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I maggiori problemi del mercato dell’arte

Capitolo 3 L’opera d’arte, il ruolo di collezionisti e artisti e le problematiche del

3.5. I problemi del mercato dell‘arte in Cina

3.5.1. I maggiori problemi del mercato dell’arte

In Cina, come nel resto del mondo, sono presenti delle problematiche che possono influenzare negativamente il sistema artistico e il mercato dell‘arte del Paese, nonché, più nello specifico i suoi diversi attori.

La Cina si distingue da molti altri paesi anche nel caso delle problematiche che affliggono il suo mercato artistico, il quale presenta, ancora una volta, il suo carattere peculiare.

Un problema che caratterizza specificatamente il mercato dell‘arte in Cina è quello della corruzione attraverso la donazione di opere d‘arte a uomini di prestigio, spesso funzionari del governo, pratica talmente diffusa nel Paese da avere un termine specifico che la designa, ossia yahui 雅贿, ―corruzione elegante‖ (Barboza et al., 2013).

Come testimonia l‘artista Wang, buona parte della crescita del mercato dell‘arte in Cina negli ultimi decenni è dovuta non tanto al collezionismo, quanto, piuttosto, all‘acquisto di opere d‘arte da donare a persone influenti in cambio di favori.

Quella dello scambio di regali era una pratica ampiamente e da lungo tempo diffusa in Cina, una pratica che, come riferisce Zhang Zhengzhong, era attuata anche nella Cina antica, e quindi radicata profondamente nella cultura cinese.

Questa pratica si è sviluppata nel tempo con schemi ancor più elaborati. Talvolta, infatti, come riferiscono Barboza, Bowley e Cox (2013), un funzionario riceve un‘opera d‘arte con l‘istruzione di venderla all‘asta, un uomo d‘affari la utilizza come valuta per una tangente20 e venderà l‘opera a un prezzo inflazionato per poi consegnare un profitto al funzionario in questione.

Nel 2012, grazie al presidente Xi Jinping, che ha messo in atto una campagna anticorruzione, il mercato dei regali ha iniziato a contrarsi, permettendo al mercato dell‘arte del Paese di risanarsi.

Il calo della domanda causato da questa politica, e il conseguente calo delle vendite avvenuto (Artprice, ―Il mercato dell‘arte nel 2014‖), nonostante possano sembrare negativi, hanno in realtà reso possibile la soppressione di una pratica illecita che

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permetterà non solo al governo ma anche al mercato dell‘arte un più corretto funzionamento. Se, infatti, come testimonia Zhang Zhengzhong, ora è più difficile vendere opere d‘arte, d‘altra parte gli attori di questo mercato lo riconoscono come molto più sano.

Una carenza invece, che influenza il mercato, è quella dell‘ancora scarsa conoscenza e apprezzamento dell‘arte da parte dei cinesi, mancanza che, tuttavia, non è più acuta come un tempo.

Nonostante tra la fine dell‘Ottocento e l‘inizio del Novecento sia stato istituito un nuovo modello d‘istruzione pubblica per l‘educazione artistica, un tempo basata su lezioni individuali (Clunas, 2009), tuttavia, solo negli anni più recenti l‘educazione artistica, come ha affermato Zhang Zhengzhong, è stata inserita come materia all‘interno delle scuole.

Non essendo stata questa materia presente nell‘educazione più diffusa, se non in ambito specialistico, la conoscenza e l‘apprezzamento dell‘arte in Cina non si sono sviluppati come avrebbero dovuto, e ciò ha chiaramente influito anche sul mercato, dove inizialmente le opere venivano acquistate da persone molto ricche ma molto inesperte.

Oggi, invece, sembra che l‘educazione artistica venga maggiormente valutata e che l‘importanza assegnata all‘arte sia sempre maggiore.

Oggi viene assegnata molta importanza all‘educazione artistica, in particolar modo a quella delle nuove generazioni, come emerge dallo studio condotto da Kharchenkova (2018).

Il suo studio ha rilevato la visione dei cinesi, la maggior parte dei quali, ritenendo il mercato dell‘arte ancora immaturo, vedono nell‘educazione artistica un punto fondamentale di crescita e sviluppo del mondo e del mercato artistico del Paese.

Kharchenkova (2018) riferisce che negli ultimi anni l‘educazione artistica ha iniziato a essere introdotta nel Paese, e porta un esempio concreto, ossia quello dell‘angolo educativo creato per i bambini dalla galleria UCCA di Pechino. Durante la ricerca da lei condotta tra gli anni 2012 e 2014, infatti, la famosa galleria, di cui si è già parlato nel Primo Capitolo, aveva istituito questo angolo educativo dove fosse data la possibilità ai bambini di apprendere e applicarsi nel campo artistico oltre che la possibilità di venire in contatto con alcuni artisti.

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Come ha affermato Zhang Zhengzhong, se in Europa e in America l‘educazione artistica è molto sviluppata, non lo è in Cina, dove comunque si stanno ora facendo grandi progressi da questo punto di vista.

Ora, sia il livello di vita che quello culturale si stanno alzando in Cina, dove sempre più persone s‘interessano all‘arte.

Non solo i musei organizzano molte più mostre, ma ve ne sono alcuni gratuiti che permettono in questo modo di diffondere l‘educazione artistica tra la popolazione. I musei e le gallerie d‘arte sono, infatti, istituzioni che giocano un ruolo centrale nella circolazione ed esibizione dell‘arte. Essi, infatti, come sottolineano Joy e Sherry (2004), hanno una lunga storia di creazione oltre che trasformazione di un edificio culturale attraverso la gestione di oggetti e il circuito di conoscenze.

Oggi, in Cina, il governo ha iniziato a dare maggiore supporto all‘industria artistica e culturale (Rapporto di Artnet ―Global Chinese Art Auction Market 2017‖). Vengono ora organizzati nel Paese grandi eventi artistici come mostre e fiere d‘arte, e continua ad aumentare l‘apertura di musei privati.

Biennali e Triennali si succedono in diverse importanti città della Cina, mentre sono stati fondati anche nuovi musei che espongono arte contemporanea, un tempo non contemplata all‘interno d‘istituzioni come queste. Tra questi musei si possono citare il Gungdong Museum of Modern and Contemporary Art (in cinese Guangdong meishuguan 广 东 美 术 馆 ), a Guangzhou, e il MOCA, ossia il Museo di arte contemporanea (in cinese Shanghai dangdai yishu guan 上 海 当 代 艺 术 馆 ) sito a Shanghai, che, pur essendo privato e no profit, è supportato da istituzioni governative e non, e dove vengono esposte opere d‘arte contemporanea cinesi e internazionali, oltre che opere di artisti giovani (Costantino et al., 2006).

Anche le fiere d‘arte, come Art Beijing cercano di divulgare e promuovere il più possibile la conoscenza dell‘arte all‘interno della società cinese attraverso l‘organizzazione di Art Education Forum, che, con la partecipazione di importanti soggetti del mercato e del mondo dell‘arte, hanno così modo di creare più interesse per l‘arte ed espanderne il mercato.

L‘arte, ormai, fa parte della quotidianità dei cinesi essendosi anche diffuso il consumo di opere d‘arte abbordabili, fattore che potrebbe, in futuro, avere un certo peso nella trasformazione del mercato del Paese, oltre a poter favorire la democratizzazione dell‘arte (Artprice, ―Il mercato dell‘arte nel 2016‖).

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Oggi, infatti, nonostante l‘arte sia ancora una prerogativa delle persone benestanti e acculturate, tuttavia la frequenza e la semplicità con cui viene introdotta al pubblico dimostra come la diffusione artistica sia molto maggiore rispetto a un tempo (Joy, Sherry, 2004).

Mentre in epoca maoista la campagna di sensibilizzazione era condotta forzando le masse a visitare le mostre d‘arte, oggi la sensibilizzazione viene condotta in modalità sensoriale e visiva, come ha fatto, per esempio, la galleria ShanghART di Shanghai, esponendo alcuni quadri dei propri artisti all‘interno di un ristorante della città. Oggi, infatti, le gallerie d‘arte devono saper educare il pubblico per poterne trarre i benefici sul mercato (Joy, Sherry, 2004).

Nonostante i notevoli progressi fatti dalla Cina, da questo punto di vista, negli ultimi anni, tuttavia, è interessante notare come, mentre i galleristi intervistati ritengano che i cinesi siano effettivamente molto interessati all‘arte, gli artisti, al contrario, reputano l‘interesse dei cinesi per l‘arte ancora troppo scarso, anche se sempre maggiore.

Tutti i galleristi intervistati hanno affermato la grande importanza che l‘arte ricopre oggi nella vita dei cinesi, tanto che, come ha affermato Li, la richiesta di opere d‘arte è sempre più diffusa e forte sul mercato.

I galleristi Colman e Bois, hanno inoltre sottolineato il fatto che l‘arte sia importante in particolar modo per le persone acculturate, e che questo valore dato all‘arte sia soprattutto legato all‘orgoglio e attaccamento dei cinesi alla propria tradizione culturale, fattore che si riflette, chiaramente, nelle loro scelte e nel loro apprezzamento, rivolti soprattutto alle opere d‘arte tradizionali, più che a quelle contemporanee.

Gli artisti Liu e Wang, invece, ritengono che l‘arte non sia ancora di così grande importanza per i cinesi, e che lo studio e l‘apprezzamento in questo settore sia ancora al principio.

Come fa notare Wang, anche solo il ruolo dell‘artista, in Cina, pur essendo rispettato, non è valutato come in Occidente. Secondo l‘artista, inoltre, non vi è ancora un grado culturale abbastanza alto, e c‘è ancora una forte presenza di persone poco acculturate che acquistano arte e che, per mancanza di conoscenza, non riescono ad apprezzare opere d‘arte contemporanea, settore in cui il mercato è ancora carente.

Egli ha, tuttavia, una visione positiva sul futuro di questo settore, riponendo la propria fiducia sulla diffusione artistica promossa da musei ed eventi come Art Beijing. Zhang Zhengzhong ha invece posto luce su un altro aspetto dell‘importanza dell‘educazione artistica e della sua diffusione, internamente ed esternamente al Paese.

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Come fa notare, la cultura cinese, comprensiva della cultura storica come di quella artistica, costituisce il soft power del Paese, ed è molto importante, per la Cina, incrementarlo attraverso la maggior comprensione e diffusione della cultura.

Come affermano Barboza, Bowley e Cox (2013), in Cina, dove la cultura ha iniziato a essere concepita come un‘area centrale per lo sviluppo economico, il mercato dell‘arte stesso risulta essere un utile mezzo per la diffusione del soft power cinese, uno strumento che può promuovere la visione della società cinese come centro di estetica e bellezza, di modo da sviare il panorama internazionale dai problemi politici e dei diritti umani del Paese.

Tutto questo pone in evidenza l‘estrema importanza che l‘educazione artistica riveste. Essa è rilevante non solo per la crescita del Paese dal punto di vista esclusivamente culturale, ma è anche un fattore fondamentale per lo sviluppo del mercato dell‘arte oltre che un utile strumento a livello politico.

L‘educazione artistica della popolazione risulta quindi essere un punto centrale per lo sviluppo del mercato del Paese, il quale può esserne profondamente giovato, soprattutto nell‘ancora immaturo settore dell‘arte contemporanea.

Solo attraverso una maggiore conoscenza artistica la Cina sarà in grado di sviluppare solidamente il proprio mercato, un mercato popolato da acquirenti acculturati e consapevoli.