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Individuazione dei fattori di successo del CdL SdE-FAD

L’ INDAGINE SUL CAMPO

2.3 Individuazione dei fattori di successo del CdL SdE-FAD

Anche se le profonde differenze nei due Corsi di laurea relative sia alla organizzazione della didattica che alle caratteristiche degli studenti, rendono difficile isolare i fattori in grado di spiegare le distanze evidenziate nelle carriere degli studenti, si possono individuare, anche sulla base dei dati rilevati con i questionari standardizzati somministrati agli studenti dei due corsi di laurea, alcune differenze nelle due tipologie di corsi, che appaiono rilevanti alla evidenza empirica dei fatti, per cui la formazione in rete, nel nostro caso, sembra ottenere migliori risultati di quella in presenza:

• L’organizzazione modulare degli insegnamenti

L’uso, nel CdL SdE-FAD di materiali modularizzati, pensati per essere fruiti in modo autonomo, organizzati in rete con contenuti strutturati in unità di studio (a loro volta organizzate in sottosezioni come: presentazione, contenuti, sintesi, esercizi, autovalutazione) e la possibilità di sostenere contestualmente gli esami relativi all’intero modulo, favorisce una capitalizzazione delle risorse sia nel momento dello studio che nel momento dell’esame finale. E questa potrebbe essere anche una delle ragioni in grado di spiegare perché il 70% degli studenti in presenza dedica allo studio individuale mediamente oltre nove ore a settimana, mentre tra gli studenti del corso FAD solo il 28% studia mediamente oltre nove ore a settimana.

• La presenza del tutor

invece una rilevanza ampia ed articolata ed assume un ruolo centrale nel percorso di apprendimento a distanza divenendo il collante tra l’apprendimento ed i corsisti, venendo ad interrompere la condizione di distacco fisico creato dalla distanza,. Nella nostra esperienza, i tutor, scelti tra esperti nel campo delle scienze dell'educazione e formati agli aspetti tecnico-comunicativi della didattica on-line, svolgono importanti funzioni organizzative, sociali e didattiche. Di volta in volta assumono il ruolo di “consulenti" delle procedure e delle attività da svolgere per portare a buon fine il percorso di formazione, di “facilitatori” degli impegni da assolvere, di “agenti del sostegno affettivo-motivazionale” e, per alcuni versi, anche culturale. Il tutor viene visto dagli studenti dei due corsi di laurea, infatti, come una sorta di “moderatore” e “organizzatore” del gruppo di studio: una figura diversa dal docente tradizionale, con il compito di creare la giusta atmosfera (soprattutto nelle fasi iniziali), costruendo un sostegno motivazionale ed affettivo attorno al soggetto. Il tutor, sempre secondo tutte e due le tipologie di corsisti, serve anche ad “orientare” gli individui, esplicitando scopi e risorse dell’apprendimento, dispensando informazioni e consigli e suggerendo i giusti percorsi da intraprendere (anche sul piano operativo, fornendo un sostegno nell’uso delle dotazioni informatiche e dell’ambiente di apprendimento).

La presenza di tutor dunque ha senz’altro favorito, nel corso a distanza, l’apprendimento e la motivazione nonché la possibilità di svolgere anche le pratiche burocratiche in minor tempo, cosa che invece rappresenta una notevole difficoltà per gli studenti adulti in presenza..

• La community

Le interazioni non solo con il tutor, ma anche con i docenti e con tutto il gruppo favoriscono importanti momenti di apprendimento collaborativo. Trattandosi di studenti/insegnanti, fornire un supporto per accompagnare in itinere la sperimentazione in classe delle nuove acquisizioni, confrontandosi sui problemi emersi e sui risultati ottenuti, aumenta il grado di ricaduta sulle classi ed evita quel "sentimento di abbandono" che anche gli interventi di formazione meglio riusciti difficilmente evitano. Inoltre l'uso parallelo e mirato di ambienti di comunicazione sincroni ed asincroni rende il percorso ancora più plastico e adattabile alle

necessità formative degli studenti costituendo il valore aggiunto rispetto alla formazione in presenza. Il lavoro in differita, infatti, permette una maggiore riflessione sui contenuti e sugli stimoli che provengono dagli altri utenti. Si è notato, ad esempio, che gli interventi nei forum sono molto più ponderati ed approfonditi di quelli in presenza, a volte influenzati da fattori emotivi o comunque fatti "a caldo". Altrettanto, la stesura di un documento o di una ricerca è facilitata dall'uso di strategie collaborative e la conseguente negoziazione di soluzioni comuni e condivise. Nel corso SdE-FAD di Roma Tre. ad es., sono previsti sia forum finalizzati a risolvere tempestivamente le difficoltà incontrate dagli studenti nello studio dei materiali proposti, i Forum di chiarimento sui

materiali di studio, in cui gli studenti possono segnalare i loro problemi, i quesiti formulati dagli studenti vengono raccolti sulla base dell’equivalenza dei problemi rappresentati e delle aree di difficoltà individuate e inviati al Docente che risponde con modalità asincrona; sia forum finalizzati a favorire la creazione di contesti collettivi di apprendimento e sostenere lo sviluppo di una comunità professionale in una prospettiva di formazione continua, come il Forum generale in cui si può discutere di tutto anche di argomenti non legati ai contenuti del corso e i Forum

tematici previsti per ciascun Insegnamento, in cui discutere e confrontarsi tra pari sui contenuti del corso, anche sulla base delle proprie esperienze e delle conoscenze e competenze acquisite nel contesto professionale.

• La flessibilità di spazi e di tempi.

Rispetto alla formazione tradizionale, uno dei maggiori vantaggi della FAD, e dell’e-learning in particolare, è costituito sicuramente dall’annullamento delle

distanze. Docenti ed allievi possono interagire anche a grandissima distanza, è possibile seguire un corso online da qualsiasi parte del mondo, basta avere a disposizione un computer e una connessione ad Internet. In questo modo è possibile raggiungere studenti che abitano in luoghi collegati male, isolati, lontani da strutture tradizionali di formazione, e che altrimenti non avrebbero accesso ad opportunità formative. Usare strumenti sincroni e asincroni per l’apprendimento e la comunicazione permette la flessibilità anche del tempo necessario all’apprendimento: gli studenti possono studiare comodamente da casa in orari

flessibili, evitando il problema di orari coincidenti per studio e lavoro e senza la necessità di spostarsi. Infatti, come risulta dai dati rilevati con il questionario SdE- FAD, conseguire una laurea e migliorare la propria professionalità in un contesto di forte flessibilità di orari, sono chiaramente i motivi che maggiormente hanno spinto gli studenti ad iscriversi ad un corso a distanza. La scarsa disponibilità di tempo e la difficoltà di contemplare il corso con gli impegni scolastici e professionali, risultano di conseguenza essere le principali difficoltà di chi, probabilmente, ha scelto di frequentare un corso FAD, proprio per la carenza di tempo a disposizione. Anche per gli studenti adulti del corso in presenza le maggiori difficoltà hanno riguardato soprattutto il poco tempo disponibile per impegni personali, elemento confermato dall’ importanza attribuita alla possibilità di sostenere esami senza frequenza. A ciò si deve aggiungere che la forma digitale consente anche una gestione più flessibile degli stessi materiali didattici e una maggiore velocità e continuità nell’aggiornamento dei contenuti.

• Le esercitazioni online

In un corso online l’apprendimento “per esperienza” abbandona le componenti “vicariali” dell’ “esperimento dimostrativo scolastico” per diventare esperienza diretta, grazie alle potenzialità dell’ipermedia che utilizzando molteplici sistemi simbolici aumenta l’efficacia dell’immagine con il coinvolgimento plurisensoriale e promuovendo il pensiero intuitivo, analogico ecc. E’ interessante notare come le esercitazioni on-line assumano, nel corso SdE-FAD, un’utilità crescente al crescere dell’età: fino a 35 anni: 78,6%; 36-45 anni: 81,5%; 46-55 anni 82,3%; oltre 55 anni: 92,6%.