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Partecipazione al mercato del lavoro della popolazione residente in Li guria – Anno 2014 (dati in migliaia)

Nell'analisi delle differenze per genere del rendimento degli studenti non emergono differenze significative fatta eccezione per la quinta primaria

Grafico 4.1 Partecipazione al mercato del lavoro della popolazione residente in Li guria – Anno 2014 (dati in migliaia)

Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

Il presente capitolo è stato redatto da: Raffaella Succi – Istat (par. 4.1, 4.4, 4.5 e 4.6), Claudio Torri- giani - Università degli Studi di Genova (par. 4.2 e 4.3) e Sebastiano Benasso - Università degli Studi di Genova (par. 4.7).

4.2 L’evoluzione dell’occupazione

Nel 2014, in Liguria, il numero di occupati si attesta come detto sopra a circa 599 mila unità. Questo dato riporta la regione, dopo un decennio, a livelli inferiori a quelli osservati nel 2004. Rispetto all’anno 2008, quando il numero di lavoratori ammontava a poco meno di 636 mila persone, la riduzione di occupati è di circa 36.500 unità. In termini relativi, la variazione osservata in Liguria tra il 2008 e il 2014, pari a -5,7 per cento, è ben superiore a quella registrata sia nell’intero Paese (-3,5 per cento) sia soprattutto nel Nord-ovest, dove si osserva una contrazione complessiva pari a circa 163 mila unità (-2,4 per cento). I lavoratori liguri sono il 9 per cento circa di quelli dell’aggregato di riferimento, ma la riduzione di occupati nella regione pesa per il 22,4 per cento sulla perdita complessiva di posti di lavoro nel Nord-ovest. Il dettaglio territoriale mostra che, in termini relativi, sono state le province di Imperia e Genova a subire il maggiore contraccolpo occupazionale del- la crisi (-6,9 per cento e -6,5 per cento rispettivamente) mentre la provincia di La Spezia ha subito una riduzione inferiore (-3,7 per cento), proporzionalmente in li- nea con quella media nazionale e quella di Savona fa registrare un calo intermedio e comunque significativo dell’occupazione (-4,2 per cento).

Tavola 4.1 – Occupati per provincia in Liguria –Anni 2004 - 2014 (valori asso-

luti in migliaia) 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Imperia 76,5 77,6 83,8 87,5 87,8 83,8 83,9 87,9 85,5 79,4 81,7 Savona 105,1 110,1 114,0 113,4 112,8 115,8 111,0 111,2 110,2 106,3 108,1 Genova 346,5 341,2 336,0 343,9 348,0 352,3 345,4 342,6 339,6 331,4 325,5 La Spezia 82,5 85,2 89,1 88,3 87,0 79,8 83,8 87,9 85,1 86,1 83,8 Liguria 610,6 614,1 622,9 633,2 635,7 631,7 624,0 629,6 620,3 603,1 599,1

Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

La disaggregazione del dato per genere evidenzia che, nei sei anni considerati, è soprattutto l’occupazione maschile a diminuire, con una perdita di oltre 29 mila unità (-8,1 per cento), rispetto ad una significativa ma più contenuta riduzione, pari a circa 7.400 unità (-2,7 per cento) delle lavoratrici. La componente maschile pesa per il 79,7 per cento sulla riduzione complessiva registrata a livello regionale. Ri- guardo alle classi di età, sono da notare un picco negativo nella fascia 25-34 anni, dove si registra rispetto al 2008 una perdita di 38 mila unità, e uno positivo nella classe 55-64 anni, dove viceversa si osserva un incremento pari a 29 mila occupati (Grafico 4.2)1.

1Per una interessante e dettagliata analisi della dinamica dell’occupazione in Liguria tra il primo quadrimestre

2004 e il secondo quadrimestre del 2012 si rimanda a Poli, S. (2013), “Il mercato del lavoro ligure tra ciclicità e crisi contingente” , in Poli S. et al., Il mercato del lavoro tra crisi e postmodernità. L’esperienza del caso geno-

vese, FrancoAngeli, Milano, pp. 112-120.

4.2 L’evoluzione dell’occupazione

Nel 2014, in Liguria, il numero di occupati si attesta come detto sopra a circa 599 mila unità. Questo dato riporta la regione, dopo un decennio, a livelli inferiori a quelli osservati nel 2004. Rispetto all’anno 2008, quando il numero di lavoratori ammontava a poco meno di 636 mila persone, la riduzione di occupati è di circa 36.500 unità. In termini relativi, la variazione osservata in Liguria tra il 2008 e il 2014, pari a -5,7 per cento, è ben superiore a quella registrata sia nell’intero Paese (-3,5 per cento) sia soprattutto nel Nord-ovest, dove si osserva una contrazione complessiva pari a circa 163 mila unità (-2,4 per cento). I lavoratori liguri sono il 9 per cento circa di quelli dell’aggregato di riferimento, ma la riduzione di occupati nella regione pesa per il 22,4 per cento sulla perdita complessiva di posti di lavoro nel Nord-ovest. Il dettaglio territoriale mostra che, in termini relativi, sono state le province di Imperia e Genova a subire il maggiore contraccolpo occupazionale del- la crisi (-6,9 per cento e -6,5 per cento rispettivamente) mentre la provincia di La Spezia ha subito una riduzione inferiore (-3,7 per cento), proporzionalmente in li- nea con quella media nazionale e quella di Savona fa registrare un calo intermedio e comunque significativo dell’occupazione (-4,2 per cento).

Tavola 4.1 – Occupati per provincia in Liguria –Anni 2004 - 2014 (valori asso-

luti in migliaia) 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 Imperia 76,5 77,6 83,8 87,5 87,8 83,8 83,9 87,9 85,5 79,4 81,7 Savona 105,1 110,1 114,0 113,4 112,8 115,8 111,0 111,2 110,2 106,3 108,1 Genova 346,5 341,2 336,0 343,9 348,0 352,3 345,4 342,6 339,6 331,4 325,5 La Spezia 82,5 85,2 89,1 88,3 87,0 79,8 83,8 87,9 85,1 86,1 83,8 Liguria 610,6 614,1 622,9 633,2 635,7 631,7 624,0 629,6 620,3 603,1 599,1

Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

La disaggregazione del dato per genere evidenzia che, nei sei anni considerati, è soprattutto l’occupazione maschile a diminuire, con una perdita di oltre 29 mila unità (-8,1 per cento), rispetto ad una significativa ma più contenuta riduzione, pari a circa 7.400 unità (-2,7 per cento) delle lavoratrici. La componente maschile pesa per il 79,7 per cento sulla riduzione complessiva registrata a livello regionale. Ri- guardo alle classi di età, sono da notare un picco negativo nella fascia 25-34 anni, dove si registra rispetto al 2008 una perdita di 38 mila unità, e uno positivo nella classe 55-64 anni, dove viceversa si osserva un incremento pari a 29 mila occupati (Grafico 4.2)1.

1Per una interessante e dettagliata analisi della dinamica dell’occupazione in Liguria tra il primo quadrimestre

2004 e il secondo quadrimestre del 2012 si rimanda a Poli, S. (2013), “Il mercato del lavoro ligure tra ciclicità e crisi contingente” , in Poli S. et al., Il mercato del lavoro tra crisi e postmodernità. L’esperienza del caso geno-

vese, FrancoAngeli, Milano, pp. 112-120.

Grafico 4.2 –Occupati per classi di età in Liguria - Anni 2008 - 2014 –(variazioni per-

centuali)

Fonte: ns. elaborazione su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

Nel 2014, in Liguria, il tasso di occupazione è pari al 60,7 per cento, al di so- pra del dato medio nazionale (55,7 per cento) ma al di sotto di quello delle aree ter- ritoriali di riferimento del Nord (64,3 per cento) e del Nord-ovest (63,8 per cento). Grafico 4.3 – Tasso di occupazione in Liguria, Nord-ovest, Nord e Italia – Anni 2004 -

2014 (valori percentuali)

Fonte: ns. elaborazione su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro -40 -30 -20 -10 0 10 20 30 40

15 - 24 anni 25 - 34 anni 35 - 44 anni 45 - 54 anni 55 - 64 anni

50 52 54 56 58 60 62 64 66 68 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Come illustra il Grafico 4.3, il dato ligure mantiene nel tempo questa posizione intermedia e, così come il suo valore aumenta più rapidamente rispetto agli aggre- gati di riferimento tra il 2004 e il 2008, altrettanto repentinamente ridiscende, in particolare tra il 2008 e il 2013, con una riduzione pari a -2,5 punti percentuali, a indicare la debolezza strutturale del mercato del lavoro locale. Nello stesso arco temporale, infatti, la riduzione del tasso di occupazione osservata sia nel Nord- ovest (-0,6 punti) e nel Nord (-1,0) sia nell’intera penisola (-1,3) è molto inferiore a quella della Liguria. La media 2014 fa registrare un generalizzato quanto modesto segnale di rialzo del tasso di occupazione, recentemente confermato anche dai dati aggregati relativi al primo trimestre 2015.

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