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Linee guida per la gestione delle AFV

Nel documento PIANO FAUNISTICO VENATORIO PISA 2012-15 (pagine 176-182)

6) PROPOSTE PER LA ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE E PER LA GESTIONE DEGLI

6.3 Istituti Privati

6.3.1 Le Aziende Faunistico Venatorie

6.3.1.2 Linee guida per la gestione delle AFV

Parametri Faunistici: il punteggio è stato attribuito sulle specie per le quali si era in possesso di dati di densità derivante da censimenti effettuati con modalità omogenea. Sono stati considerati sia Lepre e Fagiano, ma anche Capriolo e Daino per compensare i possibili problemi derivati dall’accostamento di AFV che avevano in precedenza un diverso indirizzo. I valori di densità sono stati normalizzati con l’uso del programma “DISTANCE”. I dati di partenza relativi al Fagiano mostrano una densità media annuale primaverile di 18,98 capi/kmq, ma con variazioni sensibili tra le diverse AFV: 12 aziende mostrano densità comprese tra 1,6 e 9,9 e solo 9 con densità maggiore di 20 capi/kmq.

Per la Lepre la variabilità provinciale è data dall’AFV Cenaia-Lavaiano, che si pone con 49,54 capi/kmq, completamente fuori dal più modesto valore di tutte le altre. Per essa, è stato dato un punteggio aggiuntivo esterno alla scala di riferimento delle altre (20 punti). La media, senza Cenaia, è di 6,54 capi/kmq, ma 19 aziende sulle 27 restanti hanno densità inferiore a 3,5 capi/kmq. Ciò, si fa presente, senza che sulla Lepre sia mai stato autorizzato l’abbattimento negli ultimi anni (salvo, per pochissimi capi, per l’AFV Cenaia). La presenza del Capriolo è stata parimenti considerata positiva. La specie risulta presente in 24 AFV con una densità media di 12,83 capi/kmq (da 0,8 a 26,95 capi/kmq).

Nel complesso le densità permettono (secondo le “regole” del vigente regolamento provinciale: 6 capi/kmq come minimo) il prelievo in 20 AFV. Il Daino è stato invece considerato come elemento problematico per la gestione ed il punteggio è stato inversamente proporzionale alla presenza riscontrata. Tale specie risulta presente in 10 AFV, ma se si eccettua “Ariano”, con densità di 19,49 capi/kmq, la media è di circa 2 capi/kmq.

Tab. 6.12: dati e punteggi per i caratteri gestionali attribuiti alle AFV

AFV

Punti imm Fag

Punti catt Lepre

Punti catt Fag

Punt migl.

punti gestione

Volpe Punti gestione

Pernice Punti starna

punti recinti ambient.

punti recinti caccia Ungulati

punti vigilanza

punti abb.

Fagiano

INDICE PRESS.

PICC.

STANZ.

INDICE PRESS.

MIGRAT.

INDICE GIORNI STANZ.

INDICE GIORNI MIGRAT.

PUNTI

PROTOC. TOTALE TOT.

NORMALIZZ.

Ariano 5 0 0 5 1 1 0 3 1 1 5 2 3 1 6 0 34 21

Badia di Morrona 5 0 0 1 1 3 0 3 0 2 2 3 5 2 10 0 37 23

Camugliano 1 0 0 2 4 1 0 4 0 5 1 6 5 2 9 0 40 25

Cedri 5 0 0 1 2 4 0 3 1 1 9 9 4 4 7 5 55 34

Cenaia Lavaiano 5 5 0 5 2 1 1 1 1 2 5 7 5 1 8 5 54 34

Cozzano 5 0 1 1 2 1 0 6 1 1 10 9 4 4 6 5 56 35

Gello Mattaccino 5 0 0 2 1 1 0 4 1 1 5 8 4 4 9 0 45 28

Ghizzano 5 0 0 5 1 4 0 3 1 2 8 2 1 2 4 5 43 27

Il Roglio 5 0 0 5 5 1 0 3 1 4 8 6 4 3 7 0 52 33

Il Terriccio 5 0 0 2 3 1 0 1 0 5 10 9 1 3 2 0 42 26

Le Pianora 4 0 0 3 1 1 0 1 1 1 2 1 4 1 7 0 27 17

Meleto Canneto 4 0 0 1 1 1 0 4 1 2 2 9 5 1 1 0 32 20

Miemo 5 0 0 5 1 5 0 4 0 5 10 10 5 5 7 0 62 39

Montegemoli Serra 5 0 0 5 1 1 0 5 1 5 8 8 1 2 2 0 44 28

Montelopio 5 0 0 2 1 1 0 1 1 1 7 5 1 3 6 0 34 21

Pagliana 5 0 0 3 1 4 1 3 1 2 5 6 5 3 9 0 48 30

Peccioli 4 0 0 1 1 3 0 5 1 2 2 5 3 2 6 0 35 22

Pelagaccio 5 0 0 2 1 1 0 3 1 1 3 3 5 2 10 0 37 23

Pieve a Pitti 5 0 0 3 1 4 0 1 1 2 8 8 4 4 6 5 52 33

Pignano 5 0 0 3 1 3 1 3 1 1 8 8 5 3 8 5 55 34

Pratello 5 0 0 2 1 1 0 3 1 2 3 4 4 2 8 0 36 23

Querceto 5 0 0 5 1 1 0 1 0 3 8 8 3 3 4 0 42 26

Ricrio 5 0 0 4 1 3 0 4 1 1 10 10 5 5 10 5 64 40

Scopicci S. Michele 5 0 0 2 2 3 0 5 1 1 8 8 3 2 4 0 44 28

Scornello 5 0 0 1 3 1 1 4 1 2 5 5 5 2 9 0 44 28

Spedaletto 5 0 0 4 1 1 0 2 0 3 9 10 4 4 7 5 55 34

Usigliano 5 0 0 2 3 1 0 1 1 1 6 4 4 2 6 0 36 23

Villetta Canneto 5 0 0 5 1 4 1 4 1 2 8 9 3 3 3 0 49 31

Tab. 6.13: dati e punteggi per i caratteri faunistici attribuiti alle AFV

AFV

punti densità Fagiano

punti densità

Lepre

punti densità Capriolo

punti densità

Daino

TOTALE TOTALE

NORMALIZZATO

Ariano 5 4 4 1 14 23

Badia di Morrona 2 10 1 5 18 30

Camugliano 3 10 1 4 18 30

Cedri 4 6 4 5 19 32

Cenaia Lavaiano 4 20 1 5 30 50

Cozzano 2 1 4 4 11 18

Gello Mattaccino 1 2 2 5 10 17

Ghizzano 1 2 3 4 10 17

Il Roglio 1 2 2 5 10 17

Il Terriccio 2 6 2 5 15 25

Le Pianora 1 2 1 5 9 15

Meleto Canneto 1 4 2 5 12 20

Miemo 3 7 3 4 17 28

Montegemoli Serra 3 3 5 4 15 25

Montelopio 1 3 2 5 11 18

Pagliana 2 3 2 5 12 20

Peccioli 1 4 1 5 11 18

Pelagaccio 1 2 1 5 9 15

Pieve a Pitti 3 8 2 5 18 30

Pignano 1 4 2 4 11 18

Pratello 1 3 4 3 11 18

Querceto 2 5 3 5 15 25

Ricrio 2 4 5 2 13 22

Scopicci S. Michele 2 4 2 5 13 22

Scornello 1 2 1 5 9 15

Spedaletto 5 4 4 5 18 30

Usigliano 1 9 1 5 16 27

Villetta Canneto 5 6 3 1 15 25

In questa logica risulta assolutamente necessario concertare ed attuare, nel periodo di validità del PFVP nuove metodologie e regole gestionali, che dovranno comunque basarsi sui seguenti principi:

a) mantenimento su tutte le AFV del divieto di caccia alla Lepre; ciò anche in considerazione della possibilità di applicazione dei metodi di controllo sulle specie predatrici ed antagoniste ai sensi dei Piani specifici vigenti;

b) considerazione non più di una sola specie in indirizzo tra quelle indicate dal PRAF e dalla normativa regionale, come elemento di valutazione della efficacia/efficienza di ogni Istituto, ma di Lepre e di almeno due specie di Galliformi tra quelle indicate dalla norma;

c) raggiungimento per tutte le AFV di parametri di pressione venatoria sulla selvaggina, in particolare sulla migratoria, conseguenti con le finalità dell’Istituto;

d) incentivazione della produzione di fauna stanziale di qualità e di catture di Lepre e di Galliformi come alternativa al prelievo, di cui siano destinatari esclusivamente la Provincia di Pisa e gli ATC provinciali (comunque con diritto di prelazione rispetto ad altri soggetti);

e) concedere autorizzazioni per la caccia da appostamento fisso in numero massimo di uno ogni 200 ettari di SAF, fatti salvi i chiari di caccia (appostamenti a palmipedi, condotti con le indicazioni di cui al Paragrafo 5.3.2.4.c e non utilizzati prevalentemente per altri scopi);

f) immissione dei Galliformi esclusivamente attraverso recinti e strutture di ambientamento, operando con materiale di qualità (specifiche ARSIA), con soggetti inferiori ai 70 gg d’età;

g) individuare in una densità a fine stagione venatoria pari a 40 fagiani/100 ha di SAU quale soglia minima di capi di tale specie che può consentire la non immissione nell’anno successivo;

h) conferma delle AFV presenti al 2011 nella Provincia, a condizione che abbiano presentato la richiesta di rinnovo nei tempi e modi previsti dalla normativa e dalle indicazioni date dalla Provincia;

i) concessione dei tempi necessari alla modifica della gestione con metodi impostati al raggiungimento/mantenimento di soglie minime di qualità, desunte dalla valutazione complessiva della gestione e dei risultati, e non più di un solo parametro come in passato (es.

densità della Lepre o Capriolo);

j) condizionare il mantenimento di ciascuna AFV al raggiungimento di soglie minime di risultato entro due anni dalla data di approvazione del presente PFVP, per i parametri gestionali e faunistici indicati nella tabella seguente, valutabili complessivamente e che diano luogo ad una somma minima di punteggio annuale (calcolato per ciascun parametro in modo omologo a quanto indicato nella costruzione delle tavole di punteggio 6.12 e 6.13) per ciascuna AFV, pari a 50 punti;

Tab. 6.14: soglie minime e massime obiettivo e punteggi relativi per le AFV

parametro valore minimo o massimo

(max, se specificato) note Punteggio

massimo

Densità Fagiano 40 capi/kmq/SAU a fine stagione venatoria (classi allegato 1) 5 Densità altro Galliforme 20 capi/kmq/SAU a fine stagione venatoria; punti proporzionali 5 Densità Lepre 7 capi/kmq/SAU a fine stagione venatoria (classi allegato 1) 5 Immissioni Fagiano max 150/kmq/anno Punteggio inversamente proporzionale

(0 punti per n.> 150) 5 Catture Fagiano 10 capi/kmq/SAU Punteggio direttamente proporzionale

(0 punti per 0 catture) 5 Catture Lepre 2 capi/kmq/SAU Punteggio direttamente proporzionale

(0 punti per 0 catture) 5 Recinti ambientamento 0,5 ha/kmq/SAU Recinti non inferiori a ha 1,0 ciascuno 5 Assenza recinti abbattimento

Ungulati max 0,0 ha 5

Miglioramenti ambientali 5,37% della SAU Punteggio direttamente proporzionale

(5 punti per 5,37%) 5

Densità Capriolo 13 capi/kmq - 10 capi/kmq A fine inverno, su aree boscate. Valore minimo

per a. vocate - massimo per a. non vocate 3 Densità altri Cervidi o

Muflone 1,5 capi/kmq - 0,5 capi/kmq -

Cumulato, a fine inverno su SAF. Valore minimo per a. vocate – massimo per a. non

vocate

4

Indice pressione venatoria su

Piccola stanziale max 45 permessi/kmq/anno inversamente proporzionale 6

Indice pressione venatoria su

Migratoria max 30 permessi/kmq/anno inversamente proporzionale 4

Vigilanza permanente (12

mesi/anno) 1- 2 guardie guardia dipendente 5-7

k) considerare, come elementi oggettivi di valutazione annuale, quelli utilizzati nelle parti precedenti per il passato, verificabili, annualmente, attraverso una apposita scheda di autovalutazione inviata a corredo del Piano Annuale da parte del Titolare e verificata da parte della Provincia con sopralluoghi e censimenti sul campo;

l) mantenere le autorizzazioni al prelievo della selvaggina migratoria, solo per le AFV che entro un anno dalla data di approvazione del PFVP raggiungano il punteggio minimo (50 punti) di cui al punto j) e sospendere comunque tale possibilità di prelievo nell’anno successivo alla verifica di non raggiungimento del punteggio;

m) verranno inoltre valutate le richieste di nuove autorizzazioni solo se presentate entro 60 giorni dalla pubblicazione del PRAF (Piano Regionale Agricolo Forestale), come previsto dal comma 6 art. 48 DPGR 33/R/2011;

n) concessione di incentivazioni alle AFV che raggiungano alti livelli di punteggio annuale, tra cui l’attestazione ufficiale di qualità, la possibilità di essere autorizzate alla caccia di selezione “in cerca” e sul Cinghiale, ecc..

In ogni caso, tenuto conto della superficie attualmente destinata alle AFV, la somma della superficie complessiva provinciale delle AFV e delle AAV, non potrà superare il 12,5% della SAF provinciale.

Tale superficie massima, pari a complessivi ettari 27.795,25 dovrà comunque essere ripartita mantenendo l’attuale ripartizione dei due Istituti in ciascun Comprensorio. Pertanto si considera come superficie massima disponibile per le AFV e AAV nel Comprensorio Occidentale ha 13.562 (10,55%

della SAF) e 14.179 ha (15,11% della SAF) in quello Orientale. Fermi restando tali limiti come obiettivo da raggiungere nel periodo di validità del PFVP, saranno unicamente considerati, in deroga temporanea ai limiti superficiali sopra mensionati, eventuali domande di modifica limitata dei confini degli Istituti esistenti, tesi a rettificare i confini per migliorarne la funzionalità gestionale, se tali modifiche sono state presentate entro il mese di febbraio 2012, previa parere favorevole della Consulta Faunistico-Venatoria provinciale.

Nel documento PIANO FAUNISTICO VENATORIO PISA 2012-15 (pagine 176-182)