• Non ci sono risultati.

Il fenomeno dell’abbandono scolastico in Liguria

S CUOLA , U NIVERSITÀ , F ORMAZIONE E C APITALE U MANO

3.3 Il fenomeno dell’abbandono scolastico in Liguria

Il contrasto all’abbandono scolastico16 rappresenta uno dei cinque obiettivi

proposti dalla Commissione europea nell’ambito della strategia Europa 202017. Il

valore obiettivo, definito per l’Europa in primis pari al 10 per cento, è stato succes- sivamente rivisto in un intervallo che va dal 10,3 al 10,5 per cento e, per quanto ri- guarda l’Italia18, nell’intervallo tra il 15 e il 16 per cento. Questa linea politica co-

mune europea è stata determinata dal riconoscimento dell’istruzione e della forma- zione come settore portante per lo sviluppo di un’economia competitiva e per l’acquisizione dei diritti di cittadinanza, che rischiano di essere negati dall’intreccio tra disagio sociale e dispersione scolastica.

In quest’ottica l’indicatore correntemente utilizzato a livello comunitario per monitorare gli abbandoni scolastici precoci è rappresentato dai giovani tra i 18 e i 24 anni che non dispongono di titolo di studio o qualifica superiore a quello ottenu- to a conclusione del primo ciclo di istruzione e che risultano fuori sia dal sistema

15L’indicatore va interpretato con cautela, in quanto non tiene conto, ad esempio, della presenza di studenti ripe-

tenti dell’anno precedente, del passaggio di studenti alla scuola non statale e dei trasferimenti di residenza.

16La letteratura nord-americana utilizza il termine drop-out per indicare “... young people who leave school with-

out gaining a high school diploma ...” (Lamb et al. 2011, p.4). Più ampio è invece il concetto di dispersione sco- lastica, recentemente definito dal MIUR come “un fenomeno multidimensionale e complesso che investe l’intero contesto scolastico-formativo e comprende in sé aspetti diversi, che non si identificano esclusivamente con l’abbandono, ma fanno riferimento ad un insieme di fattori - irregolarità nelle frequenze, ritardi, non ammissione all’anno successivo, ripetenze, interruzioni – che possono sfociare nel fallimento formativo e nell’uscita antici- pata dei ragazzi dal sistema scolastico.” (Camera Deputati 29/4/2014, p.57).

17Europe 2020. A strategy for smart, sustainable and inclusive growth. Communication from the Commission.

COM (2010) 2020 Final, 3 March 2010.OCSE, Uno sguardo sull'istruzione 2014: Indicatori dell'OCSE, 2014. http://www.oecd.org/education/eag.htm.

18Per garantirne l’attuazione, la Commissione ha proposto la traduzione degli obiettivi dell'Unione Europea in

obiettivi e percorsi da adattare alle specifiche situazioni nazionali. Per tale ragione, ogni Stato membro, presen- tando annualmente alla Commissione il proprio Programma Nazionale di Riforme (PNR), ha fissato i traguardi nazionali, prospettando anche un livello a medio termine per ciascun obiettivo. Programma nazionale di riforme (PNR) 2014, deliberato dal Consiglio dei Ministri l’8 aprile 2014. http://www.tesoro.it/doc-finanza- pubblica/def/2014/index.html.

un dato anno di corso nell’anno scolastico considerato, rispetto a quelli iscritti all’anno di corso precedente di un anno prima15.

L’osservazione dei tassi di passaggio mostra che, ad esempio, nell’A.S. 2011/12 gli iscritti al II anno di corso sono il 93,3 per cento degli iscritti al I anno di corso nell’anno scolastico precedente. Analogamente, nell’A.S. 2012/13 gli iscritti al III anno di corso sono il 90 per cento degli iscritti al II anno di corso nell’anno scolastico precedente. Proseguendo il corso di studi osserviamo che nell’A.S. 2014/15 i 10.101 studenti iscritti al V anno di corso sono il 94,9 per cento degli iscritti al IV anno di corso nell’anno scolastico precedente ma sono appena il 73,2 per cento di quelli che si erano iscritti al I anno di corso nell’A.S. 2010/11. Questa caduta nei tassi di passaggio osservata lungo tutto l’arco del corso di studi può indicare la presenza di fenomeni di dispersione scolastica che la messa a punto di politiche di orientamento scolastico attentamente mirate può contribuire a scon- giurare o almeno a mitigare.

3.3 Il fenomeno dell’abbandono scolastico in Liguria

Il contrasto all’abbandono scolastico16 rappresenta uno dei cinque obiettivi

proposti dalla Commissione europea nell’ambito della strategia Europa 202017. Il

valore obiettivo, definito per l’Europa in primis pari al 10 per cento, è stato succes- sivamente rivisto in un intervallo che va dal 10,3 al 10,5 per cento e, per quanto ri- guarda l’Italia18, nell’intervallo tra il 15 e il 16 per cento. Questa linea politica co-

mune europea è stata determinata dal riconoscimento dell’istruzione e della forma- zione come settore portante per lo sviluppo di un’economia competitiva e per l’acquisizione dei diritti di cittadinanza, che rischiano di essere negati dall’intreccio tra disagio sociale e dispersione scolastica.

In quest’ottica l’indicatore correntemente utilizzato a livello comunitario per monitorare gli abbandoni scolastici precoci è rappresentato dai giovani tra i 18 e i 24 anni che non dispongono di titolo di studio o qualifica superiore a quello ottenu- to a conclusione del primo ciclo di istruzione e che risultano fuori sia dal sistema

15L’indicatore va interpretato con cautela, in quanto non tiene conto, ad esempio, della presenza di studenti ripe-

tenti dell’anno precedente, del passaggio di studenti alla scuola non statale e dei trasferimenti di residenza.

16La letteratura nord-americana utilizza il termine drop-out per indicare “... young people who leave school with-

out gaining a high school diploma ...” (Lamb et al. 2011, p.4). Più ampio è invece il concetto di dispersione sco- lastica, recentemente definito dal MIUR come “un fenomeno multidimensionale e complesso che investe l’intero contesto scolastico-formativo e comprende in sé aspetti diversi, che non si identificano esclusivamente con l’abbandono, ma fanno riferimento ad un insieme di fattori - irregolarità nelle frequenze, ritardi, non ammissione all’anno successivo, ripetenze, interruzioni – che possono sfociare nel fallimento formativo e nell’uscita antici- pata dei ragazzi dal sistema scolastico.” (Camera Deputati 29/4/2014, p.57).

17Europe 2020. A strategy for smart, sustainable and inclusive growth. Communication from the Commission.

COM (2010) 2020 Final, 3 March 2010.OCSE, Uno sguardo sull'istruzione 2014: Indicatori dell'OCSE, 2014. http://www.oecd.org/education/eag.htm.

18Per garantirne l’attuazione, la Commissione ha proposto la traduzione degli obiettivi dell'Unione Europea in

obiettivi e percorsi da adattare alle specifiche situazioni nazionali. Per tale ragione, ogni Stato membro, presen- tando annualmente alla Commissione il proprio Programma Nazionale di Riforme (PNR), ha fissato i traguardi nazionali, prospettando anche un livello a medio termine per ciascun obiettivo. Programma nazionale di riforme (PNR) 2014, deliberato dal Consiglio dei Ministri l’8 aprile 2014. http://www.tesoro.it/doc-finanza- pubblica/def/2014/index.html.

nazionale di istruzione sia da quello regionale di istruzione e formazione professio- nale (Early School Leavers – ESL)19.

Tavola 3.6 - Strategia Europa 2020: livello del target dell’Italia sull’indicatore "Ab- bandoni scolastici"

INDICATORE LIVELLO CORRENTE (ANNO 2013) OBIETTIVOAL 2020 A MEDIO TERMINEOBIETTIVI Abbandoni scolastici 22,0 per cento (Area Con-17,0 per cento (Italia)

vergenza) 16 per cento

17,9 per cento al 2013 17,3 per cento al 2015

Fonte: Europe 2020. A strategy for smart, sustainable and inclusive growth.

L’analisi del tasso di abbandono scolastico è molto utile per valutare i progres- si maturati verso una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva quale fattore es- senziale dello sviluppo economico; tuttavia però bisogna tenere presente che è solo uno degli elementi che consentono di monitorare la qualità dell’istruzione in Euro- pa e misurarne l’inefficienza.

3.3.1 La Liguria nel contesto nazionale ed europeo degli abbandoni scolastici

Nell’ambito dei principali Paesi dell’Unione Europea, Germania e Francia si trovano in buona posizione con valori pari rispettivamente al 9,9 e 9,7 per cento, mentre la posizione peggiore è occupata dalla Spagna, con un tasso di abbandoni scolastici precoci (Early School Leavers) del 23,6 per cento. Tra i Paesi che presen- tano incidenze inferiori al target europeo, i più virtuosi sono Slovenia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia (tutti con valori inferiori al 6 per cento).

In Italia, i dati più recenti relativi al 2013 mettono in luce che i giovani tra i 18 e i 24 anni con esperienza di abbandono scolastico sono scesi a 729mila (30mila in meno rispetto al 2012), di cui il 60,6 per cento maschi.

Sebbene l’abbandono scolastico sia in progressivo calo, l’Italia è ancora lonta- na dagli obiettivi europei: nel 2013 la quota di giovani che ha interrotto precoce- mente gli studi è pari al 17 per cento. Il valore medio dell’indicatore nell’UE28 si attesta, invece, al 12 per cento.

La Liguria presenta nel 2013 una percentuale di abbandoni del 15,1 per cento ed evidenzia una diminuzione di 2,1 punti percentuali rispetto all’anno precedente, quasi 2 punti percentuali in meno rispetto al dato nazionale.

Il Veneto è l’unica Regione italiana ad avere quasi raggiunto il target europeo, con un valore dell’indicatore pari al 10,3 per cento (Tavola 3.8), mentre il traguar-

19Eurostat utilizza la nozione di Early School Leavers per indicare: “... the population aged 18 to 24 having at-

tained at most lower secondary education and not being involved in further education or training. The numerator of the indicator refers to persons aged 18 to 24 who meet the following two conditions: (a) the highest level of education or training they have completed is ISCED 0, 1, 2 or 3C short and (b) they have not received any edu- cation or training in the four weeks pre - ceding the survey. The denominator in the total population consists of the same age group, excluding the respondents who have not answered the questions ‘highest level of education or training successfully completed’ and ‘participation to education and training.” (Educational attainment and outcomes of education - http://epp.eurostat.ec.europa.eu/cache/ITY_SDDS/EN/ edat_esms.htm).

Tavola 3.7 - Giovani che abbandonano prematuramente gli studi nei paesi dell’Unione

Documenti correlati