6) PROPOSTE PER LA ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE E PER LA GESTIONE DEGLI
6.3 Istituti Privati
6.3.1 Le Aziende Faunistico Venatorie
6.3.1.1 Stato attuale delle AFV
In Provincia di Pisa sono presenti attualmente 28 AFV, di cui una in zona umida (Le Pianora). Delle restanti, 6 avevano indirizzo “Capriolo” e 21 “Lepre”.
Coerentemente a quanto indicato nel PRAF, riguardo alla valutazione degli Istituti Privati, la valutazione dello stato attuale delle AFV provinciali è avvenuta in modo analogo a quanto già descritto
per gli Istituti Pubblici attraverso l’analisi, per ciascuna, delle informazioni relative ai tre parametri:
morfologico, gestionale e faunistico, che, comunque, per le AFV è stata basata sulla “pesatura” ed il raffronto di parametri diversi. Sono stati in particolare analizzati, per ogni AFV, 77 parametri, poi raggruppati in indici, con la comparazione di due parametri morforlogici (coefficiente di forma e distanza da altri Istituti Privati), 16 parametri gestionali (media immissioni Fagiano, miglioramenti ambientali, recinti di immissione e di caccia, indici di pressione di caccia su stanziale e migratoria, indici di vigilanza, ecc.) e 4 parametri faunistici (densità Fagiano, Lepre, Capriolo, Daino). Anche per le AFV, la comparazione dei valori assoluti calcolati per ciascun parametro è stata trasformata in punteggi, a loro volta “normalizzati” considerando i massimi e minimi valori ottenuti rispetto a 10 (massimo punteggio morfologico), 40 (massimo punteggio gestionale) e 50 (massimo punteggio faunistico). Negli Allegati 5 e 6, sono espressi in dettaglio le modalità di analisi dei metadati e le schede di valutazione per ciascuna AFV.
Tab. 6.10: Riassunto dei punteggi di valutazione delle AFV
AFV MORFOLOGICO GESTIONALE FAUNISTICO
TOTALE NORM.
Cenaia Lavaiano 10 34 50 94
Cedri 8 34 32 74
Miemo 6 39 28 73
Ricrio 10 40 22 72
Spedaletto 4 34 30 69
Pieve a Pitti 6 33 30 68
Villetta Canneto 7 31 25 62
Badia di Morrona 9 23 30 62
Cozzano 8 35 18 61
Il Terriccio 9 26 25 60
Pignano 7 34 18 59
Montegemoli Serra 7 28 25 59
Querceto 8 26 25 59
Camugliano 3 25 30 58
Pagliana 8 30 20 58
Scopicci S. Michele 6 28 22 55
Gello Mattaccino 9 28 17 54
Il Roglio 4 33 17 54
Usigliano 3 23 27 53
Ariano 8 21 23 52
Scornello 9 28 15 51
Meleto Canneto 10 20 20 50
Ghizzano 4 27 17 48
Pratello 6 23 18 46
Nella costruzione dei punteggi e, a monte, nella scelta dei parametri , nel caso delle AFV, si è rilevata la necessità di dover omogeneizzare alcune informazioni (ad esempio nella scelta dei dati di censimento e delle specie), allo scopo di comparare alcune situazioni di partenza diverse (dovute ad esempio al diverso indirizzo avuto in passato). Per alcuni aspetti gestionali/faunistici, quali ad esempio, la gestione del Cinghiale, è stato deciso di non considerare gli abbattimenti effettuati, poiché l’interpretazione del dato poteva risultare completamente opposta. Inoltre è stato deciso di considerare negativamente, per tutte le AFV, seguendo lo spirito della Legge, la pressione venatoria esercitata sulla migratoria e sulla stanziale, trasformando in punteggio, inversamente proporzionale al valore assoluto ricavato, il numero medio di giornate di caccia annuali (permessi rilasciati in relazione ai giorni di caccia disponibili) e la densità dei cacciatori ammessi. Da tali dati è stato possibile ricavare degli specifici indici di pressione venatoria, sia sulla migratoria che sulla piccola stanziale. Dai dati scaturiti emerge una situazione, anche per le AFV, fortemente differenziata, con un numero limitato di situazioni di eccellenza, molte situazioni mediocri e molte decisamente scarse. I tre Macro-parametri, illustrati nel dettaglio nelle tabelle, delineano, in sintesi i seguenti elementi.
Parametri Morfologici: il coefficiente di forma varia molto passando dallo 0,85 della AFV “Cenaia-Lavaiano” allo 0,47 di “Usigliano”. Parimenti grosse differenze si riscontrano nella distanza da altri Istituti privati (altre AFV o AAV), con un valore medio di 2.386 metri, ma con solo 8 AFV che distano più di 3.000 metri e con ben 9 che distano meno di 500 mt da altre AFV/AAV.
Tab. 6.11: dati e punteggi per i caratteri morfologici attribuiti alle AFV
AFV prec. specie
indirizzo punti_forma punti distanza AAV/AFV
Ariano Capriolo 2 5
Badia di Morrona Lepre 3 5
Camugliano Lepre 1 2
Cedri Lepre 3 4
Cenaia Lavaiano Lepre 5 4
Cozzano Lepre 2 5
Gello Mattaccino Lepre 3 5
Ghizzano Lepre 2 2
Il Roglio Lepre 2 2
Il Terriccio Capriolo 3 5
Le Pianora Acquatici 4 5
Meleto Canneto Lepre 4 5
Miemo Capriolo 2 3
Montegemoli Serra Capriolo 3 3
Montelopio Lepre 3 2
Pagliana Lepre 2 5
Peccioli Lepre 1 1
Pelagaccio Lepre 1 4
Pieve a Pitti Lepre 3 2
Pignano Lepre 4 2
Pratello Lepre 3 2
Querceto Capriolo 3 4
Ricrio Lepre 4 5
Scopicci S. Michele Lepre 1 4
Scornello Lepre 3 5
Spedaletto Lepre 2 2
Usigliano Lepre 1 2
Villetta Canneto Capriolo 1 5
Parametri Gestionali: il numero di fagiani immessi per 100/ha varia molto, rispetto alla media (1 capo circa), passando da nessuno (per le 6 AFV che hanno sottoscritto il Protocollo di qualità con la Provincia) ai 6,89 della AFV “Camugliano”. Tale indice, che nel PRAF viene considerato positivo, è stato in questa sede, valutato negativamente e comunque collegato alla densità riscontrata nei censimenti. In modo positivo, sono stati invece valutate le immissioni di Starna e Pernice rossa, finalizzati al tentativo di ricreare neo-popolazioni. Solo due Aziende operano catture di Lepre/Fagiano a fini di ripopolamento: tale operazione è stata valutata positivamente. I miglioramenti ambientali, che rappresentano uno dei cardini gestionali imposti dalla legge sono stati valutati positivamente, riferiti in
% alla superficie agricola aziendale, riscontrando una media di circa 29 ha/azienda ma con valori percentuali oscillanti tra l’1,9 ed il 7,2% della superficie impegnata. Data l’eterogenea situazione ambientale, i dati relativi al controllo dei predatori, pur calcolati anche per Corvidi e Cinghiale, sono stati considerati solo per la Volpe, raffrontando il numero di capi prelevati alla densità della specie riscontrata dai censimenti. I dati sono particolarmente interessanti: rispetto ad una densità media del Canide riscontrata, pari a 1,48 capi, vengono prelevati in media annualmente 1,25 capi. Rispetto alla media, si sottolinea che in ben 14 AFV non sono state abbattute volpi in art. 37 negli ultimi 3 anni, ciò indipendentemente dalla densità della specie. Tale andamento non pare essere compensato, per le stesse aziende, nemmeno da prelievi effettuati durante la stagione di caccia, nella quale si prelevano in media 0,57 capi/kmq. Coerentemente alle pratiche oramai dimostrate di buona gestione delle immissioni e nello spirito peraltro previsto dalla L.R. 3/94, è stata valutata con particolare approfondimento la presenza in ciascuna AFV di recinti di immissione/ambientamento per la piccola stanziale: dai risultati emerge che nelle 28 AFV sono presenti complessivamente 35 recinti, ma che 6 ne sono completamente sprovviste, e 13 ne hanno solo uno. Di quelli presenti, 16 sono di superficie inferiore all’ettaro, 11 tra 1 e 2 ettari, 2 tra 2 e 3 ettari e 3 superiori ai 3 ettari. Al contempo in 5 AFV sono presenti recinti di abbattimento per Ungulati, che occupano una superficie complessiva superiore ai 284 ettari. La presenza di queste strutture, finalizzate all’immissione e abbattimento di specie che possono potenzialmente uscire e che esulano dalle finalità generali di questi istituti è stata valutata negativamente. Invece positivamente è stata giudicata la presenza di Guardie fisse e il loro numero: le GPG dipendenti dalle AFV sono 32, alla data del rilievo (2011), con una media di 1,14 per azienda (varianza: 0-5), ma ben 12 AFV non hanno tali figure. Viceversa le AFV si basano molto su Guardie avventizie (11 guardie) e soprattutto volontarie (26), a scapito, probabilmente, di un corretto e efficace modulo gestionale.
Gli abbattimenti di piccola stanziale ricavati dai rendiconti annuali, mostrano in media un prelievo annuale di oltre 5684 fagiani (media 203,84; variazione: 3,3-1738) con densità di prelievo tra 0,01 e 2,87 capi/kmq medi/anno. La Lepre non può essere invece abbattuta in nessuna AFV. Oltre al Fagiano, si citano dati ulteriori di prelievo complessivo medio annuale: 762 cinghiali, 175 conigli selvatici, 184 minilepri. Sulla migratoria si rilevano aziende con forti prelievi, con 3.876 colombacci (media 135,24/AFV/anno, con massimo di 636 capi/anno/AFV e con, in media 2,64 appostamenti al colombaccio autorizzati) e 1.694 capi di altra migratoria (media 60,51 capi/AFV/anno, ma con variazioni consistenti: 0,60-347 capi/AFV/anno e con 0,89 appostamenti fissi/AFV). Riguardo alla presenza di cacciatori, i dati medi annuali indicano una presenza complessiva (permessi di caccia
Parametri Faunistici: il punteggio è stato attribuito sulle specie per le quali si era in possesso di dati di densità derivante da censimenti effettuati con modalità omogenea. Sono stati considerati sia Lepre e Fagiano, ma anche Capriolo e Daino per compensare i possibili problemi derivati dall’accostamento di AFV che avevano in precedenza un diverso indirizzo. I valori di densità sono stati normalizzati con l’uso del programma “DISTANCE”. I dati di partenza relativi al Fagiano mostrano una densità media annuale primaverile di 18,98 capi/kmq, ma con variazioni sensibili tra le diverse AFV: 12 aziende mostrano densità comprese tra 1,6 e 9,9 e solo 9 con densità maggiore di 20 capi/kmq.
Per la Lepre la variabilità provinciale è data dall’AFV Cenaia-Lavaiano, che si pone con 49,54 capi/kmq, completamente fuori dal più modesto valore di tutte le altre. Per essa, è stato dato un punteggio aggiuntivo esterno alla scala di riferimento delle altre (20 punti). La media, senza Cenaia, è di 6,54 capi/kmq, ma 19 aziende sulle 27 restanti hanno densità inferiore a 3,5 capi/kmq. Ciò, si fa presente, senza che sulla Lepre sia mai stato autorizzato l’abbattimento negli ultimi anni (salvo, per pochissimi capi, per l’AFV Cenaia). La presenza del Capriolo è stata parimenti considerata positiva. La specie risulta presente in 24 AFV con una densità media di 12,83 capi/kmq (da 0,8 a 26,95 capi/kmq).
Nel complesso le densità permettono (secondo le “regole” del vigente regolamento provinciale: 6 capi/kmq come minimo) il prelievo in 20 AFV. Il Daino è stato invece considerato come elemento problematico per la gestione ed il punteggio è stato inversamente proporzionale alla presenza riscontrata. Tale specie risulta presente in 10 AFV, ma se si eccettua “Ariano”, con densità di 19,49 capi/kmq, la media è di circa 2 capi/kmq.