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L’idea di voler realizzare un software specifico per la simultanea con testo nasce osservando il funzionamento dei lettori dei libri elettronici; la maggior parte di essi consente infatti di cliccare durante la lettura su un qualunque termine e di visualizzarne, in sovraimpressione, la definizione o la traduzione in caso di testo in lingua straniera.

Avendo deciso di proseguire e approfondire lo studio avviato nella precedente tesi1, che si è concentrato sull’interpretazione presso la CGUE e sulla terminologia giuridica, ma anche sull’utilizzo delle risorse online in cabina di interpretazione, la particolarità di questa funzione ha fatto subito pensare a un suo possibile impiego durante la simultanea con testo.

A partire da questa prima idea, si è deciso di sviluppare un piano per la creazione di un software ideale, che sia gratuito e consultabile da tutti. Il piano ha tenuto conto di tre fattori: i vantaggi riguardanti l’utilizzo di un dispositivo in cabina; i limiti imposti sia dalla simultanea con testo, sia dalla tecnologia; infine, le necessità dell’interprete nell’utilizzo di tale tecnica, confermate dalle risposte che gli interpreti hanno fornito al questionario somministrato (§ appendice IV).

Vantaggi

 Disponendo di un computer in cabina, l’interprete può effettuare ricerche e controlli tecnologici;

 se il testo è disponibile in formato digitale, potrà essere inviato via mail sul momento a tutti gli interpreti; se invece il testo è disponibile in una sola copia cartacea, il dispositivo può consentirne la digitalizzazione attraverso l’acquisizione via fotocamera.

Limiti

 Un dispositivo in cabina permette di cercare la terminologia, ma nella simultanea con testo l’interprete non può distogliere lo sguardo da quest’ultimo e quindi dovrà rinunciare all’ausilio offerto dalla tecnologia;

1 POLLICE A. (2013) Le domaine judiciaire et l’interprétation simultanée : étude d’un binôme complexe mais possible

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se il testo è disponibile solo in formato digitale, in assenza di multitasking, l’interprete dovrà ugualmente rinunciare a tutte le funzionalità del dispositivo, che rappresenterà soltanto un supporto di lettura;

 per l’acquisizione di un testo, sarà necessario un dispositivo specifico, ossia tablet con fotocamera oppure uno smartphone.

Risposte alle domande n° 2, 6, 7, 8 e 9

 Nella maggior parte dei casi, il testo è fornito all’inizio della conferenza, correndo quindi il rischio di non poter disporre di una copia per interprete;

 a causa della mancanza di tempo, il testo viene letto rapidamente da inizio a fine o appunto, finché si ha tempo;

 gli interpreti affermano di riuscire ad annotare il testo per agevolare la resa, principalmente riportando sul testo la soluzione traduttiva già nota per alcuni termini che potrebbero creare difficoltà o cercando il significato di termini sconosciuti;

 chi non annota il testo afferma di non farlo perché non ha mai abbastanza tempo.

Il piano dedicato alla creazione del software è diviso in due parti, perché sono due le funzioni che il software ideale dovrebbe svolgere: in primo luogo l’acquisizione del documento; in secondo luogo l’analisi del testo acquisito.

Prima funzione: acquisizione del documento

Acquisire il testo in formato digitale permetterà a ogni interprete sia di disporre della sua copia in mancanza di più copie e di fotocopiatrice nelle vicinanze, sia di poter sfruttare le potenzialità del dispositivo per usufruire al meglio del testo. Per acquisirlo, sarà necessario disporre di una fotocamera e di una funzione che impieghi un sistema OCR.

L’acronimo OCR sta per optical character recognition ed è un sistema che consente, come deducibile dalla denominazione, il riconoscimento ottico di caratteri2. Attraverso la fotocamera,

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il sistema analizza i caratteri presenti sul testo, come uno scanner e poi li acquisisce, digitalizzando il testo.

Seconda funzione: analisi del testo acquisito

Una volta ottenuto il testo in formato digitale, il software potrà confrontarlo con il glossario che l’interprete avrà redatto per la preparazione alla conferenza; in questo modo, il software rileverà automaticamente le parole che sono già state oggetto di traduzione nel glossario e annoterà, proprio come nella funzione dei lettori di e-book, la soluzione traduttiva.

Questa funzione permetterebbe di risparmiare tempo prezioso, un elemento che, oltre all’utilizzo contemporaneo di 5 capacità, costituisce il fattore di difficoltà più grande nella simultanea con testo. In particolare:

1. anche se non si avrà tempo di scorrere tutto il testo in lettura, il software scorrerà rapidamente il testo da inizio a fine;

2. il software annoterà automaticamente la soluzione traduttiva per i termini più tecnici, agevolando così una delle due attività più svolte dagli interpreti prima di iniziare la simultanea con testo (§2.3, fig. 12)

3. il tempo risparmiato potrà essere dedicato alla ricerca di altri termini sconosciuti, l’altra attività maggiormente svolta dagli interpreti (§ 2.3, fig. 12)

Per la ricerca di termini non presenti nel glossario, potrebbe essere integrata nell’interfaccia del software una finestra di ricerca, che rimandi a un dizionario, scelto dall’interprete fra quelli disponibili online. In questo modo, non sarà più necessario tenere aperti un software e un motore di ricerca contemporaneamente, né dover passare da uno all’altro.

Infine, quanto all’accessibilità del software, per permetterne l’utilizzo sia su pc che su tablet e con tutti i sistemi operativi, l’ideale sarebbe creare una pagina web che presenti le stesse funzionalità elencate; in questo modo non sarebbe necessario sviluppare il software in più versioni.

I risultati della domanda n° 10 del questionario (§2.3, fig.7) hanno illustrato i motivi che spingono alcuni interpreti a non adoperare la simultanea con testo o a utilizzarla raramente: il 78,6% degli intervistati concorda con la prima opzione e afferma che il testo ricevuto qualche minuto prima è un elemento di disturbo, tanto da preferire la simultanea ordinaria; il restante

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21,4% afferma di aver provato ad adoperare la simultanea con testo, ma con risultati poco soddisfacenti rispetto alla simultanea “ordinaria”.

Oltre all’ispirazione che ha portato alla nascita di questa idea, è stata dominante la convinzione che il testo scritto di un discorso sia una risorsa molto preziosa per l’interprete; non poterla utilizzare perché consegnata a ridosso dell’interpretazione, vuol dire perdere un’opportunità. Pertanto, si spera che questo tipo di software possa consentire un utilizzo maggiore del testo quando disponibile e di conseguenza, anche della simultanea con testo.