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La festa e il regalo inaspettato

Il giorno della festa era arrivato e Iianng dopo aver controllato che nella tavernetta fosse tutto apposto uscì per raggiungere i suoi amici.

Non essendoci lezione i ragazzi del liceo ne approfittarono per incontrarsi nella piazzetta di Accolville, punto d’incontro solitamente serale. Iianng, aveva fatto tardi rispetto agli altri che vide già seduti su un gradino a chiacchierare.

Nonky: -Ehi, Iianng finalmente ti si rivede. Ti fai sempre attendere-poi lanciando un’occhiata a James distratto a guardare Ala, in sottovoce disse: -Quello è già partito…per l’università dell’avventura-ed entrambi risero attirando l’attenzione di James.

-Che state complottando voi due? – esclamò James-Piuttosto Iianng è tutto apposto per stasera? Quello scemo del tuo vicino di casa è già venuto a fare sorrisetti per farci innervosire.

-Eccolo lì, col quel bisonte di Matt – disse Nonky.

Matt e Dad si erano avvicinati al gruppo di ragazze in cui si trovava Ala e avevano iniziato ad importunare quest’ultima che, rimasta sola, cercava di divincolarsi da Matt.

James, fu subito preso dalla scena e quando vide Ala in difficoltà si precipitò sulla scena.

-Attento Matt, arriva il campioncino di basket – esclamò, con tono irridente, Dad.

Matt vide con la coda dell’occhio James arrivare da solo verso di lui e non appena gli fu ordinato di lasciare in pace Ala si girò infuriato: non poteva sopportare che qualcuno gli si rivolgesse così in pubblico.

Matt: -Va via altrimenti le prendi!- disse con tono minaccioso, prima di girarsi nuovamente verso Ala che cercava di divincolarsi dalla presa. James, non potendo più vedere Ala così in difficoltà, scostò con tanta forza Matt che questi inciampò e cadde per terra attirando sulla scena l’attenzione di tutti.

Come si verificò per la partita di basket, tutti i ragazzi si fecero intorno ai due formando una barriera, tanto che Iianng e Nonky non riuscirono a raggiungere il loro amico per prestargli aiuto.

La calca era davvero tanta e le urla d’incitamento iniziavano a sentirsi.

-Matt è ora di vendicarti del campioncino!- disse uno degli amici di Matt.

-Fagli vedere chi è più bravo nella lotta!- disse sorridendo un altro.

Matt Demon, intanto, si era alzato da terra e notando la figura che aveva fatto davanti a tutti, sbuffando e su tutte le furie gridò:

-Tu sei finito!

James dopo essersi accertato che Ala era al sicuro, fuori dal ring umano che si era creato, sebbene con lo sguardo impaurito

per la sfida, si preparò ad affrontare il muscoloso ed enorme Matt.

-Una lezione ci vuole davvero a questo bisonte. Deve essere umiliato pubblicamente così la finirà di fare il gradasso con chi è più debole- disse tra i denti e non appena vide scagliarsi contro di lui Matt evitò, con grande destrezza il colpo che questi aveva sferrato e con una ginocchiata nello stomaco lo fece piegare in due dal dolore.

Iianng e Nonky erano nuovamente stupefatti delle qualità segrete del loro amico, tanto che Nonky quasi involontariamente disse: -Questo per me può fare l’agente segreto per com’è abile in tante cose…soprattutto nel non dirci niente. Iianng, annuì e guardò con sguardo ancora stupefatto Nonky e senza profferire parola, il suo sguardo fu nuovamente su Matt, ancora piegato per il dolore.

-Allora, ti basta la lezione sbruffone di corte- disse, non appena vide che il suo avversario riusciva a prender fiato e ad alzarsi.

James, notò che Matt aveva lo sguardo della sconfitta finché improvvisamente sul suo viso comparve un sorriso cattivo e si sentì afferrare alle spalle. Prima che riuscisse a capire che Dad lo aveva afferrato alle spalle, bloccandolo, Matt sferrò sul viso di James un forte pugno che fece cadere per terra quest’ultimo.

Matt, dopo essersi guardato intorno, come per notare se qualcuno stesse ridendo di lui, alzò le braccia per sferrare il colpo

decisivo e chiudere la partita. James, ben consapevole della poca lealtà dell’avversario, calcolò bene le mosse da fare per atterrare i due avversari e, dopo essersi alzato di scatto, sferrò un fortissimo pugno alla bocca dello stomaco di Matt e, subito dopo, un calcio rovesciato al vigliacco Dad.

I due si ritrovarono per terra a boccheggiare per il forte colpo ricevuto.

La partita era chiusa sotto gli occhi allibiti dei ragazzi ed in particolare di Iianng e Nonky che erano rimasti immobili ai loro posti.

Tra il chiasso che si era creato per l’inaspettata sconfitta del terribile Matt, Ala si era avvicinata a James e con un suo fazzolettino stava asciugando la ferita che si era formata sullo zigomo destro di quest’ultimo.

Ala: -Apetta, non ti muovere. Asciugo la ferita. Poi, ti conviene mettere un pò di acqua fredda prima che il livido s’ingrandisca.

James ed Ala sembravano già una coppia di fidanzatini affiatati, tanto che Iianng e Nonky, dopo essersi ripresi dallo stato di trans in cui erano caduti nel vedere il loro amico esperto in tanti campi come un provetto agente segreto, preferirono non avvicinarsi.

La sconfitta di Matt e Dad ebbe un notevole eco sulla partecipazione alla festa organizzata da Iianng e James: tanti

alla loro festa, scusandosi di aver aderito a quella organizzata dai due bulli sconfitti.

La sera Iianng Willior senior, guardando a bocca aperta la mole di ragazzi che si erano addensati sotto casa, pensò per un attimo di chiamare la polizia. Fu sua moglie Elizabeth a rassicurarlo, dicendogli che si trattava dei ragazzi che partecipavano alla festa organizzata dal figlio.

-Ma…ma…doveva essere una festicciola con pochi e selezionati amici. Così ci aveva detto! …poi, non ha mai avuto tutto questo seguito di amici: è stato sempre un ragazzo chiuso.

…che è successo-continuava a ripetere Williot senior, senza distogliere lo sguardo dal nugolo di ragazzi che si trovava sotto casa sua.

La festa era iniziata, quando Iianng vide, in lontananza James arrivare con Ala: era molto elegante sebbene sul suo viso spiccasse ben evidente il livido nero, quale postumo della fresca battaglia.

Iianng: -Grandissimo James!- disse dirigendosi verso di lui, abbracciandolo come un eroe di guerra e, dopo aver salutato con un sorriso Ala, fece segno ai due di seguirli in disparte per parlare senza il frastuono della festa.

-La festa è un vero successo Iianng! – disse James-Quando siamo arrivati, le persone ci chiedevano se ci fosse un concerto- disse stringendo la mano ad Ala.

-Tutto merito tuo! – rispose Iianng-Comunque, sono un pò incavolato. Possibile che non mi tieni informato sulle tue attività.

L’altro giorno eri un campione di basket, oggi un esperto di karate o roba del genere. Sei forse un agente segreto?- disse con sguardo di rimprovero; poi si meravigliò del sorriso quasi istantaneo e dello sguardo di intesa che ebbero James ed Ala.

-Vi faccio ridere. Che succede? Parla James!

-Abbiamo riso perché ci hai quasi azzeccato. …Io e Ala abbiamo deciso di iscriverci alla Scuola di Formazione per agenti segreti di Alibah-Sinab: la città africana dove è nata Ala e dove si trovano i suoi genitori.

Iianng, dopo un attimo di meraviglia, sorrise dicendo: -Wow!

Secondo me ci ha azzeccato in pieno e poi vivrai finalmente fuori da questa microscopica Accolville!

Iianng fu felice della scelta fatta dal suo amico poiché assecondava appieno la sua inclinazione. James, infatti, era stato sempre attratto da cose segrete e ultimamente aveva manifestato doti fisiche degne dei miglior agenti segreti.

Dopo aver lasciato i due soli per dirigersi nuovamente verso la festa si blocco di scatto ed esclamò: -Oh, ma non mi ha detto quando ha imparato quelle cose! …è proprio un agente segreto:

non gli sfugge nulla e non rivelerebbe i suoi segreti neppure sotto tortura. Iianng, dopo aver lanciato un’occhiata vedendo James baciarsi con Ala, sorrise e si diresse nuovamente verso i

Nonky, orami privo d’inibizioni per tutto l’alcol che aveva bevuto, sembrava un’altra persona: seduto su un divano con altri amici gettava le carte arrotolate dei panini nel cestino facendo sempre centro, tanto che Iianng meravigliato esclamò tra sé e sé:

-Ma tu guarda lì! …Se lo facevo bere, avrei avuto uno squadrone di basket imbattibile.

Dal cortile vicino s’intravedevano le luci dei forti riflettori che Dad aveva appositamente comprato per organizzare la festa che avrebbe dirottato tutti i ragazzi verso il suo cortile. Tuttavia, le forti luci non erano servite dal momento che la festa di Dad era frequentata solo dai suoi amici bulli, per giunta innervositi per l’umiliazione ricevuta e irritati dal forte frastuono che proveniva dal cortile di Iianng.

La festa proseguì senza sosta anche a notte inoltrata e, dato che tutti si divertivano e non vi era bisogno di suoi interventi, si allontanò un attimo per osservare il cielo, ricco di stelle.

Si sedette su un tronco d’albero tagliato, posto sul lato della casa opposto a quello dei festeggiamenti e lì alzò gli occhi verso il cielo ad ammirare le stelle.

-Ed io che scelta farò?- e mentre Iianng pronunziava queste parole si avvicinò suo padre che, felice per i risultati scolastici, gli porgeva un grosso pacco regalo.

-Questo è per te! Spero ti piaccia- disse guardando sorridendo il figlio mentre, sorpreso per il pensiero, scartava l’enorme confezione regalo.

Quando il pacco fu aperto Iianng non potè credere ai suoi occhi: suo padre gli aveva regalato un telescopio.

Iianng: -Ma…ma…papà?

Williot senior: -È stata sempre la tua passione, osservare il cielo. Quale migliore occasione per regalarti un telescopio!

Iianng continuava a guardare stupefatto suo padre, sapendo che quel regalo lo avrebbe portato ad allontanarsi dagli studi giuridici per scegliere una diversa strada.

Williot senior: -Sò che pensi figliolo…Ma io sono tuo padre e non potevo non accorgermi della tua immensa passione per l’astronomia. Quello che mi farà felice veramente è vederti realizzato ed appagato per le scelte che deciderai di fare.

L’attività del mio studio l’hai provata e non potevi non tentare anche quella di astronomo-sorrise e poi si alzò.

-Ora va dai tuoi amici!- disse, prima di rientrare a casa.

Iianng quella sera fu davvero felice e meravigliato per l’inaspettato regalo di suo padre.

La decisione di Iianng ora era libera da vicoli reverenziali.

Capitolo IV