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Il Piano di Sviluppo Rurale e l’agricoltura irrigua

SERVIZI CONNESS

5.1 Le principali misure a favore dell’agricoltura irrigua in Sardegna

5.1.3 Il Piano di Sviluppo Rurale e l’agricoltura irrigua

Il Piano di Sviluppo Rurale (PSR) per il periodo di programmazione 2007-2013 dedica uno spazio importante ai problemi dell’agricoltura irrigua e, più in generale, degli usi agricoli dell’acqua (Regione Sardegna, 2007c).

Il Piano effettua una disamina attenta e sufficientemente scrupolosa delle emergenze legate all’agricoltura irrigua. Esso parte dalla considerazione che l’attività agricola utilizza poco l’acqua – guardando come indicatore alla SAU irrigata – a causa della presenza di un sensibile deficit idrico e di reti di distribuzione inefficienti. Inoltre, il legislatore regionale individua nella propensione degli imprenditori sardi ad orientarsi verso ordinamenti colturali irrigui poco remunerativi e nella vetustà delle reti di adduzione e distribuzione, le altre cause che non hanno consentito uno sviluppo adeguato dell’agricoltura irrigua nell’isola.

Vieppiù, si riconosce il rischio sempre più probabile che, a causa del diffuso deficit idrico, si elevi il livello di competizione tra le varie utenze (agricole, civili, industriali) e tra i vari comparti dell’agricoltura.

Nel contempo, la diffusa estensivazione delle pratiche agricole e zootecniche e livelli di utilizzo modesti di fattori produttivi inquinanti consente, comunque, che lo stato delle acque irrigue sia buono sotto il profilo qualitativo34.

Sulla base di tali considerazioni, il PSR individua alcune priorità per lo sviluppo dell’agricoltura irrigua e per un migliore uso delle acque irrigue:

• la razionalizzazione ed ammodernamento della rete irrigua di distribuzione consortile e aziendale; • la salvaguardia, la valorizzazione e il rafforzamento dei sistemi di produzione estensivi;

• la riduzione degli input agricoli inquinanti e la razionale gestione (o anche riutilizzazione a fini energetici) delle deiezioni zootecniche nelle più limitate aree intensive, normalmente di pianura, con particolare attenzione a quelle designate come vulnerabili ai nitrati35.

34 Solo il 4% delle acque superficiali presenta una “pessima” qualità ed il 14% mostra, invece, una qualità “scadente”.

35 Secondo il DGR 1/12 del 2005 di attuazione della Direttiva 676/91 CEE sui nitrati, la zone vulnerabili sono circoscritte ad una porzione di territorio di 55 KM2 che si estende nel Comune di Arborea (Alto Campidano)

Queste priorità saranno perseguite nel prossimo periodo di programmazione attraverso una serie di misure che ricadono sia nell’ASSE prioritario I del PSR “ Miglioramento della competitività del

settore agricolo e forestale”, che in quello prioritario 2 “Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale” (Tabella 5.1).

Nell’ASSE I, il Piano affronta i problemi legati all’uso dell’acqua irrigua in rispondenza a due obiettivi prioritari.

Il primo obiettivo consiste nella “ Promozione dell’ammodernamento e dell’innovazione nelle

imprese e dell’integrazione delle filiere”.

In quest’ambito, la Misura 121 dal titolo “ Ammodernamento delle aziende agricole” prevede una serie di interventi volti a migliorare le condizioni strutturali ed infrastrutturali delle aziende agrarie della Sardegna, tra i quali trovano spazio azioni orientate a consentire il risparmio della risorsa idrica. Più in particolare, si riconosce la necessità di migliorare l’efficienza del’uso dell’acqua irrigua nei comparti cerealicolo, ortofrutticolo (agrumicoltura compresa), florovivaistico e delle piante officinali ed aromatiche attraverso il potenziamento dei servizi infrastrutturali. Per quanto concerne quest’ultimo intervento programmato, il PSR darà seguito a quanto già sviluppatosi con il precedente corso di programmazione che ha permesso la diffusione su larga scala dei contatori nelle aziende agricole e zootecniche dell’isola.

Inoltre, per quanto attiene all’olivicoltura si prevede di migliorare le dotazioni strutturali in seno all’azienda in modo tale da permettere, tra le altre pratiche, l’irrigazione di soccorso in misura diffusa.

La misura non finanzia, comunque, la realizzazione di drenaggi, impianti ed opere di irrigazione a meno che essi non possano consentire un risparmio nell’uso dell’acqua di almeno il 25%

L’obiettivo di promuovere l’ammodernamento delle imprese, inoltre, dovrà essere conseguito anche tramite la Misura 125 dal titolo “ Infrastruttura connessa allo sviluppo ed all’adeguamento

dell’agricoltura e della silvicoltura” che – relativamente alla risorsa idrica - si propone di migliorare il

collegamento delle aziende agricole con la rete di acqua potabile e migliorare l’efficienza di distribuzione dell’acqua irrigua.

La misura appare espressamente orientata a risolvere, almeno in parte, alcuni problemi che affliggono il settore agricolo e zootecnico in fase di approvvigionamento dell’acqua. Infatti, l’obiettivo di migliorare l’efficienza della distribuzione sarà percorso realizzando 1) interventi straordinari per l’ampliamento della rete irrigua e della rete scolante esistente e installazione di contatori e 2) impianti per il trattamento di acque reflue per uso irriguo.

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Tab. 5.1 – Interventi a favore dell’agricoltura irrigua previsti nel Piano di Sviluppo Rurale 2007- 2013

ASSE Obiettivo prioritario Misura interventi

Misura 121

Ammodernamento delle aziende agricole

Interventi di razionalizzazione degli impianti irrigui ed installazione di apparecchiature per il controllo dei consumi (Comparti cerealicolo, ortofrutticolo, florovivaistico, vitivinicolo e delle piante officinali) PROMOZIONE

DELL’AMMODERNAMENTO E DELL’INNOVAZIONE NELLE IMPRESE E

DELL’INTEGRAZIONE DELLE FILIERE

Misura 125

Infrastruttura connessa allo sviluppo ed

all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura

Realizzazione di:

interventi straordinari per l’ampliamento della rete irrigua e della rete scolante esistente e installazione di contattori.

Impianti per il trattamento di acque reflue per uso irriguo.

A

S

S

E

I

POTENZIAMENTO DELLE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI FISICHE E TELEMATICHE Misura 125

Infrastruttura connessa allo sviluppo ed

all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura

Realizzazione di:

interventi straordinari per l’ampliamento della rete irrigua e della rete scolante esistente e installazione di contattori.

Impianti per il trattamento di acque reflue per uso irriguo.

A

S

S

E

I

I

TUTELA E MIGLIORAMENTO QUALI-QUANTITATIVO DELLE RISORSE IDRICHE SUPERFICIALI E PROFONDE

Misura 214

Pagamenti agroambientali

Incentivare pratiche agricole che consentano di: ridurre e razionalizzare l’uso dell’acqua disponibile; eliminare o ridurre sensibilmente i livelli di impiego degli inputs agricoli (fertilizzanti) e/o il loro grado di tossicità (per fitofarmaci e diserbanti)

potenzialmente inquinanti le acque superficiali e sotterranee;

gestire in modo sostenibile gli effluenti zootecnici, in particolare nelle zone vulnerabili ai nitrati.

Il finanziamento per le opere pubbliche realizzate sarà concesso interamente a fondo perduto ed il proponimento è quello di migliorare le condizioni di accesso ed uso delle acque per 375 aziende entro il 2013.

Il secondo obiettivo prioritario intitolato “ Potenziamento delle dotazioni infrastrutturali fisiche e

telematiche” è finalizzato al raggiungimento dell’equilibrio tra offerta di acqua e fabbisogni irrigui. Il

PSR designa la Misura 125 quale pienamente rispondente a far fronte a tale obiettivo.

Nell’ASSE II, l’obiettivo prioritario indirizzato all’agricoltura irrigua è quello della “ Tutela e

miglioramento quali-quantitativo delle risorse idriche superficiali e profonde”. La finalità che sottende

tale obiettivo è rappresentata dal mantenere e diffondere pratiche e sistemi agricoli in grado di favorire il risparmio idrico, oltre che eliminare o ridurre le fonti di inquinamento dell’acqua derivanti dalle attività di coltivazione ed allevamento.

Più nel dettaglio, con questo obiettivo, il legislatore regionale intende incentivare pratiche e sistemi agricoli che consentano di:

2) eliminare o ridurre sensibilmente i livelli di impiego degli input agricoli (fertilizzanti) e/o il loro grado di tossicità (per fitofarmaci e diserbanti) potenzialmente inquinanti le acque superficiali e sotterranee;

3) gestire in modo sostenibile gli effluenti zootecnici, in particolare nelle zone vulnerabili ai nitrati.

Per il raggiungimento di tali obiettivi, si dovrebbe ricorrere alla Misura 214 intitolata “Pagamenti agrombientali” e, specificamente, alle Azioni 214.1 “ Agricoltura biologica” – che incentiva il mantenimento o l’introduzione di tecniche di produzione eco-compatibili – e 214.2 “ Difesa

del suolo” che è volta a contrastare i fenomeni erosivi del suolo. Si tratta, è chiaro, di due azioni di più

ampia portata, che dovrebbero avere sensibili ricadute, nelle intenzioni dell’Amministrazione regionale, sull’agricoltura irrigua. La seconda Azione, in particolare, è improntata a contenere l’asportazione di fosforo adeso alle particelle del terreno dai suoli agricoli ai corpi idrici ricettori e la perdita di sostanza organica nei seminativi di pianura, cosicché da salvaguardare le funzioni di “ potere tampone” nei confronti dei nutrienti potenzialmente inquinanti le falde acquifere36.