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Imbustare Verbs: stato o luogo risultante?

stato dell’arte e primi problem

5. Oltre la teoria: Manner , Result e lessico verbale italiano

5.1 Imbustare Verbs: stato o luogo risultante?

La procedura più corretta da seguire, se si vuole da un lato verificare il valore empirico dei test formulati e dall’altro la plausibilità dell’ipotesi della Manner/Result

Complementarity, è quella di analizzare nel dettaglio classi di verbi, individuate sulla

Iniziamo quindi dalla classe degli IMBUSTARE VERBS (Busso, 2015: 125), una sottoclasse dei Verbs of Putting: avvolgere, custodire, depositare, imbarcare,

imbustare, incartare, parcheggiare, ricoverare.

Intuitivamente, i verbi appartenenti a questa classe codificano eventi in cui un’entità viene inserita in un luogo per effetto di un’azione sottospecificata.

Partendo da questa intuizione, possiamo formulare una prima ipotesi semantica sui verbi della classe, che ci impegneremo a confermare o smentire attraverso test linguistici: si tratta di un insieme di RESULT VERBS, assunto che un mutamento di luogo costituisca un particolare tipo di risultato, i cui membri specifici sono distinti dal particolare tipo di luogo in cui l’oggetto viene a trovarsi al termine dell’evento. Dunque, il template eventivo comune alla classe, e che si assume che determini le sue proprietà sintattiche, è il seguente:

[[ X ACT] CAUSE [ BECOME [ Y <PLACE> ]]]

La root semantica PLACE rappresenta il contenuto idiosincratico che caratterizza ciascun verbo della classe (Pinker, 1989; Pesetsky, 1995; Rappaport Hovav e Levin, 1998; 2008).

La rappresentazione lessicale associata a questi verbi permette di formulare almeno due ipotesi di lavoro: 1) dato che un mutamento di luogo è considerato un particolare tipo di stato risultante (Rappaport Hovav e Levin, 2008), i verbi in oggetto dovrebbero lessicalizzare una componente RESULT; 2) assunto che la maniera in cui il mutamento di luogo viene prodotto non è specificata dal verbo, i verbi della classe non dovrebbero lessicalizzare alcuna componente MANNER. Queste ipotesi si traducono nella necessità di applicare i diversi test linguistici formulati precedentemente: nel caso in cui 1) e 2) vengano provate, i verbi della classe devono risultare positivi ai test di RESULT e negativi a quelli di MANNER. Iniziamo con il primo test di risultatività, il Denial of Result.

Poiché abbiamo assunto che gli IMBUSTARE VERBS lessicalizzino un mutamento di luogo subito da un oggetto, è necessario adottare la variante del test che consente di dimostrare la presenza di una componente risultativa nei verbi di movimento traslazionale (Beavers, 2011; 2013): piuttosto che negare che l’oggetto coinvolto

abbia subito un mutamento di stato percepibile dalla mera osservazione dell’entità astratta dal contesto, sarà opportuno negare che esso abbia variato la propria collocazione spaziale in riferimento ad un insieme di coordinate spaziali contestualmente determinate. Dunque, nel caso della variante applicata ai verbi di mutamento di stato, la positività al test prova la presenza di un sottoevento definito dall’operatore BECOME applicato ad una root semantica appartenente alla categoria ontologia RESULT-STATE:

…[ BECOME [ Y <RESULT-STATE>]]]

La positività alla variante del test applicabile ai verbi di movimento traslazionale è evidenza della presenza di un sottoevento definito dall’operatore BECOME applicato ad una root semantica appartenente alla categoria ontologica PLACE:

…[ BECOME [ Y <PLACE> ]]]

Vediamo per ciascun verbo della classe l’esito dell’applicazione del test:

1) Il mago ha avvolto il baule con un panno ma questo non è da nessun altra parte 2) La giovane ha custodito l’anello nel cassetto ma questo non è da nessun altra

parte8

3) #L’impiegato ha depositato le chiavi nella cassetta ma queste non sono da nessun

altra parte

4) #Il capitano ha imbarcato l’equipaggio ma questo non è da nessun altra parte 5) #L’ufficiale ha imbustato i documenti ma questi non sono da nessun altra parte 6) La mamma ha incartato il regalo ma questo non è da nessun altra parte

7) #L’autista ha parcheggiato la macchina ma questa non è da nessun altra parte

8 L’enunciato, come sosterrò nella sezione seguente, pur essendo costruito con un SP che denota un

luogo, non implica che il soggetto abbia spostato il tema nel luogo cui l’argomento del verbo si riferisce: è possibile che il soggetto si sia limitato a lasciare l’anello nel luogo in cui si trovava nel momento in cui gli è stato affidato il compito di custodirlo e preservarlo (ciò che sembra essere assente in 2) è la componente trasformativa, vedi più avanti).

8) #Il medico ha ricoverato Gianni ma questo non è da nessun altra parte

Il fatto che 3), 4), 5), 7) e 8) presentino un qualche genere di contraddizione semantica è dovuto alla presenza di un “luogo risultante” nella rappresentazione lessicale del verbo: l’oggetto diretto si trova in una posizione spaziale differente al termine dell’evento rispetto a quella in cui si trovava all’inizio di esso.

Ad esempio, nel caso 3), terminato l’evento cui il verbo depositare si riferisce, un nuovo stato di cose è verificato, che non era verificato all’inizio: le chiavi sono nella cassetta.

Ci sono tre enunciati che non sembrano produrre contraddizione con la negazione del “luogo risultante” (d’ora in avanti userò questa espressione senza includerla nelle virgolette, per indicare la localizzazione in cui un oggetto si viene a trovare dopo aver subito un mutamento di luogo), vale a dire 1), 2) e 6).

Sosterrò che sia opportuno raggruppare 1) e 6) poiché i fattori semantici che generano l’apparente negatività al Denial of Result sono riconducibili ad una peculiarità condivisa da entrambi i verbi che compaiono negli enunciati; per il momento lascerò da parte 2) e il verbo custodire poiché di difficile caratterizzazione semantica.

Proviamo ad immaginare i seguenti contesti per i verbi in 1) e 6).

Per prima cosa avvolgere: supponiamo che un falegname decida di imbiancare il salotto di casa sua e dunque, per evitare che i mobili si sporchino di vernice, si preoccupi di spostare il mobilio in un’altra stanza; venuto il momento di una pesante scrivania in marmo, si accorge di non essere in grado di spostarla e decide per questo di proteggerla avvolgendola con un panno. Nonostante la scrivania, al termine dell’evento di avvolgimento, si trovi esattamente nella medesima posizione in cui si trovava all’inizio dell’evento, la situazione può essere descritta con il seguente enunciato:

9) Il falegname ha avvolto la scrivania con un panno

Passiamo ad incartare: Beth e John hanno deciso di regalare ad una coppia di loro amici che si sposano un frigorifero piuttosto ingombrante e, visto che vogliono

avvolgerlo con della carta decorata, sono costretti a farlo sul posto, senza spostare il frigorifero nemmeno di un centimetro. Nonostante il frigorifero, al termine dell’evento si trovi esattamente nella medesima posizione in cui si trovava all’inizio, la situazione può essere descritta con il seguente enunciato:

10) Beth e Jonh hanno incartato il frigorifero

Dimostrando che avvolgere e incartare possono essere applicati anche in contesti in cui l’oggetto coinvolto non subisce alcun mutamento di luogo, abbiamo dimostrato che la rappresentazione lessicale dei verbi in questione non contiene un luogo risultante.

Nondimeno, l’intuizione che l’oggetto diretto di avvolgere e incartare risulti percepibilmente variato al termine dell’evento rimane: forse siamo andati in cerca della nozione di RESULT di tipo sbagliato? Dobbiamo abbandonare l’idea che i due verbi appartengano alla classe dei RESULT VERBS?

Ritengo, al contrario, che la negatività di avvolgere e incartare al test non sia dovuta all’assenza di una qualche componente risultativa nella rappresentazione lessicale ma alla scelta della variante del test da applicare: i verbi in oggetto non sono negativi ad ogni variante del Denial of Result ma soltanto a quella utile a dimostrare la presenza, nella struttura eventiva, di un luogo risultante.

Infatti, i seguenti enunciati presentano una qualche anomalia semantica:

11) #Il falegname ha avvolto la scrivania con un panno ma non si nota alcuna

differenza…

12) #Beth e John hanno incartato il frigorifero ma non si nota alcuna differenza…

11) e 12) sono anomali in quanto l’oggetto diretto risulta percepibilmente variato, è ricoperto da una qualche materia, ma non necessariamente viene spostato in una localizzazione differente rispetto a quella di partenza.

Quindi, avvolgere e incartare, come gli altri verbi della classe positivi al Denial of

dall’operatore BECOME, che li qualifica come RESULT VERBS, ma differiscono per la categoria ontologica cui appartengono le root semantiche da essi lessicalizzate:

depositare, imbarcare, imbustare, parcheggiare, ricoverare ∈ PLACE

…CAUSE [ BECOME [ Y <PLACE> ]]]

avvolgere, incartare ∈ RESULT-STATE

…CAUSE [ BECOME [ Y <RESULT-STATE> ]]]

Un’altra prova a favore della categorizzazione ontologica della root semantica associata ad avvolgere e incartare come RESULT-STATE è data dall’analisi dell’interpretazione preferita per enunciati contenenti IMBUSTARE VERBS ed un sintagma preposizionale aggiunto la cui testa è costituita da una preposizione spaziale (in, sul, nel, a, …).

Ad esempio:

13) Il postino ha depositato il pacco sul gradino