Con il termine mass media si intende un mezzo di comunicazione attraverso il quale è possibile diffondere un’informazione ad una molteplicità indistinta di destinatari. Fanno parte dei mass media la radio, la televisione, i giornali, i cartelloni pubblicitari, internet, le pubblicità, etc. Nel corso degli ultimi due secoli si è diffusa in occidente l’idea che nelle democrazie debbano essere presenti mezzi di informazione indipendenti, in grado di informare i cittadini per permettere il formarsi di un’opinione e una scelta aggiornate nel momento in cui si recano a votare.
La formazione dei mass media in Russia è strettamente collegata al background storico e politico del Paese. Durante gli oltre sessant’anni dell’Unione Sovietica i mass
186 Russia: libertà di informazione minacciata da progetto di legge liberticida nei confronti di internet e da nuova
penalizzazione del reato di diffamazione, 13/07/2012, consultato il 16/11/2012 all’indirizzo: http://rsfitalia.org/
187 Cfr., Russia: libertà d’informazione minacciata da progetto di legge liberticida nei confronti di internet e da
media (Sredstva Massovoj Informacii) hanno svolto una funzione di tipo propagandistico in quanto cercavano di trasmettere alla popolazione dei valori e delle credenze per rafforzare il consenso. In alcun canale ufficiale era possibile praticare il dissenso se non attraverso il “samisdat”188 ovverò la pubblicazione clandestina.
Con l’avvento della perestrojka vi fu l’inizio del cambiamento per quanto riguarda l’indipendenza dei mass media. Ufficialmente la stampa indipendente post-sovietica fu creata con la legge N.2124-1 del 27 dicembre del 1991, sui mezzi d’informazione di
massa189. Attraverso questa legge veniva concessa ampia autonomia ai mass media e
totale libertà d’espressione ai giornalisti.
Così come il pensiero politico e sociale russo storicamente si divideva in due correnti, quella slavofila e quella occidentalista190, anche i mass media russi attuali seguirono tale divisione. Il giornale settimanale Novaja Gazeta191, la stazione radio
Echo Moskvy192, il canale satellitare RTVi193 e il portale d’informazione Polit.ru194
hanno come valori base la libertà, l’individualismo e la modernizzazione attraverso l’occidentalizzazione della Russia. Il giornale Zavtra195, la stazione radio Narodnoe
Radio196, ed i portali internet Pravaja.ru e APN.ru197, presentano come valori base una combinazione tra tradizione e innovazione aspirando ad una modernizzazione del Paese senza però la sua occidentalizzazione. Infine canali televisivi quali Pervij Kanal198 e
188 Con il termine samizdat che letteralmente significa edito in proprio, si indica un fenomeno di pubblicazione
clandestina di materiale censurato, che interessò l’Unione Sovietica e i Paesi sotto la sua influenza tra la fine degli anni cinquanta e gli anni settanta.
189 Закон РФ «О Средствах Массовой Информации» (закон о СМИ), legge della Federazione Russa sui mass
media, consultata all’indirizzo: http://www.consultant.ru/popular/smi/
190 Tschizewskij D., Storia dello spirito russo, Sansoni, Firenze, 1965, p.251
Gli slavofili miravano ad uno sviluppo del Paese attraverso un modello di modernizzazione “autoctono” non derivato dall’Occidente, mentre gli occidentalisti insistevano per uno sviluppo basato su quello Occidentale in quanto credevano che la civiltà cristiana d’Occidente rappresentasse un modello universale di sviluppo. Accanto a slavofili e occidentalisti c’era un’ulteriore corrente di pensiero conservatrice, i cui principi si fondavano sullo spirito nazionale russo, quello che in lingua russa viene definito con il termine narodnost’.
191 Novaya Gazeta rivista bi-settimanale russa, libera e indipendente, fondata nel 1993, la sede si trova a Mosca. I
proprietari sono gli editori personali Michail Gorbačëv e Alexander Lebedev. Sito internet: http://www.novayagazeta.ru/
192 L’Eco di Mosca, è una stazione radio con base a Mosca, lanciata nel 1990 da Gazprom-Media, trasmette in molte
città della Russia, a Chicago e negli Usa ed è possibile ascoltarla on-line all’indirizzo: http://echo.msk.ru
193RTVi (Russkoe meždunarodnoe televidenie) canale televisivo russo in passato conosciuto come NTV International
fondato da Vladimir Gusinskij. È un canale televisivo privato, ha studi a Mosca, New York e Tel - Aviv oltre ad uffici a Washington, Berlino e Kiev. Trasmette via cavo e via satellite in Europa, nel Nord America e in Israele. Il sito internet: http://www.rtvi.com/
194Polit.ru è uno dei primi networking di pubblicazioni socio-politiche, registrato come mass media dal febbraio
1998. Sito internet: http://www.polit.ru/
195 Zavtra è un settimanale russo, creata nel 1993 sulle orme della rivista Dien’,ha sede a Mosca, il motto della rivista
è “il giornale dello Stato Russo”. Sito internet: http://zavtra.ru/
196Narodnoe Radio, fondata a Mosca nel 1997. Sito internet: http://www.narodnoe-radio.ru/
197 Agenstvo političeskich novostej, registrato presso il Ministero della stampa, diffusione e comunicazione di massa,
è un’agenzia stampa esclusivamente di politica interna ed estera. Sito ufficiale: http://www.apn.ru/
198 Conosciuto prima come Ostakino, canale televisivo sovietico trasmesso a partire dal 1938, poi divenuto ORT
television fino al 2002 da quando ha cambiato nome diventando Pervij Kanal. Canale più popolare in Russia. Di
Rossija199, e le riviste Ekspert200 e Russkij Žurnal201, sono accomunati da valori conservatori che mirano al controllo del sistema politico, alla continuità del potere, al patriottismo, all’ordine e alla stabilità del Paese.
Nella società russa della seconda metà degli anni Novanta e primo decennio del Duemila si ebbe un crescente processo di avvicinamento ai mass media, un diffondersi di aspettative, richieste, consumi di massa da parte della società russa. Nella prima metà degli anni Novanta si era registrato un calo del consumo della stampa di periodici, quali quotidiani e riviste, principalmente a causa dal crollo del modello sovietico che prevedeva una gestione centralizzata della stampa. Verso la seconda metà degli anni Novanta l’assoluta maggioranza del pubblico russo prediligeva i nuovi quotidiani che cominciarono a diffondersi negli anni della perestrojka, spesso diretti da personaggi pubblici. La televisione con i suoi due canali principali (Primo canale e Secondo canale), controllati dallo Stato, fu messa da parte. Secondo un sondaggio condotto dal
Centro Levada, in vent’anni (dal 1990 al 2009) la percentuale di chi ogni giorno
leggeva i giornali diminuì arrivando all’11% rispetto al 64%. I giornali attualmente più letti sono le edizioni “locali” di intrattenimento e pubblicità, spesso settimanali locali che trattano argomenti socio politici202.
I sociologi hanno definito la Russia di inizio Duemila come una “società di telespettatori”, di una televisione statale che mira all’omologazione del suo pubblico e attiva nei confronti di esso simboli nostalgici rivolti al passato eroico della nazione. Il 90% delle trasmissioni televisive invia informazioni riguardo il potere: la figura del Presidente, il governo ed il partito Russia Unita. I generi di “spettacolo politico” proposto alle masse sono di vario tipo, dagli auguri di buon anno del Presidente ai
briefing ed alle riunioni capeggiate sempre dal Presidente, il Presidente ripreso mentre
pratica vari hobby che mettono in risalto le sue doti e capacità, fino ad arrivare alle parate sulla Piazza Rossa di veterani di guerra o la festa della “liberazione dagli invasori polacco-lituani”, con parate e raduni come è accaduto lo scorso 4 novembre nella capitale. Sempre secondo i sociologi la scelta di trasmettere servizi politici realizzati in
199 Rossija è un canale televisivo russo precedentemente noto come RTR, fu fondato nel 1991, viene trasmesso in
Russia e nei Paesi CSI, nacque sotto la tutela di Vserossiyskaya gosudarstvennaya televizionnaya i
radioveshchatelnaya kompaniya (VGTRK). Durante il Colpo di Stato nell’agosto del 1991 fu l’unico canale ha
trasmettere informazioni a riguardo a Mosca ed in Russia. Sito internet: http://russia.tv/
200Expert è una rivista settimanale di business, leader in Russia, fondata a Mosca nel 1995 da un gruppo di giornalisti
della casa editrice Kommersant’. Sito internet: http://expert.ru/expert/
201 Russkij Žurnal quotidiano russo socio-politico on-line, la prima pubblicazione risale al 1997. Sito internet:
http://www.russ.ru/
202 Dubin B., Mass Media e società russa negli ultimi due decenni, East Europe and Asia Strategies, n°128, febbraio
un certo modo, sarebbe collegata alla volontà di imitare le trasmissioni più popolari negli ultimi anni sugli schermi russi, quali fiction, soap-opera, sceneggiate e film storici in costume, che il pubblico russo ha dimostrato apprezzare. Nella televisione russa contemporanea si alternano due movimenti comunicativi: da una parte – attraverso la costante minaccia del terrorismo internazionale e dello spionaggio, oltre alle catastrofi tecnologiche e naturali – si cerca di mantenere la società ad un costante livello di allerta. Dall’altra parte, programmi di intrattenimento ed evasione servono a diffondere tra gli spettatori un messaggio tranquillizzante203.
Grazie alla diffusione e all’utilizzo di internet ci si rende facilmente conto della coesistenza in Russia di due diverse realtà, quella che fa riferimento alla televisione e quella che predilige la rete. Il problema maggiore di una tale differenza tra i due gruppi può essere dovuto alla vastità del territorio. Mentre nelle grandi città l’utilizzo di internet è ampiamente diffuso, risulta invece inferiore rispetto alla presenza della televisione al di fuori dei centri più sviluppati. Per questo motivo la popolazione russa anche nei sondaggi, continua a dividersi tra coloro che ritengono che il potere in Russia stia sferrando attacchi contro la libertà d’espressione e dei media indipendenti, e coloro che pensano, invece, che non la minacci affatto.
In un sondaggio della redazione russa dell’Istituto di ricerca tedesco Ifak204 riportato da Russia Oggi nel febbraio 2011205, si nota la varietà di opinioni riguardo il problema della libertà di stampa. Il 28% dei russi pensa che la libertà di stampa e di opinione nel Paese siano soddisfacenti, il 16% pensa che sia buona con eccezione di alcuni temi considerati tabù ed un altro 16% ritiene che ognuno possa esprimere liberamente ciò che pensa. Il 10% dei russi pensa che la libertà di stampa non esista proprio, l’11% dice che chi si azzarda a dire quello che pensa rischia la vita, un altro 10% ritiene che solo poche persone e pochi media dicano quello che vogliono. Il 9% non sa cosa dire a riguardo. Da questo sondaggio risulta che il 60% dei russi apporta una valutazione positiva circa la libertà d’espressione nel Paese, mentre il 31% pensa che la libertà d’espressione sia messa in pericolo. Questa netta differenza potrebbe derivare dalle diverse informazioni possedute dagli intervistati al momento del sondaggio.
203 Cfr., Mass Media e società russa negli ultimi due decenni
204 Institut fűr Automation und Kommunikation è un centro di ricerca indipendente nell’ambito tecnologico,
informatico e dell’automatizzazione.
205 Grazioli S., La Russia e la Libertà di stampa, Russia Oggi, 04/02/2011, consultato il 18/11/2012 all’indirizzo:
Secondo la classifica mondiale della libertà di stampa nel 2013 stilata da Reporter senza
frontiere, la Russia si trova al 148esimo posto su 179 paesi, mostrando un
peggioramento di sei posizioni rispetto la classifica del precedente anno, in quanto, la libertà dei mezzi di informazione, come si legge dal Rapporto riguardante l’Europa e Asia centrale continua ad essere deprimente. “Le manifestazioni di protesta
dell’opposizione, di una portata senza precedenti, hanno messo in luce una società civile più vitale che mai. Lo stato ha risposto con un giro di vite in grande scala: re- introduzione del reato di diffamazione, controlli più severi su Internet, sovvenzioni estere delle ONG rese illegali. Questo ha segnato l’inizio di una nuova era nelle relazioni tra stato e società, un’era che presenta gravi sfide per la libertà d’informazione”206.
3.3 Risoluzione N°16 del 2010 riguardo la “pratica giudiziaria relativa allo statuto