6. Al teschio di un poeta
Nulla v’è ormai rimasto in questo teschio dove la polpa del sognar viveva,
dove, rinchiusa, l’illusione tendeva un felice ramo di primavera.
Nulla v’è più dietro la fronte fredda, sorella della pietra e del legno, dove ha preso forma duratura solo l’assenza pallida ed oscura. Seccarono i giardini all’improvviso, senz’alito rimasero le ali
sotto il piccolo cielo della fronte.
Senza voce né mente, adesso sgorga da quegli occhi deserti una fontana di polvere solinga e cenerina.
7. A un cervo che pasceva
Pasceva solitudine verde e muta del campo vasto privo d’un sussurro, mentre, lieve e lieta, la primavera tremava tra l’erba luminosa.
Che verde e che tranquillo lo sguardo l’erba nuova d’aprile gli rendeva e che tiepida la pelle era allora nella sera purissima e dorata.
Un breve bramito, un alito dolce trasmise il suo calore all’aria alata, come un vento leggero e fortunato.
Com’era quieto, l’aria divenne pelle, com’era allegro, il paesaggio carezza, in quel silenzio timido del prato.
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8. Presencia de la esposa
(Playa de Deva)
Quizá tan suave como mano, acaso como temblor de rama sensitiva, como estela de un ala fugitiva o tenue luz rosada del ocaso,
llega hasta mí, perdida entre la brisa ave de amor, caricia derramada la dulce plenitud de tu mirada, fundida con tu voz y tu sonrisa.
De caricia de amor se van poblando mi alma y el paisaje en que te siento; mi corazón se esparce con el viento y van las naves por la mar soñando...
Olvídanse las cosas de su peso, y, al brillar una estrella por lo oscuro, siento tan alto el corazón y puro que ignoro si te beso o si la beso.
9. Adán
De pronto, el barro fue vivificado y Adán sintió fluirle dulcemente un agua limpia, juvenil, caliente, como el arroyo que miró a su lado.
Era la sangre ya. Y, entusiasmado, los brazos levantó, puro, inocente: sintió fluir el aire suavemente, igual que el árbol fresco y delicado.
Y fue a volar como la rama alada, como el ave feliz de grácil vuelo, mas vio la tierra contra el pie pegada,
que le tiraba de su cuerpo el suelo, y echose en él, con la ilusión tronchada, mientras miraba pensativo al cielo.
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8. Avvenenza della sposa (Playa de Deva)
Forse come mano soave, forse come tremor di ramo sensitivo, come stella di un’ala fuggitiva o tenue luce rosa del tramonto,
giunge fino a me, persa nella brezza ̶ uccello d’amore, sparsa carezza ̶ quella dolce pienezza del tuo sguardo, insieme alla tua voce e al tuo sorriso.
Si popola di carezza d’amore
la mia anima e il paesaggio in cui ti sento; il mio cuore si sparge con il vento
e solcano le navi il mar sognando…
Le cose son dimentiche del peso, e, nel fulgor di una stella nel buio, sento il mio cuore così alto e puro che ignorio ch’io stia baciando: te o lei.
9. Adamo
All’improvviso, il fango prese vita e Adamo sentì che dolce scorreva un’acqua pura, giovanile, calda, come il fiume che vede accanto a sé.
Era dunque il suo sangue. Ed, entusiasta, alzò le braccia, puro ed innocente: sentì fluire l’aria soavemente, come l’albero fresco e delicato. E a volar s’arrischiò qual ramo alato, come uccello lieto d’esile volo, ma vide la terra al piede attaccata,
che al suolo il suo corpo tratteneva, vi si gettò, illusione stroncata, mentre osservava il cielo pensieroso.
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10. Tentación
La tentación, el ansia, la locura, la órbita del ojo iluminada por la pupila turbia y acerada, fijo astro de ardiente calentura.
Y el árbol de la vida, en su espesura guardando la manzana deseada, subiéndola hacia el cielo, aprisionada en una verde llama hacia la altura...
Y Adán tendió su mano enfebrecida, hundió sus labios rojos en la pulpa que en un blanco crujido se entregaba.
Y todo fue dolor, oh Dios. La culpa se fundió con el hombre y con su vida. El ansia se colmó... Y Adán lloraba.
11. Al Niño Dios
El alba tomó cuerpo en tu figura, el aire se hizo carne, los rosales desangraron sus rosas virginales para crear tu piel silente y pura.
Desparramó la brisa su ternura, la luz cuajó en tu forma sus cristales, la luna derramó sus manantiales para crear en Ti nuestra ventura.
Divinidad que, tan pequeña y suave, se hace niña en tu carne redentora, en lo infinito ni siquiera cabe.
En Ti la eternidad tiene su aurora, en Ti nada se halla que se acabe, oh alba de Dios que entre la paja llora.
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10. Tentazione
La tentazione, l’ansia, la follia, e l’orbita dell’occhio illuminata dalla pupilla torbida d’acciaio, astro fisso di febbre appassionata.
L’albero della vita, sulla chioma serbava la mela vagheggiata, innalzandola al cielo, imprigionata in una verde fiamma che s’innalza…
La mano tende Adamo infervorata, le rosse labbra affonda nella polpa che in un bianco fruscio s’abbandonava.
E tutto fu dolore, Dio. La colpa si confuse con l’uomo e la sua vita. L’ansia fu colma… E Adamo piangeva.
11. Al Bambin Gesù
Nel tuo sembiante l’alba prese corpo, l’aria si fece carne, i roseti
ferirono le rose verginali
per creare la tua pelle muta e pura.
Sparse la brezza la sua tenerezza, la luce ti riempì dei suoi cristalli, la luna divise le sue sorgenti per generare in Te la nostra sorte.
Dio che, tanto piccino e soave, si fa bambino nella carne redentrice, che l’infinito non può contenere. In Te l’eternità ha la sua aurora, in Te non v’è nulla che avrà mai fine, alba di Dio che fra la paglia piangi.
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12. Al gozo de la Virgen cuando se supo madre de Cristo
Plazentero fue el primero
gozo, Señora, que oviste
cuando el vero mensajero
te salvó, tú respondiste.
ALFONSO ÁLVAREZ DE VILLASANDINO1
Igual que la caricia, como el leve temblor del vientecillo en la enramada, como el brote del agua sosegada o el fundirse pausado de la nieve
debió de ser de tierna tu sonrisa, Virgen de la pureza inmaculada, al sentir en tu entraña la llamada del Niño Dios como una tibia brisa.
Debió de ser abril de tan gozosa, abierta y venturosa, como el ala en el aire del alba perezosa,
igual que el río que hacia el mar resbala, como el breve misterio de la rosa
que con su aroma su triunfo exhala.
1 Fu poeta medievale vissuto tra il 1340 e il 1425 circa e compose per lo più poesia religiosa. Questi
versi sono tratti da una Cántiga a Santa María contenuta nel Cancionero de Baena, che raccoglie alcuni componimenti di Villasandino.
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12. Alla gioia della Vergine quando seppe d’essere madre di Cristo
Piacevole fu la prima
gioia, Madre, che provasti quando il vero messaggero ti salvò, tu rispondesti.
ALFONSO ÁLVAREZ DE VILLASANDINO
Sì come la carezza, come il lieve tremore della brezza tra le fronde, come sgorgare dell’acqua serena, o il fondersi compassato della neve
sarà stato sì dolce il tuo sorriso, Vergine di purezza immacolata, quando sentisti nel ventre la chiamata del Bambin Gesù come tiepida brezza.
Sarà stato un aprile di gran gioia, gentile e fortunato, come l’ala nell’aria di quell’alba indolente,
come il fiume che scorre verso il mare, come il breve mistero della rosa, che col suo aroma il suo trionfo emana.
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