La risoluzione delle controversie sugli investiment
4.4 Le modalità di risoluzione delle controversie tra Stato ospite ed investitore straniero.
4.4.5 Il diritto applicabile e l‟esecuzione del lodo arbitrale.
Per capire quali saranno le norme che l‘ICSID applicherà nella risoluzione della controversia sottoposta alla sua attenzione bisogna far
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riferimento all‘art. 42 della Convenzione di Washington248
il quale in primis fa riferimento alla legge scelta dall‘accordo delle Parti e subito dopo prende in considerazione il caso in cui tale accordo manchi ed allora se ne prevede la determinazione ad opera del tribunale stesso. Nel caso degli accordi bilaterali, accanto ai casi di determinazione espressa nella clausola ICSID da parte delle Parti contraenti, la scelta viene effettuata in modo indiretto ossia le Parti si limitano a stabilire che lo Stato ospite deve accordare all‘investimento straniero un trattamento non inferiore a quello previsto dal diritto internazionale. Ciò implica che il diritto interno dello Stato ospite potrà essere applicato fino a che non comporta un trattamento incompatibile con il diritto internazionale.
Per quanto riguarda la determinazione da parte del Tribunale in mancanza di accordo delle parti, l‘art. 42 fa riferimento a delle ―rules of law‖, espressione che si presta a varie interpretazioni ed al fine di verificarne l‘accettabilità occorre tener presente che l‘espressione rules of law, implica l‘esistenza di un sistema giuridico al quale le ―rules‖ in questione appartengano o nel quale possano inserirsi249.
Nel silenzio delle parti vi è il contemporaneo richiamo all‘ordinamento giuridico dello Stato ospite ed ai principi di diritto internazionale, i
248 Art 42 Convenzione di Washington: ‖1. The tribunal shall decide a dispute in
accordance with such rules of law as may be agreed by the parties. In the absence of such agreement, the Tribunal shall apply the law of the Contracting State party to the dispute (including its rules on the conflict of laws) and such rules of law as may be applicable.
2.The Tribunal may not bring in a finding of non liquet on the ground of silence or obscurity of the law.
3. The provisions of paragraphs 1 and 2 shall not prejudice the power of the Tribunal to decide a dispute ex aequo et bono if the parties so agrees‖.
249 V. GIARDINA A., La Legge Regolatrice dei Contratti di Investimento nel Sistema
, in Riv.d.i.p.p., 1982, pp.679 ss. ; HIRSCH M., The Arbitration Mechanism of the International Center for the Settlement of Investment Disputes, 1993; SINAGRA A., L‘Arbitrato Commerciale Internazionale nel sistema del Cirdi ed i suoi recenti sviluppi, Ed.Cedam, Padova, 1984.
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quali vengono in considerazione in funzione di limite all‘applicazione dell‘ordinamento dello Stato destinatario dell‘investimento, per cui in caso di contrasto, le norme di tale ordinamento verranno disapplicate.250
Quest‘ultimo punto viene generalmente inteso nel senso che il tribunale controllerà che le disposizioni legislative dello Stato, parte contraente della controversia, siano conformi al diritto internazionale251, e che potrà essere utilizzato per sopperire ad eventuali carenze del diritto interno.
Interessante interpretazione deriva dalla sentenza del caso AMCO Asia v. Repubblica di Indonesia del 31 maggio 1990252, nella quale si svincola l‘applicazione del diritto internazionale dall‘esistenza di una lacuna del diritto interno o di un contrasto tra questo e il diritto internazionale, sottolineando la piena libertà del tribunale nell‘individuazione dei principi applicabili.
Esempio opposto lo ritroviamo nella sentenza Klockner v. Camerun del 21 ottobre 1983, che fu annullata in quanto fu ravvisato, da un apposito Comitato ad hoc, che il tribunale ignorò totalmente il diritto statale camerunese basandosi esclusivamente sul diritto internazionale In ogni caso, se il Tribunale lo ritiene opportuno e le Parti vi acconsentono, potrà statuire ex aequo et bono.
Nell‘ambito del riconoscimento ed esecuzione di una sentenza resa in base alla Convenzione di Washington, viene stabilito l‘obbligo di ogni Stato contraente di riconoscere il carattere vincolante delle sentenze
250V. BERNARDINI, L‘arbitrato op.cit.
251 V. PORRO G,Ampliamento della disciplina giuridica della cooperazione
economica e riflessi della sovranità statuale, Giappichelli ed., Torino, 2000, pp.90 ss.
252
Sentenza Amco Asia c.Repubblica d‘Indonesia in Journal de Droit International, 1991, pp.172 ss.
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ICSID e di assicurare l‘esecuzione sul suo territorio delle obbligazioni pecuniarie che ne derivano, equiparandole alle sentenze dei tribunali nazionali253.
Pertanto, la sentenza ICSID non derivando la sua forza obbligatoria da un determinato sistema giuridico nazionale, ma solo dalla Convenzione, non può essere considerata alla stregua di qualsiasi sentenza straniera che gli Stati sono impegnati a riconoscere anche in virtù di convenzioni internazionali di cui sono parte.
La sentenza ICSID è inoltre impugnabile solo per i motivi e coi mezzi indicati dalla Convenzione stessa254 ossia tramite la revisione e l‘annullamento, il ricorso ai quali può determinare la sospensione dell‘esecuzione255
.
In caso di revisione, competente a decidere è lo stesso tribunale arbitrale che ha emesso la sentenza ( e solo in caso di sua impossibilità a procedervi è costituito un nuovo tribunale); sulle istanze di annullamento, competente è uno speciale comitato ad hoc di tre membri nominati dal Presidente del Consiglio Amministrativo.
L‘annullamento può derivare solo da gravi violazioni procedurali : un
253
V. art 54.1 Convenzione di Washington: ‖ Each Contracting State shall recognize an award rendered pursuant to this Convention as binding and enforce the pecuniari obligations imposer bu that award within its territories as if it were a final judgment of a court in that State. A contracting State with a federal constitution may enforce such an award in or through its federal courts and may provide that such courts shall treat the award as if it were a final judgment of the courts of a constituent state‖.
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V. art 52.1 Convenzione di Washington :‖ Either party may request annulment of the award by an application in writing addressed to the Secretary-General on one or more of the following grounds:
(a) that the Tribunal was not properly constitued; (b) that the Tribunalhas manifestly exceeded its powers;
(c) that there was corruption on the part of a member of the tribunal;
(d) that therer has been a serious departure from a fundamental rule of procedure; or (e) that the award has failed to state the reasons on which it is based.‖
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V. RUBINO-SAMMARTANO, L‘arbitrato Internazionale, Cedam, Padova, 1989, pp.117 ss.
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vizio nella costituzione del tribunale; un manifesto eccesso di potere da parte dello stesso; la corruzione di un membro del Tribunale; un‘inosservanza grave di una norma procedurale fondamentale e il difetto di motivazione della sentenza256.