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LE TRE PROCEDURE D’INFRAZIONE CONTRO L’UNGHERIA

2. L’indipendenza della Banca centrale nazionale

2.1 I rilievi mossi dalla Commissione europea

La Commissione ha espresso preoccupazioni, in particolare, in riferimento alle disposizioni della legge n. CCVIII/2011 che prevedono:

- la partecipazione di un Ministro senza diritto di voto direttamente alle riunioni del Consiglio Monetario (art. 34, 2°c), infatti ciò attribuisce al governo, secondo la Commissione, il potere di influenzare la MNB dall’interno;

36 - l’invio al Governo, in anticipo, dell’agenda delle riunioni della MNB (art. 34, 1°c), in quanto ciò limita la possibilità della MNB di tenere dibattiti riservati;

- l’immediata applicabilità al Governatore in carica delle modifiche peggiorative al regime di remunerazione del Governatore della MNB (art. 51), che dovrebbero invece applicarsi, ad avviso della Commissione, soltanto a partire dal nuovo mandato, per evitare di usare le remunerazioni come strumento di pressione nei confronti della MNB;

- l’aumento della frequenza con cui il Governatore è chiamato a riferire sull’attività della MNB al Parlamento – almeno una volta l’anno, ma il Parlamento può in ogni momento richiedere, oralmente o per scritto, informazioni specifiche; inoltre, il Governatore è chiamato a presentare una relazione scritta semestrale alla Commissione Parlamentare per gli Affari Economici la quale, se necessario, può richiedere informazioni supplementari per scritto; infine, su richiesta del Presidente del Parlamento o del Presidente della Commissione Parlamentare per gli Affari Economici, il Governatore può essere sottoposto ad un obbligo eccezionale di relazione (art. 31, 1°, 2°, 3°cc);

- la possibilità per il Parlamento di proporre il licenziamento di un membro del Consiglio Monetario (art. 46, 10°c), previsione che secondo la Commissione lascia spazio ad interferenze politiche; - l’aumento del numero dei membri del Consiglio Monetario da sette a nove – aumentando il peso di quelli di nomina parlamentare – (art. 46, 3°c) e la possibilità di aumentare il numero di vice governatori da due a tre – nominati dal Presidente della Repubblica su proposta del Primo Ministro – (art. 48) senza tenere nella debita considerazione i bisogni della MNB.

37 “il Governatore e i membri del Consiglio monetario devono prestare un giuramento di fedeltà al Paese e ai suoi interessi su un testo problematico, in quanto il Governatore della MNB è anche un membro del Consiglio generale della BCE.42

Le medesime preoccupazioni erano già state espresse dalla BCE nei Pareri del 1443 e 2244 dicembre 2011, trasmessi in seguito alla

richiesta del Ministro dell’Economia ungherese di un’opinione sul disegno di legge sulla MNB. Nei due Pareri, la BCE si sofferma anche sulla violazione dell’art. 14, par. 2, dello Statuto del SEBC e della BCE, secondo cui “un governatore può essere sollevato dall’incarico solo se non soddisfa più alle condizioni richieste per l’espletamento delle sue funzioni o si è reso colpevole di gravi mancanze”, dell’art. 127, par. 445, del TFUE, e dell’art. 4 della Decisione del Consiglio 98/415/CE, che stabiliscono l’obbligo di consultare la BCE in merito a qualsiasi proposta che rientri nelle sue competenze.

L’ultimo articolo citato, in particolare, stabilisce che “gli Stati membri si accertano che la BCE sia consultata in tempo utile affinché l’autorità che elabora il progetto di disposizioni legislative tenga conto del parere della BCE prima di adottare la decisione nel merito”.

L’art. 127, par. 4, TFUE e l’art. 4 della Decisione 98/415, secondo i due Pareri, sarebbero stati violati dal momento che la BCE non era stata consultata sul progetto di nuova Legge Fondamentale, poi entrata in vigore il 1° gennaio 2012, nonostante l’art. 30 delle Disposizioni Transitorie prevedesse la possibile fusione della MNB

42 Commissione europea, comunicato stampa, IP/12/24 del 17/01/2012.

43 CON/2011/104, Opinion of the European Central Bank on the Magyar Nemzeti

Bank.

44 CON/2011/104, Opinion of the European Central Bank on the Magyar Nemzeti

Bank.

45 Art. 127, par. 4 “La Banca centrale europea viene consultata:

- in merito a qualsiasi proposta di atto dell’Unione che rientri nelle sue competenze; - dalle autorità nazionali, sui progetti di disposizioni legislative che rientrino nelle sue competenze, ma entro i limiti e alle condizioni stabiliti dal Consiglio, secondo la procedura di cui all’articolo 129, paragrafo 4.

La Banca centrale europea può formulare pareri da sottoporre alle istituzioni, agli organi o agli organismi dell’Unione competenti o alle autorità nazionali su questioni che rientrano nelle sue competenze.”

38 con l’Autorità di vigilanza finanziaria, con conseguente creazione di una nuova Istituzione.

La fusione in sé, peraltro, secondo la Commissione europea, non rappresentava un problema, ma il Governatore della MNB sarebbe divenuto solo un vice-Presidente della nuova Istituzione, sotto l’autorità di un nuovo presidente nominato dal Presidente della Repubblica, cosa che sarebbe andata ad “inficiare strutturalmente la sua indipendenza.”46 Inoltre, la BCE rileva come il nuovo presidente sarebbe divenuto membro del Consiglio generale della BCE in luogo del Governatore della MNB che attualmente ricopre tale incarico. Il ruolo del Governatore risulta ancor più pregnante, e a maggior ragione più forti sono le esigenze di assicurarne l’indipendenza, dal momento che l’art. 44, 4°c della nuova Legge Fondamentale prevede che lo stesso sia membro del Consiglio per il Bilancio, organo che supporta l’attività legislativa del Parlamento, controlla la copertura della legge di bilancio, collabora alla sua preparazione e il cui consenso preventivo è necessario per l’approvazione della stessa. Per tali motivi, le violazioni individuate nella lettera di messa in mora della Commissione europea riguardano sia la legge sulla MNB che la nuova Legge Fondamentale nella parte in cui la BCE non era stata consultata in merito al progetto di fusione contenuto nell’art. 30 delle Disposizioni Transitorie.

Il Parlamento europeo, con Risoluzione n. 2012/2511 del febbraio 201247, ha appoggiato le raccomandazioni della Commissione europea in merito alla necessaria conformità al diritto dell’Unione delle nuove leggi ungheresi e ha invitato la Commissione europea, in qualità di custode dei Trattati, a monitorare attentamente le possibili modifiche e l'attuazione di dette leggi e la loro conformità alla lettera e allo spirito dei Trattati europei, nonché ad effettuare uno

46 Commissione europea, comunicato stampa, IP/12/24 del 17/01/2012.

47 Risoluzione del Parlamento europeo sui recenti sviluppi politici in Ungheria,

39 studio approfondito per assicurare che il regolamento della Banca nazionale ungherese rispetti la legislazione europea. Ha, inoltre, invitato il governo ungherese a collaborare strettamente con la Commissione europea per garantire che la nuova legislazione nazionale sia conforme al diritto dell'Unione e, ove necessario, ad apportare modifiche.

Il 7 marzo 2012, la Commissione ha inviato all’Ungheria un parere motivato nel quale ha reiterato le sue preoccupazioni sulla disciplina della MNB e ha invitato l’Ungheria a prendere le misure necessarie per conformarsi a tale avviso entro un mese dalla sua notifica.48