CAPITOLO 4. LA SOSTENIBILITA’ DELLA SUPPLY CHAIN NEL SETTORE
4.2 Il Caso H&M
4.2.3. La catena green di H&M
4.2.3.2 La scelta dei materiali
Per quanto riguarda la scelta dei materiali, l’obiettivo principale di H&M è utilizzare entro il 2030 il 100% dei materiali riciclati o provenienti da fonti sostenibili, in quanto consentono di evitare l’utilizzo di materie prime vergini e di ridurre i rifiuti che contribuiscono ad aumentare l’inquinamento globale. A tal fine, è importante quindi che per il rispetto dell’ecosistema, l’azienda possa dotarsi di materiali che possono essere riciclati o rigenerati.
H&M utilizza diverse tipologie di materiali riciclati come cotone, nylon, poliestere, cashmere, lana, plastica, argento. Nonostante l’impegno continuo dell’azienda ad aumentare il range di materiali riciclati da utilizzare, esistono però dei tipi di tessuti come le fibre miste per le quali non esiste ancora la possibilità di riciclo.
Per quanto riguarda il cotone, H&M entro il 2020, ha l’obiettivo di utilizzare il 100% di cotone proveniente da fonti sostenibili, ovvero cotone classificato come Better Cotton che include cotone biologico e cotone riciclato: il gruppo infatti con il 95%, ad oggi è il maggior utilizzatore di queste tipologie di cotone. Nel 2018 infatti, i marchi di Monky, Cheap Monday e Weekday hanno utilizzato per il 100% cotone biologico o riciclato. Tra i materiali che vengono utilizzati da H&M vi sono anche il legno e derivati come fibre di cellulosa, carte e cartone. Anche l’utilizzo di queste tipologie di materiali dev’essere responsabile poiché le foreste rappresentano uno degli ecosistemi più grandi e importanti del mondo che meritano di essere preservati, specialmente in questo particolare periodo dove spesso si assiste ad incendi dolosi che portano ad un’inevitabile distruzione delle medesime. Per questo, H&M si impegna a non attingere legno e relativi materiali derivati da foreste ad alto valore di conservazione ovvero foreste che contengono varie biodiversità, si trovano in aree ad alto pericolo o che addirittura permettono di soddisfare le esigenze della comunità come i servizi sanitari o sono di rilevanza culturale per quest’ultima. Il gruppo si impegna anche a non usufruire dei materiali basati sul legno da foreste dedicate alle piantagioni o altri usi o aree forestali in cui i diritti tradizionali o civili sono stati violati.
H&M sul proprio report di sostenibilità 2018, presente sul proprio sito aziendale, dichiara “Il nostro obiettivo è di escludere quanto sopra aumentando il nostro uso di materiali certificati FSC (Forest Stewardship Council) e aumentando il nostro uso di fonti di fibre alternative, come residui agricoli e tessuti post-consumo. Questi possono funzionare come sostituti della fibra di legno in, per esempio, materiali cellulosici artificiali e carta.”
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Un altro materiale utilizzato da H&M sono le fibre cellulosiche artificiali di cui fanno parte la viscosa, il lyocell e il modal, prodotte con la cellulosa che si ottiene dal legno. Per eliminare l’utilizzo di questi materiali artificiali, H&M sta collaborando con un’organizzazione no profit denominata Canopy e con altri 160 marchi, soprattutto per le fibre che vengono realizzate con cellulosa proveniente da foreste protette o in via di estinzione, per sostituirle con fibre provenienti da fonti innovative come residui agricoli e tessuti riciclati. Il gruppo si è infatti posto l’obiettivo, entro la fine del 2020, di ottenere in merito all’utilizzo delle fibre cellulosiche artificiali una certificazione “green shirt”: ciò significa che i fornitori a cui fa riferimento l’azienda per tali fibre, hanno un basso rischio di approvvigionamento da foreste in via di estinzione e non solo; entro il 2025 l’azienda ha stabilito che tutte le proprie fibre cellulosiche artificiali proverranno da foreste certificate (FSC) e da altri fonti sostenibili.
Un altro materiale che viene utilizzato molto da H&M è la lana, per la quale l’azienda entro il 2022 prevede di fare utilizzo solamente di lana vergine proveniente da allevamenti certificati, in modo tale da assicurare il rispetto degli animali e dell’ambiente. A dimostrazione di ciò, ARKET, uno dei brand del gruppo, è uno dei primi marchi al mondo ad introdurre il Responsible Wool Standard, uno standard indipendente e volontario, ovvero le aziende possono scegliere di ottenere o meno la certificazione. Nelle aziende agricole, la certificazione garantisce che le pecore siano trattate nel rispetto delle loro cinque libertà e garantisce anche le migliori pratiche nella gestione e protezione del territorio. Attraverso la produzione, la certificazione garantisce che la lana per le aziende certificate sia correttamente identificata e tracciata65.
Inoltre, il Peta ovvero People for the Ethical Treatment of Animals, un’organizzazione no-profit che difende gli animali, ha rivelato un abuso continuativo sugli animali dai quali viene ricavato il mohair; per questo motivo, il gruppo ha deciso di non acquistare più prodotti contenenti tale materiale, impegnandosi entro il 2020, ad eliminare completamente il mohair dai propri prodotti.
Un altro materiale che H&M ha deciso di eliminare è il cashmere, sostituendolo entro il 2030 con materiali più sostenibili e che sappiano offrire al cliente la stessa morbidezza e la stessa qualità percepita dai prodotti realizzati con il cashmere.
L’azienda utilizza anche la pelle nella realizzazione dei propri prodotti, seppur in quantità limitata rispetto agli altri materiali finora analizzati, la quale deve provenire da fonti
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sostenibili. Oltre a questo, H&M ha attuato diverse collaborazioni con varie organizzazioni per rendere più sostenibile la propria fornitura di pelle. L’impegno del gruppo nel rendere i materiali di pelle più sostenibili, consiste anche nel ridurre l’utilizzo del cromo per i prossimi anni, prevedendo che entro il 2025 tutta la pelle a base animale utilizzata sarà priva di cromo. Inoltre, poiché l’utilizzo della pelle ha un impatto sugli animali, l’azienda è alla ricerca di alternative alla pelle di origine animale da poter sostituire con pelle di origine vegetale.
H&M per la realizzazione di alcuni dei suoi prodotti utilizza anche piume, provenienti da aziende agricole certificate secondo il RDS ovvero lo Standard Responsible Down, uno standard globale indipendente e volontario che riconosce e premia le migliori pratiche nel benessere degli animali. Proprio nel 2018, l’azienda ha utilizzato piume riciclate nella realizzazione dei propri beni, raccolte nella fase post-consumo dei prodotti e in questo, secondo il Textile Exchange’s 2018 Preferred Fiber Market Report, H&M è il più grande utilizzatore.