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CAPITOLO II: L’analisi di settore relativa al segmento dei parchi tematici

II.2. Il contesto internazionale

II.2.3. L’area asiatica

Lo sviluppo del segmento dei parchi a tema nell’area asiatica è piuttosto recente. Nonostante infatti le prime (e poche) strutture siano sorte sul finire degli anni sessanta del ventesimo secolo128 è solo in epoca attuale che sono stati inaugurati i moderni parchi tematici129, i quali possiedono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati oggetto di approfondita trattazione nel primo capitolo. Ciò detto appare scontato il fatto che, in un contesto ancora in fase di sviluppo, il mercato del “leisure” in Asia possa risentire di andamenti altalenanti dipesi, oltre che da una congiuntura economica peculiare di un’area che ospita molti paesi in via di sviluppo (per quanto attiene gli andamenti positivi), anche da fattori climatici, ristrutturazioni e fattori tipici del segmento130 (per quanto attiene agli andamenti negativi).

Per quanto attiene il 2007 Christian Aaen, Regional Director, ha sottolineato che “i numeri asiatici, del campione di parchi preso a riferimento, hanno riportato un calo

128 Nagashima SPA LAND (Kuwana, Giappone) nel 1966 ed EVERLAND (Gyeonggi-DO, Sud Korea)

nel 1976.

129 Si pensi ai parchi tematici Tokyo Disneyland (Tokyo, Giappone), inaugurato nel 1983, ed ancora ai

più moderni Hong Kong Disneyland (Hong Kong, Cina) del 2005 ed Universal Studios Japan (Osaka, Giappone) del 2006.

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complessivo a causa della diminuzione significativa di presenze nei due parchi principali (Hong Kong Disneyland131 e Lotte World132) nonostante altri due parchi, Ocean Park ed Happy Valley133, abbiano ottenuto un aumento notevole”. Anche in tal caso nei rapporti T.E.A.\E.R.A. è stato adottato a riferimento un campione di parchi (inizialmente pari a dieci) insediati nel contesto asiatico ai fini di analizzarne la situazione.

Complessivamente i numeri (presenze) del campione dei più popolosi 10 parchi asiatici, nel 2007, sono stati pari a 65,8 milioni di visitatori.

Il 2008 ha riportato un incremento delle presenze del campione pari a 1,1 milioni di visitatori (+ 1,67%), mostrando come, ha affermato Christian Aaen, “il mercato dei parchi tematici nella regione sia ben lontano dalla saturazione con una performance ben diversa rispetto ai mercati più maturi”, ed ancora, “Asia e Cina in particolare sono punti luminosi, con economie in crescita ed un ceto medio in aumento nel medio\lungo periodo (..); il momento dei parchi tematici, villaggi, strutture culturali ed altri complessi di entertainment è positivo, nella grande Cina, e l’economia del paese, che è cresciuta in doppia cifra fin dai primi anni novanta del ventesimo secolo, è destinata a crescere del 6\8% per l’anno 2008”. Anche John Robinett si è poi soffermato sulla situazione indiana, affermando che “l’India è una promessa per il futuro. L’India ha storicamente tenuto al di fuori gli investimenti esteri, ma è ora di aprire le porte a quest’ultimi dato che il settore bancario si è fortemente regolamentato di modo da essere robusto e pronto a reggere nuovi investimenti nel segmento entertainment134”. Il 2009 ha invece riportato una flessione del 2,09%, per quanto attiene le presenze complessive del campione dei principali 10 parchi a tema asiatici, con i visitatori scesi a 65,5 milioni. Nel rapporto del medesimo anno si evince che “la moltitudine di grandi

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Nel suo secondo (completo) anno di funzionamento ha conseguito il calo fisiologico c.d. “del secondo anno”, con un 20% in meno di presenze.

132 Lotte World è rimasto chiuso per sei mesi a causa di migliorie e ristrutturazioni, apportate ai

complessi, che hanno fortemente ridotto la partecipazione.

133 Christian Aaen non ha mancato di sottolineare che Ocean Park (Hong Kong), che si rivolge fortemente

al mercato turistico cinese, ha visto incrementare le proprie presenze del 12% mentre Happy Valley, il parco tematico leader in Cina, ha conseguito una crescita dei propri visitatori del 10%.

134 Già in questo momento erano in fase di elaborazione taluni progetti relativi a parchi tematici in Asia

quali, ad esempio, Legoland Malasya, inaugurato nel 2012, e nuove attrazioni in Kidzania (Giappone ed in Korea del sud) e Sentosa Island (Singapore).

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progetti per Dubai ed altre zone della regione asiatica è caduta sotto i colpi della recessione globale135”.

Mentre la maggior parte degli operatori asiatici era cautamente ottimista per la stagione 2009 questa si è invece rivelata molto difficile a causa della crisi finanziaria globale, scarse condizioni climatiche in talune aree ma soprattutto il fatto che l’intera area è stata il focolaio del virus H1N1136.

Nel 2010 la T.E.A.\E.R.A. integra il proprio campione asiatico con altri cinque parchi ed il numero complessivo di visitatori, dei primi 15 parchi asiatici, si attesta attorno agli 83,3 milioni di persone (in crescita rispetto all’anno precedente di 5,98 punti percentuali che in termini assoluti corrispondono a 4,7 milioni di visitatori). Il 2010 è parso essere l’anno della rinascita per il segmento in Asia con “la recessione che pare essere ufficialmente scongiurata grazie ad un solido rimbalzo rispetto al 2009 (..); la Cina e la Corea del Sud sono coloro che hanno i margini di crescita più forti” secondo quanto dichiarato da Chris Yoshii137, E.R.A. Global Director (Economia). Più nello specifico, Yoshii si è soffermato sui parchi Disney Giapponesi e Cinesi attribuendo l’incremento di partecipazione (rispettivamente di 800 e 600 mila visitatori) a tre fattori: l’incremento del turismo dalla Cina, le aggressive politiche di marketing poste in essere ed i notevoli investimenti effettuati in nuove attrazioni. Quest’ultimo fattore lascia intuire, a mio avviso, come il contesto asiatico sia ancora un “nuovo mondo” nel quale gli investimenti (nei parchi a tema) generano quei ritorni supposti, in termini di afflusso dei visitatori, e nel quale si è ancora ben lontani dalla saturazione.

Nel 2011 il campione è stato nuovamente integrato sino ad arrivare a venti parchi (come i campioni nord americano ed europeo). Anche in questo caso il rapporto T.E.A.\E.R.A., oltre ad indicare i flussi complessivi degli ingressi per l’anno di riferimento (103.3 milioni nel 2011), ha determinato la variazione percentuale (+ 7,49%) rispetto al precedente periodo, determinando (al fine di avere un corretto

135 È quanto dichiarato da Camp David, AECOM Director Economia. 136

Il virus dell'influenza A H1N1 è un sottotipo di virus il quale appartiene alla famiglia delle Orthomyxoviridae. Tale forma virale ha numerose varianti che causano forme influenzali pandemiche negli animali come la influenza aviaria e la febbre suina. Per quanto attiene il contesto asiatico, vista la possibilità di contrarre il virus stando a contatto con persone (le quali precedentemente sono state a contatto con animali), questo fattore ha pesantemente ridotto gli ingressi nei parchi divertimento, soprattutto in quelli acquatici.

137 In particolare lo stesso ha specificato come in Cina, grazie all’economia in ripresa, al forte incremento

di flussi turistici provenienti dall’area continentale ed al cambiamento delle politiche riguardanti i visti turistici che li hanno stimolati, i parchi a tema asiatici hanno avuto forte slancio; anche in Corea del Sud i parchi a tema sono cresciuti in termini di presenze del 10% grazie all’afflusso del turismo cinese.

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confronto) gli ingressi 2010 sulla base di un campione di 20 parchi (96,1 milioni di visitatori).

Nel 2012 il campione ha registrato un incremento degli ingressi, del 5,23%, che sono passati da 103,3 milioni nel 2011 ai 108,7 milioni dell’anno considerato.

I 108,7 milioni di visitatori, per i primi 20 parchi asiatici, è un dato eccezionale ed un vero record di crescita per il contesto asiatico che adesso “si affaccia nello specchio retrovisore” del mercato nord americano (131,6 milioni di visitatori nel 2012) e che, con l’apertura dei prossimi parchi138

, è destinato a raggiungere prossimamente, sino a superare l’attuale zona leader del segmento dei parchi a tema ponendosi al vertice della classifica continentale.

I dati ora esposti vengono sintetizzati nella seguente tabella.

** Le percentuali vengono determinate considerando nel calcolo il dato riferito all’affluenza del campione composto da 10 parchi del 2007, data l’indisponibilità di un dato sulle affluenze relativo ad un medesimo campione di parchi, soffrendo perciò di impossibilità di una corretta comparazione.

138 Per citare solo alcuni esempi, la Warner Bros ha annunciato che un nuovo Wizarding World of Harry

Potter verrà costruito in Giappone nella regione di Osaka con un’apertura prevista per la fine del 2014; mentre un nuovo parco Walt Disney (comprensivo di due complessi alberghieri e proprio resort) sarà inaugurato nel 2015 a Pudong (Cina) con i lavori già avviati nell’aprile 2011.

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