• Non ci sono risultati.

Il Comitato Sovietico di Supervisione Costituzionale

L A DECLINAZIONE DELLA RULE OF LAW À LA RUSSE

2.2 Autorità e diritti nella Russia socialista

2.2.5 Il Comitato Sovietico di Supervisione Costituzionale

Il Comitato Sovietico di Supervisione Costituzionale (CSSC) è un organo precursore dell’attuale Corte Costituzionale della Federazione Russa (Corte Costituzionale), istituito con il compito (almeno formale) di esercitare un controllo esterno sul potere politico per evitarne l’arbitrarietà. L’idea di un tale organo non era certamente aliena alla cultura giuridica russa prerivoluzionaria78, ma –come già detto – la rivoluzione del 1917 aveva segnato un’inversione di tendenza, affermando la supremazia dei soviet79. Il dibattito sull’istituzione di un organo di controllo non riaffiorò in modo credibile80 fino all’avvento di Gorbachev ed il suo progetto di “rinnovare il socialismo” attraverso il glasnost e la perestroika, di cui il giudizio di costituzionalità diventava un elemento

78 All’inizio del XIX secolo si considerava la possibilità di introdurre il giudizio di costituzionalità nelle bozze di costituzione. Si rivela che i giuristi russi dell’epoca dibattevano dei vantaggi e svantaggi di un giudizio di costituzionalità all’americana, concreto o astratto, a priori o a

posteriori. Al di là delle singole preferenze, già dall’inizio del XX secolo la dottrina russa, in larga maggioranza, riteneva che il giudizio di costituzionalità delle leggi fosse un “principio

base del diritto, nonché una funzione logica e normale dell’organo giudiziario”. Si veda L.A. Shalland, Bерховный суд и конституционное государство [corte suprema e stato

costituzionale] in Конституционное государство. Сборник статей, (S.Pb., 1905 2da ed), 412-421; V.N. Durdenevskii, Судебная проверка конституционности закона [giudizio di

costituzionalità delle leggi], 11 Вопросу права. Журнал научной юриспруденции 89 (1912).

79 Esisteva, invero, una corte suprema ma (come sancito dalla Costituzione del 1924) essa aveva solo poteri consultivi limitati. Si veda M. Mitiukov K истории конституционного

правосудия России [sulla storia della giustizia costituzionale in Russia],Mosca (2002), 18-

46. Sulla storia del giudizio di costituzionalità in epoca sovietica, si veda M. Mitiukov,

Предтеча конституционного правосудия: взгляды, проекты и институциональные предпосылки [precursori del giudizio di costituzionalità: visioni, proposte e requisiti istituzionali], Mosca (2006). La corte perse ulteriormente valore dopo il consolidamento del potere da parte di Stalin e la creazione della Procura sovietica nel 1933. P.H. Solomon Jr., The

U.S.S.R. Supreme Court: History, Role, and Future Prospects, 38 American Journal of Comparative Law 127-142 (1990). Si veda anche M. Mitiukov, Судебный конституционный

надзор: Сущность, назначение и характерные особенности [Supervisione e giudizio di costituzionalità: probelmatiche storiche, teria e pratica], Mosca (2005).

80 Timide proposte per una qualche forma di controllo costituzionale erano riapparse, sebbene mai pubblicate o sottoposte al dibattito pubblico, durante il processo di revisione costituzionale del 1964, ma furono ostacolate dall’allora presidente Khrushchev. B. Lavzarev, Комитет

конституционного надзора СССР (подводя итоги) [Comitato di supervisione costituzioanle dell’URSS (traendone le conclusioni)], 5 Государство и право 21-34 (1992). A. Danilov, A. Pyzhikov, Неизвестный конституционный проект [proposte costituzionali non

ausiliare, in quanto poteva ‘depurare’ il sistema giuridico dei regolamenti esecutivi che violavano le leggi sovietiche e i principi di diritto internazionale81.

Tra i tanti dibattiti (istituire un nuovo organo o ‘rinvigorire’ la corte suprema?82, preferire un organo a posteriori83 o a priori84) nel dicembre 1988 venne istituito il CSSC85, al fine di assicurare “una stretta osservanza delle leggi e

dei regolamenti esecutivi con i dettami della costituzione sovietica”86 e garantire la supremazia degli atti legislativi come “fondamento dello Stato e dell’auto-

governo socialista”87. Passò, tuttavia ancora del tempo prima che il CSSC divenisse operativo (un anno prima che il soviet supremo approvasse la relativa legge istitutiva e ulteriori sei mesi per nominarne i membri). Il ritardo complessivo di 18 mesi rifletteva le incertezze dell’ultimo periodo sovietico, in particolare la confusione e relativa inefficienza delle riforme in un contrasto di graduale collasso dello stato sovietico.

Il CSSC, tuttavia, non era idoneo a preservare l’ordine costituzionale (rectius: giuridico) di un paese che si stava ormai disintegrando. Non solo i suoi poteri erano troppo limitati e il ritardo nel suo stesso insediamento testimoniava il suo poco spessore; ma la sua stessa prassi manifestava una totale subordinazione

81 P.H. Solomon Jr., Gorbachev Legal Revolution, 17 Canadian Business Law Journal 184-194 (1990).

82 V. Tumanov, Судебный контроль за конституционностью нормативных актов [giudizio

di costituzionalità degli atti normativi], 3 Советское государство и право 14 (1988). M. Orzikh, M. Cherkes, A. Vasilev, Правовая охрана конституции в социалистическом

государстве [la tutela della costituzione nello stato socialista], Сов. государство и право N.

6 (1988), p. 10.

83 Юридическая наука и практика в условиях перестройки [Scienza e pratica giuridica alle

condizioni della perestroika], Коммунист. No 14 (1987), p. 44; P. Lebedev, Нужен суд! [c’è

bisogno della corte!], Известия (1988) p. 2.

84 S. Emelianov, Учиться политической работа [studiare il processo politico], Советская Россия p. 4 (1988). V. Savitskii, и комитет, но [forse il comitato ma], Известия (1988). 85 Il CSSC venne istituito a seguito di una revisione costituzionale. Si veda la Legge dell’URSS

del 1 dicembre 1988. Disponibile anche in versione inglese, Comparative Text of the 1977

USSR Constitution with Draft and Final Amendments, 15 Review of Socialist Law 1, 75 (1989).

86 Материалы XIX Всесоюзной конференции Коммунистической партии Советского Союза

[materiali della 19esima conferenza unica del partito comunista dell’Unione Sovietica], Mosca (1988), p. 119.

al partito. Significativa è la vicenda del giudizio del CSSC sulla legittimità del decreto del 20 aprile 1990 che limitava gli assembramenti e le dimostrazioni di massa a Mosca. Nel giugno 1990, il CSSC aveva, informalmente, manifestato (in linea con il partito) l’intenzione di dichiarare la validità del decreto, salvo poi cambiare opinione pochi giorni dopo che Gorbachev aveva annunciato la decisione di revocare il decreto88.

La prassi decisoria del CSSC si è occupata soprattutto della tutela dei diritti civili, ovviamente limitatamente alla circostanza che il partito aveva già deciso di riformare alcuni aspetti relativi alla loro tutela. In particolare, il CSSC decise di rivedere, su sua propria iniziativa, la costituzionalità dei permessi di residenza sovietici (propiska), l’accesso alle corti da parte dei lavoratori di contestare il loro licenziamento e il diritto di rendere dei beni difettosi.

In particolare, sia sulla questione dell’accesso alle corti che alla legittimità della propiska, la decisione del CSSC cita, oltre che le fonti interne, anche le fonti internazionali sui diritti umani, dando così significato alle relative norme della costituzione del 1977 e portando altresì il diritto internazionale all’interno della gerarchia delle fonti del diritto sovietico89 (ovviamente tale approccio innovativo risultava conforme all’agenda di Gorbachev, incentrata sulla promozione dei valori fondamentali). Nell’ottobre 1991, alla vigilia dello scioglimento dell’Unione sovietica, il CSSC dichiarava la propiska ulteriormente incostituzionale in quanto limitava i diritti di proprietà immobiliare, segnalando così una nuova attenzione verso una categoria di diritti (quelli di proprietà) che incominciava ad acquisire un’importanza cruciale negli anni del crollo dell’Unione sovietica90.

88 Il 13 settembre 1990 il CSSC dichiarò il decreto di Gorbachev incostituzionale perché, secondo la Legge sulle Adunanze di Massa, tali dimostrazioni potevano essere vietate non dal governo, ma solo dalle autorità locali. H. Hausmaninger, From the Soviet Committee on Constitutional

Supervision to the Russian Constitutional Court, 25 Cornell International Law Journal, 314 (1992).

89 Si veda infra, Cap. V.

90 Ovviamente, ancora una volta la decisione del CSSC era stata presa dopo aver avuto garanzia che il sistema della propriska sarebbe stato comunque eliminato. H. Hausmaninge, the Soviet

Outline

Documenti correlati