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Analisi dei risultat

3.9.3 Emmorey, Metha e Grabowski (2007)

Numerosi studi PET74 hanno dimostrato come le aree cerebrali che si attivano durante l’emissione di un messaggio vocale solo le stesse di quelle che si attivano alla produzione dei segni; il loro uso sembra quindi anche rafforzare le connessioni esistenti nelle aree cerebrali deputate al linguaggio (Emmorey, Mehta e Grabowski, 2007); stimolando quindi le stesse aree coinvolte nel linguaggio i segni rendono più probabile un successivo sviluppo del linguaggio vocale (Scagnelli, 2016:51).

Gli autori, nel loro studio The neural correlates of sign versus word production, realizzarono una comparazione di dati PET raccolti da due gruppi di persone distinti. Il primo era composto di 29 sordi segnanti, con un’età media di 25 anni e tutti destrimani75, mentre il secondo era formato da 64 normo udenti, con un’età media 30 anni e anche in questo caso tutti destrimani.

I due gruppi vennero confrontati al fine di investigare quali aree neurali fossero implicate nelle due modalità linguistiche, e quali regioni invece le differenziavano. I test sperimentali somministrati ai partecipanti furono due. Il primo prevedeva la denominazione di una serie di figure rappresentanti diverse categorie semantiche (in ASL76 e in inglese). Il secondo invece era un test sensorimotorio (standard baseline

task) nel quale i soggetti dovevano giudicare la posizione di volti sconosciuti

(“sì/movimento del capo in su” per “dritto”; “no/movimento del capo verso il basso” per “capovolto”).

I risultati rivelarono come due specifiche aree cerebrali fossero equamente attive sia durante la produzione di segni, che durante quella vocale: il lobo temporale mediale sinistro77 e la circonvoluzione frontale inferiore sinistra78 (nello specifico l’area BA45, ovvero la porzione anteriore dell’Area di Broca).

74 Tomografia ad emissione di positroni (si tratta di un’indagine diagnostica per la produzione di

bioimmagini, la quale consente di ottenere mappe relative ai processi funzionali all’interno del corpo.

75 In circa il 95% dei soggetti destrimani e il 70% dei soggetti mancini, durante la produzione linguistica

l’attivazione emisferica predominante è localizzata a sinistra (lateralizzazione). Solo per il 5% dei destrimani invece, e il 15% dei mancini, l’attivazione avviene nell’emisfero destro. Per 90 individui su 100 quindi, il linguaggio risulterebbe localizzato a sinistra, e di questi 83 sarebbero destrimani e 7 mancini o ambidestri. L’emisfero sinistro non risulta quindi essere la sede esclusiva deputata al linguaggio, e nemmeno la dominanza manuale è perfettamente correlata alla lateralizzazione emisferica; Treccani, G. Berlucchi, Dizionario di medicina; http://www.treccani.it/enciclopedia/specializzazione- emisferica_(Dizionario-di-Medicina)/, (consultato in data 26/01/2018)

76 American Sign Language.

77 Il lobo temporale mediale è implicato in molteplici funzioni intellettive e sensoriali. Nella parte laterale

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All’interno del lobo parietale sinistro invece, si erano osservate due regioni maggiormente attive durante la produzione dei segni, piuttosto che delle parole: la circonvoluzione sopramarginale79 (che corrisponde alla parte inferiore dell’Area di Brodmann , o BA40) e il lobulo parietale superiore sinistro80 (SPL, Superior Parietal

Lobe). Secondo gli autori l’attivazione di queste aree potrebbe essere collegata ai

parametri implicati nella produzione della lingua segnata.

Nello specifico, l’attivazione all’interno del lobo parietale superiore potrebbe dipendere dalla natura della costruzione sintattica in lingua dei segni, la quale è “spazializzata” (ad es. la localizzazione dei segni nello spazio fa riferimento a determinate relazioni grammaticali) (Braun et al., 2001).

Il fatto che l’Area di Broca si fosse attivata presentando un’estensione di uguale entità sia per quanto riguarda i segni che la produzione orale, indica un ruolo attivo di questa regione, indipendentemente dalla modalità linguistica utilizzata e risulta coerente con le ricerche precedenti (l’Area di Broca infatti risulta attiva anche durante la produzione in lingua dei segni; Emmorey et al., 2002; Emmorey et al., 2004; Horwitz et al., 2003; Petitto et al., 2000).

Da ciò si può quindi dedurre che le funzioni dell’Area di Broca non siano solo strettamente correlate ai tratti acustico-vocali della lingua orale. Questi risultati indicano come questa regione cerebrale sia strettamente implicata anche nella produzione di lingue manuali visuo-spaziali, nonostante si trovi in prossimità delle funzioni

linguaggio parlato; Treccani, Enciclopedia della scienza e della tenica (2008); http://www.treccani.it/enciclopedia/lobo-temporale_%28Enciclopedia-della-Scienza-e-della-

Tecnica%29/, (consultato in data 29/01/2018).

78

Si tratta di una circonvoluzione del lobo frontale sinitra e risulta estremamente importante per la produzione del linguaggio, infatti viene anche comunemente conosciuta come Area di Broca (Broca,

1861). L’Area di Broca è anche chiamata “area motoria del linguaggio”; Treccani, Dizionario di Medicina (2010) , http://www.treccani.it/enciclopedia/area-di-broca_%28Dizionario-di-Medicina%29/,

(consultato in data 29/01/2018).

79La circonvoluzione sopramarginale è una parte de lobo parietale, anche conosciuta come Area 40 di

Brodmann. È probabilmente coinvolta nella percezione e nell’elaborazione del linguaggio e lesioni in

quest’area possono causare un’afasia ricettiva; (Gazzaniga, MS, Ivry, RB e Mangun, GR,Cognitive

Neuroscience, Biology of the Mind, terza edizione, 2009, WW Norton, editori. pp. 395-401;

https://en.wikipedia.org/wiki/Supramarginal_gyrus, (consultato in data 29/01/2018).

80L’area parietale. occupa la parte mediana e superiore di ciascun emisfero. Il lobulo (o circonvoluzione)

parietale inferiore comprende le Aree di Brodmann 5 e 7. Queste due aree sono collegate a una vasta gamma di elaborazioni complesse, incluso il linguaggio; Dr Justin Marley, Somatosensory Association

Cortex - Brodmann Areas 5 and 7 - A Brief Literature Overview,

su theamazingworldofpsychiatry.wordpress.com. URL, consultato il 26 novembre 2015; https://it.wikipedia.org/wiki/Area_7_di_Brodmann, (consultato in data 29/01/2018).

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sensorimotorie e articolatorie oro-bucco-facciali e sia connessa anatomicamente con la corteccia uditiva81.

Le due figure (2 e 3) sono state tratte dallo studio in questione (Emmorey et al., 2007). La figura 2 rappresenta le aree implicate durante la denominazione di figure in entrambi i gruppi (sordi segnanti e normoudenti). Come si può evincere dall’immagine, le aree, durante la produzione lessicale, coincidono.

La figura 3 invece riguarda le aree che si sono attivate maggiormente durante la produzione segnica, piuttosto che durante quella vocale.

81

Per ulteriori approfondimenti v. Emmorey et al. (2007), The neural correlates of sign versus word

production, Neuroimage, 15, 36(1), pp. 202-208.

Figura 2 – Dati PET relativi al testi di denominazione di figure di entrambi i gruppi

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Dai lavori di Rizzolatti e Senigaglia (2006) è inoltre emerso come l’Area F5 (Area di Broca) non sia un centro deputato esclusivamente al linguaggio, ma un centro di assemblaggio motorio sede di “gesti” sia comunicativi che non. I due processi di apprendimento (della competenza espressivo-verbale e dell’atto motorio) sono quindi strettamente connessi tra loro, e mediati dalla capacità di imitazione.