I L V ENETO : CONTESTO TERRITORIALE , TURISMO , SVILUPPO RURALE
6.4 Il sistema agroalimentare
6.4.1 L’industria alimentare
Nell’ultimo decennio, in Veneto, il numero delle “Imprese alimentari, delle bevande e del tabacco” ha avuto, generalmente un andamento crescente: nel 2009 le imprese registrate risultano 7.446 (statistica.regione.veneto.it, 2010), in aumento del 28% rispetto ai dati del 2000. Nel 2010, però, il numero delle “Industrie alimentari delle bevande e del tabacco” che risultano attive presso il Registro delle Imprese delle Camere di Commercio è di 3.686, risultato in leggera contrazione (- 0,5%) rispetto all’anno precedente57 e nel 2011 si mantiene sostanzialmente invariato (+0,1%). Si tratta di un settore che ha risentito meno, rispetto alle altre tipologie di industrie manifatturiere (-
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A partire dal Rapporto 2010 sulla congiuntura del settore agroalimentare veneto realizzato da Veneto Agricoltura, la consistenza delle imprese che operano nel settore alimentare è stata definita sulla base della nuova classificazione Ateco 2007 (C10, C11, C12), adottata in sostituzione della precedente Ateco 2002 (D15 e D16). Questo ha avuto come conseguenza un notevole ridimensionamento del comparto, dove circa 3.900 unità sono state riclassificate ed inserite nel settore dei servizi. Per effetto di questa migrazione la consistenza delle imprese alimentari si è ridotta da 7.600 a 3.700 unità. A tale proposito è importante ribadire che questa dinamica non dev’essere interpretata come una crisi del settore, ma riflette la nuova modalità classificatoria.
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1,5%), della sfavorevole congiuntura economica generale; questo ha comportato un aumento del peso del comparto alimentare rispetto a quello manifatturiero, che si stima del 6,3%.
Per quanto riguarda il livello delle dimensioni amministrative, le province di Padova, Treviso e Verona concentrano più del 60% delle industrie alimentari venete (nel 2011 rispettivamente per il 18,7%, 21,3% e 18,4%) seguite, a breve distanza da Venezia e Vicenza, mentre risultano più staccate Belluno e Rovigo. Le province che hanno registrato un calo nel numero di imprese sono Belluno, Rovigo e Verona, a differenza di Venezia e Vicenza che invece hanno visto crescere il numero di imprese (+1,7% la prima e +1,4% la seconda). Anche gli indici di specializzazione58 rimangono sostanzialmente gli stessi del 2010, così che viene ulteriormente confermata la particolare specializzazione delle province di Rovigo, Venezia e Belluno nel settore alimentare rispetto al totale delle industrie manifatturiere (Veneto Agricoltura, 2012). I valori, tuttavia, non si discostano molto tra le varie province, pertanto è possibile parlare di una situazione abbastanza omogenea a proposito della diffusione sul territorio delle industrie alimentari.
Anche in questo settore le tipologie d’impresa maggiormente presenti sono le ditte individuali e le società di persone, che costituiscono rispettivamente il 34,8% e il 37,6% della realtà industriale regionale, sebbene siano le società di capitali ad aver registrato l’aumento più rilevante (nel 2010 +4,7% rispetto all’anno precedente e +1% nel 2011), le quali costituiscono quasi il 25% del totale delle imprese (Regione Veneto, 2012).
Nel 2011, l’Industria “Alimentare, bevande e tabacco” ha visto crescere sia la produzione (+2,2% su base annua) che il fatturato (+4,3%), sebbene gli incrementi registrati si attestino su livelli inferiori rispetto a quelli del 2010, ma comunque in linea con i trend dell’intero settore manifatturiero (www.ven.camcom.it, 2012). Questi risultati positivi trovano spiegazione nei soddisfacenti (sebbene vi siano ancora ampi margini di miglioramento) esiti economici del comparto agroalimentare veneto, sia a livello industriale che di produzioni di nicchia, con particolare riguardo ai prodotti tipici locali e alle produzioni di qualità.
Uno dei fattori chiave che ha contribuito in modo determinante alla crescita e allo sviluppo dell’economia regionale in generale, e del comparto dell’industria alimentare in particolare, è stata la forte integrazione che vi è tra agricoltura e allevamento con l’industria alimentare stessa.
58 L’indice di specializzazione settoriale permette di definire l’importanza che ogni settore economico riveste
a livello provinciale, in termini di imprese, rispetto al corrispondente peso che il settore assume nell’economia regionale.
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Grazie alle innovazioni che hanno interessato il settore e alla consapevolezza e volontà di mantenere vivi gli aspetti socioculturali, le tradizioni e di valorizzazione delle produzioni tipiche, la Regione occupa una posizione di leadership tanto a livello nazionale che internazionale nel settore agroalimentare. Le tipologie di industrie che costituiscono il comparto agroalimentare veneto sono molto diversificate tra loro: quelle che hanno un legame meno forte con l’agricoltura, come ad esempio l’industria dolciaria, hanno un profilo evolutivo similare a quello degli altri comparti manifatturieri a proposito dei principali indicatori economici (investimenti, innovazione, tecnologia, ecc.) e delle strategie di mercato adottate; le aziende dei restanti comparti invece sono molto diversificate tra loro. Risulta comunque importante sottolineare che l’industria alimentare non rappresenta più soltanto un semplice prolungamento della filiera dei prodotti agricoli, ma costituisce un comparto dinamico che esercita un’azione trainante sull’agricoltura stessa, tanto dal punto di vista economico che di innovazione tecnologica.
La maggior parte delle industrie alimentari venete (73%) è dedicata alla produzione di panetteria, pasticceria e pasta, le quali si concentrano principalmente nelle province di Treviso, Venezia e Padova, che insieme concentrano quasi il 60% del totale regionale (Veneto Agricoltura, 2012).
Quasi tutte le sette province hanno una propria specializzazione: Rovigo è caratterizzato dalla presenza delle imprese che si occupano della lavorazione e della conservazione dei prodotti della pesca (assorbe circa il 41% del totale regionale); Treviso detiene, invece, il primato nell’industria delle bevande con il 42,2% delle imprese attive nel settore; nella provincia di Vicenza hanno sede un quarto delle sedi operative dell’industria lattiero-casearia e dei gelati; Padova detiene la leadership della produzione, lavorazione e conservazione della carne con quasi il 23% delle industrie attive nel settore ed anche con circa il 21% della produzione di altri beni alimentari; Verona, infine, è la provincia leader nella lavorazione e conservazione della frutta, nella produzione di grassi animali e vegetali, nella lavorazione di granaglie ed amidacei e nella produzione di alimenti per animali (Regione Veneto, 2010).