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E-learning e risorse online di riferimento per la lingua giapponese

3. Le tecnologie nell’apprendimento

3.3. I siti internet e le risorse online inerenti alla lingua e alla cultura giapponese

3.3.4. E-learning e risorse online di riferimento per la lingua giapponese

In rete esistono numerosi strumenti di apprendimento online e risorse di riferimento, come di- zionari e traduttori, soprattutto in lingua inglese. Abbiamo contattato i responsabili dei siti, ma purtroppo da quasi nessuno abbiamo avuto dati inerenti ai visitatori italiani: alcuni webmaster non utilizzano strumenti di analisi, altri invece non li forniscono per motivi di privacy. Ci limiteremo quindi a fare un rapido excursus tra i siti web di riferimento più diffusi.

Ci risulta esista solo un numero esiguo di progetti di e-learning mirati all’apprendimento della lingua giapponese in Italia.

Nel sito del già citato Laboratorio Linguistico di Ca’ Foscari sono disponibili esercizi e contenuti di supporto per gli studenti di lingua giapponese e accessibili ai soli studenti iscritti a Ca’ Foscari. I contenuti sono suddivisi secondo i corsi di laurea triennale e laurea magistrale.16 All’interno di ogni categoria è possibile selezionare il modulo di lingua interessato e svolgere esercizi inerenti a grammatica, kanji e così via. Inoltre sono presenti il corso la lingua attraverso il pop per apprende- re e studiare la lingua giapponese attraverso l’ascolto e l’analisi di canzoni giapponesi e il videoda-

tabase Japanese Conversation Practice (JACOP), sviluppato dall’Università Tsukuba, costituito da

24 dialoghi elementari (per ora solo uno attivo) che offre la possibilità agli studenti di visualizzare il glossario e la traduzione, nonché effettuare esercitazioni pratiche. Infine è disponibile per gli stu- denti cafoscarini il programma Edukanji realizzato da Alessandro Mantelli, docente di informatica all’Università Ca’ Foscari, con fondi per la didattica stanziati dal DSAAM. Edukanji, attualmente an- cora in fase sviluppo, mirato all’apprendimento dei kanji attraverso quiz e semplici giochi. Inoltre presenta un dizionario interattivo in cui visualizzare l’animazione dei kanji oltre alle relative infor- mazioni.

Un altro progetto di e-learning è Cilta Oriente dell’Università di Bologna. Il percorso Cilta Orien-

te

è costituito da 25 incontri, durante i quali i discenti hanno l’opportunita di frequentare il laborato- rio, interagire tra di loro o con il tutor e svolgere le attivita presenti sulla piattaforma Web. Gli in-

16

contri sono stati organizzati in unità monotematiche della durata di due ore settimanali per un tota- le di 50 ore (Stabile, 2011, p. 61).

Sulla piattaforma web sono presenti attività mirate allo studio della lingua e della cultura giap- ponese, informazioni utili su altri siti web inerenti al corso , forum e così via.

Oltre a questi siti che non sono accessibili a chiunque, alcuni dei siti internet in lingua italiana tra quelli presenti nella nostra ricerca contengono piccole sezioni dedicate allo studio della lingua giapponese. Questi corsi sono mirati soprattutto a coloro che vogliono avvicinarsi alla lingua per la prima volta poiché presentano le basi della struttura linguistica, hiragana e katakana, alcuni sem- plici kanji e i termini lessicali più diffusi. Tutti sono realizzati da ragazzi che hanno studiato il giap- ponese, ma senza competenze di insegnamento adeguate. Per studenti avanzati non esiste mate- riale in italiano. Per esempio il sito italiajapan.net propone cinque lezioni (scrittura, struttura delle frasi, particelle, introduzione ai verbi e numeri e contatori), rimandando poi ad altro materiale presente in rete. Nel sito nanoda.com è possibile consultare 11 lezioni, che vanno dalle basi fino ad alcune semplici nozioni grammaticali. Ne esistono altri, ma probabilmente quello che offre un corso leggermente più dettagliato è il sito manganet.it, con 32 lezioni che partono dai kana fino a esempi di frasi utili. Infine merita una menzione particolare il sito DanDanDin.it, dal momento che il responsabile del sito, oltre a mettere a disposizione esercizi, regole grammaticali e così via, tiene delle lezioni in diretta gratuite in determinati giorni dando la possibilità agli utenti-studenti di se- guire, interagire e partecipare attivamente alla lezione.

Esistono dei siti stranieri che hanno anche una sezione italiana per chi è interessato ad appren- dere il giapponese online. Esempi rilevanti e più noti sono Livemocha, Busuu, Japanesepod101 e

iKnow. In lingua inglese infatti esistono numerosissimi corsi online gratuiti (con la possibilità di a-

vere una versione pro a pagamento) che registrandosi offrono la possibilità di studiare qualsiasi lingua, tra le quali anche il giapponese. Molti website infatti, come Livemocha o Busuu, sono strut- turati in forma simile a un social network dove ognuno può dare il proprio contributo, offrendo materiale o aiutando compagni con meno esperienza secondo un’ottica costruttivista (vedi 3.1.1), stimolando interesse e curiosità e fornendo utili basi di partenza per chi si avvicina alle lingue stra- niere. Dai questionati è possibile evincere che il più utilizzato è Livemocha.

Esistono anche siti internet focalizzati solo sullo studio del giapponese, che permettono di se- guire dei corsi online ottenendo buoni risultati. Previa registrazione e pagamento di un abbona- mento di circa dieci dollari al mese mediamente, questi corsi offrono la possibilità di svolgere eser- cizi e controllare le correzioni, consultare materiale multimediale creato appositamente, confron-

to sono Japanesepod101, Nihongo Master, Renshuu.org e Textfugu. Un altro esempio rilevante è

JPLANG, versione online del libro di testo shōkyu nihongo e realizzato e gestito direttamente dal

Japanese Language Center for International Students e l’Information Collaboration Center of To- kyo University of Foreign Studies. Poiché il sito è stato presentato a Ca’ Foscari17 e alcuni docenti di lingua giapponese ne suggeriscono l’utilizzo,18 abbiamo provato a contattarli per avere il nume- ro di iscritti e visitatori italiani, ma non abbiamo ottenuto nessun dato. JPLANG, previa iscrizione, permette di accedere a materiali didattici e svolgere esercizi interattivi, molti dei quali presenti nei manuali di testo, permettendo una discreta interattività e con la possibilità di vedere il proprio sta- to di avanzamento delle competenze.19

Una situazione simile ai corsi online si presenta anche per le risorse online di riferimento come grammatiche e dizionari. In Italia il numero delle risorse è quasi nullo, se non alcuni dizionari onli- ne con pochi lemmi. Uniche note di riguardo su questo fronte sono rappresentate da progetti con a capo la dottoressa Marcella Maria Mariotti, ricercatrice universitaria presso il Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea dell’Università Ca’ Foscari Venezia, in corso di sviluppo presso la medesima università: ITADICT,20 un database italiano-giapponese accessibile gratuita- mente (Mariotti & Mantelli, 2012), e BunpoHyDict: Hypermedia Dictionary of Japanese Grammar, un dizionario di grammatica giapponese ipermediale di prossima pubblicazione (Mariotti, 2011).

Il lingua inglese il numero di dizionari e grammatiche online dal giapponese all’inglese è molto vasto, ma la maggior parte di essi si basa sul database creato grazie all’imponente lavoro di Jim Breen, ricercatore al Japanese Studies Center alla Monash University, e del suo staff, traducendo centinaia di migliaia di termini dal giapponese all’inglese e non solo, dato che al sito del progetto21 è possibile consultare dizionari di kanji o frasi d’esempio. Con questo database sono stati creati siti come jisho.org. Esistono anche dei meta motori di ricerca (cioè cercano in più dizionari online esi- stenti) come weblio.jp.

Tra le grammatiche online, la più nota è probabilmente Jgram, molto utile per gli studenti di lingua giapponese dal momento che è possibile consultare regole grammaticali spesso accompa-

17

http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=121141 (verificato il 9 febbraio 2013)

18

http://www.unive.it/nqcontent.cfm?a_id=68077&af_id=124316&l=it (verificato il 9 febbraio 2013)

19 Nel sito http://jplang.tufs.ac.jp (verificato il 9 febbraio 2013) si legge che “<JPLANG>, provides e-learning materials

for learning Japanese, jointly developed by the Japanese Language Center for International Students and the Informa- tion Collaboration Center of Tokyo University of Foreign Studies”.

20 Come riporta il sito http://virgo.unive.it/itadict/?p=search&l=ita (verificato il 9 febbraio 2013) “il progetto ITADICT

ha come scopo la creazione di un database giapponese-italiano accessibile gratuitamente, dichiaratamente ispirato dal progetto JMdict/EDICT di Jim Breen (1991) da cui trae la struttura e le caratteristiche principali”. Questo dizionario on- line, per il momento unico in Italia, consta di oltre 90.000 termini e ha l’obiettivo di raggiungere i 180.000 inserimenti entro il 2014.

21

gnati da utili esempi. Altri siti di grammatica diffusi sono Tae Kim’s Guide To Japanese Grammar e

Maggie Sensei.

Un sito utile per gli studenti di lingua giapponese è yomoyomo.jp. Inserendo l’URL di una pagi- na in lingua giapponese, essa viene ripresentata con l’aggiunta dei rōmaji a fianco dei kanji.

Esistono infine degli utili add-on per browser: rikaichan e rikaikun permetteno di leggere le pa- gine web in lingua giapponese in maniera più rapida. Passando con il mouse sopra i kanji e compo- sti sconosciuti, appare la lettura e la traduzione in lingua inglese. Inoltre è possibile importare il database creato per ITADICT permettendo anche la consultazione delle traduzioni in lingua italiana. Un plugin simile è perapera.

Un altro add-on curioso è Kanjilish: attivandolo nel proprio browser solo su siti con vocaboli in lingua inglese, converte la prima lettera delle parole nel kanji associato a quel significato. Per e- sempio invece di dog, vedremo visualizzato 犬 og, aiutando potenzialmente nella memorizzazione del significato dei kanji.