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3. La poetica della realtà in Sin rumbo

3.1. Eugenio Cambaceres e la critica di fine secolo

Il naturalismo francese si diffuse in Argentina nel momento in cui nasceva ed operava in ambito letterario la Generación del 80, di cui Eugenio Cambaceres fu uno dei massimi esponenti.

Buona parte della critica lo ha considerato l’iniziatore di tale movimento in America Latina già dalla pubblicazione della prima opera, Potpourri. Silbidos de un vago (1882), con la quale dimostrò di essere un attento osservatore del cambiamento culturale, politico e sociale che aveva investito il paese.

Tutte e quattro le opere di Cambaceres si focalizzano “en aquella zona de las costumbres que la hipocresía social manda tener velada; pintó lo istintivo y lo grotesco tal como lo veía en su modelo real. Por todo ello, la publicación de cada uno de sus libros resultó un escándalo en nuestro medio todavía aldeano”278. Ovvero, egli è stato il primo scrittore argentino ad intraprendere un’indagine della società simile a quella che Zola aveva avviato in Francia.

Eugenio Cambaceres, figura poliedrica nel mondo culturale del Río della Plata, nasce a Buenos Aires nel 1843 da padre francese e madre creola, di discendenza anglosassone. Iniziò i suoi studi nel famoso Colegio Nacional della capitale; in seguito, si iscrisse alla Facultad de Derecho y Leyes, dove si laureò nel 1869, e fu, come scrisse Pedro Goyena: “un estudiante distinguido por el método expositivo de sus exámenes”279.

278 “sugli aspetti della vita privata che solitamente l’ipocrisia sociale preferisce che non vengano resi pubblici; descrisse quanto di grottesco e istintuale esisteva nella realtà. Per tutti questi motivi la pubblicazione di ogni sua opera fece scoppiare uno scandolo in un ambiente ancora arretrato”, A. Cáceres Milnes, «La actualidad de Eugenio Cambaceres como escritor de los aires culturales europeos», disponibile a: cfr. http://web.uchile.cl/, p. 1.

279 “uno studente brillante soprattutto per la capacità espositiva che dimostrava agli esami”, Introduzione a E. Cambaceres, Sin rumbo (estudio), a cura di C. Cymerman, Cátedra, Fuenlabrada (Madrid), 1999, p. 26.

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Intraprese la carriera di avvocato che abbandonò per dedicarsi alla vita politica. Nel 1870 venne eletto deputato alla Camera della Provincia di Buenos Aires (1870˗‘71) e alla Convención Reformadora de la Costitución (1870˗‘73). Nello stesso anno divenne segretario del Club del Progreso, il famoso circolo sociale in cui si riuniva l’élite dell’epoca280. La sua agiata posizione economica gli permise di vivere come un vero dandy. Fu una di quelle figure che, nella Buenos Aires di fine anni ‘70, venivano considerate causers, ovvero conversatori.

L’amore per la letteratura, l’arte, la musica e il teatro lo portarono a lasciare il suo impiego politico per dedicarsi interamente all’attività di scrittore e viaggiatore. Questo non fu il solo motivo per il quale abbandonò il suo posto di deputato: eletto nel 1874 al Congreso Nacional, Cambaceres, durante uno dei suoi discorsi, denunciò i brogli elettorali del partito a cui apparteneva chiedendo l’annullamento delle elezioni.

Lasciò definitivamente il mondo politico nel maggio del 1876.

Questo insuccesso nella vita pubblica, la morte dei genitori e lo scandalo nato dal suo rapporto con la soprano Emma Wizjiak, allora sposata, segnarono negativamente un animo turbato e debole come quello di Cambaceres, portandolo ad assumere un comportamento pessimista e misantropo281, al punto di isolarsi dall’ambiente che lo circondava.

La sua breve carriera letteraria ha dato testimonianza di tutti questi avvenimenti. Ad esempio, in Sin rumbo, nel descrivere il rapporto tra Andrés e Marietta Amorini, sembra che Cambaceres abbia tratto ispirazione dalla sua relazione appassionata e tormentata con la Wizjiak.

280 Cfr. Introduzione a E. Cambaceres, Sin rumbo (estudio), a cura di J. P. Spicer˗Escalante, Stockcero, Buenos Aires, 2005, p. XV.

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Inoltre il modello naturalista fu il terreno su cui misurò le proprie doti di artista, riprendendo soprattutto da Zola la tecnica del metodo sperimentale, tramite il quale rappresentò la degenerazione psicofisica dell’individuo e le piaghe che affliggevano la moderna società borghese. L’opera cambaceriana si ispira ai principi introdotti dalla corrente francese282, i quali acquisteranno compiutezza nell’ultimo romanzo, En la sangre (1887).

Con il primo romanzo, Potpourri283, pubblicato in forma anonima il 7 ottobre del 1882, definito «un pamphlet sociopolitico», Cambaceres, accogliendo i procedimenti della scuola realista˗naturalista, espresse i capisaldi della letteratura quale “pintura exacta de la realidad circundante”284, l’unica capace di denunciare la corruzione della classe politica allora esistente. L’opera riscosse molto successo tra il pubblico dei lettori, mentre provocò scandalo e suscitò una serie di polemiche negli ambienti intellettuali.

L’immoralità e l’ipocrisia del ceto dirigente di Buenos Aires è rappresentata da una giovane coppia di sposi, Juan e María, entrambi adulteri e preoccupati solo di salvaguardare l’apparenza285.

Potpourri non è solo satira, ma è anche il ritratto di una capitale attiva e in piena trasformazione: “Es la capital elegante del mundo elegante”286.

282 Cfr. ivi, p. 56.

283 Si annunciò sin da subito una seconda ristampa del libro che si sarebbe pubblicato sotto il titolo di Ladridos de un perro (Latrati di un cane).

284 “ritratto fedele del mondo circostante”, I. González Pérez˗Canto, «Elementos naturalistas en la estructura y en la cosmovisión de Sin rumbo de Eugenio Cambaceres», disponibile a: cfr.

http://www.revistas.unam.mx/, p. 231.

285 Questa storia serve a Cambaceres per lanciare una critica contro il matrimonio e le responsabili principali del suo fallimento: le donne, considerate venali, infedeli ed ipocrite. In questa farsa teatrale, il narratore ha un nome, Fabio, il quale ha il ruolo di manager della performance, alzando il sipario sulla scena in cui si diverte a muovere le sue marionette, che altro non sono che gli appartenenti alla classe medio˗alta bonaerense.

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Secondo la stampa cattolica il tono pungente e canzonatorio rendeva l’opera immorale, inoltre ciò che risultava inammissibile era che l’autore avesse scelto la storia di un adulterio per mettere in dubbio i principi etici allora imperanti.

In uno dei carteggi privati con l’ex˗compagno di studi Miguel Cané, Cambaceres descrisse lo sconcerto che provocò la prima uscita del libro, rammaricandosi di essere stato frainteso perché la critica interpretò “la censura negativa como una denuncia de su persona”287. “No se puede figurar el tole˗tole que ha levantado la porquería esa, ˗scrive˗ que escribí y publiqué antes de mi salida de Buenos Aires. El respetable público ha torcido mis intenciones y mis propósitos de una manera que me subleva y me carga. […]. Soy, según mis queridos compatriotas que lo creen o, más bien, afectan creerlo, un viejo egoísta y descreído. […]. Lea mi libro, Miguel, y dígame sin rodeos, sin paliativos, si lo reputa Ud. la obra de un vaurien”288.

Tra giugno e luglio del 1884, Cambaceres pubblicò il secondo romanzo, Música sentimental. Silbidos de un vago289. Anche questa volta le copie del libro si esaurirono in breve tempo.

287 “la censura negativa come una condanna personale”, Introduzione a E. Cambaceres, op. cit., a cura di J. P. Spicer˗Escalante, p. XX.

288 “Non si può immaginare lo scandalo che provocò la porcheria che scrissi e pubblicai prima della mia partenza da Buenos Aires. Il rispettabile pubblico ha frainteso le mie intenzioni e i miei propositi in una maniera che mi innervosisce ed infastidisce. […]. I miei cari conterranei credono o, fingono di credere, che io sia un vecchio egoista e scettico. […]. Legga il mio libro Miguel, e mi dica senza giri di parole, e senza mezzi termini, se lo reputa l’opera di uno scrittore malizioso”, C. Cymerman, «Eugenio Cambaceres por él mismo (cinco cartas inéditas del autor de

Potpourri)», disponibile a: cfr. http://www.cervantesvirtual.com/, p. 5.

289 Traduzione italiana Musica sentimentale. Fischi di un vagabondo, E. Cambaceres, 1884. Pare che in quello stesso anno, un poeta spagnolo di nome Suárez Orozco, abbia pubblicato a Parigi un’opera dal titolo Música celestial (Musica celestiale) sotto lo pseudonimo di «Ráscame˗Bec», chiaro anagramma del cognome Cambaceres.

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Nonostante il sottotitolo richiami l’opera anteriore, Música sentimental mostra un’evoluzione stilistica rispetto alla prima, una minor confusione e una più approfondita psicologia dei personaggi.

Si tratta della storia di Pablo, avventizio argentino, e del suo amore disinteressato e del tutto carnale verso Loulou290, una prostituta291.

Siamo nuovamente di fronte ad una satira: l’accusa, questa volta, è rivolta al popolo francese e la smania per il lusso che lo contraddistingue. Dietro tale condanna si mascherava in realtà l’ammirazione che Cambaceres nutriva nei confronti dei rappresentanti di una nazione, la Francia, da tempo divenuti per gli argentini il modello da imitare292. La critica non accolse positivamente l’opera e tra i più severi giudici ci fu, ancora una volta, Miguel Cané.

Questi reputò Música sentimental “un capricho de patricio que hace tapizar sus letrinas con telas de Persia”293, aggiungendo che il libro “no respeta el buen gusto y la educación intelectual de la sociedad”294. Inoltre Cané, accusando Cambaceres di presunzione, si domandava se questi, attraverso la descrizione di

290 Per la la figura di Lolou, sembra che Cambaceres si fosse ispirato a Marguerite, la ricca cortigiana protagonista di La Dama aux camelia (La dama delle camelie, 1848) di Alexandre Dumas figlio.

291 Música sentimental narra della storia di Pablo a Parigi e nelle sale da gioco di Montecarlo. Oltre a Loulou, egli mantiene una relazione con una contessa. La prostituta gelosa della nuova amante, racconta tutto al marito di quest’ultima. I due uomini si affrontano a duello, ma durante lo scontro il conte verrà ucciso dal rivale. Pablo, a causa della sua vita dissoluta, si ammalerà di sifilide. L’unica che gli rimarrà accanto sarà Loulou che, piena d’amore e d’altruismo, lo accudirà fino all’ultimo giorno.

292 Cfr. Introduzione a E. Cambaceres, op. cit, a cura di C. Cymerman, pp. 33˗4.

293 “un capriccio di un aristocratico che tappezza le sue latrine con stoffe persiane”, queste le parole di Miguel Cané scritte in un articolo uscito nella rivista ‘Sud América’ il 30 settembre del 1884, p. 1 della colonna 6 della «Sección literaria», e raccolte da C. Cymerman nell’opera Para

un mejor conocimiento de Eugenio Cambaceres, disponibile a: cfr. http://books.google.it/, pp. 85˗6.

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una realtà brutale e ripugnante, credesse di evitare “que los jóvenes vayan a lugares de perdición (?)”295.

Implicitamente, come osserva Cymerman, Cané associò la figura del collega a quella di Zola e dei suoi adepti296. Effettivamente, Música sentimental è la prima opera “con pruritos más claramente naturalistas”297, e nella lettera indirizzata all’amico “Miguelito”298, dove lo invitava a “escribir romances y hacer

naturalismo”299, Cambaceres spiegò la sua teoria: “Entiendo por naturalismo el estudio de la naturaleza humana, observación hasta los tuétanos. Agarrar un carácter, un alma, registrarla hasta los últimos repliegues, meterle el colador, sacarle todo, lo bueno como lo malo, lo puro si es que se encuentra y la podredumbre que encierra, haciéndola mover en el medio donde se agita, a impulsos de los latidos del corazón […], zamparle al público en la escena personajes de carne y hueso en vez de títeres rellenos de paja o de aserraduras, […], sustituir a la fantasía del poeta o a la habilidad del faiseur, la ciencia del observador, hacer en una palabra verdad, verdad hasta la cuja como dice Ud”300. Cambaceres riprese in parte le parole che Zola aveva utilizzato nel suo Roman expérimental e secondo le quali il romanzo naturalista, nato come analisi

295 “che i giovani conducano una vita depravata (?)”, ibidem .

296 Cfr. C. Cymerman, «Eugenio Cambaceres: novelista y crítico», disponibile a:

http://revista.umc.es/,p. 369.

297 “con forti tratti naturalisti”, Introduzione a E. Cambaceres, op. cit., a cura di J. P. Spicer˗Escalante, p. XX.

298 Si tratta della missiva del 24 dicembre del 1883, in cui Cambaceres si appella all’amico con un tono affettivo, chiamandolo appunto “Michelino”, che in realtà celava della sana ironia.

299 “scrivere romances e dedicarsi al naturalismo”, C. Cymerman, «Eugenio Cambaceres por él mismo. (Cinco cartas inéditas del autor del Potpourri)», disponibile a: cfr.

http://cervantesvirtual.com, p. 7.

300 “Intendo per naturalismo lo studio della natura umana, l’indagine approfondita. Prendere un temperamento, un’anima, esaminarla fino in fondo, passare al setaccio sia gli aspetti positivi che quelli negativi, la purezza se esiste e il marcio che in essa si nasconde, inserendola in un ambiente dove prende vita al battere del cuore, […] offrire al pubblico personaggi in carne ed ossa anziché marionette piene di paglia o segatura, […], sostituire alla fantasia del poeta o all’abilità dell’inventore, la scienza dell’osservatore, presentare una verità, una verità tanto profonda che arrivi sino alle viscere come dite Voi”, ibidem.

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scientifica dell’uomo moderno, deve avere l’obiettivo di “ayudar a la transformación de la sociedad”301. Con quest’opera l’autore dimostrò una maggiore maturità artistica, che sarà raggiunta completamente con Sin rumbo (1885), testo sul quale concentreremo l’attenzione.

Tra settembre ed ottobre del 1887 uscì en folletín nella rivista ‘Sud América’ l’ultimo romanzo di Cambaceres, quello che più si uniforma ai canoni naturalisti: En la sangre302. È la storia di un emigrato, Genaro Piazza, attraverso la quale lo scrittore, come scrive Viñas: “invertirá al aprendizaje hecho en el naturalismo originariamente antiburgués para impugnar a los hijos de proletariatos inmigrantes”303.

Mentre nelle prime tre opere, Cambaceres, espresse la propria visione classista, negando agli umili un ruolo determinante e di rilievo, al contrario di quanto avevano fatto Zola o Maupassant, nell’ultima vi è un cambiamento. Genaro, “el trepador”304, o “el guarango”305, è il protagonista, pertanto non esiste più alcun attacco antiborghese, ma al contrario, questa classe sociale ora diviene la rappresentante dei veri valori morali, che appaiono ormai degradati nell’immigrato europeo verso il quale lo scrittore manifesta tutto il suo disprezzo

301 “aiutare a trasformare la società”, Introduzione a E. Cambaceres, op. cit., a cura di J. P. Spicer˗Escalante, p. XXII.

302 Il protagonista del romanzo è Genaro Piazza, figlio di un idraulico italiano, che con vari stratagemmi riesce a laurearsi e a sposare Máxima, la figlia di un ricco imprenditore. L’eredità della moglie sarà però sperperata in speculazioni varie.

303 “si servirà dell’apprendistato fatto con il naturalismo antiborghese per sferrare una critica contro i figli dei proletari immigrati,” Introduzione a E. Cambaceres, op. cit, a cura di C. Cymerman, p. 57.

304 “l’arrampicatore”, ivi, p. 46.

305 Come sottolinea Gnutzmann, tanto Miguel Cané come Ramos Mejía definirono Genaro “un guarango”, che nella lingua creola significa “immondo, fetente”, in La novela naturalista en

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e sdegno. Il titolo stesso evidenzia la tesi sostenuta da Cambaceres, secondo la quale Genaro è condannato ad un “vicio orgánico” che porta con sé en la sangre. Questo romanzo, pubblicato in un momento in cui i precetti ereditati dal movimento francese erano stati ampiamente assimilati anche oltreoceano, consacrò definitivamente Eugenio Cambaceres a scrittore argentino, anche se la morte precoce interruppe il suo cammino artistico nel giugno del 1889.

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