CAPITOLO 4. LA SOSTENIBILITA’ DELLA SUPPLY CHAIN NEL SETTORE
4.3 Il caso Illycaffè
4.3.3 L’impegno ambientale di Illycaffè
Dal bilancio di sostenibilità pubblicato sul sito aziendale ed aggiornato al 2017, è possibile capire quale sia l’impegno ambientale attuato da Illycaffè.
Innanzitutto, l’azienda gestisce e controlla il proprio impatto sull’ambiente, grazie all’ottenimento del Sistema di Gestione Ambientale certificato, secondo la norma ISO14001 ed effettuando un’analisi ambientale iniziale che ha lo scopo di monitorare tutte i rapporti tra l’ambiente ed i vari siti produttivi, al fine di rendere minimi gli impatti ambientali sui luoghi circostanti ma anche all’interno degli stessi stabilimenti. Laddove vi siano rilevati degli scostamenti, questi vengono gestiti e segnalati in rapporti di non conformità, alle quali seguono azioni correttive, quando possibile, per rimediare alle cause che hanno generato tali problematiche.
Nel 2017, Illycaffè ha rinnovato la sua politica di sostenibilità con un piano da attuare entro il 2021 ma che guarda al 2030, per comunicare in maniera più chiara quali sono gli obiettivi ed i valori perseguiti, e quindi la propria direzione in tema di responsabilità. La Politica viene applicata, unitamente alle norme di legge e ai regolamenti vigenti, in tutti i
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territori e Paesi in cui Illycaffè opera, permeando la cultura aziendale sulla base dei principi di comportamento già definiti nel Codice Etico e delle altre politiche e strategie aziendali71.
Al fine di attuare la politica verso gli obiettivi di sostenibilità da raggiungere nel 2030, l’azienda ha identificato alcune attività da effettuare:
1) Analisi dei 17 Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030 per osservare quali di questi sono rilevanti rispetto alla supply chain di Illycaffè;
2) Individuazione dei 9 macro-obiettivi e dei relativi impegni da raggiungere nella politica di sostenibilità 2030;
3) Predisposizione di un piano operativo di sostenibilità 2017-2021 che sia in linea con il piano strategico aziendale e che consenta di poter raggiungere obiettivi di medio termine, individuando specifici indicatori per effettuare attività di monitoraggio annuale.
Vediamo adesso nei prossimi sottoparagrafi quali sono le azioni di sostenibilità lungo la
supply chain, adottate da Illycaffè.
4.3.3.1. La gestione delle emissioni
L’azienda si impegna a proteggere l’ambiente ed a limitare l’uso di risorse naturali grazie alla politica di responsabilità ambientale, mirata a promuovere l’utilizzo razionale dell’energia e il ricorso a fonti energetiche rinnovabili. Le emissioni generate dai processi produttivi sono prevalentemente correlate alle fasi di impianto di caffè crudo e di tostatura del caffè e consistono essenzialmente nella liberazione in atmosfera di polveri, NOx (ossidi di azoto), COT (Carbonio Organico Totale), prodotti dalla torrefazione del caffe e sostanze organiche volatili72.
Da questo, concerne l’evidente obiettivo dell’impresa a contenere le proprie emissioni; per diminuirle infatti, dal 2012 Illycaffè utilizza un impianto che ha il compito di prelevare il calore generato dalla tosteria in modo tale da regolare la temperatura negli uffici e nelle aree destinate alla produzione. L’azienda utilizza anche un catalizzatore che
71 http://valuereport.illy.com/ pag.14 72 http://valuereport.illy.com/ pag. 65
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consente grazie all’alta temperatura e all’azione ossidante, di diminuire l’inquinamento dovuto alle polveri di caffè nell’aria.
4.3.3.2. La gestione delle materie prime
La materia prima principe di cui Illycaffè si avvale è il caffè verde crudo; l’azienda ogni anno acquista ingenti quantità di questo tipo di materiale dai suoi produttori che sono situati in America Latina, Africa e nel Sud Est Asiatico. Il caffè verde però non è l’unica materia i cui impatti ambientali vengono monitorati dall’azienda, ma vengono anche considerati i materiali che Illycaffè utilizza per realizzare gli imballaggi, costituiti da plastiche e metalli, nonché l’utilizzo dell’azoto.
Gli altri materiali che l’impresa utilizza sono solventi, olii, inchiostri, legni, prodotti chimici, sacchi in juta, carta, cartone e anidride carbonica, elementi per l’azienda che causano un minore impatto ambientale.
Illycaffè predilige anche l’utilizzo di materiale riciclato dove è possibile; infatti, l’azienda può ricorrere per gli imballaggi a sacchi di juta, carta e cartone riciclati ma per quanto riguarda gli altri materiali, i quali si trovano a diretto contatto con il caffè, devono essere necessariamente puri e quindi non riciclati.
4.3.3.3 La gestione dell’energia e dell’acqua
Illycaffè anche nell’ambito della gestione dell’energia è molto all’avanguardia. Basti pensare che l’azienda ha introdotto in Italia la figura dell’Energy Manager che si occupa di coordinare e monitorare il sistema energetico ma anche di gestire nel modo migliore possibile le energie disponibili, controllando i consumi e stimolando azioni e comportamenti volti ad un utilizzo più efficiente di energia elettrica. L’impresa utilizza prevalentemente energia elettrica e metano nelle fasi di produzioni, mentre la flotta mezzi aziendale è responsabile del maggiore consumo di gasolio e benzina.
Per ridurre il consumo di energia elettrica, nel 2017 Illycaffè ha effettuato installazioni con tecnologie a LED nei propri stabilimenti, mentre per quanto riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili, l’azienda dispone di un efficiente impianto fotovoltaico che ricopre tutto il polo logistico Distripark, a Trieste.
Inoltre dal 2013, l’azienda ha implementato dei contatori, ognuno per singola utenza, in modo da migliorare i consumi idrici relativi ad ogni processo e da gestire direttamente l’utilizzo di tali risorse, a seconda delle varie necessità aziendali.
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L’acqua che viene utilizzata negli stabilimenti di Trieste, è prelevata dall’acquedotto del comune e serve per molteplici usi: test organolettici del caffè, collaudo dei barattoli, irrigazione, usi potabili e sanitari ma anche per l’antincendio.
4.3.3.4. La gestione dei rifiuti
Illycaffè per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, si impegna a gestirli in maniera sostenibile per ridurre l’inquinamento, l’impatto ambientale e le conseguenze negative che possono portare sugli animali e sulle persone.
Proprio per questo l’azienda monitora la gestione dei rifiuti nelle fasi amministrative, produttive, post produttive, del trasporto e dello smaltimento.
Al fine di operare verso una maggiore sostenibilità e gestione dei rifiuti, Illycaffè effettua la raccolta differenziata, utilizzando appositi contenitori per ogni tipologia di rifiuto e formando il personale su tale argomento.
Come si può leggere dal report di sostenibilità aziendale pubblicato sul sito di Illycaffè, “nel 2017 è stato recuperato il 99,5% dei rifiuti prodotti. Questi ultimi sono stati pari a 2.004.368 kg, in diminuzione rispetto al 2016 in quanto, nonostante la quantità di caffè tostato prodotta sia aumentata, è diminuita la quantità di banda stagnata (dismissione reparto) e la quantità di ferro/acciaio da demolizione (nel corso del 2016 effettuate rottamazione di macchinari (svuotamento magazzini)”.
Inoltre, sempre con riferimento ai dati disponibili sul sito aziendale, riferiti al 2017, Illycaffè ha il 91% dei propri rifiuti considerati speciali, ossia che derivano dall’attività di produzione e dai resi di produzione, mentre solo lo 0,18% dei propri rifiuti è considerato pericoloso e viene smaltito entro i confini nazionali, secondo quanto stabilito dalla legge.
Inoltre, Illy è riuscita a creare anche un business attraverso la vendita di alcune tipologie di rifiuti quali plastica, sfridi di rame, banda stagnata, rottami di ferro ma anche carta e cartone ricavando ben 115.241 euro.
Relativamente agli scarti di produzione, possiamo affermare che l’azienda grazie ai miglioramenti effettuati ai processi produttivi e agli impianti è riuscita a diminuire l’impatto dei propri scarti; infatti, Illycaffè ha creato, per quanto riguarda lo smaltimento delle capsule, un sistema che consente di dividere quest’ultime dal caffè e di recuperarle solo in un secondo momento. Questo permette di poter diminuire le capsule che vengono destinate a rifiuto e di destinare la plastica delle capsule alla fabbricazione delle lastre in prolipropilene e di imbalaggi industriali, mentre il caffè viene destinato al compostaggio.
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4.3.3.5 Lo smaltimento dei prodotti
L’impegno di Illycaffè nello smaltimento non si limita solamente ai rifiuti ma si estende anche ai prodotti, in termini di dematerializzazione di quest’ultimi e ciò avviene utilizzando i principi dell’economia circolare:
- Reduce: in fase di progettazione, si tiene conto degli imballaggi primari e secondari più leggeri, riciclati o che possono essere riciclabili, per l’intero ciclo di vita;
- Reuse: per gli imballaggi secondari l’azienda acquista materiali riciclati, in media rappresentati per l’80% da carta e cartone acquistati e per il 100% da bancali utilizzati;
- Recycle: vengono progettati e privilegiati imballi riciclabili, realizzati con materiali non compositi (metalli o plastiche);
Inoltre, nel 2016 Illycaffè ha condotto uno studio che le ha permesso di acquisire una maggiore conoscenza sugli impatti delle attività svolte e questo ha permesso all’azienda di attuare dei piani di miglioramento.
Nello specifico, l’azienda ha accentuato il focus sulla durabilità dei prodotti e sulla loro progettazione, in ottica di design for disassembling73. Il recupero delle capsule utilizzate
è stato ancora oggetto di studio per l’azienda che ha installato all’interno dei punti vendita delle reverse vending machine ovvero delle macchine nelle quali i clienti possono inserire le capsule ormai utilizzate, consentendone in questo modo la raccolta e lo smaltimento delle medesime ma non solo; con Eco Easy Capsules Opener, l’apricapsule domestico, è possibile effettuare lo smaltimento delle capsule Iperespresso comodamente a casa propria.
Inoltre, Illycaffè collabora con diverse istituzioni, tra cui università e il “Centro di Ricerca Rifiuti Zero” del comune di Capannori, a Lucca, per la ricerca di alternative maggiormente responsabili verso l’ambiente e volte all’utilizzo di materiali biodegradabili o ecosostenibili.
73 http://valuereport.illy.com/ pag. 73
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4.3.3.6 La logistica sostenibile
L’impegno di sostenibilità di Illycaffè riguarda anche la gestione dei trasporti e della logistica, al fine di diminuire le emissioni prodotte dall’attività distributiva.
Per quanto riguarda la logistica in entrata, la quale riguarda l’arrivo in azienda delle materie prime e dei materiali, viene monitorata per ricercare strategie di miglioramento e una valutazione attenta degli impatti prodotti. In Italia, questo tipo di logistica è effettuato maggiormente su gomma, quindi su strada e la merce viene acquistata con la clausola
delivery at place che significa che l’azienda non detiene il controllo dei mezzi utilizzati.
Per migliorare anche lo stoccaggio delle merci in magazzino, Illycaffè ha anche attuato il progetto Milk Run con il quale dispone il trasporto delle componenti per le capsule da tutti i fornitori e questo ha permesso all’azienda di ricavare 250 metri cubi di area industriale. Per l’estero invece, la maggior parte della logistica in entrata riguarda il caffè verde che viene trasportato via mare e quindi con mezzi di trasporto che consentono di ridurre l’impatto ambientale.
Per la logistica in uscita e quindi la distribuzione, l’azienda sottopone periodicamente ai propri fornitori qualificati dei questionari su temi ambientali specifici, come il consumo di risorse, le emissioni in atmosfera, la produzione di rifiuti, i liquidi, la contaminazione del suolo e l’inquinamento acustico, al fine di acquisire maggiori informazioni.
Illycaffe in Italia, si avvale di un operatore che effettua la maggior parte delle sue consegne e che ha ottenuto la Certificazione di conformità alla normativa ISO 14001, relativa all’ambiente per l’impegno dimostrato nel monitoraggio e nella riduzione degli impatti ambientali; molte delle spedizioni infatti vengono effettuate su gomma poiché più economico rispetto al trasporto ferroviario ed inoltre, in Italia, l’azienda può usufruire di magazzini intermedi che consentono di ottimizzare la distribuzione negli esercizi commerciali.
Diversamente all’estero, il trasporto verso i paesi europei avviene su gomma mentre verso il resto del mondo, viene utilizzato il trasporto via mare facendo ricorso a tre importanti vettori internazionali. Inoltre, Illycaffè per l’estero, non esclude la possibilità di effettuare un trasporto misto basato su combinazioni di più tipi di trasporti, riducendo in questo modo l’impatto ambientale: ha attuato infatti il trasporto intermodale in Grecia e Norvegia.
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4.3.3.7 L’impegno verso un’agricoltura sostenibile
L’azienda investe sul territorio e sulle comunità che ne fanno parte: nelle zone di produzione, offre formazione e promuove l’uso delle migliori pratiche agronomiche, puntando a ridurre gli impatti più rilevanti della coltivazione e agendo nel pieno rispetto della biodiversità e degli ecosistemi74.
Illycaffè, come abbiamo già accennato in precedenza, si occupa anche di premiare i produttori che sostengono la qualità e la sostenibilità, con premi come Premio Ernesto
Illy de Qualidade do cafe para Espresso e il Clube illy do Cafe.
Per quanto riguarda le indicazioni fornite, l’azienda innanzitutto, cerca di promuovere ai produttori di cui si avvale, un uso responsabile delle risorse idriche, distribuendo loro anche dei manuali su tale argomento chiamati water and coffee e promuovendo macchinari che possano ridurre il consumo di acqua per ogni frutto lavorato, ad esempio, incentivando l’utilizzo di impianti che consumino meno di mezzo litro d’acqua per ciascun litro di frutti lavorati, considerando che solitamente vengono utilizzati dai 5 ai 10 litri. Anche le acque di scarto dei processi meritano un trattamento speciale, prima di poter essere immesse nell’ambiente e su questo aspetto, Illycaffè propone una formazione tramite un corso online, al fine di sensibilizzare maggiormente le comunità circostanti. Illycaffè essendo un’azienda molto all’avanguardia e da sempre aperta verso le innovazioni, promuove anche l’agricoltura integrata, cercando di limitare l’utilizzo di principi attivi per favorire invece pratiche come la riduzione della lavorazione del terreno per mantenerne la fertilità, l’utilizzo di concimi naturali sul terreno, l’utilizzo di nutrimenti e tante altre pratiche, attuando su questi temi anche corsi e attività di formazione tramite l’Università del caffè.
Per quanto concerne invece il tema della biodiversità, la fondazione Ernesto Illy si occupa di continuare a sostenere il progetto di riforestazione in Colombia per incrementare la portata delle falde acquifere, dato che negli ultimi anni, vi è stato un notevole disboscamento per favorire i pascoli, coinvolgendo in questo modo più di 60 piccoli produttori, oltre agli 80 già coinvolti nella prima fase di tale progetto.
Da non sottovalutare è anche la collaborazione che Illycaffè ha instaurato con l’istituto di ricerca CIRAD, che ha l’obiettivo di stabilire lo sviluppo di un sistema di allerta preventivo sulla ruggine del caffè in America Centrale; tale progetto è finanziato
74 http://valuereport.illy.com/ pag. 77
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dall’Unione Europea con lo scopo di osservare il cambiamento climatico ed i relativi effetti, adottando dei sistemi che possano attuare questo fenomeno e addirittura ridurlo.