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Tasso di disoccupazione per genere in Liguria – Anni 2004 2014 (valor

Nell'analisi delle differenze per genere del rendimento degli studenti non emergono differenze significative fatta eccezione per la quinta primaria

Tavola 4.3 Tasso di disoccupazione per genere in Liguria – Anni 2004 2014 (valor

percentuali)

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 femmine 8,2 9,1 6,7 5,6 7,1 7,1 7,5 7,2 10,2 10,9 11,7 maschi 4,1 3,2 3,4 4,2 4,0 4,7 5,9 5,8 6,3 8,9 10,2

totale 5,8 5,8 4,8 4,8 5,4 5,8 6,6 6,4 8,1 9,8 10,8

Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

La disaggregazione del dato in base al genere permette di osservare, per il tas- so di disoccupazione femminile, un picco al 9,1 per cento nel 2005, anno in cui la forbice rispetto al tasso maschile è pari a 5,9 punti. Nei due anni seguenti la per- centuale di donne disoccupate scende fino a toccare, nel 2007, il minimo del 5,6 per cento per poi riprendere ad aumentare fino a raddoppiare nel 2014, con un tasso all’11,7 per cento che riporta ai livelli del 1998-99. La percentuale dei disoccupati maschi, che nel 2005 è pari al 3,2 per cento, cresce in modo sostenuto convergendo verso il tasso femminile e, nel 2014, si attesta al 10,2 per cento, un valore più che triplo rispetto al 2005. Anche in questo caso, per trovare una percentuale altrettanto elevata di maschi disoccupati bisogna tornare indietro fino all’anno 2000.

Nel 2014 la disoccupazione di lunga durata (Grafico 4.8) incide in Liguria per il 56,2 per cento della disoccupazione complessiva, un dato allarmante, inferiore a quello medio nazionale (60,7 per cento) e del Nord-ovest (57,1 per cento) ma supe- riore alla media delle regioni del Nord (54,6 per cento). Rispetto all’anno 2007, quando in Liguria la quota di persone in cerca di occupazione da oltre 12 mesi era

3 5 7 9 11 13 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

(+2,8 punti) risulta molto più accelerato rispetto a quello osservato per gli aggregati del Nord-ovest (+1,3) e del Nord (+1,2).

Grafico 4.7 – Tasso di disoccupazione in Liguria, Nord-ovest, Nord e Italia - Anni 2004 - 2014

Fonte: ns. elaborazione su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

Tavola 4.3 – Tasso di disoccupazione per genere in Liguria – Anni 2004 - 2014 (valori

percentuali)

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 femmine 8,2 9,1 6,7 5,6 7,1 7,1 7,5 7,2 10,2 10,9 11,7 maschi 4,1 3,2 3,4 4,2 4,0 4,7 5,9 5,8 6,3 8,9 10,2

totale 5,8 5,8 4,8 4,8 5,4 5,8 6,6 6,4 8,1 9,8 10,8

Fonte: Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

La disaggregazione del dato in base al genere permette di osservare, per il tas- so di disoccupazione femminile, un picco al 9,1 per cento nel 2005, anno in cui la forbice rispetto al tasso maschile è pari a 5,9 punti. Nei due anni seguenti la per- centuale di donne disoccupate scende fino a toccare, nel 2007, il minimo del 5,6 per cento per poi riprendere ad aumentare fino a raddoppiare nel 2014, con un tasso all’11,7 per cento che riporta ai livelli del 1998-99. La percentuale dei disoccupati maschi, che nel 2005 è pari al 3,2 per cento, cresce in modo sostenuto convergendo verso il tasso femminile e, nel 2014, si attesta al 10,2 per cento, un valore più che triplo rispetto al 2005. Anche in questo caso, per trovare una percentuale altrettanto elevata di maschi disoccupati bisogna tornare indietro fino all’anno 2000.

Nel 2014 la disoccupazione di lunga durata (Grafico 4.8) incide in Liguria per il 56,2 per cento della disoccupazione complessiva, un dato allarmante, inferiore a quello medio nazionale (60,7 per cento) e del Nord-ovest (57,1 per cento) ma supe- riore alla media delle regioni del Nord (54,6 per cento). Rispetto all’anno 2007, quando in Liguria la quota di persone in cerca di occupazione da oltre 12 mesi era

3 5 7 9 11 13 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Liguria Nord-ovest Nord Italia

scesa al 33,2 per cento, si osserva per questo indicatore un incremento di ben 23 punti percentuali, superiore a quello osservato sia per l’intero paese (+14,6 punti) sia per le aree del Nord-ovest (+19,8) e del Nord (+20,1).

Grafico 4.8 – Incidenza della disoccupazione di lunga durata6in Liguria, Nord-ovest, Nord, Italia – Anni 2004 - 2014 (valori percentuali)

Fonte: ns. elaborazione su dati Istat, Rilevazione sulle forze di lavoro

Grafico 4.9 – Tasso di disoccupazione giovanile in Liguria, Nord. Nord-ovest e Italia – Anni 2004 - 2014 (valori percentuali)

Fonte: ns elaborazione su dati Istat, rilevazione sulle orze di lavoro

6Quota di persone in cerca di occupazione da oltre 12 mesi sul totale delle persone in cerca di occupazione (per-

centuale). 32 37 42 47 52 57 62 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Liguria Nord-ovest Nord Italia

10 15 20 25 30 35 40 45 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014

Liguria Nord-ovest Nord Italia

La disoccupazione giovanile risulta più che raddoppiata in 10 anni: la percen- tuale di giovani tra i 15 e i 24 anni in cerca di occupazione, che nel 2004 era pari al 21,1 per cento e nel 2006 aveva toccato il 16,4 per cento, nel 2014 risulta in forte aumento e raggiunge il 45,0 per cento, dato superiore alla pur elevata media nazio- nale (42,7 per cento) al Nord-ovest (35,5 per cento) e soprattutto al Nord (32,7 per cento). Il dato disaggregato per genere evidenzia che il tasso di disoccupazione del- le giovani liguri (46,2 per cento) è superiore a quello dei maschi (44,3 per cento).

In base alle stime della rilevazione sulle Forze di lavoro, in Liguria il tasso di disoccupazione al quarto trimestre 2014 è pari all’11,2 per cento, in ulteriore cre- scita (+1,3 punti) rispetto al 9,9 per cento osservato nello stesso periodo dell’anno precedente. Tale tendenza è confermata anche dal confronto tra il primo e il terzo trimestre del 2014 e del 2013.

L’aumento della disoccupazione è probabilmente riconducibile anche alla maggiore partecipazione al mercato del lavoro da parte della popolazione in età la- vorativa: il tasso di attività delle persone tra i 15 e i 64 anni è infatti aumentato di circa 1 punto percentuale tra il 2013 e il 2014, passando dal 67,4 per cento al 68,3 per cento. Dall’analisi dei dati trimestrali, risulta inoltre che sono soprattutto gli ul- timi due trimestri del 2014 a far segnare un aumento della propensione alla ricerca di lavoro, con un incremento del tasso di attività pari a +2,2 punti circa sia nel terzo che nel quarto trimestre 2014 rispetto agli stessi periodi dell’anno precedente. Il dettaglio di genere, unitamente ad uno sguardo retrospettivo, evidenzia inoltre che tra il 2004 e il 2014 la partecipazione femminile, passata dal 55,2 per cento al 61,3 per cento, è aumentata in misura molto più consistente (+6,1 punti percentuali) ri- spetto a quella maschile, passata dal 73,9 per cento al 75,5 per cento (+1,6 punti) nello stesso arco di tempo.

4.4 Indicatori complementari al tasso di disoccupazione

La definizione tradizionale di persone in cerca di occupazione - secondo gli standard internazionali - non tiene conto di categorie di persone che, pur se definite come inattive, non sono per nulla indifferenti rispetto alla prospettiva di avere un posto di lavoro e, come tali, si collocano ai margini della forza lavoro convenzio- nalmente definita. Si tratta di due gruppi di persone caratterizzate da un livello di contiguità (o “attaccamento”) al mercato del lavoro minore rispetto a quello dei di- soccupati tradizionalmente definiti ma superiore a quello degli altri inattivi: sono gli inattivi disponibili a lavorare, ossia coloro che non hanno cercato lavoro nelle ultime quattro settimane ma sono disponibili a iniziare a lavorare subito; gli inattivi che cercano lavoro, ossia coloro che, benché non disponibili a iniziare a lavorare subito (entro due settimane), cercano lavoro attivamente.

L’insieme di queste due categorie di individui dà luogo alla cosiddetta “forza lavoro potenziale”, la cui dimensione è tutt'altro che trascurabile. Se infatti si som- ma alla forza lavoro convenzionale la forza lavoro potenziale nella classe di età 15- 74 anni ne deriva in Liguria nel 2014 un aumento dell’offerta di lavoro regionale di circa il 6,9 per cento (6,4 per cento nel Nord-ovest e 13,6 per cento in Italia).

La disoccupazione giovanile risulta più che raddoppiata in 10 anni: la percen- tuale di giovani tra i 15 e i 24 anni in cerca di occupazione, che nel 2004 era pari al 21,1 per cento e nel 2006 aveva toccato il 16,4 per cento, nel 2014 risulta in forte aumento e raggiunge il 45,0 per cento, dato superiore alla pur elevata media nazio- nale (42,7 per cento) al Nord-ovest (35,5 per cento) e soprattutto al Nord (32,7 per cento). Il dato disaggregato per genere evidenzia che il tasso di disoccupazione del- le giovani liguri (46,2 per cento) è superiore a quello dei maschi (44,3 per cento).

In base alle stime della rilevazione sulle Forze di lavoro, in Liguria il tasso di disoccupazione al quarto trimestre 2014 è pari all’11,2 per cento, in ulteriore cre- scita (+1,3 punti) rispetto al 9,9 per cento osservato nello stesso periodo dell’anno precedente. Tale tendenza è confermata anche dal confronto tra il primo e il terzo trimestre del 2014 e del 2013.

L’aumento della disoccupazione è probabilmente riconducibile anche alla maggiore partecipazione al mercato del lavoro da parte della popolazione in età la- vorativa: il tasso di attività delle persone tra i 15 e i 64 anni è infatti aumentato di circa 1 punto percentuale tra il 2013 e il 2014, passando dal 67,4 per cento al 68,3 per cento. Dall’analisi dei dati trimestrali, risulta inoltre che sono soprattutto gli ul- timi due trimestri del 2014 a far segnare un aumento della propensione alla ricerca di lavoro, con un incremento del tasso di attività pari a +2,2 punti circa sia nel terzo che nel quarto trimestre 2014 rispetto agli stessi periodi dell’anno precedente. Il dettaglio di genere, unitamente ad uno sguardo retrospettivo, evidenzia inoltre che tra il 2004 e il 2014 la partecipazione femminile, passata dal 55,2 per cento al 61,3 per cento, è aumentata in misura molto più consistente (+6,1 punti percentuali) ri- spetto a quella maschile, passata dal 73,9 per cento al 75,5 per cento (+1,6 punti) nello stesso arco di tempo.

4.4 Indicatori complementari al tasso di disoccupazione

La definizione tradizionale di persone in cerca di occupazione - secondo gli standard internazionali - non tiene conto di categorie di persone che, pur se definite come inattive, non sono per nulla indifferenti rispetto alla prospettiva di avere un posto di lavoro e, come tali, si collocano ai margini della forza lavoro convenzio- nalmente definita. Si tratta di due gruppi di persone caratterizzate da un livello di contiguità (o “attaccamento”) al mercato del lavoro minore rispetto a quello dei di- soccupati tradizionalmente definiti ma superiore a quello degli altri inattivi: sono gli inattivi disponibili a lavorare, ossia coloro che non hanno cercato lavoro nelle ultime quattro settimane ma sono disponibili a iniziare a lavorare subito; gli inattivi che cercano lavoro, ossia coloro che, benché non disponibili a iniziare a lavorare subito (entro due settimane), cercano lavoro attivamente.

L’insieme di queste due categorie di individui dà luogo alla cosiddetta “forza lavoro potenziale”, la cui dimensione è tutt'altro che trascurabile. Se infatti si som- ma alla forza lavoro convenzionale la forza lavoro potenziale nella classe di età 15- 74 anni ne deriva in Liguria nel 2014 un aumento dell’offerta di lavoro regionale di circa il 6,9 per cento (6,4 per cento nel Nord-ovest e 13,6 per cento in Italia).

Considerando il genere e la classe di età si osserva che la forza lavoro poten- ziale presenta evidenti asimmetrie (Grafico 4.10). Per le donne nel 2014 la forza lavoro potenziale è pari in Liguria al 10,1 per cento della forza lavoro convenziona- le, più del doppio di quella maschile (4,1 per cento), mentre quella calcolata per la classe di età dei giovani (15-34 anni) risulta una volta e mezzo quella calcolata per le classi di età più anziane considerate (35-54 e 55-74 anni).

Grafico 4.10 - Forze lavoro potenziali 15-74 anni per genere (a) e per classi di età (b)

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