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Nel Secondo Dopoguerra il movimento studentesco tunisino si confondeva quasi interamente con l’Association des étudiantes musulmans nord-africain en France – AEMNA, fondata nel dicembre 1927. Negli anni ’30 Bourguiba invita gli studenti a partecipare alla lotta per la liberazione nazionale, considerando il movimento studentesco come una scuola di formazione politica e di diffusione di coscienza nazionale. Passarono per questo movimento Salah Ben Youssef, Hedi Nouira, Habib Thameur e molti altri. Il movimento era visto con diffidenza dagli studenti della Zaytouna poiché il Neo Dustur non permetteva loro di accedere all’Ufficio Politico del partito.89 Tuttavia tra il 1930 e il 1950 Bourguiba, che voleva restare in contatto con tutte le componenti del movimento studentesco per selezionarne i futuri quadri e responsabili della Tunisia indipendente, supportò più volte gli studenti della Zaytouna nelle loro rivendicazioni ed appoggiò il neonato gruppo studentesco Voix de l’étudiant Zitounien.

Nel 1952 il Neo Dustur sostenne la creazione, a Parigi, dell’ Union générale des étudiants de Tunisie – UGET, Unione Generale degli studenti tunisini. I fondatori e i più ferventi sostenitori furono gli studenti già iscritti o vicini al Neo Dustur. Il primo congresso fu tenuto a Parigi nel 1953 e il secondo, in clandestinità, a Tunisi

71 nel 1954. Nel giugno del 1955, il terzo congresso si svolse alla presenza del ministro del governo “popolare” di Tahar Ben Ammar90. La grande partecipazione di studenti del Neo Dustur permise a Bourguiba di inserirsi nei lavori dell’assemblea e di imporle la direzione.

Dopo il 1956 Bourguiba si preoccupò di mantenere un stretto legame con gli studenti e il nuovo Stato prestò particolare attenzione all’istruzione in generale e agli studenti in particolare.91 Molte erano infatti le occasioni di incontro tra il leader e gli studenti, in particolare durante la conferenza annuale degli studenti del Neo Dustur e il congresso annuale dell’UGET. Nel luglio 1956 Bourguiba presiedette tre eventi studenteschi, dei quali i primi due organizzati dall’UGET: la settimana dello studente, la conferenza internazionale della stampa studentesca e il seminario dei giovani del Neo Dustur.

L’8 luglio 1956 le due organizzazioni rivali, UGET, composta perlopiù da studenti tunisini in Francia, e la Voix de l’étudiant Zitounien, formata dagli studenti della Zeytouna, si unirono. Bourguiba, che aveva fortemente voluto un’unione che avrebbe sicuramente indebolito gli studenti della Zaytouna, sostenitori di Ben Youssef, indicò la fusione come “la più grande vittoria e il più grande avvenimento nella storia del Paese dopo l’indipendenza”92 nonostante che nello stesso periodo fosse stata eletta l’Assemblea Costituente e formato il Governo.

Tra il 1952 e il 1962 quasi tutti i segretari generali dell’UGET ricoprirono in seguito importanti cariche politiche o diventarono fedeli collaboratori di Bourguiba. “In tutto diciannove ex appartenenti all’UGET ebbero accesso ad incarichi ministeriali. Ciò significa che l’UGET rappresentò fin dall’inizio degli anni 1960 un ponte verso la politica”93. Mohammed Sayah fu un perfetto esempio di questo passaggio: Segretario Generale dell’UGET dal 1960 al 1962 fu in seguito nominato, tra il 1970 e il 1987, ministro dell’informazione, ministro dei lavori pubblici, ministro della gioventù e dello sport, vice premier, ministro dell’ambiente, ministro delle infrastrutture e ministro dell’istruzione.

Secondo Bourguiba l’UGET doveva essere un “vivaio” per i nuovi dirigenti politici, tuttavia gli studenti non furono sempre totalmente dalla sua parte e in alcuni casi gli si contrapposero. Ad esempio, durante la crisi sindacale della fine del 1956 il Segretario Generale dell’UGET si schierò a favore di Ben Salah ed episodi simili accaddero successivamente in altre occasioni. Senza voler rinnegare del tutto il loro sostegno al governo, gli studenti volevano comunque mantenere una certa indipendenza e fu così che il segretario Hafedh Tarmiz,vicino a Ben Salah, fu presto sostituito da Tahar Belkhodja che fu “eletto per salvaguardare

90 Erano stati da poco firmati gli accordi per l’autonomia interna della Tunisia. 91

Fino all’8 luglio 1957 la sede dell’UGET a Tunisi era situata a Bab Souika, nei locali che furono prima l’ufficio d’avvocato di Bourguiba.

92 Quotidiano As-Sabah del 10 luglio 1956, À la séance d’ouverture des festivités de la semaine de l’étudiant :

Bourguiba prône l’unité des étudiants de Tunisie. [Traduzione mia]

72 l’indipendenza della nostra organizzazione studentesca di fronte al partito, pur sostenendo il partito.”94 Belkhodja divenne quindi direttore dell’Ufficio di Ben Salah, tra settembre 1966 e il 1967, capo della polizia dal 5 giugno 1967 al 196995, Secrétaire d’État à l’agriculture, dal giugno al novembre 1970, Ministro della gioventù e dello sport, dal novembre 1970 al novembre 1971, ministro dell’Interno dal marzo 1973 al dicembre 1977, ministro dell’informazione dal dicembre 1980 al giugno 1983.

Nel febbraio del 1961, durante la giornata internazionale degli studenti contro il colonialismo dedicata alla memoria del leader congolese assassinato, Patrice Lumumba, si manifestò il primo conflitto tra studenti del Neo Dustur e studenti di sinistra, che protestavano anche per il tentativo del regime di appropriarsi dell’evento. Per la prima volta la polizia intervenne per disperdere i manifestanti e proteggere la parte degli studenti pro Neo Dustur, guidata da Sayah. Pochi mesi dopo, in estate, furono eletti nell’Ufficio Politico e nella Commissione Amministrativa del Sindacato esclusivamente esponenti pro governo, rompendo la consuetudine che voleva una certa ripartizione tra le due fazioni. Contrariamente a quanto succedeva in Tunisia, la sezione di Parigi era controllata dagli studenti di sinistra, che avevano vinto le elezioni per due anni consecutivi. Per questo motivo, nel febbraio del 1963, il governo dichiarò il gruppo sciolto. In questo contesto, nell’ottobre del 1963, gli studenti di sinistra fondarono il Groupe d’études et d’action socialiste – GEAST, gruppo di studi e d’azione socialista, anche noto come Pespectives.

Bourguiba non esitò a dare il suo sostegno incondizionato agli studenti del Neo Dustur, cercando di far aderire ogni studente alla politica del governo e ricordando sempre che “lo Stato riserva la migliore accoglienza a tutte le persone competenti che vogliono unirsi alla dirigenza della Nazione per prendersi la propria parte di responsabilità politica e amministrativa e che oltretutto l’azione del partito richiede un gran numero di dirigenti”96. Rifiutando in un primo tempo la repressione, Bourguiba tentò di far rientrare la rottura degli studenti di sinistra con la persuasione e la seduzione, talvolta definendo gli studenti dell’opposta fazione senza realismo ma tenendo sempre aperto il dialogo. Tuttavia, a metà degli anni ’60, gli studenti iniziarono a contestare sempre di più il governo. Inoltre molti studenti di sinistra decisero di iscriversi all’università tunisina, smettendo di andare a studiare a Parigi, per riempire il “vuoto politico” lasciato dall’UGET, ormai totalmente asservita al potere. Bourguiba incitò allora gli studenti del Neo Dustur ad opporsi più fermamente.

In seguito ad un duro discorso contro la politica economica del regime, pronunciato dagli studenti di sinistra, in occasione di una conferenza tenuta a Tunisi dall’agronomo francese René Dumont, Bourguiba

94 Camau M., Geisser V., Habib Bourguiba. La trace et l’héritage, Edition Karthala, 2004, p. 565 [Traduzione mia] 95 Sostituì in quell’occasione Fouad Mebazaa.

96

Discorso del 23 luglio 1965 in occasione della chiusura delle giornate di studio degli studenti del Neo Dustur, in Camau M., Geisser V., Habib Bourguiba. La trace et l’héritage, Edition Karthala, 2004, p 319 [Traduzione mia]

73 intervenne personalmente , pur continuando a cercare il dialogo, dichiarando la sua contrarietà alla lotta di classe e rivendicando per sé il compito di persuasione di coloro che si sono “smarriti”.

In seguito ad ulteriori contestazioni nel dicembre 1966 e nel marzo del 1968 venne però dato inizio ad una feroce repressione attraverso grandi processi farsa nei quali la direzione dell’UGET si schierò a fianco del potere. Se da una parte veniva rivendicata l’autonomia del movimento studentesco, dall’altra Bourguiba non perdeva occasione per rivendicare il ruolo dell’UGET come organizzazione nazionale strettamente legata al partito.

Nel 1971 al Congresso dell’UGET tenuto a Korba furono commessi dei brogli per escludere completamente la componente di sinistra dal sindacato studentesco e instaurare una dirigenza completamente legata al Dustur.

Mentre si perseguitavano gli studenti che si ispiravano a ideologie di sinistra, e l’UGET si poneva sempre più sotto l’influenza del partito, il governo lasciò liberi di agire, finché non acquisirono troppo potere, gli studenti che si ispiravano a ideologie islamiste, legati all’Association pour la sauvegarde du Coran prima e al MTI dopo.