Al fine di comprendere l’utilità dei software oggi disponibili per l’interpretazione, bisogna concentrarsi, seppur brevemente, sull’attività dell’interprete prima e durante una conferenza. Quando un interprete è chiamato a prestare servizio in occasione di una conferenza, è necessaria una preparazione quanto più vasta sull’argomento che verrà trattato. Gile (1995: 126-127) definisce questo tipo di preparazione “préparation ad hoc”: la preparazione dovrà essere di tipo “tematico”, ossia basata su concetti e nozioni, ma anche di tipo “terminologico”, poiché una
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volta acquisiti i concetti, sarà necessario acquisire la terminologia nelle lingue da e verso cui si interpreterà.
Molto spesso, come conferma anche Gile (ibidem), la fase di preparazione deve essere espletata in tempi molto stretti, poiché il tempo che intercorre fra l’assegnazione dell’incarico e la conferenza è scarso; l’interprete ha quindi bisogno di prepararsi nel miglior modo, nel minor tempo.
I primi software per l’estrazione e la gestione terminologica sono stati concepiti per il lavoro del traduttore; sebbene anche il traduttore sia costretto a lavorare in tempi molto stretti, la necessità terminologiche fra le due professioni sono differenti. Il traduttore mira alla ricerca del termine più preciso e per questo ha a disposizione tantissimi strumenti, tra i quali dizionari, enciclopedie e corpora per costruire database terminologici molto accurati; le schede terminologiche presenti nei database sono solitamente composte da numerosi campi, che spaziano dal dominio alla categoria grammaticale. Anche l’interprete mira alla ricerca del termine più preciso e può disporre di numerose fonti così come di schede terminologiche accurate, ma a differenza del traduttore, al momento dell’interpretazione non potrà consultarle debitamente, a causa dell’immediatezza che il servizio di interpretazione richiede.
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Figura 20 Dettaglio della scheda terminologica
SDL Multiterm è uno dei software più conosciuti e utilizzati per la gestione terminologica; come si può notare, i dettagli della scheda sono così numerosi da non permettere una consultazione rapida.
Per questo, come dimostrato da Valentini (2012) e Fantinuoli (2009: 412), la maggior parte degli interpreti opta per la costruzione di glossari attraverso programmi di trattamento generici come Word® oppure Excel®, perché più rapidi da utilizzare, con la sola compilazione del campo termine.
Pertanto, i programmi concepiti esclusivamente per l’interpretazione devono basarsi sulle necessità di rapidità e facilità di consultazione. Negli ultimi anni sono stati sviluppati diversi software ad hoc, la maggior parte dei quali si concentra sulla creazione e l’archiviazione di glossari, altri invece offrono ulteriori funzionalità.
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Qui di seguito vengono proposte brevi descrizioni di software già noti nel mercato e che sono già stati oggetto di studi accademici1, nonché di software reperiti soltanto dopo lunghe ricerche
in rete; trattandosi di un “segmento di mercato piuttosto ridotto” (Moser 1992: 507), i software per l’interpretazione non sono molto sponsorizzati, pertanto non è escluso che al di fuori dei software presentati ne siano stati prodotti di nuovi.
Interplex©
Interplex2© è stato creato da Peter Sand nel 2002. Il programma è stato appositamente ideato non solo per la creazione e l’archiviazione di glossari, ma per la consultazione in cabina. Il software è composto da un’interfaccia molto semplice ed è disponibile anche per dispositivi mobili come iPhone® e IPad®; la versioni per pc e tablet sono disponibili a pagamento, mentre la versione per smartphone è gratuita.
Interplex© permette di importare glossari già creati con programmi di trattamento testi come Word® o Excel® oppure di creare nuovi glossari.
Ogni glossario può essere redatto in 12 lingue e ogni voce può contenere un solo campo, ossia quello del termine e del/i suo/suoi traducente/i. Se necessario, i glossari possono anche essere uniti fra loro.
Una volta importati o creati, i glossari possono essere consultati singolarmente oppure nel loro insieme attraverso l’opzione “Multiglossary Research”.
La versione demo per pc presenta un’interfaccia molto semplice; la versione per smartphone presenta invece un’interfaccia più moderna, permette l’importazione di glossari tramite l’applicazione di archiviazione in rete Dropbox®, ma sembra non permettere la ricerca su più glossari.
1 Oltre agli articoli accademici, sono molte le tesi di laurea magistrale depositate presso la SLLTI (ex-SSLMIT)
dell’Università di Bologna dedicate ai software per l’interpretazione; ad esempio: Cazzanelli, G. (2012)
Interpretazione simultanea e sperimentazione di nuove tecnologie; De Merulis, G. (2013) L’uso di InterpretBank per la preparazione di una conferenza sul trattamento delle acque reflue: glossario terminologico e contenuto sperimentale; Prandi B. (2015). L’uso di Interpretbank nella didattica dell’interpretazione: uno studio esplorativo
(tesi disponibile online su amslaurea.unibo.it).
2 Il software è scaricabile alla pagina: http://www.fourwillows.com/interplex.html (ultima consultazione
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Figura 21 Schermata Interplex versione Pc (versione e glossario demo)
Figura 22 Schermata Interplex su smartphone:glossario Figura 23 Schermata Interplex su smartphone: dettaglio scheda terminologica
Lookup©
Anche Lookup©3 è stato creato nel 2002; il software supporta un massimo di 5 lingue e consente di dividere i glossari per dominio. Come Interplex©, anche Lookup© presenta
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un’interfaccia molto semplice; nella prima versione, i glossari non possono essere importati ma solo creati. L’opzione “Search & Filter”, consigliata anche per l’utilizzo in cabina, consente di cercare un termine in un determinato glossario o di filtrare la ricerca secondo il dominio; l’opzione “instant search” permette invece di ricercare il termine in modo “dinamico”: la ricerca verrà avviata al digitare dei primi tre caratteri.
Oggi il software sembra non essere più disponibile; non è pertanto possibile verificare se i componenti ulteriori citati sul sito (http://www.lookup-
web.de/features/morefeatures/index.html) siano stati applicati.
GlossaryPro©
GlossaryPro© è stato ideato nel 2011 da Michael Thorelli, interprete funzionario della Commissione Europea.
Il software è stato concepito come un’applicazione da utilizzare su tablet e smartphone, ma purtroppo oggi sembra non essere più disponibile. GlossaryPro© consentiva di creare glossari, di eseguire ricerche al loro interno, esportarli in formato .csv o via mail e importare glossari creati con altri programmi.
Interpretbank©
Interpretbank©4 è stato ideato nel 2012 da Claudio Fantinuoli, ex-studente della SSLTI di Forlì
(ex-SSLMIT), successivamente ricercatore presso l’Università tedesca di Mainz, oggi professore presso la facoltà “Johannes Gutenberg Universität Mainz/ Germersheim” e presso la facoltà “Institut für Translationswissenschaft - Universität Innsbruck”.
Rispetto ai due software precedentemente descritti, basati sulla creazione dei glossari e la gestione terminologica, Interpretbank© include ulteriori funzioni, quali la memorizzazione e una particolare modalità di utilizzo dei glossari in cabina.
MemoryMode©, la funzione dedicata alla memorizzazione, permette di visualizzare i glossari importati attraverso una speciale schermata di visualizzazione, che automaticamente presenta
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un termine nella lingua di partenza e qualche secondo dopo il suo equivalente nella lingua di arrivo.
Figura 24 Modalità Memorymode di Interpretbank©
ConferenceMode© è invece la modalità ideata per l’utilizzo in cabina: essa permette di eseguire una ricerca nel glossario selezionato secondo modalità statica (la ricerca viene avviata solo al comando di invio dell’utente) oppure dinamica (la ricerca viene avviata dal primo carattere digitato e diventa più accurata man mano che l’utente digita tutti i caratteri del termine). La ricerca può essere impostata secondo le proprie preferenze e necessità attraverso una serie di opzioni disponibili, tra cui:
l’opzione “Accents insensitive” che permette di ottenere una ricerca più rapida, chiedendo al software di ignorare eventuali incongruenze di accenti fra il termine digitato e gli eventuali risultati (si pensi alle lingue che presentano dieresi, accenti circonflessi, tilde etc, che con una tastiera di tipo “querty” devono essere digitati mediante i codici Unicode);
l’opzione “Fuzzy search”, che permette di ottenere dei risultati anche se sono presenti eventuali errori di battitura nel termine digitato (si pensi a un refuso causato dalla fretta);
l’opzione “Emergency search”, attraverso cui il software effettuerà la ricerca in tutti i glossari importati e creati attraverso Interpretbank©, se la ricerca non produce risultati nel glossario selezionato.
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Grazie a queste funzioni, l’interprete ha a disposizione uno strumento che soddisfa sia la fase di preparazione, consentendo non solo la creazione di glossari ma anche la loro memorizzazione, sia la fase di lavoro in cabina.
Nelle prime versioni del software era presente anche una funzione di estrazione terminologica, oggi disponibile nel software “TranslatorBank©”, che consta di due funzioni: Corpus Creator©, che permette di creare corpus via web attraverso l’inserimento di seeds, ossia di termini che sono tipici dell’argomento (definito dominio in terminologia) trattato dal glossario; MiniConcordancerDB©, che permette di creare corpus a partire da testi rilevati manualmente, nonché di consultare il corpus creato. Attualmente il software è in fase di aggiornamento. Le funzioni di Translatorbank©, raggruppabili nella categoria dei CAT tool (Computer Assisted Translation), permettono di ridurre i tempi della ricerca delle fonti da cui “estrarre” terminologia, ricerca che di solito gli interpreti effettuano manualmente:
Sebbene nella fase di preparazione gli interpreti preferiscano impossessarsi delle terminologie invece che perdersi nello studio e apprendimento delle nozioni di base delle diverse discipline, il metodo di trattamento del materiale raccolto rimane per molti versi ancora tradizionale ed affidato al supporto cartaceo. Ne è una testimonianza il fatto che il 91.3% degli interpreti proceda all'estrazione della terminologia manualmente […]. (Valentini, 2012: 3)
Intragloss©
Intragloss©5 è il software di più recente creazione. Ideato nel 2013 da Dan Kenig, interprete di esperienza ventennale, e completato nel 2015. Come Interpretbank©, anche Intragloss © è uno strumento utile all’interprete sia nella fase di preparazione, che nella fase di lavoro in cabina. A oggi, il software è disponibile soltanto per Mac e acquistabile secondo una licenza mensile, trimestrale, annuale o pluriennale.
Intragloss© offre una serie di funzioni finora non reperibili negli altri software, tra cui:
la possibilità di creare cartelle secondo il dominio o secondo la conferenza da interpretare, contenenti tutta la documentazione raccolta;
la possibilità di creare glossari a partire dalla documentazione raccolta, semplicemente leggendone il contenuto: ogni qualvolta viene rilevato un termine interessante, basta evidenziarlo per inserirlo nel glossario;
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la possibilità di ottenere automaticamente un traducente per il termine inserito nel glossario: prima di iniziare il lavoro terminologico, è possibile selezionare le fonti online preferite per la ricerca (es. dizionari online come WordReference, enciclopedie come Wikipedia etc). Quando il termine verrà evidenziato dall’utente, il software consulterà automaticamente le fonti scelte e aprirà per ciascuna una pagina web, consultabile sempre all’interno del programma; una volta trovata la definizione migliore, basterà evidenziare il traducente per far sì che venga inserito direttamente nel glossario;
la possibilità di creare glossari a partire da glossari già redatti in precedenza: se ad esempio l’argomento della nuova conferenza è già stato trattato in conferenze precedenti, per le quali è stato creato un glossario, il software può verificare se nel precedente glossario esiste già un’ equivalente per i termini di interesse presenti nella documentazione fornita per la nuova conferenza;
la possibilità di creare glossari a partire da documenti disponibili sia in lingua di partenza, che in lingua di arrivo: avendo a disposizione la versione del documento in entrambe le lingue di lavoro, è possibile estrarre manualmente i termini di interesse e trovare il suo traducente con semplici click.
Figura 25 Creazione di glossario con Intragloss a partire dalle versioni in due lingue dello stesso documento; immagine tratta da Internet
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Tutte queste funzioni si basano sulla disponibilità di documentazione; tuttavia, se questa non è disponibile, perché non trovata o non fornita, Intragloss© consente di creare glossari a partire da siti web, con gli stessi meccanismi di evidenziazione e consultazione sopra descritti.
Interpreters’help©
Interpreters’help©6 nasce da un’idea di Céline Corsini, interprete di conferenza freelance ed è
stato introdotto nel 2016.
In realtà non si tratta di un vero e proprio software, ma di una piattaforma online, nata per la gestione terminologica e la condivisione pubblica di glossari per la costruzione di un grande database terminologico.
Si può accedere alla piattaforma gratuitamente tramite registrazione; creato il proprio profilo, si ha a disposizione uno spazio online di 100MB nel quale poter creare e importare glossari, che saranno visibili in rete; se invece si preferisce disporre anche di uno spazio privato, con un abbonamento mensile si possono ottenere 2GB di archiviazione, nonché altri vantaggi.
Il software legato a Interpreters’ Help© è Boothmate©, scaricabile gratuitamente. Boothmate© consente di consultare i glossari presenti sul profilo anche quando non si è connessi a Internet. Il software è stato ideato per il lavoro in cabina e utilizza quindi una finestra di ricerca di tipo dinamico.
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Figura 26 Interfaccia di Boothmate durante la ricerca.
Tornando a Interpreters’ Help©, oltre alla gestione terminologica, la piattaforma permette all’interprete di gestire i servizi di interpretazione a lui affidati: potrà creare un archivio di tutte le conferenze già interpretate o da interpretare, suddividerle per cliente e allegare a ognuna di esse documenti e glossari e infine, condividere il tutto con gli altri colleghi che lavoreranno assieme a lui.
Altri software
Vi sono altri software, raccomandati come software utili per gli interpreti, ma che non presentano funzioni diverse da quelle già presenti nei software sopra citati. Tra questi:
Lingo7: sviluppato tra il 2002 e il 2013, permette di creare, importare ed esportare
glossari e consultarli senza alcuna opzione specifica;
Unilex8: progetto tedesco avviato nel 1996, consente di creare glossari e di eseguire una
ricerca di tipo dinamico. Sembrerebbe inoltre possibile importare glossari già creati e disponibili attraverso il sito del produttore, ma questa opzione non è stata rilevata.
7 Software scaricabile alla pagina: http://www.lexicool.com/soft_lingo2.asp?IL=2 (ultima consultazione
11/01/2016)
65 Confronto riepilogativo tra i software
Tutti i software dedicati agli interpreti si concentrano principalmente su tre attività: la creazione di glossari, la gestione terminologica e la consultazione durante il lavoro in cabina. Per tutte queste attività, come già affermato, la necessità principale degli interpreti è quella di avere a disposizione uno strumento semplice e rapido.
Sebbene software tra cui Interplex© e GlossaryPro© siano stati creati appositamente per la creazione e la gestione terminologica, lo strumento che sembra soddisfare al meglio queste necessità è Intragloss©: la sua funzione di ricerca automatica su siti selezionati e l’estrazione terminologica a partire da documenti disponibili in più lingue permette di creare glossari in poco tempo. Inoltre, essendo di tipo manuale, questo tipo di estrazione consente di accostare la preparazione tematica alla preparazione terminologica.
Quanto alla consultazione durante il lavoro in cabina, i software che presentano funzioni dedicate a questa attività sono Interpretbank©, Intragloss©, Lookup© Unilex© e Boothmate©. Nel questionario sottoposto agli interpreti, è stato loro chiesto per quali scopi utilizzano maggiormente i dispositivi durante il loro lavoro:
Figura 27 Risultati domanda n°21
Le opzioni più scelte sono state, nell’ordine: “Cercare o controllare termini durante il turno del collega o le pause” (95,1%) e “cercare o controllare termini mentre interpreta” (73,2%). Per la consultazione dei termini al di fuori del proprio turno, l’interprete potrebbe optare per una ricerca su dizionari o glossari online, utilizzando quindi un motore di ricerca e le risorse
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disponibili online. Tra i software analizzati, nessuno sembra fornire una soluzione dedicata alla consultazione rapida delle risorse online, se non Intragloss© attraverso la funzione per la creazione di glossari che consulta automaticamente le fonti online stabilite in precedenza. Tuttavia molti software consentono una ricerca speciale tra le proprie risorse offline: Interplex© dispone di una sua funzione di ricerca fra tutti i glossari importati; Lookup©, permette di ottenere con la funzione “Search & Filter” risultati limitati a un determinato dominio; Interpretbank© consente con la modalità “Conference Mode” una ricerca statica rapida e dinamica all’interno del glossario selezionato o di tutti i glossari importati se la prima ricerca non produce risultati; Boothmate© consente una ricerca altrettanto rapida e dinamica, permettendo anche di selezionare i glossari in cui si preferisce cercare.
Quanto alla ricerca di terminologia durante il proprio turno di lavoro in simultanea, tutte le funzioni di ricerca appena descritte possono essere utilizzate anche in questo caso; tuttavia, la funzione “Conference Mode” di Interpretbank© e Boothmate© sono gli strumenti che permettono di ottenere i risultati migliori, perché nati appositamente per svolgere questa funzione.
Tramite la funzione di ricerca presente in “Conference Mode”, Interpretbank© permette una ricerca rapida e personalizzata all’interno di un solo glossario oppure, tramite un’impostazione di ricerca, in tutti i glossari importati in Interpretbank©, se nel primo non vi sono risultati. Una ricerca in tutti i glossari può richiedere più tempo, soprattutto se i glossari sono molti; tuttavia, si avrebbero più probabilità di ottenere una soluzione, nell’impossibilità di poter aprire il browser e cercare una soluzione attraverso più risorse online.
Le impostazioni di ricerca consentono di scegliere fra la ricerca di tipo dinamico e quella di tipo statico; al digitare del primo carattere del termine ricercato, la ricerca dinamica offre subito soluzioni, che si perfezionano sempre più al digitare dei successivi caratteri. Per queste caratteristiche, questo tipo di ricerca soddisfa perfettamente il criterio di immediatezza richiesto in simultanea, ma ciò non toglie che si possa preferire la ricerca statica a quella dinamica. L’utilità di questo software è confermata anche dall’interesse mostrato dal mondo accademico: Interpretbank© è da un anno parte integrante dell’insegnamento Metodi e Tecnologie per l’Interpretazione, inserito nel corso di laurea magistrale Interpretazione dell’Università di Bologna. Lo stesso accade presso le facoltà qui elencate: Fachhochschule Köln (Germany); Universität Leipzig (Germania); University of Osijek (Croazia); Tuzla University (Bosnia ed
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Herzegovina); KU Leuven (Belgio) ; Universität Wien (Austria); University of the West Indies (Isole dei Caraibi).
Boothmate© consente invece una ricerca dinamica in uno o più glossari e non prevede un’opzione di ricerca statica. Il suo grande vantaggio è la possibilità di scegliere quale o quali glossari includere nella ricerca in modo diretto, tramite caselle di controllo presenti nella schermata principale, senza dover aprire la finestra delle impostazioni di ricerca, che possono quindi essere modificate velocemente anche in corso d’opera. Inoltre, per perfezionare la ricerca è possibile scegliere anche quale combinazione linguistica utilizzare per la ricerca, se i glossari ne prevedono più di una.
Quanto agli altri software, Lookup© e Unilex© presentano una funzione di ricerca, ma il primo non è più disponibile e il secondo presenta una grafica meno confortevole; Intragloss© dispone di una funzione analoga, che permette anche di modificare il glossario consultato in corso d’opera, qualora si riscontrasse un errore; tuttavia, il suo svantaggio è la mancanza di una versione per Windows o Linux.
Allo stato attuale, fra tutti i software, Interpretbank© e Intragloss© sembrano soddisfare al meglio le necessità dell’interprete, probabilmente perché sono i software di più recente creazione; pertanto, nella loro programmazione si sarà tenuto sicuramente conto delle necessità interpretative che qualche anno fa non erano ancora state studiate, così come dei progressi della tecnologia.
Come già affermato, la mancata disponibilità di altre versioni al di fuori di quella per Mac costituisce uno svantaggio per Intragloss©; tuttavia, stando a quanto pubblicato sul sito del software, una nuova versione sarà presto disponibile anche per altri sistemi operativi.