” non coincide con il soggetto, ossia la persona che ha ricevuto la grazia o a cui ci si riferisce nel ex voto7.

Ex voto Moderni (86)

Vovente Indefinito 18

Vovente = Soggetto 39

Vovente Terzo 1

Vovente Terzo (Genitori) 12

Vovente Terzo (Parente) 16

      Tabella 4: Vovente e Soggetto della tavoletta

Sempre dalla tabella 4 è possibile osservare che la maggior parte delle tavolette, trentanove per l’esattezza, sono state composte dalla persona che è anche il soggetto8. In tutti gli altri casi, ventinove9, il “vovente” è sempre legato da un rapporto di parentela di primo grado con il soggetto della tavoletta: quando non sono i genitori che agiscono in nome dei figli (12 tavolette), sono il fratello o       

6 Con il codice “Vovente Indefinito” sono stati indicati tutti quei casi in cui non vi è nessuna

informazione sulla persona che ha lasciato la tavoletta e, quindi, non ne è possibile l’identificazione. Questo codice si distingue da quello chiamato “Nomi Assenti” perché ci sono dei casi (7) in cui, nonostante non vengano riportati i nomi, è possibile capire chi sia l’autore (per esempio perché è stato descritto il rapporto che unisce al soggetto della tavoletta). Ci sono, inoltre, anche degli esempi (11) di tavolette su cui sono stati scritti dei nomi ma non è possibile capire se siano del soggetto o della persona che ha composto la tavoletta. In 32 tavolette non c’è né alcun nome né si capisce chi sia stato il “vovente”. L’etichetta “Nomi Assenti” va a indicare solo i casi in cui il credente non ha indicato alcun Nome o Cognome, né di chi ha portato la tavoletta né di chi è il soggetto. Ci sono, infine, dei casi in cui non è possibile assegnare nessuno dei due codici perché l’etichetta non è più leggibile in quanto degradata.

7 Come verrà specificato in seguito, non tutti i voti sono stati donati “per grazia ricevuta”, ossia

come segno di gratitudine per aver ricevuto una grazia.

8 È stato scelto un termine appositamente generico perché non in tutti i casi analizzati è stato

descritto un “miracolato”: ci sono, infatti, delle tavolette in cui è stata richiesta la protezione o la guarigione di una persona e altre in cui viene portato un ringraziamento ma non per un avvenuto miracolo. Questi aspetti saranno descritti più approfonditamente nella parte dedicata alle motivazioni.

9 Questo numero è dato dalla sommatoria delle tavolette in cui il “vovente” è “terzo”:

la sorella a farlo per i propri cari (16)10. Il rapporto con la divinità, quindi, quando non è gestito personalmente dal diretto interessato, può anche essere demandato, ma solo a persone particolarmente vicine, come i famigliari. Sarebbe stato interessante capire se ciò avviene all’insaputa o meno del soggetto o se, per esempio, sia stato designato un “esperto del sacro” tra le persone care cui si chiede di assolvere questa pratica religiosa. Del resto questa pratica è un tema emerso anche nelle interviste dei pellegrini e nei messaggi lasciati nei Libri dei pellegrini come verrà spiegato in seguito.

Da alcuni casi che si riferiscono alle persone che hanno composto l’ex voto, è possibile raccogliere ulteriori informazioni e tra queste, una è particolarmente insolita: per quanto riguarda il genere degli autori, infatti, vi è una differenza veramente minima nel numero di nomi maschili rispetto a quelli femminili, i quali compaiono in meno tavolette, solo due per l’esattezza (cfr. tabella 5).

Ex voto Moderni (86) Vovente Uomo 32 Vovente Donna 30 Vovente Collettivo 8 Vovente Bambino 5 Vovente Straniero 2  Tabella 5: Caratteristiche degli autori

Vi sono, poi, alcune tavolette che sono state donate da più persone: quelle il cui “vovente” è collettivo, come in quei moltissimi casi in cui è stata fatta l’offerta a nome di tutta la famiglia11. Solo in due quadretti, ai quali è stato applicato questo codice, gli offerenti non erano legati tra loro da un rapporto di parentela. Nella prima (Immagine 712) si tratta di tre amici che hanno portato una tavoletta per       

10 Ci sono dei casi in cui la stessa tavoletta è stata lasciata nello stesso tempo dai genitori e dai

fratelli / sorelle (Immagine 13).

11 Tra gli ex voto che sono stati lasciati da un autore collettivo ben sei sono a nome di una

famiglia.

12 Con questa denominazione si fa riferimento alla terminologia usata nell’archivio delle immagini

degli ex voto e, quindi, nell’analisi delle stesse tramite HyperResearch. Ho scelto di mantenerla tale anche in questo studio così da poter dare la possibilità ad altri ricercatori di consultare l’archivio e di ripercorrere l’analisi che è stata compiuta. Tutti gli ex voto che sono stati citati nel testo, inoltre, sono stati riportati nell’appendice di questo capitolo.

commemorare una persona scomparsa; mentre nell’altro caso (Immagine 51) è stata ripresa un’abitudine tipica delle tavolette tradizionali marinare: è, infatti, l’equipaggio o l’armatore a portare un voto per una vicenda vissuta a bordo di una nave, la Motonave Montecristo, che è stata salvata dall’attacco dei pirati.

Vi sono poi alcuni ex voto, seppur molto pochi, che sono firmati e composti da bambini molto piccoli o in loro nome. Tra questi soltanto in uno vi è un disegno accompagnato da una semplicissima didascalia che è stato inequivocabilmente fatto da un bambino (Immagine 39). Negli altri casi, sia l’estetica della composizione sia il contenuto dei racconti tradiscono l’intervento di un adulto che ha ritenuto opportuno parlare al posto del bambino. Questa prassi, che si ritrova anche nei Libri dei pellegrini, sembra esprimere l’idea che vi sia tra Dio e i bambini più piccoli un particolare rapporto, che verrebbe in qualche modo modificato dall’intermediazione di un adulto, che viene per questo motivo camuffato. D'altronde, l’idea che un bambino, poiché puro e innocente, possa essere ascoltato da Dio in maniera diversa rispetta a un adulto, non è una cosa desueta ma fonda le sue radici nella tradizione cattolica, come dimostra per esempio lo scritto di Maria Valtorta «Porteremo Alfeo con noi. Lo faremo pregare, lui che è innocente… e Dio prenderà la sua e nostra preghiera insieme e ci esaudirà» (Valtorta, 1993: 4).

Un’informazione che viene quasi del tutto omessa nelle tavolette monteneresi è la provenienza geografica dei devoti. Solo in due casi è possibile presumere una nazionalità straniera dai nomi scritti (uno anglosassone e l’altro spagnolo) sebbene ciò dica poco sull’attuale residenza. Sembra quindi che oggi la rintracciabilità di chi ha compiuto questo atto di fede non sia più rilevante come nel passato, quando rappresentava una prova dell’attendibilità dei fatti narrati.

Oltre all’autore è importante soffermarsi anche sulla persona per cui è stato composto l’ex voto, che in questo studio è stato chiamato il “soggetto”. In ben settantanove13 tavolette, infatti, è possibile capire chi sia la persona per cui sono state donate, anche se non sempre è specificato il nome e il cognome: in alcuni casi, è semplicemente ritratta in una fotografia o è genericamente descritta in un articolo di giornale, come verrà visto in seguito.

      

13 Questo numero è dato dalla somma delle tavolette etichettate con il codice “soggetto”, “soggetto

Ex voto Moderni (86) Soggetto 32 Soggetto morto 5 Vovente = Soggetto 39 Tabella 6: Il soggetto delle tavolette

Il numero delle tavolette in cui il soggetto coincide con il “vovente” è di poco maggiore di quello delle tavolette in cui questi elementi sono, invece, differenti. Tra queste vi è un numero esiguo di casi, cinque, in cui la persona cui si fa riferimento non ha ricevuto una grazia né, tantomeno, è possibile richiedere l’intercessione della Madonna per una sua guarigione dato che è ormai mancata. Sospendendo l’analisi di una di queste tavolette (Immagine 40), in cui sono state indicate solo due date, che solo implicitamente fanno capire che la bambina ritratta nella foto è morta, alcune considerazioni possono essere fatte sugli altri quattro casi. Innanzitutto, è interessante notare che, in tre di questi, la persona mancata è stata fotografata in un momento di particolare felicità: in una vi è un ragazzo che guida felicemente un motoscafo in mare aperto (Immagine 7); in un’altra il soggetto è impegnato in una maratona (Immagine 67); nella terza, poi, è stata esposta una fotografia dove il defunto è vestito con abiti da cerimonia che ne esaltano la bellezza, come è sottolineato anche da una frase: “Ammirate la mia bellezza, adesso sono un angelo” (Immagine 42).

Nella tavoletta in cui non vi è nessuna fotografia (Immagine 81) è stato riportato un ritratto di Gesù a matita su cartoncino presumibilmente fatto dal “vovente”. In questo caso, le virtù positive della persona mancata, che non sono visibili per mezzo di una fotografia, sono descritte con le parole: “Per te, che sei sempre stato sorridente e luminoso. […] Per te, che ti sei meritato il Paradiso…”. Le qualità del soggetto della tavoletta sono descritte tramite parole anche nella tavoletta numero 7 “… un ragazzo stupendo, capace di ascoltarti, consigliarti nel modo più giusto, ma soprattutto un vero amico, che ti voleva veramente bene, proprio come te ne vogliamo noi”. In nessun caso è stato descritto il modo in cui la persona è mancata e non vi è mai nessun riferimento alla divinità, a eccezione della tavoletta numero 42, in cui è presente un santino della Madonna di

Montenero. In queste tavolette il riferimento all’ultraterreno è messo come tra parentesi e la motivazione non può che essere implicitamente dedotta dall’osservatore esterno dal fatto che si sia deciso di lasciare la tavoletta all’interno di un luogo sacro per richiedere, probabilmente, la protezione dalla persona mancata, oltre che per la necessità di ricordare e lasciare un ultimo saluto. In nessuna di queste tavolette, infatti, il destinatario dell’offerente è Dio o la Madonna: nell’Immagine 43 si parla a nome del defunto e ci si rivolge agli osservatori, in una il destinatario rimane implicito (Immagine 67), mentre nelle altre i “voventi” parlano alla persona mancata esprimendo il loro dolore e il loro affetto per qualcuno che non dimenticheranno mai. Il motivo principale che muove questo tipo di ex voto sembra, quindi, essere quello di mantenere un contatto con un caro che non c’è più, per continuare a ricordarlo. Le persone che sentono la necessità di compiere questo atto sono in due casi il fratello e le sorelle del defunto (Immagine 42 – 81) e in un altro alcuni amici (Immagine 7).

Destinatario

Nella maggior parte delle tavolette, cinquanta per l’esattezza14, è possibile capire a chi si sta rivolgendo l’offerente. In alcuni casi questo riferimento rimane sottointeso ma comunque comprensibile grazie alla presenza di un santino o di altri elementi religiosi della tavoletta, o ancora perché il messaggio scritto è rivolto, seppur implicitamente, a Dio o alla Madonna. Quando vi è un riferimento esplicito, il soggetto cui il “vovente” si è rivolto, è di solito la divinità. Solo in pochissimi ex voto15 il credente ha lasciato un messaggio per il pellegrino che sta visitando il Santuario come nell’Immagine 17: “A voi che leggete questo voto, indico, riverente, commosso in lacrime, il nome della Santa Vergine di Montenero…”.

Come è stato già osservato, inoltre, in alcune delle tavolette in cui il soggetto è una persona morta (Immagine 7, 81), l’offerente si rivolge direttamente alla persona mancata.

      

14 Questo numero è dato dalla somma delle tavolette etichettate con i codice “destinatario”,

“destiantario – direttamente divinità”, “destinatario – morto”, “ destinatario – altri pellegrini” e “destinatario implicito” (15 + 22 + 4 + 9 = 50).

Ex voto Moderni (86)

Destinatario assente 36

Destinatario 15

Destinatario – morto 2

Destinatario – altri pellegrini 4

Destinatario implicito 9

Destinatario – divinità 22

     Tabella 7: Il destinatario

Quando, invece, il destinatario è Dio, sono due i modi in cui gli offerenti si rivolgono: in maniera diretta o impersonale. Nel primo caso il “vovente” parla spesso in modo intimo e familiare, usando dei diminutivi o degli appellativi affettuosi come nell’Immagine 10 “Mamma del cielo, ti ringraziamo…”. Non mancano, tuttavia, esempi in cui è stato usato un linguaggio formale e l’offerente si rivolge alla Madonna usando la terza persona plurale: “Beata Vergine delle Grazie di Montenero, Vi ringrazio per avermi fatto guarire” (Immagine 32). Sono numerose anche le tavolette in cui la vicenda è raccontata in maniera indiretta e il destinatario è il complemento oggetto: “Ringrazio la Madonna di Montenero e metto sotto la sua protezione i miei due bambini…” (Immagine 61). In entrambi i casi, il credente si è sempre rivolto alla Madonna: a differenza delle tavolette tradizionali in cui erano raffigurati anche altri santi protettori16 insieme o in alternativa alla Vergine Maria, nelle tavolette moderne vi è una minore “contaminazione”.

Ex voto Moderni (86)

Impor. Madonna di Montenero 42

Impor. Padre Pio 2

Fede multipla 2

     Tabella 8: Destinatario

      

16 Numerose tavolette erano, infatti, offerte da marinai provenienti da altre città e, spesso, il

destinatario cui ci si rivolgeva era il santo protettore del luogo di provenienza a cui era “aggiunto” anche quello locale.

Tra le tavolette analizzate, ve ne sono, infatti, solo due in cui è stata riportata l’immagine di Padre Pio, mentre per il resto, quando vi è un riferimento esplicito, i devoti si rivolgono alla Madonna. Anche le due volte in cui è stato applicato il codice “Fede multipla”, il destinatario è sempre la Madonna alla quale sono stati aggiunti Dio, Gesù e altri Santi non meglio specificati (Immagine 26, 3). Inoltre, in numerosi ex voto17 è stata manifestata una particolare devozione nei confronti della Madonna di Montenero, come si evince dal codice “Importanza della Madonna di Montenero”, che indica tutti i casi in cui vi è un riferimento, grafico, un santino o un ritratto pittorico, o scritto, alla Patrona della Toscana.

Data

Fare una classificazione complessiva degli ex voto monteneresi in relazione all’anno in cui sono stati rilasciati, oltre a essere poco significativo, visto che nel tempo ne vengono eliminati alcuni per fare spazio a quelli nuovi, è anche difficile a causa della loro disposizione che è organizzata in funzione della tipologia anziché in relazione a un criterio cronologico. Le uniche osservazioni che fino ad ora18 possono essere fatte sono relative solo alla presenza o meno dalla data nell’ex voto. Ex voto Moderni (86) Data assente 35 Data 20 Data Miracolo 19 Data Offerta 16          Tabella 9: La data

Nella maggior parte delle tavolette, ben cinquantuno19, la data viene riportata anche se spesso non è possibile capire se indichi il giorno in cui è stato portato       

17 42.

18 Uno studio più accurato di certi aspetti inerenti gli ex voto monteneresi avrebbe richiesto una

presenza più invasiva del ricercatore che ho invece scelto di rimandare eventualmente a una nuova rilevazione.

19 Questo dato è stato ricavato sottraendo dal numero totale delle tavolette analizzate il numero

delle tavolette in cui la data è assente (86 - 35 = 51). Infatti, ci sono alcuni casi in cui è stata riportata sia la data del miracolo che quella dell’offerta.

l’ex voto al Santuario o quello in cui si è ricevuta la grazia. Nei casi in cui è possibile fare questa distinzione vi è una live e non rilevante maggioranza di date che si riferiscono al “miracolo”.

Vicenda

Oltre alle caratteristiche sin qui descritte, è possibile sviluppare una serie di osservazioni su ciò che è accaduto al soggetto della tavoletta, ossia sulla vicenda, spesso di straordinaria portata, che ha suscitato un tale sentimento di devozione da far nascere nel credente l’esigenza di manifestare pubblicamente questa sua esperienza. In due terzi20 degli ex voto analizzati, infatti, è possibile comprendere il fatto accaduto in virtù del quale il credente ha deciso di offrire la tavoletta votiva. Tutti i codici della tabella 10 indicano, infatti, i diversi livelli di chiarezza in cui è descritto questo vissuto: dal livello minimo che corrisponde all’assenza della narrazione a quello massimo che corrisponde ai casi in cui è possibile per l’osservatore esterno comprendere questo evento in maniera esaustiva. La vicenda è stata definita chiara in quasi la metà degli ex voto analizzati e ciò indica che è stato descritto sia cosa è accaduto che l’esito di questa esperienza.

Ex voto Moderni (86)

Vicenda chiara 41

Vicenda – esito non chiaro 5

Vicenda non chiara 6

Vicenda implicita 5

Vicenda assente 29

         Tabella 10: La vicenda

In alcune tavolette vi sono anche informazioni aggiuntive, come è stato evidenziato da altri codici precedentemente analizzati come la data, i nomi, il luogo dell’accaduto... In certi casi, poi, è possibile comprendere la vicenda anche solo implicitamente, attraverso alcuni elementi che compongono l’ex voto o dalle motivazioni riportate, come, per esempio, nell’Immagine 58 in cui si capisce che       

20 Tutte le tavolette in cui si capisce cosa sia accaduto, seppur non in maniera completa e

c’è stata una guarigione ma non il modo in cui è avvenuta né, tantomeno, da che tipo di malattia.

Il codice “vicenda non chiara” è stato, invece, assegnato a quelle tavolette che, pur avendo degli elementi, spesso molto dettagliati, inerenti all’esperienza vissuta dal devoto, non è possibile comprendere cosa sia accaduto, come per esempio nell’Immagine 57. Questi ultimi tre codici descritti (V. esito non chiaro, V. non chiara, V. implicita), ciascuno dei quali riguarda un numero esiguo di casi, se considerati come un codice unico, riferito a una descrizione non chiara dell’accaduto, rappresentano un codice assegnato a sedici tavolette e, quini, abbastanza frequente.

Gli ex voto in cui la vicenda non è narrata, infine, sono abbastanza numerosi sebbene non la maggioranza. Alcune osservazioni interessanti sul codice “vicenda assente”, emergono analizzando le motivazioni di queste tavolette.

Vicenda assente (29) Ex voto Moderni

(86)

Motivo assente 5

Motivo implicito 8

Motivo – Celebrazione di Maria 3

Motivo – Contatto Morto 2

Motivo – Richiesta 11

Motivo – Ringraziamento

Tabella 11: Motivazioni nelle tavolette in cui non è descritta la vicenda

In questo modo è possibile osservare che, quando il “vovente” esprime chiaramente gratitudine, vi è sempre almeno21 un riferimento alla vicenda vissuta. Incrociando questi due codici emerge, inoltre, che in molte tavolette la vicenda non è narrata poiché non vi è una vicenda da narrare: sia nelle tavolette lasciate per avanzare una richiesta o per ricordare una persona mancata non vi è un