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Il confronto con i dat

7.2 Enunciati metatestuali.

Come abbiamo visto in dettaglio nel paragrafo precedente, gli enunciati paratestuali (atomici) non fanno altro che esprimere relazioni di inclusione tra estensioni secondarie, cioè tra collezioni di rappresentazioni finzionali. Il discorso paratestuale ha infatti, per così dire, il compito di catturare il mondo della finzione dall'interno: ci dice come stanno le cose dentro la finzione – ovvero, fuor

di metafora, quale tipo di oggetto è raffigurato da una certa pluralità di rappresentazioni finzionali (un detective che vive a Londra, fuma la pipa, ecc..., un papero antropomorfo che vive a Paperopoli, è plurimiliardario, ecc..., e via dicendo). Il discorso metatestuale, al contrario, non ci dice se certe rappresentazioni siano detective-rappresentazioni oppure no, ma fornisce piuttosto informazioni di altro genere: ci dice, per esempio, che alcune pluralità di rappresentazioni sono letterarie mentre altre sono cinematografiche, o ancora meramente finzionali, famose, dettagliate, verosimili, coerenti, e così via. Gli enunciati metatestuali hanno infatti il compito di comunicare se un certo predicato è soddisfatto da una certa pluralità di rappresentazioni finzionali oppure no – si ricordi lo schema (EM), presentato all'inizio del capitolo. Come vedremo subito, le difficoltà di analisi del discorso metatestuale derivano dal fatto che le predicazioni in questione sono talvolta collettive e/o generiche.

7.2.1 Pluralità e genericità.

Nel § 6.3, si è proposto di adottare gli strumenti della quantificazione plurale al fine di poter formalizzare in maniera naturale qualunque porzione di discorso metatestuale. Questa scelta è motivata in gran parte dal fatto che molte predicazioni metatestuali sono collettive, e non c'è una via diretta per tradurre predicati del genere in un linguaggio del prim'ordine.215 Per cominciare,

consideriamo l'esempio seguente:

(A) Anna Karenina è famosa in tutto il mondo.

Nella sua interpretazione rilevante, (A) è un enunciato metatestuale: non è vero all'interno del romanzo di Tolstoj che Anna Karenina è famosa in tutto il mondo, ma è vero proprio nella realtà. Ora, come sappiamo, Anna Karenina non è altro che la pluralità di tutte e sole le Anna|Karenina- rappresentazioni relative alla tradizione T. La parafrasi standard di (A) sarà dunque

(A') Le Anna|Karenina-rappresentazioni sono famose in tutto il mondo,

dove la descrizione definita plurale 'le Anna|Karenina-rappresentazioni' denota la pluralità rilevante (ovvero, l'estensione secondaria rilevante del nome proprio 'Anna Karenina').

A ben guardare, però, il predicato 'essere famoso in tutto il mondo' non è vero in senso

215Cfr. Rayo (2002, p. 439). Una strategia ovvia consisterebbe nell'arricchire il linguaggio del prim'ordine con simboli

insiemistici, ma il risultato sarebbe contro-intuitivo: sembrava infatti che parlassimo proprio di certi oggetti, non dell'insieme di quegli oggetti.

distributivo delle Anna|Karenina-rappresentazioni: non si dà il caso che ciascun membro della pluralità sia famoso in tutto il mondo; piuttosto, il predicato si applica collettivamente alla pluralità di rappresentazioni. Un caso strutturalmente analogo è

(V) La Filarmonica di Vienna è famosa in tutto il mondo,

in cui il predicato è vero della Filarmonica di Vienna ma non di ciascuno dei suoi membri (un'orchestra è una pluralità di musicisti così come un personaggio di finzione è una pluralità di rappresentazioni finzionali). Queste osservazioni possono illuminare meglio l'analisi dell'enunciato (C), che abbiamo brevemente discusso nel § 6.3:

(C) Pinocchio è un personaggio letterario creato da Collodi.

La parafrasi proposta era

(C') Le Pinocchio-rappresentazioni sono letterarie e tali che Collodi è stato il primo a produrne.

In questo caso, come in quelli precedenti, sembra scorretto dire che il predicato 'essere tale che Collodi è stato il primo a produrne' è vero di ciascuna Pinocchio-rappresentazione; piuttosto, il predicato è soddisfatto collettivamente dalla pluralità nel suo complesso.216

L'analisi di (C), però, non è ancora completa: bisogna infatti chiarire in che modo il predicato 'essere letterario' è soddisfatto dalle Pinocchio-rappresentazioni. Consideriamo la seguente coppia di enunciati:

(L) Pinocchio è un personaggio letterario; (F) Pinocchio compare in alcuni film.

Asserendo (L) ed (F), si intende parlare dello stesso Pinocchio (quello nato dalla penna di Collodi), e c'è un senso in cui (L) è vero benché quel Pinocchio sia anche, almeno in parte, un personaggio cinematografico: il senso in cui Pinocchio è anzitutto, originariamente, letterario. Un meccanismo

216Lo stesso vale per predicati come 'essere dettagliato' o 'essere coerente': in (NF), enunciati come 'Pinocchio è un

personaggio dettagliato', 'Pinocchio è un personaggio coerente' o 'Pinocchio è una creatura di Collodi', si possono tutti tradurre secondo lo schema 'ψ (πxφx)'; si ricordi che, nel § 6.3, abbiamo stipulato che l'interpretazione di default dei predicati plurali sia quella collettiva.

analogo è all'opera nella seguente coppia di enunciati:

(N) I corvi sono neri;

(B) Alcuni corvi sono bianchi.

C'è un senso in cui (N) è vero benché non tutti i corvi siano neri: il senso in cui i corvi sono

tipicamente neri. (N) è un classico esempio di enunciato generico, e i generics sono enunciati che

esprimono delle generalizzazioni sui membri di un gruppo, di una categoria, di un genere naturale, ecc... Chiaramente, dal momento che non comunicano informazioni su quanti membri di un gruppo soddisfano un certo predicato, non vanno confusi con gli enunciati quantificati.

Chi asserisce (N) non vuole dire che tutti i corvi sono neri, e neppure che la maggior parte dei corvi è nera: vuole soltanto esprimere una generalizzazione sui membri del genere dei corvi. Analogamente, chi asserisce (L), ovvero

(L') Le Pinocchio-rappresentazioni sono letterarie,

non vuole dire che tutte le Pinocchio-rappresentazioni sono letterarie, ma soltanto esprimere una generalizzazione sui membri di questa pluralità. Pertanto, (L') non è incompatibile con

(F') Alcune Pinocchio-rappresentazioni sono cinematografiche.

Nel linguaggio di (NF), (F') corrisponde a

(F'') ∃yy (∀x (x < yy → Px) & C*yy) ,

dove 'P' sta per 'essere una Pinocchio-rappresentazione' e 'C' sta per 'essere cinematografico'; l'asterisco segnala semplicemente che il predicato deve essere interpretato stavolta in senso distributivo.217 Così analizzato, (F) dice dunque che esiste una certa sotto-pluralità di Pinocchio- rappresentazioni tale che ciascuno dei suoi membri è cinematografico. Adottando la notazione standard per gli enunciati generici, possiamo formalizzare (L') in questo modo:

(L'') Gen x [Px] [Lx] ,

dove 'L' sta per 'essere letterario' e 'Gen' è un operatore a due posti che funziona come un avverbio di quantificazione ('sempre', 'di solito', 'tipicamente', 'generalmente', e così via). In questo caso, ci dice che le Pinocchio-rappresentazioni sono tipicamente letterarie.218

Tenendo conto di queste peculiarità del discorso metatestuale – predicazione collettiva e predicazione generica – è possibile interpretare qualunque enunciato sui personaggi di finzione come un enunciato su delle pluralità di rappresentazioni finzionali. In conclusione, vorrei esaminare ancora un ultimo caso che presenta delle affinità con quelli appena discussi, ma ci consente anche di rendere più chiara l'idea (vaga e metaforica) che una persona reale possa «comparire in», o «migrare verso», una storia di finzione. Consideriamo l'enunciato seguente:

(G) Napoleone è un personaggio storico di Guerra e pace.

Asserendo (G), si intende parlare di un personaggio di Guerra e pace che non è frutto della fantasia di Tolstoj, dal momento che è esistito davvero (e che Tolstoj ne era consapevole). Seguendo le nostre linee guida, possiamo parafrasare (G) come segue:

(G') Le Napoleone-rappresentazioni che occorrono in Guerra e pace non sono puramente finzionali.

Sono infatti finzionali perché appartengono a un'opera di finzione (si ricordino i criteri articolati nel § 5.1.2), ma non puramente finzionali perché intendono raffigurare un oggetto esistente (benché non in modo del tutto veritiero). Così,

(S) In Guerra e pace ci sono sia personaggi storici che personaggi immaginari

può essere parafrasato facilmente come

(S') Alcune pluralità di rappresentazioni in Guerra e pace sono puramente finzionali, altre no.

Quest'ultimo caso ci consente di ribadire, per inciso, che la quantificazione su personaggi di finzione è analizzabile in termini di quantificazione su pluralità di rappresentazioni finzionali:

218Questo è il modo standard di analizzare gli enunciati generici «caratterizzanti», ma la questione è controversa – cfr.

certamente esistono i primi, ma soltanto nel senso preciso che esistono le seconde.219