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L’ufficio Patrimonio Mondiale UNESCO e i progetti

3.2 VERONA PATRIMONIO DELL’UMANITA’

3.2.4 L’ufficio Patrimonio Mondiale UNESCO e i progetti

Con Delibera della Giunta Comunale n. 31 del 10 febbraio 2006, oltre all’approvazione del Piano di Gestione del Sito, è stato dato mandato all’allora Direttore Generale dott. Maurizio Carbognin, di costituire un apposito Ufficio UNESCO da collocare all’interno dell’Assessorato alla Cultura del Municipio ( al fine di garantire la comunicazione e il dialogo operativo fra le varie aree e partizioni dell'Amministrazione ), e di definirne

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l'assetto organizzativo per lo svolgimento delle seguenti attività: dare attuazione alle varie azioni e strategie previste dal Piano di Gestione; effettuare il controllo e monitoraggio di quest’ultime e delle conseguenti azioni di valorizzazione e gestione del Sito; redigere periodicamente i rapporti sullo stato di conservazione di quest’ultimo e sugli aggiornamenti dello strumento di pianificazione; permettere il rispetto degli adempimenti previsti dal Ministero per i Beni e la Attività Culturali e degli impegni che verranno presi con gli altri soggetti pubblici e privati che saranno coinvolti nella gestione del Piano39. Per rispettare tali compiti ed obiettivi, sono stati promossi e resi esecutivi alcuni progetti, che hanno spesso previsto il coinvolgimento e la collaborazione di altri enti, e si sono succesivamente tradotti in pubblicazioni, come “Verona Patrimonio dell’Umanità: itinerari d’arte e storia”40

, guida realizzata per celebrare il 40° anniversario della Convenzione del ’72, mirante a garantire la conoscenza della Città attraverso il suo patrimonio storico- artistico, le personalità che l’hanno vissuta e gli eventi che l’hanno attraversata.

Devono poi essere annoverate le ricerche sul Turismo Culturale condotte dall’Osservatorio creato ad hoc in seguito ad un protocollo d’intesa tra il Comune e l’Università degli Studi di Verona rappresentata dal C.I.D.E. ( Centro Interdipartimentale di Documentazione Economica)41: nato nel 2009 con lo scopo specifico di monitorare e descrivere quantitativamente e qualitativamente i flussi turistico-culturali della Città42, l’Istituto costituisce uno strumento predisposto dall’Ufficio UNESCO a supporto delle proprie attività burocratiche di rendicontazione locale ed internazionale ( rientrante, quindi, tra le iniziative mirate a garantire il sistema di salvaguardia e fruizione del patrimonio culturale e turistico del Sito ), e per l’Amministrazione, un mezzo per colmare la carenza di dati e di

39Si cfr. il testo integrale della Delibera in

http://sistemimuseali.sns.it/content.php?idAU=387&el=106&c=117&ids=4&idEn=9&o=attiUfficiali_dataI nterna.

40La pubblicazione è disponibile on-line, all’indirizzo

https://www.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=16376.

41L’Osservatorio sul turismo culturale è stato istituito dall’Amministrazione Comunale con le Deliberazioni

di Giunta n. 213 del 25 giugno 2008 ( in https://ulisse.comune.verona.it/ULISS- e/tmp/tn5h3145nyzbbteobnps1545/7378.merge.pdf ) e n. 402 del 13 novembre 2008 ( consultabile

all’indirizzo https://ulisse.comune.verona.it/ULISS-

e/Bacheca/coatti02.aspx?bac_codice=2&SORT=DDPUB&01=S ). Esso opera attraverso un Comitato scientifico composto da docenti e ricercatori dell’Università degli Studi di Verona ( i prof.i Silvio Salgaro, docente di Geografia alla Facoltà di Lettere, e Alberto Roveda, docente di Matematica finanziaria alla Facoltà di Economia, con la collaborazione dei dott. Silvana A. Bianchi e Nicola Tommasi ), e da funzionari dell’Amministrazione comunale ( il dott. Gabriele Ren, dirigente Area Cultura, il dott. Rocco Bellomo, dirigente Settore Statistica e il dott. Domenico Zugliani, responsabile dell’Ufficio Unesco ) a cui si aggiungono eventuali specialisti o studiosi di settore coinvolti in particolari indagini che richiedono specifiche competenze disciplinari.

42Comune di Verona, Verona città Unesco. Motivazioni e condizioni della visita, Verona, Cierre Grafica,

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studi settoriali riguardanti il centro storico cittadino43. I risultati di tali indagini hanno prodotto il documento “Verona città Unesco. Motivazioni e condizioni della visita” e tre report ( uno del 2009, uno del 201044 e l’ultimo del 201445 ) che hanno contribuito a fornire un quadro informativo utile sia alle diverse Istituzioni, che, ad agevolare gli operatori nel definire le proprie strategie nel settore del marketing locale46.

Infine, particolarmente degne di nota sono l’iniziativaper la diffusione e valorizzazione della conoscenza dei siti UNESCO del Veneto nell’ambito delle istituzioni scolastiche e “Visite didattiche: per un approccio consapevole dei quattro siti culturali Unesco Veneti ( Venezia e la sua Laguna, L’Orto Botanico di Padova, La città di Vicenza e le ville del Palladio nel Veneto e Città di Verona )”. Si tratta di progetti facenti parte della serie presentata al Ministero per i Beni e le Attività Culturali da parte del Comune di Verona ( capofila dei quattro siti culturali del Veneto )47, al fine di ottenere finanziamenti per la loro realizzazione. Consapevole dell’importante ruolo che essi svolgono all’interno del sistema culturale, la Regione, si è impegnata in un’azione di sostegno, istituendo un Tavolo di Coordinamento48 ed aprendo uno spazio di incontro per la riflessione, lo scambio e il confronto tra le singole esperienze, la messa a punto di strategie comuni e l’elaborazione di progetti condivisi. Ragionando quindi secondo una logica sistemica e animati dal desiderio e dal dovere morale di sensibilizzare e informare sul loro valore eccezionale ( soprattutto nell’ottica delle ragioni e dei criteri che ne hanno determinato l’iscrizione nella WHL ), e di renderne sempre più comprensibile e visibile il patrimonio culturale e naturale, per l’a.s. 2012/2013 sono stati proposti degli itinerari rivolti agli insegnanti e ai giovani in età scolare ( attualmente in progetto di revisione e aggiornamento, in seguito al restauro del Forte delle Maddalene ). Per ogni sito è stata prevista la predisposizione di materiale informativo a supporto delle visite stesse e che lo svolgimento dell’attività didattica fosse affidato a specialisti del settore operanti nelle diverse realtà museali e cittadine49. Considerata l’aulica finalità educativa e formativa, rispondente inoltre ai principi ispiratori

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Idem, Verona città Unesco. Report 2009, Cierre Grafica, n. 00/2009, p. 3. Disponibile on-line, https://www.comune.verona.it/media/_ComVR/Cdr/Cultura/Immagini/IMPAGINATOreportunesco2009.pd f. 44 Si cfr. https://www.comune.verona.it/media//_ComVR/Cdr/Cultura/Allegati/REPORT_2010-web.pdf. 45Si cfr. https://www.comune.verona.it/media//_ComVR/Cdr/Cultura/Allegati/IMPAGINATO2014_totale- web.pdf.

46Comune di Verona, Verona città Unesco. Report 2009, cit. , p. 3.

47Il 23 luglio 2007 è stato stipulato un protocollo d'intesa, siglato dai soggetti referenti dei quattro siti veneti,

con cui il Comune di Verona è stato nominato soggetto coordinatore referente dei quattro siti della Regione nei confronti del Ministero.

48Si cfr. D.G.R. n. 2867 del 12 settembre 2006,

http://bur.regione.veneto.it/BurvServices/Pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=191873.

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della Convenzione del ’72 e dei suoi strumenti, è stata concessa la possibilità alle classi di ususfruire di visite guidate gratuite per la fase iniziale del progetto, con l’auspicio, da parte del Sistema Siti Unesco del Veneto, che potessero diventare parte integrante della normale programmazione scolastica. Quest’ultimo rappresenta una delle forme associative inerenti i beni nazionali registrati nella WHL, attive a livello italiano, e di cui Verona fa parte mediante la Regione: fin dal 2003 il Veneto è infatti iscritto all'Associazione "Città e siti italiani Patrimonio Mondiale UNESCO", avente come finalità l'attuazione di iniziative volte alla tutela dei beni culturali e ambientali di eccezionale valore; mentre dal 2007 è entrato a far parte del suo Comitato Tecnico Scientifico ed esercita attività di coordinamento per i quattro siti UNESCO che ricadono all'interno del proprio territorio50. Alla dimensione inter-regionale appartiene invece un’altra collaborazione istituzionale, sancita il 14 dicembre 2010 dalla firma di un protocollo d’intesa fra tre città che « oltre da Dante sono accumunate dall’essere patrimonio dell’Unesco »51

: le amministrazioni comunali di Firenze, Verona e Ravenna hanno deciso di dar vita ad un progetto integrato di valorizzazione culturale cittadina ispirato alla figura del Sommo Poeta, che soggiornò in ciascuna di esse nelle diverse fasi della sua vita. L’intesa, che prevede l’istituzione di un tavolo di lavoro finalizzato all’elaborazione e alla discussione di strategie operative mirate alla programmazione e all’attuazione congiunta di iniziative ed eventi propedeutici alla celebrazione del 700° anniversario della morte del letterato ( che ricorrerà nel 2021), ha costituito un primo step per attivare sinergie con altre città italiane in materia di turismo; per costruire un network in modo da offrire ai visitatori nazionali ed internazionali un’offerta e proposte di qualità sempre più alta52

. A muoversi in tal senso, autonomamente e ancor prima dell’avvio del protocollo è stata proprio Verona, la cui Amministrazione, dopo aver elaborato e pubblicato un itinerario specificatamente dedicato alla valorizzazione turistica dei luoghi che testimoniano la presenza del poeta fiorentino nella Città, l’ha proposto a Firenze e Ravenna per dar vita ad un progetto di più ampio raggio. Restringendo progressivamente la prospettiva fino al contesto locale, si riscontra infine la presenza del Club per l’UNESCO Cangrande di Verona53

, associazione culturale non governativa senza scopo di lucro affiliata alla Federazione Italiana Club e Centri per

50In http://www.regione.veneto.it/web/cultura/associazione. Oltre a “Venezia e la sua Laguna”, “L'Orto

Botanico di Padova”, “La città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto” e “La città di Verona”, che rientrano interamente nel territorio amministrato dalla Regione, vi sono “Le Dolomiti” e “I siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino” che vi ricadono solo parzialmente.

51In http://press.comune.fi.it/hcm/hcm5353-10_1_3420-

Firenze,+Ravenna+e+Verona+insieme+nel+nome+di+Dant.html?cm_id_details=54105&id_padre=4472.

52Ibidem.

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l’UNESCO, che « si propone di: diffondere i principi della comprensione internazionale, in conformità con gli ideali e l'azione dell'UNESCO, assumendo iniziative nei campi della educazione, delle scienze, della cultura e dell'informazione, sia in ambito scolastico che extrascolastico; stabilire relazioni con organizzazioni consimili al fine di favorire la conoscenza ed azione comune; promuovere forme di intesa con i Ministeri competenti nonché con le Autorità regionali e locali; raccogliere, diffondere e produrre materiale di documentazione a carattere locale, regionale, nazionale ed internazionale; organizzare incontri, seminari, scambi culturali, spettacoli, esposizioni e mostre d'arte ed ogni altra iniziativa ritenuta utile ed opportuna dal Consiglio Direttivo, specie tra i giovani, anche di diversa nazionalità»54. Istituito nel 2010, alla data dell’ultima assemblea ordinaria tenutasi il 20 settembre 2015, constava di 107 soci ( tra cui 54 giovani )55, che godono, grazie alla collaborazione con il Comune di Verona ( compreso l'Ufficio UNESCO ), di un biglietto ad ingresso agevolato per i Musei Civici.