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LANDesign ali-ment-azione®

LANDesign ® : il sapore Verde 1 Sabina Martusciello

2. LANDesign ali-ment-azione®

LANDesign® è il progetto di riconversione del territorio ad uso produttivo, attraverso un approccio multicriteria [4]. Il Gruppo di Ricerca è impegnato dal 2010 nel recupero di aree esterne abbandonate all’incuria, riconvertite in orti urbani o giardini d’agricoltura ubicate in strutture scolastiche e svolge nel Laboratorio LANDesign atelier didattico-esplorativi rivolti alle scuole di ogni ordine e grado, per diffondere la cultura del territorio, la sua rigenerazione e le sue tradizioni e re- istituire il “colore locale”. Dal mese di ottobre 2012 sono stati firmati 60 Protocolli d’intesa tra Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale Seconda Università degli Studi di Napoli e aziende del settore agro-alimentare e stipulato un Protocollo d'intesa con MIUR Campania per l'adesione al Progetto d tutte le scuole di ogni ordine e grado della Regione, per progettare, prototipare e produrre elementi di food design, pharma food design, gioco design con gli studenti dei Corsi di Architettura e Disegno Industriale e Chimica degli Alimenti. Il processo progettuale è partecipato e condiviso con gli allievi delle scuole destinatari -per la fascia di età corrispondente- dei singoli progetti: i consumatori diventano co-produttori (per dirlo con Carlo Petrini) e co-progettisti. Le scuole sono anche invitate a partecipare a Bandi di Concorso Nazionali sul tema agricoltura/alimentazione e gli studenti dei Corsi di laurea in Architettura e Disegno Industriale a Concorsi Internazionali. Il focus del Progetto è educare (ex ducere) all’ali-ment-azione dei cinque sensi più uno, il buon senso, azioni ibride tra creatività ali, scienza mente e cibo azione: azione e-duco/pro- duco attraverso la filiera formativa/informativa/conformativa [università + scuola + aziende]. E-duco (nel doppio significato di allevare, nutrire, alimentare e tirare fuori, estrarre, trarre) e pro-duco (nel significato di promuovere, generare, realizzare) sui

temi del recupero della terra, dei suoi prodotti, del suo “colore locale”, attraverso la conoscenza, la cura, la cultura del territorio e dell'architettura. E per educare occorre fare o meglio far fare con un approccio sistemico e multidisciplinare, come ben evidenziato dalla Nota del MIUR n°7853 del 14 ottobre 2011 Linee guida per l’educazione alimentare nella scuola italiana che cita: “L’Italia, paese d’origine di quella Dieta Mediterranea riconosciuta come modello virtuoso di salute e Patrimonio dell’Umanità da parte di UNESCO dal 2010, possiede una “fortuna” alimentare unica nel mondo, frutto di una storia plurimillenaria che ha visto svilupparsi, nel territorio italiano, il rapporto uomo-cibo sulle direttrici del costante confronto interculturale e della tensione ad armonizzare le ricchezze territoriali con i bisogni delle popolazioni e le locali risorse umane. Una ricchezza fondata sulla biodiversità del nostro territorio, che deve costituire la base per il recupero e la difesa di un atteggiamento sano nei confronti del cibo e dell’ambiente in cui esso si produce e si consuma […] Tutto ciò nello sforzo di intrecciare e riannodare i “fili” che collegano i valori del paesaggio, con quelli scientifici e tecnologici delle filiere agroalimentari, dei saperi nutrizionali e delle abilità gastronomiche, con le storie alimentari delle famiglie e le tradizioni del territorio. In una parola è necessario promuovere una vera Cultura alimentare attraverso un approccio sistemico, attento non soltanto ai prodotti e ai soggetti, ma anche e soprattutto alle relazioni che li legano fra loro […] Il fatto che l’EXPO 2015 sia stata assegnata all’Italia sul tema Nutrire il Pianeta. Energia per la vita offre un’occasione imperdibile per dare centralità ai temi dell’Educazione alimentare e porre le basi per infrastrutture e strutture di eccellenza a supporto della sua diffusione”. L'attività di Ricerca Applicata si rivolge anche ai laureati con un percorso di Alta Formazione attraverso il Master Internazionale Interuniversitario di I livello, di durata annuale [Diaeta Mediterranea: ali-ment-azione / LANDesign]®. L'alimentazione è intesa nella scomposizione dei tre ingredienti fondamentali della filiera del cibo: ali-ment- azione: ali componente immateriale, creativa, progettuale; associata alla mente che

organizza, struttura e conforma tradizione e innovazione; azione per attivare una co- produzione di azioni e prodotti che rispondono ai 6 requisiti: funzione, forma, fattibilità, economia, ecologia ed emozione.

Diaeta mediterranea è intesa ampliando il significato della parola Dieta in Diaeta: spazio della domus romana destinato all'accoglienza, alle relazioni, alla condivisione che anticipa il rito del cibo, strutturando un dialogo permanente sul tema con i giovani laureati, gli studenti universitari, le scuole, gli enti, i comuni, i consorzi, le aziende della green economy e del turismo, del settore agro-alimentare e farmaceutico. Il Progetto di Ricerca Applicata [LANDesign ali-ment-azione]® è testimonial de "Le Università per EXPO 2015" e "Progetto Scuola EXPO 2015". Il Progetto è Vincitore del "Premio Speciale Progettazione partecipata" e del "Premio on line | Sezione opere realizzate" del X Concorso IQU 2015 (Innovazione e Qualità Urbana) promosso dal Gruppo Maggioli; ha ottenuto il II Premio al Concorso Internazionale di Design promosso da POLI.Design del Politecnico di Milano "Le 5 stagioni 2015: Nuovi format innovativi per locali pizzeria-Sezione opening"; nel 2013 ha ottenuto il III Premio al Concorso "Ars. Arte che realizza occupazione sociale" promosso da Fondazione Accenture con Menzione speciale del MIBACT Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo; nel 2011 ha ottenuto il Premio "OSCAR GREEN" promosso da Coldiretti.

3. Verde

“Verde è un colore statico ed equilibrato, dove occhio e animo riposano su questo composto come si trattasse di qualcosa di semplice. Non si vuole e non si può procedere oltre”.(Goethe)

[LANDesign Ali-Ment-Azione]® è un processo virtuoso avviato con il recupero

dello spazio esterno abbandonato dell’Abazia di San Lorenzo di Aversa, sede del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale SUN e la riconversione di questa “pattumiera a cielo aperto” in un orto/frutteto. Il Progetto si è ramificato fino ad oggi con attività intra moenia - accoglienza delle scuole di ordine e grado alla partecipazione creativa e alla conoscenza sensoriale dell’Orto di San Lorenzo ad Aversa attraverso laboratori didattico-esplorativi strutturati per fasce d'età e temi obiettivi - ed attività extra moenia – costruzione di una spirale virtuosa per radicare l’Orto nelle città, donarsi al territorio e rappresentare una buona pratica da declinare nei vuoti dei plessi scolastici: dagli orti corti realizzati attraverso la partecipazione di gruppi eterogenei (docenti universitari + dirigenti + docenti scolastici + studenti universitari + allievi delle scuole di ogni ordine e grado + famiglie + aziende + comuni, etc.) a Concorsi Nazionali rivolti alle scuole di ogni ordine e grado. Gli alberi piantati nel frutteto dell’Abazia di San Lorenzo si sono ispessiti, hanno cominciato a ramificare, sono nate foglie, fiori e frutti. Il tronco è il ramo più spesso poiché “ogni foglia in cima ai rami ha un tubetto che passa dentro il tronco e la tiene in contatto con la terra. Con questo tubetto succhia il suo nutrimento: il tronco è l’insieme di tutti questi tubetti, per questo è più grosso degli altri rami” (Munari, 2011).

Il tronco è composto da diverse parti, la corteccia esterna, protezione della pianta che consente gli scambi gassosi necessari alla sua vita; l’alburno formato da cellule vive che costituiscono l'apparato circolatorio; il libro contiene i vasi che conducono il nutrimento sintetizzato; il cambio, lo strato sottile di tessuto responsabile della produzione di nuovo legno; il durame, la parte più interna del tronco, la più pregiata formata e stabile; il midollo, la parte centrale del tronco, generalmente poco differenziabile dal durame che lo contiene; cerchi concentrici inconfondibili e trasformabili nella sezione orizzontale, strutture di collegamento senza sosta nelle sezioni verticale.Il tronco rappresenta la fase interna del progetto LANDesign, intra moenia dell'Abbazia di San Lorenzo: gli allievi delle scuole di ogni ordine e grado sono i tubetti di cui parla Munari che, partecipando creativamente all’esperienza della conoscenza sensoriale dell’Orto di San Lorenzo, con la loro presenza e il loro contributo conferiscono al Progetto la sua linfa vitale. I laboratori didattico- esplorativi rivolti alle scuole di ogni ordine e grado svolgono la funzione di divulgare l’amore, la cura, il rispetto, il valore della propria terra, facendo vivere la progettazione come momento di partecipazione partecipata, intorno a tavoli di lavoro in cui interagiscano bambini, studenti, docenti. I 16 Laboratori, cresco piccolo chimico; indago la terra; osservo il cielo; riconosco l’architettura; ascolto la terracotta; sostengo bio-energie; orto-gym; sperimento bio-energie; danzo e canto la tradizione; vibro con i suoni; disegno i sapori; esploro i sapori; mi nutro bene; semino la città; raccolgo, gioco, differenzio; riciclo design sono progettati da docenti della Facoltà, esperti in didattica per l’infanzia, dottori di ricerca, laureati, agricoltori, tirocinanti, studenti universitari impegnati nel ruolo di tutors e rivolti agli allievi delle scuole - bambini di età scolare ed adulti - divisi per fasce di età (3-5 anni, 6-11, 12-14, 15-20, 20-100), per gruppi sinergici di discipline (scienze, fisica,

tecnologie, informatica, italiano, storia, storia dell’arte, arte e immagine, educazione all’immagine, educazione fisica, anatomia, teoria e composizione, educazione suono e musica, storia della danza, tecnologie e tecniche agrarie, educazione artistica, educazione civica, arte e tecniche di rappresentazione, tecnologia e informatica) e modulati sulle percezioni sensoriali.

Il format dei 16 laboratori prevede tre fasi: storicamente per stimolare la conoscenza dell’Abbazia benedettina di San Lorenzo e educare alla comprensione dello spazio che ci accoglie; naturalmente per la condivisione del progetto di riqualificazione dell’area degradata con il progetto di piantumazione e messa a dimora delle piante dell’Orto e del Frutteto; creativamente per educare alla narrazione, al gioco, alla discussione, conducendo i partecipanti alla elaborazioni di disegni, plastici, mosaici realizzati con prodotti naturali o riciclati sui temi della natura e delle sue straordinarie potenzialità. Al termine dell’esperienza gli allievi e i docenti sono chiamati a dare una valutazione delle tre fasi di presentazione, in-formazione e progettazione del laboratorio svolto.L'orto è anche il terreno di fondazione del “Laboratorio LANDesign” per esplorare e disegnare con gli studenti dei Corsi di Laurea in Design e Architettura la “legge segreta della natura”, estraendo dalle foglie, dagli ortaggi, dai frutti le matrici geometriche, la sezione aurea, la serie di Fibonacci, la geometria frattale, i colori naturali, tracce archetipe di un progetto che passa dalla natura all'artificio: borse che evocano la resistenza di forma del pummaroce, copriscarpe per orto dalla buccia di banana, librerie ispirate alla struttura della foglia secondo il processo di rappresentazione suggerito da Munari e scaffali articolati sulla serie di Fibonacci e una bicicletta ecologica disegnata sulla lumaca per "accelerare" la mobilità sostenibile [0< km < 0,048] dalla filiera corta

alimentare [km 0], che abbiamo istituito con la bouvette di Facoltà, alla velocità media della lumaca [km 0,048/h]. Da giugno 2010 a gennaio 2105 il Progetto ha raggiunto i seguenti risultati: 356 scuole della Campania di ogni ordine e grado coinvolte nel Progetto; 1280 studenti universitari tutors del Progetto nelle scuole; 45.000 allievi delle scuole partecipanti; 217 Orti realizzati nelle scuole; 500 prototipi di design sul tema LANDesign ali-ment-azione realizzati di concerto tra gli studenti di design e gli allievi delle scuole come co-progettisti.