I L V ENETO : CONTESTO TERRITORIALE , TURISMO , SVILUPPO RURALE
6.6 Veneto e turismo
6.6.1 Le Strade del vino e dei prodotti tipic
La Regione Veneto è impegnata da tempo in strategie ed azioni per la valorizzazione dei prodotti tipici basate su percorsi enogastronomici, alla luce anche della crescente importanza che ha assunto il binomio prodotto-territorio; con la legge regionale n. 17 del 2000, infatti, ha definito e regolamentato la realizzazione delle “Strade del vino e dei prodotti tipici”, a seguito anche dell’approvazione, nel luglio 1999, della Legge nazionale n. 268 sulle “Strade del vino”. Grazie a questi strumenti normativi, i territori vitivinicoli e quelli dedicati ad altre produzioni agricole e agroalimentari di qualità possono venire divulgati, commercializzati e fruiti sottoforma di offerta turistica63. Concretamente, le Strade sono delle associazioni a cui aderiscono, a fronte di determinati requisiti qualitativi, sia soggetti pubblici che privati, come ad esempio cantine, osterie, enoteche, aziende agricole ed agrituristiche, strutture ricettive, enti, associazioni e consorzi locali; esse seguono percorsi segnalati che attraversano zone e luoghi di produzione e consentono ai turisti di entrare in contatto diretto e vivere in prima persona il territorio con le sue risorse naturali, paesaggistiche e culturali. Le Strade costituiscono dei veri e propri itinerari turistici, ovvero dei percorsi lungo i quali i visitatori godono dell’offerta territoriale nella sua globalità, comprensiva di tutti gli elementi che contribuiscono a determinare l’unicità di un’area, primi fra tutti i prodotti enogastronomici e agroalimentari tipici e di qualità, che diventano veri “marker” in grado di trasmettere al visitatore-cliente i valori legati al territorio e alle sue produzioni. Esse, se efficacemente organizzate e gestite, all’interno di un progetto sinergico e coordinato che coinvolga tutti gli attori interessati, possono rappresentare un valido strumento di marketing territoriale che può contribuire allo sviluppo complessivo dell’area. L’obiettivo che si intende perseguire con la creazione delle Strade, come sottolineato dal legislatore, è la promozione del territorio di produzione, non del prodotto in sé; la legge, infatti, non si prefigge lo scopo di incrementare le vendite dei prodotti di qualità, ma vuole costituire la base per dare avvio ad uno sviluppo turistico del territorio rurale in toto.
63 Legge 27 luglio 1999 n.268, art. 1 “Le strade del vino sono percorsi segnalati e pubblicizzati con appositi
cartelli, lungo i quali insistono valori naturali, culturali e ambientali, vigneti e cantine di aziende agricole singole o associate aperte al pubblico; esse costituiscono strumento attraverso il quale i territori vitivinicoli e le relative produzioni possono essere divulgati, commercializzati e fruiti in forma di offerta turistica”.
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Fino ad oggi, in Veneto, sono state riconosciute ufficialmente diciannove Strade e solamente la Regione Toscana eguaglia questo numero. Grazie alla cooperazione tra i vari soggetti aderenti è possibile avviare un progetto di offerta turistica integrata del sistema-territorio che sta ottenendo sempre più consensi, a partire da un tipo di segmento turistico, quello enogastronomico, che non è più considerato di nicchia, ma si sta diffondendo sempre più e risulta poco influenzato da economia, redditi e consumi (Regione Veneto, 2011). A conferma di ciò vi sono gli importanti risultati ottenuti dalle strutture agrituristiche regionali che registrano dei flussi turistici stabili proprio grazie al fatto di essere ubicate lungo o nelle vicinanze delle Strade. È importante, comunque, ricordare che le azioni di promozione turistica della rinomata enologia veneta sono partite da lontano, ovvero dal momento in cui i produttori hanno preso consapevolezza che il “turismo del vino” poteva costituire una risorsa preziosa, parallela al commercio del prodotto (Trevisan G., 2002). Basta pensare che la Strada del vino Prosecco, la quale si snoda in provincia di Treviso attraverso le colline coneglianesi, del Feletto, del Quartier del Piave e di Valdobbiadene per 47 kilometri, è stata tra le prime in Italia64. Oltre a questa, le attuali “Strade del vino e dei prodotti tipici” sono:
la Strada del vino Bardolino,
la Strada del vino bianco di Custozza,
la Strada del vino Valpolicella,
la Strada del vino Soave,
la Strada del vino Arcole,
la Strada del vino Lessini Durello,
la Strada del vino e dei prodotti tipici Terradeiforti,
la Strada del riso Vialone Nano Veronese IGP,
la Strada del Recioto e dei vini Gambellara DOC,
la Strada dei vini dei Colli Berici,
la Strada del Torcolato e dei vini di Breganze,
la Strada del vino Colli Euganei,
lo Stradon del vin Friularo,
la Strada dei vini DOC Lison-Pramaggiore,
la Strada dei vini del Piave,
la Strada del Radicchio rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco,
64 L’idea di realizzare la Strada del vino Prosecco risale al 1938 e la sua paternità è stata attribuita al direttore
dell’Istituto sperimentale per la viticoltura di Conegliano dell’epoca. Questa idea è stata successivamente ripresa da Giuseppe Schiratti che riuscì a realizzarla nel 1966, grazie all’appoggio e alla cooperazione con vari Enti.
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la Strada dell’Asparago bianco di Cimadolmo IGP,
la Strada del vino del Montello e Colli Asolani.
Secondo recenti indagini effettuate dalla Regione Veneto, sono stati individuati i fattori che costituiscono dei punti di forza per le Strade del vino e dei prodotti tipici. La partecipazione a fiere e ad eventi legati all’enogastronomia in cui vengono svolte attività di degustazione costituisce un elemento rilevante che consente sia di svolgere un’adeguata azione promozionale che di stabilire un rapporto diretto con i consumatori alimentato anche dal passaparola. La Regione, così come gli Enti locali, quelli si occupano dell’organizzazione di eventi e il comitato promotore delle Strade hanno dimostrato una forte partecipazione alle attività di promozione delle aree interessate e ciò ha incentivato la competitività sia dal punto di vista tecnologico-produttivo che da quello commerciale. A ciò si aggiunge il fatto che le istituzioni pubbliche hanno un ruolo determinante in quanto dispongono dei mezzi per il finanziamento delle attività promozionali e di valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze. Tuttavia, vengono individuati anche degli elementi di debolezza, soprattutto per quanto riguarda il mancato sfruttamento dei mass media, come la televisione e la stampa in generale, dovuto principalmente agli elevati costi che una singola azienda dovrebbe sostenere per avviare da sola azioni pubblicitarie o di marketing, e l’offerta di un servizio di trasporto locale efficiente. Da questa breve analisi circa i punti di forza e debolezza del sistema-Strade è possibile individuare alcuni elementi che costituiscono delle opportunità per lo sviluppo e la crescita dei territori su cui insistono le Strade. Innanzitutto, vi è la possibilità di creare nuove realtà occupazionali e di formare personale preparato, nel caso in cui i flussi turistici si mantengano su livelli stabili. A ciò si aggiunge l’importante potenziale relativo alle nuove tecnologie, già in parte sfruttato grazie all’introduzione del codice QR65 che consente di visualizzare sul proprio smartphone itinerari automobilistici, informazioni turistiche, indirizzi delle cantine, delle aziende agricole, degli agriturismi o dei ristoranti e sui prodotti tipici. La Regione, infatti, ha predisposto, lungo gli itinerari delle Strade, dei cartelli segnaletici dotati anche di codice QR che permettono ai turisti di visualizzare le informazioni aggiuntive che si trovano nella piattaforma Web Mobile della Regione stessa. Più precisamente, grazie al proprio smartphone è possibile navigare il sottomenu che presenta, per ogni Strada, una descrizione del percorso, mettendo in evidenza i principali punti di interesse, dei prodotti tipici, delle attrazioni presenti, ecc..
65 QR sta per “Quick response”, risposta rapida, si tratta di un codice creato nel 1994 dalla corporation
Denso-Wave, in Giappone. Concretamente il QR è un codice a barre bidimensionale che permette di immagazzinare informazioni testuali sotto forma di immagine; ormai tutti i telefoni dotati di una fotocamera integrata possono leggere queste immagini semplicemente installando un apposito software. Per leggere un QR code basta scattare una foto al codice e il software decifrerà le informazioni contenute; nel caso si tratti di testi, questi possono anche essere salvati direttamente nel proprio telefono cellulare.
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