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CAPITOLO II: L’analisi di settore relativa al segmento dei parchi tematici

II.1. Inquadramento generale del mercato

Il seguente capitolo ha ad oggetto un’analisi relativa al segmento (del settore entertainment) dei parchi tematici, al fine di giungere a delle considerazioni in merito alle caratteristiche ed agli aspetti peculiari dello stesso, alla luce del particolare momento storico che sta attraversando.

E’ bene, a mio avviso, procedere allora per tappe:

o Individuando anzitutto quella che può essere una definizione, generalmente condivisibile, di parco tematico106, in modo da procurarsi uno specifico target di riferimento al quale associare le valutazioni poste in essere (senza cadere nelle generalizzazioni e\o nell’errore di trattare fattispecie relative a generici parchi divertimento107). Quanto sopra è oggetto del primo paragrafo;

o analizzando il contesto ambientale, nel quale i parchi tematici si trovano oggi ad operare, e quelle che sono le tendenze attuali riscontrabili (sempre sulla base della definizione precedentemente individuata) in questo particolare business. Quanto sopra è oggetto del secondo paragrafo;

o Effettuando, così, una diagnosi accurata delle variabili, comprese le relative componenti, che intervengono all’interno di questo segmento (del settore) entertainment e che hanno capacità di influenzarlo. Quanto sopra è oggetto del terzo paragrafo.

106 Sulla base di caratteri peculiari che consentono di scindere i parchi tematici, dai più generici parchi

divertimento, al fine di rendere l’analisi più mirata.

107 Quali possono essere anche luna park o acquapark date talune caratteristiche comuni in precedenza

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II.1.1. Individuazione del peculiare target di riferimento

Come già visto, nel capitolo precedente, non esiste una definizione di parco a tema, sia essa di carattere socio\economico o dottrinale, tale da poter essere utilizzata a priori per inquadrare lo specifico ambito del quali si sta trattando, ma si possono individuare una serie di componenti e di caratteristiche tipiche dei parchi divertimento, che a mio avviso consentono di “limare quegli spigoli” che agiscono da ostacolo alla sua determinazione, e giungere in tal modo ad una esplicitazione del target di riferimento ai fini della presente analisi: il parco tematico.

È bene allora definire, con maggiore precisione, la categoria di strutture (parchi a tema) della quale si vuole, nel proseguo del presente lavoro, analizzare le dinamiche di settore. In particolare, costituiscono caratteri essenziali di un parco a tema i seguenti aspetti:

o Destinazione prevalentemente di carattere familiare: il parco tematico è in primis orientato ad ospitare famiglie, in particolare famiglie con bambini, privilegiando il “rapporto” con questi ultimi per quanto attiene l’ambito degli investimenti in infrastrutture attrattive, shows ed avvenimenti. Nonostante questo però, nell’ultimo decennio (per quanto attiene l’Europa), il target clientelare è venuto mutando, ampliando i propri confini, sino ad inglobare quei soggetti in cerca di forti emozioni, siano essi o meno inseriti in un contesto di carattere familiare108;

o La tematizzazione del parco: i parchi divertimento, ai quali occorre fare riferimento ai nostri fini, sono quelli che puntano fortemente sulle tematizzazioni, contenendo uno\a o più ambienti\zone tematizzati\e, e che ricreano tematizzazioni, al fine di aggiungere all’esperienza del visitatore quel pizzico di magia e di “vissuto fantastico” in più, anche per quanto attiene le rispettive attrazioni ed i servizi commerciali installati presso le aree interessate;

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Scriveva Emanuela Comelli già nel 2003 nell’articolo, intitolato “dalla Romania a Dubai cresce la

voglia di parchi a tema”, pubblicato sul sito http://www.guidaviaggi.it/, che “la tipologia di clientela è varia: famiglie, giovani, gruppi organizzati come scuole, Cral o parrocchie (..)”. Anche per questo lo

specifico mercato (parchi divertimento) appare più facilmente segmentabile sul piano dell’offerta (così come si è scelto nel presente lavoro) che su quello della domanda.

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o Gli investimenti “necessari”: il livello degli investimenti di un parco tematico è notevole, comportando ingenti esborsi che al giorno d’oggi si attestano a diversi milioni di euro, ogni qual volta si voglia incrementare la spettacolarità del medesimo con nuove attrazioni\giostre e\o manutenzioni su quelle preesistenti. Rimangono perciò esclusi dal target di riferimento i parchi acquatici che, come già detto in precedenza, richiedono investimenti minori per la loro conduzione;

o I servizi prestati alla clientela: il parco a tema garantisce un elevato standard, per quanto attiene la qualità e la quantità, del complesso dei servizi in esso prestati. Si pensi, ad esempio, alle molteplici strutture commerciali, interne al parco, operanti in diversi ambiti quali l’oggettistica e souvenir (con marchio del parco) o “food & beverage”, nonché ai servizi sui generis, tipici delle strutture organizzate per l’accoglienza di visitatori (come anche centri commerciali, alberghi, ecc..), quali ad esempio quelli di pulizia e manutenzione delle strutture. Rimangono perciò esclusi dal target di riferimento i luna park, anche se permanenti (o stabili), in quanto, incapaci o, non organizzati al fine di garantire la medesima mole e qualità del servizio all’utenza;

o La dimensione della location: i parchi tematici vengono installati in aree territoriali particolarmente ampie che spesso si estendono per decine di ettari. Ciò consente di dare più ampio respiro alla dislocazione dei complessi inerenti l’attività caratteristica (le attrazioni), senza così ingessare la clientela in spazi limitati, e garantisce gli idonei spazi al fine dell’installazione di una vasta gamma di attività (le c.d. “entertainment contents”) necessarie oggigiorno ad assicurare una maggiore vivibilità del parco ai visitatori. In tal modo i parchi riescono ad incidere positivamente, nel lungo periodo, sulla permanenza media del visitatore presso le proprie strutture. Rimangono perciò esclusi dal target di riferimento i parchi ambientali, i parchi didattici e gli zoo safari, ubicati in aree territoriali, come detto nel capitolo precedente, decisamente più modeste;

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o Le politiche del parco: il parco tematico pratica una politica di ingresso e di fruizione delle attrazioni a tariffa unica; a parte gli specifici casi, dei quali si è fatto menzione nel capitolo precedente, relativi ad appositi tickets, per singola attrazione, venduti innanzi gli ingressi delle attrazioni stesse e\o ai botteghini del parco. Anche quest’ultimo è un carattere discriminante che consente di escludere dal target di riferimento i parchi che praticano una politica di ingresso presso i medesimi legata ad un singolo biglietto per la fruizione di ogni singola attrazione.

Fatte le dovute precisazioni ed individuati i caratteri generali (ma allo stesso tempo peculiari ai fini del presente capitolo), che contraddistinguono i parchi a tema e li inquadrano in una specifica categoria rispetto ai parchi divertimento nel loro complesso considerati, continuando per gradi, è possibile effettuare un approfondimento di carattere generale del contesto economico\ambientale per quanto attiene lo specifico target ora individuato.

A tal fine verrà chiarito, anzitutto, il quadro internazionale per poi passare (restringendo la visuale) ad una analisi della situazione ambientale a livello di macro aree di riferimento, quali quella del Nord America, dell’Europa, dell’Asia\zona del pacifico e dell’America latina.

Per fare ciò, verranno utilizzati ed analizzati i rapporti annuali di settore109, delle associazioni T.E.A. (Themed Entertainment Association110) ed E.R.A. (Economics Research Associates111), i quali seppur soffrano di due limiti, come presentare un dato quantitativo esclusivamente legato all’affluenza di visitatori nei parchi tematici considerati ed utilizzare dei campioni composti da un dato numero di parchi tematici (di

109 Global attractions attendance reports.

110 La T.E.A. è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro. Fondata nel 1991 al fine di

rappresentare i “creatori di esperienze interessanti in luoghi di tutto il mondo” (proprietari, operatori e sviluppatori dei progetti), si avvale di designers, architetti, ingegneri, tecnici e specialisti, progettisti, maestri, artisti, produttori di scenici multimediali, costruttori, analisti di fattibilità ed organizzatori di eventi, per un totale di circa 6.500 specialisti creativi, i quali lavorano in più di 500 imprese in 39 diversi paesi. La sede principale è situata a Burbank, California (U.S.A.). http://www.teaconnect.org/

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La E.R.A. è la primaria società di consulenza internazionale che si occupa di analisi economiche per l’industria del divertimento e del tempo libero, lo sviluppo immobiliare di interesse pubblico, il turismo e lo sviluppo economico del comparto suddetto.

Fondata nel 1958 ad oggi ha espletato più di 17.500 incarichi, acquisendo un’impareggiabile esperienza sul settore dei parchi tematici http://www.econres.com/.

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per sé variabili perciò a causa del mutamento, di anno in anno, dei parchi che compongono il campione), sono comunque rappresentativi alla luce dei generali andamenti che caratterizzano il segmento considerato e consentono di poter effettuare, perciò, molteplici considerazioni ai fini del presente lavoro.