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1 L A TRADIZIONE MANOSCRITTA

II. D ESCRIZIONE INTERNA

2. I L MODELLO LATINO DEL VOLGARIZZAMENTO

2.1. V ERSO UN POSSIBILE MODELLO : GLI INDIZI NELLA TRADIZIONE TARDA DEL P ALLADIO LATINO

2.1.1.1 L’Esposizione di vocabol

Come si è già accennato, l’Expositio vocabulorum è un piccolo glossario composto da sei definizioni di verbi relativi alla viticoltura: ablaquare, pastinare, sarrire, pangere, pulverare e occare. Nella tabella seguente, si è messa a confronto l’Expositio latina con quella volgare: il testo base per la prima è quello di CV BAV Pal. lat. 1566 (c. 79ra; siglato V), con alcune integrazioni che intervengono sulla mancata realizzazione di tituli, ma si segnalano anche le varianti di Fi BML Plut. 89 sup. 60 (c. 75r; siglato L); l’Esposizione del volgarizzamento segue invece l’edizione, basata sul confronto di tutti i testimoni, fornita nella Parte terza, cap. IV, § 1.1.

EXPOSITIO VOCABULORUM PALLADII ESPOSIZIONE DI VOCABOLI DEL PALLADIO

Expositio q(u)or(um) vocab(u)lor(um) Palladii. q(u)or(um)] om. L.

Expositioni di vocaboli del Palladio. Ablaq(ue)are e(st) circa radices vitis te[r]ra(m) aperire.

Ablaq(ue)are] allequeare L; vitis te[r]ra(m)] vite(m) L.

Ablaqueare ciò è aprire la terra dintorno ale radici dela vite.

Pastinare e(st) terra(m) fodere ad pla[n]ta[n]das vites. pla[n]ta[n]das] plantandum L.

Pastinare è cavare la terra e divellare per porre vigna.

Sarrire v(e)l sarculare est a sup(er)fluis virgis v(e)l herbis

mundare. Salire è sarchiar la terra e mondare dall’erbe e verghe di soperchio. Pangere e(st) vites pla[n]tare.

vites] vite(m) L.

Pangiare è piantar le viti. Pulverare e(st) vite(m) circu[m]fode(re).

Pulverare] pulvenire L.

Polverare è cavare la vite dintorno. Occare e(st) radices vitiu(m) op(er)ire.

op(er)ire] aperire L.

Occare è cuprire le radici dela vite.

Come si evince dal confronto, l’Esposizione volgare corrisponde perfettamente a quella latina e, in particolare, riflette più fedelmente la lezione del codice Vaticano: si veda ad esempio, nella definizione di ablaqueare, la corrispondenza fra circa radices vitis di V e dintorno alle radici della vite del volgarizzamento rispetto a circa vitem di L, oppure, nella definizione di pangere, quella fra vites di V e

8 Quando il lavoro di tesi era ormai ultimato, è emerso un terzo manoscritto latino contenente i due paratesti, assente dal

censimento di Rodgers: Roma BC 602, sec. XIV (cfr. infra, § 2.3.1.2). Una verifica puntuale del codice in corrispondenza del cap. 1.4 ha permesso inoltre di individuare anche nel Casanatense la stessa digressione testimoniata da CV BAV Pal. lat. 1566. Le prossime indagini sul manoscritto potranno indubbiamente arricchire il quadro qui delineato delle tangenze testuali fra questo specifico ramo della tradizione latina e il volgarizzamento I; per il momento si può dire che il Casanatense non presenta tutte le innovazioni che congiungono CV BAV Pal. lat. 1566 e il volgarizzamento I, configurandosi quindi come meno interessante del manoscritto Vaticano dal punto di vista testuale.

viti del volgarizzamento contro vitem di L.9 Per ciò che riguarda l’Expositio latina, una ricerca nei

glossari latini e latino-volgari editi e nelle più aggiornate banche dati delle opere latine non ha fornito paralleli convincenti per le definizioni che la compongono,10 così che queste parrebbero

essere state create ad hoc per il testo di Palladio;11 non trattandosi dunque di un estratto da una fonte

nota e diffusa, è più probabile che l’Expositio sia stata aggiunta da un lettore particolarmente interessato a questo aspetto nella sua copia dell’Opus agriculturae, dalla quale è poi giunta (direttamente o attraverso codici intermedi) al volgarizzatore.

Che l’Esposizione volgare derivi da quella latina per semplice traduzione può essere ulteriormente argomentato sulla base delle attestazioni presenti nel volgarizzamento dei verbi in essa inclusi:

Verbo Occorrenze Opus agriculturae Occorrenze volg. I Altri traducenti

Ablaqueare 18 (2.tav.1; 2.1.rubr.; 2.1.1; 2.15.11;

3.25.23; 3.25.30; 4.7.3; 4.10.3; 4.10.29; 6.4.1; 11.tav.5; 11.5.rubr.; 11.5.1; 11.8.1; 11.8.3; 11.12.2; 12.3.1; 12.7.3).

1 (Esp.) - scalzare (2.tav.1; 2.1.rubr.; 2.1.1;

3.25.23; 3.25.30; 4.7.3; 4.10.3; 4.10.29; 6.4.1; 11.tav.5; 11.5.rubr.; 11.5.1; 11.8.1; 11.8.3; 11.12.2; 12.7.3).

- ø (2.15.11). - escavare (12.3.1).

Pastinare 23 (1.6.5; 1.34.7; 2.tav.10; 2.10.rubr.; 2.10.1×2; 2.12.1; 2.13.2; 2.13.7×2; 3.9.1; 3.9.9; 3.24.9; 3.24.11; 3.25.20; 4.9.6; 4.10.13; 4.10.24; 5.4.2; 6.5.1; 10.13.2; 12.7.1; 12.7.20) 1 (Esp.) - ø (1.6.5; 2.12.1; 3.9.9; 3.25.20). - cavare (1.34.7; 3.9.1; 3.24.9; 3.24.11; 10.13.2).

- piantare (2.tav.10; 2.10.rubr.). porre (2.10.1; 2.13.2; 2.13.7×2).

- lavorare (2.10.1; 4.9.6; 4.10.13; 4.10.24; 5.4.2; 12.7.1).

- cavare e conciare (6.5.1). - divellere (12.7.20).

Sarrire 8 (2.tav.9; 2.9.rubr.; 2.9.1; 2.9.2; 3.21.3;

3.23.2; 4.tav.8; 4.8.2) 1 (Esp.) - sarchiare (2.tav.9; 2.9.rubr.; 2.9.1; 3.23.2). - ø (2.9.2; 4.tav.8).

- governare (3.21.3). - seminare (4.8.2).

Pangere 20 (2.tav.13; 2.10.3; 2.13.rubr.; 2.13.8; 2.14.1; 2.15.1; 3.9.5; 3.9.7; 3.9.9; 3.9.11; 3.24.7; 3.24.12; 3.28.1; 4.tav.1; 4.1.rubr.; 4.1.4; 4.9.1; 5.3.3; 6.5.1; 12.7.23)

1 (Esp.) - porre (2.tav.13; 2.10.3; 2.13.rubr.; 2.13.8; 3.9.5; 3.9.7; 3.9.9; 3.9.11; 3.24.7; 3.28.1; 4.tav.1; 4.1.rubr.; 4.1.4; 12.7.23) - piantare (2.14.1; 3.24.12; 6.5.1). - piantare e porre (2.15.1). - seminare o porre (4.9.1). - seminare (5.3.3).

Pulverare 6 (4.tav.7; 4.7.rubr.; 4.7.1; 8.tav.1;

8.1.rubr.; 8.1.1) 1 pulvenire (Esp.) 1 polvenire (1.8.1) - ø (4.tav.7; 4.7.rubr.; 8.tav.1; 8.1.rubr.). - cavare e lavorare (4.7.1). - polvenire (8.1.1).

Occare 10 (1.6.7; 3.6.1; 6.tav.4; 6.4.rubr.; 6.4.1;

7.tav.3; 7.3.rubr.; 7.3.1; 9.2.1; 12.1.1) 3 6.4.rubr.; Esp.) (6.tav.4; - seminare e nascondere (1.6.7). - segare (3.6.1). - occare (6.tav.4; 6.4.rubr.). - cuprire (12.1.1).

- ø (7.tav.3; 7.3.rubr.; 9.2.1). - aprire (6.4.1; 7.3.1).

Come mostra la tabella, le forme verbali selezionate nell’Esposizione ricorrono esclusivamente nel paratesto, eccezion fatta per la rubrica del cap. 6.4 (che mantiene il latinismo occare) e per il cap.

9 Nell’Expositio si può rilevare un’unica convergenza fra L e il volgarizzamento in corrispondenza di pulverare, ‘dissodare il

terreno’: nella tradizione del volgarizzamento I, infatti, solo un codice (Si BCI I.VII.8) attesta la lezione corretta polverare

(cfr. l’apparato dell’edizione dell’Esposizione nella Parte terza, cap. IV, § 1.1), mentre gli altri testimoni hanno lezioni problematiche e simili a pulvenire di L, che però non ha significato in latino. Trattandosi tuttavia di un errore paleografico, uno scambio ra/ni, e considerando le convergenze sostanziali fra l’Expositio in V e il volgarizzamento, sembra più probabile che la tangenza con L sia giustificabile per poligenesi.

10 Cfr. l’Appendice a questa sezione (infra § 2.3.2). 11 Cfr. su questo NIERI 2017a, p. 421, n. 7.

8.1.1 (dove polvenire è presente a testo),12 mentre nel testo del volgarizzamento il traduttore opta

sempre per un traducente pienamente volgare, peraltro con alcune incertezze (emblematico il ventaglio di traducenti che si trova in corrispondenza di occare).13 L’isolamento delle forme è

confermato dall’estensione della ricerca ai testi contenuti nelle banche dati dell’OVI:14

Verbo Occorrenze volg. I Occorrenze corpus OVI Occorrenze corpus DiVo

Ablaqueare 1 (Esp.) 1 (Palladio volg. Esp.) 1 (Palladio volg. Esp.)

Pastinare 1 (Esp.) - 5 pastinare (Doc. cors. 1348; Palladio volg. Esp.; Piero de’ Crescenzi volg.). - 3 pastinata/o (Doc. cors. 1248; Piero de’ Crescenzi volg.).

- 2 pastinendo (Doc. cors.).

Sarrire 1 (Esp.) 1 (Palladio volg. Esp.) 1 (Palladio volg. Esp.)

Pangere 1 (Esp.) 1 (Palladio volg. Esp.) 1 (Palladio volg. Esp.)

Pulverare 1 pulvenire (Esp.)

1 polvenire (1.8.1) - 1 pulverare (Palladio volg. Esp.).15

- 1 polvenire (Palladio volg.).

1 pulverare (Palladio volg.

Esp.)

1 polvenire (Palladio volg.)

Occare 3 (6.tav.4; 6.4.rubr.; Esp.) - 4 occare (Doc. assis. 1336; Palladio volg.;16 Doc. assis.

1354-62).17

3 (Palladio volg.)

Salvo alcune occorrenze di pastinare, perlopiù fornite da un testo affine come il volgarizzamento di Crescenzi, e di occare, gli altri termini risultano eccezionali in italiano antico, a riprova del fatto che le attestazioni fornite dall’Esposizione non sono che latinismi giustificati per trascinamento traduttivo in una situazione specifica.

In conclusione, è dunque evidente che il glossario costituisca un vero supporto alla lettura solo nel caso del testo latino, dal momento che i termini in esso illustrati non ricorrono sostanzialmente mai nel volgarizzamento, in cui il traduttore ha optato per altre soluzioni traduttive. Privata del suo ruolo esplicativo, la presenza dell’Esposizione nel volgarizzamento si può spiegare solo come portato passivo del modello.

12 La comprensione del verbo da parte del volgarizzatore è tuttavia da escludere: il testo latino riporta infatti «mane (et)

vesp(er)e ia(m) calore deposito effodi debent (et) adv(er)so gramine pulvera(r)i» (CV BAV Palat. lat. 1566, c. 56vb), tradotto dal volgarizzatore «si vogliono agual polvenire ciò è schalçare intorno la mattina (e) al vesp(er)o» (Fi BR 2238, c. 72rb), dove evidentemente è effodi a produrre la traduzione, che assume la forma di glossa là dove nell’originale si trovava la successione di due azioni diverse (scavare il terreno e dissodarlo).

13 Si deve qui rilevare che due dei casi in cui occare è tradotto con un verbo pienamente volgare sono in realtà ingannevoli:

nel cap 6.4.1, infatti, «occa(n)de i(d est) op(er)iende h(oc) e(st) ap(er)ire ia(m) (con)venit» (CV BAV Palat. lat. 1566, c. 51rb) è tradotto con «si voglion da piedi aprire» (Fi BR 2238, c. 66rb; nello stesso luogo, l’ed. ZANOTTI 1810, p. 193 legge

cuprire, cfr. infra, § 3.3.2), e dunque il traducente corrisponde a una glossa già presente nel latino; nel cap. 12.1.1 «Occa(n)da e(st) large, ut tegi pl(ur)imu(m) possit» (c. 71ra) viene tradotto erroneamente «Largha si vuol cuprire (e) rada» (c. 87va), dove cuprire corrisponde quindi a tegi.

14 Nella tabella i testi sono indicati con le abbreviazioni adottate nei corpora; là dove l’occorrenza si trovi nell’Esposizione di vocaboli, essa è stata marcata con la sigla Esp.

15 La lezione pulverare nell’Esposizione è dovuta, sia nel corpus OVI sia nel corpus DiVo, all’utilizzo come fonte dell’edizione

ZANOTTI 1810, in cui la lezione pulvinare del ms. base, Mo BE γ.E.5.23, è stata ortopedizzata (cfr. l’edizione

dell’Esposizione fornita nella Parte terza, cap. IV, § 1.1; sui rapporti fra il codice di Modena e l’edizione Zanotti cfr. invece

infra, §§ 3.2.2 e 3.2.3).

16 Nel corpus OVI non sono incluse le tavole delle rubriche dell’edizione Zanotti, pertanto le occorrenze di occare,

mancando quella di 6.tav.4, sono qui solamente due.

17 Da notare anche due occorrenze di ochatura nel Libro di Mattasalà di Spinello (1233-43; senese), in cui il sostantivo

parrebbe indicare lo stesso tipo di operazione: «It. del mese di gungno sì diè Uguicione xij s. m. iiij d. a quatordici uopare ochatura la vingna. It. vij s. m. iiij d. a ot’uopare ochatura la vingna» (cfr. CASTELLANI 2005, c. 49v).