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Le scelte traduttive di El cuento de las comadrejas Poiché l’elaborato si basa su un possibile esempio di traduzione della pellicola

N: Lucrezia Borgia era una sgualdrina!

Possiamo inoltre individuare pure un valido esempio di transculturalità, laddove

specifiche parole fanno riferimento a fatti non specifici di una singola cultura351, lasciati

dunque come tali pure in traduzione.

MARA: Simulemos, somos actores,

cerremos los ojos…hipnoticémonos. Sintamos la brisa y pensemos que estamos en París, en nuestra segunda luna de miel, caminando por la Rive gauche. El viento trae una música de acordeón, preciosa,

parisina…(cantando)… “Mon amour, mon amour, mon amour” …de la

bolulangerie…nos llega un delicioso aroma…

MARA: Fingiamo, siamo attori,

chiudiamo gli occhi…ipnotizziamoci. Sentiamo la brezza e immaginiamo di essere a Parigi, la nostra seconda luna di miele, passeggiando per la Rive gauche. Il vento porta con sé la musica di una fisarmonica, incantevole,

parigina…(cantando) …“mon amour, mon amour, mon amour” …dalla boulangerie…ci arriva un profumo delizioso…

350 Ranzato I. (2010), pp. 53 351 Ivi, pp. 47

Nella traduzione, il termine francese è stato mantenuto tale in quanto fa riferimento alla parte della città che si trova sulla riva sinistra della Senna352.

L’esempio successivo è invece focalizzato sulla parola rasputines. MARA: Oy, ¡estás empezando a hablar

como Martín! ¡Qué horror, dios mío! Decime, ¿no se puede borrar?

F: No, no, esto está registrado. No se

puede borrar. No entiendo, ¿él no quiere vender?

MARA: ¡Son esos rasputines, que lo

tienen totalmente dominado! ¡Te juro…! ¡No…!

F: Bueno, usted es una mujer de encanto

infinito. Me parece que algo puede hacer.

MARA: ¡Ay! Intentaremos.

MARA: Ecco, stai iniziando a parlare come

Martín! Che orrore, Dio mio! Dimmi, non si può cancellare?

F: No, no, è tutto registrato, non si può

cancellare. Non capisco, lui non vuole vendere?

MARA: Sono quei prepotenti, ce l’hanno

completamente in pugno! Te lo assicuro! No…!

F: Beh, lei è una donna dal fascino infinito.

Credo che potrà fare qualcosa.

MARA (sospira): Ci proveremo.

In tal caso, lo scarso, se non nullo impiego del riferimento in italiano a Grigorij Rasputin, consigliere privato russo durante il periodo di potere da parte della dinastia Romanov, impone la ricerca di un termine in grado di suggerire l’idea evocata, ovvero quella di potere, che sia però al tempo stesso ammesso a livello di censura. Aver impiegato termini come ad esempio “dittatori” avrebbe costituito, proprio nell’ottica di una possibile censura, una scelta errata. È stato dunque preferito optare per una scelta più sicura, anche a costo di perdere la possibilità di trasmettere il riferimento culturale.

P (leyendo): “Pedro de Córdova, el marido

de Mara Ordaz en la vida real, cumple correctamente con el pequeño rol del

eunuco.”

MARA: Lo…lo que hiciste con la voz…fue

maravilloso.

PEDRO (sigue leyendo): “…pero es Umar

Ghassan el que brilla, en el rol del sultán de Muhamara. Con su imponente y sensual presencia”.

MARA: Qui, qui c’è scritto il tuo nome, qui. P (leggendo): “Pedro de Córdova, marito

di Mara Ordaz nella vita reale, interpreta adeguatamente l’umile ruolo dell’eunuco”

MARA: Quel…quello che facesti con la

voce…fu meraviglioso.

P (continua a leggere): “…ma è Umar

Ghassan a brillare, nel ruolo del sultano di Muhamara, con la sua imponente e sensuale presenza!”

Pur potendo sembrare plausibile, per l’esempio appena mostrato, optare per sinonimi del termine “eunuco” (quali ad esempio inetto, probabilmente identificabile in modo più immediato dal pubblico italiano), questo stesso è stato mantenuto tale pure nella

traduzione. Il ruolo interpretato da Pedro è nello specifico quello di un personaggio sottoposto in età prepuberale a un intervento di mutilazione genitale, al quale conseguentemente, in molte civiltà antiche, medievali e moderne, venivano affidati compiti di sorveglianza

“per impedire l’adozione di pratiche nepotistiche importanti e delicate funzioni civili, militari o religiose353”.

MARA: Nadie se llevaba bien con nadie en

esta casa. Había mucha frustración. Tenían un talento increible, pero llegaron los Setenta y fueron espantosos para ellos. ¿Con qué sentido Martín tenía que hacer un documental sobre campesinos de la zafra? ¿Qué hicieron los campesinos de la zafra por él? ¡Nunca nada! Y así fue: lista negra.

B: ¿Y a Norberto también lo prohibieron? MARA: ¡No! Se solidarizó con sus amigos

y se retiró. Cuando volvió la democracia,

ya les había pasado el momento. Todos les dieron vuelta la cara. Martín terminó inventando esta cosa de “Gertrudis, la gansa con panza”.

MARA: Nessuno andava d’accordo con

nessuno in questa casa. C’era molta frustrazione. Avevano un talento incredibile, ma poi arrivarono gli anni Settanta e furono terribili per loro. Che senso aveva che Martín facesse un documentario sui contadini che lavorano lo zucchero354? Che hanno mai fatto loro

per lui? Niente! E così finì nellla lista dei cattivi.

B: E lo proibirono pure a Norberto? MARA: No! Espresse loro solidarietà e si

ritirò. Quando finì la dittatura, quel

momento era già finito. Chiunque girò loro le spalle. Martín finì per inventarsi questa cosa di “Gertrude, la paperella grassottella”.

Nella tabella, viene messo in evidenza il modo con cui viene tradotto “democracia”. Il punto è che vale la pena considerare il periodo storico a cui Mara sta facendo in questo caso riferimento non tanto come inizio della democrazia in Argentina, bensì come fine della dittatura.

353 https://it.wikipedia.org/wiki/Eunuco

354 Il termine “zafra” fa solitamente riferimento al periodo di raccolta e successiva

4.8. Giochi di parole: quale strategia adottare?

Il prossimo esempio si focalizza su un errore da parte della cameriera del film, la quale, nella scena in cui Mara e Francisco, a cena in un ristorante, stanno per ordinare, sbaglia a citare il nome di un famoso personaggio interpretato dalla ex attrice.

Camarera: ¡Ay, me muero! ¡ay, me mue…!

¡que soy muy fan! ¡No, eh…! ”Santa… ¡”santa gaucha”! ¡Sì, lo más!

MARA: ¿Lo más? Camarera: ¡Lo más!

MARA: Lo más… ”lomas”, será.

Cameriera: Oddio, mi sento male…mi…è

che sono una sua grande fan! No…eh… ”Santa Gaucha!” Si, Santa Gaucha degli amanti!

MARA: “…degli amanti”? Cameriera: “degli amanti!” MARA: Dei monti, piuttosto!

Il mantenimento del gioco di parole presente nella versione originale tra “lómas” (“colline”) e “lo más”, è reso possibile in traduzione grazie alla sostituzione con un altro luogo geografico, ovvero i monti; conseguenza immediata è l’ulteriore sostituzione di “lo más” con “amanti”. La coerenza semantica non viene rispettata, ma la scelta privilegia la volontà di preservare la somiglianza di suono tra le due parole, per poter far comprendere anche agli spettatori italiani l’incomprensione tra Mara e la cameriera. Consideriamo ora queste battute, tratte dal monologo di Norberto rivolto a Pedro.

N: Pedrito…todos nacemos…para hacer

un papel en la vida. Mara nació para que Lucrecia Borgia no se muriera; Martín nació para darle voz a “Gertruids, la gansa con panza”; yo, para decirle a los

demás lo que tienen que hacer, y vos…vos naciste para no ser actor. No podés hacer de otro, mentir no te sale

N: Pedrito…tutti nascono…per svolgere un

ruolo nella vita. Mara è nata per far sì che Lucrezia Borgia non morisse: Martín per dare voce a “Gertrude, la paperella grassottella”; io, per dire agli altri quello

che devono fare, e tu…tu sei nato per non essere attore. Non puoi fingere di essere un altro, non ti riesce mentire

La traduzione in italiano del personaggio doppiato da Martín, che ricorrerà pure in seguito, ha come scopo primario il mantenimento dell’assonanza presente nella versione originale (“la gansa con panza”); da qui la scelta di riccorere all’iperonimo “papera” in luogo di “oca” (per l’appunto, “gansa”), al quale viene aggiunto lo stesso suffisso presente anche nell’aggettivo che lo segue, “-ella”. Da qui la traduzione “Gertrude, la paperella grassottella”.

La modalità adottata per la traduzione di questi giochi di parole rispetta l’insieme di procedure suggerite da Lathey (2016)355, le quali, pur riferendosi in tal caso alla narrativa

per bambini, riteniamo che siano valide indipendentemente dal tipo e dal genere di testo con cui si ha a che fare. Secondo l’autrice, il traduttore, dopo aver riconosciuto la presenza di giochi di parole nel testo e averne valutato la funzione e l’eventuale risonanza al suo interno, dovrà scegliere quale strategia adottare. Una traduzione del tutto letterale sarà necessaria solo nel caso in cui non sia possibile una sostituzione, strategie che invece nel nostro caso è stata possibile.

4.9. L’ironia

In questo paragrafo dimostreremo come sono state tradotte alcune situazioni comiche presenti nelle scene del film; battute basate su atti perlocutivi, costituiti, come ricorda Botella Tejera (2017), dalla “somma del contesto unita alla interazione tra emittente e ricevente356”; queste stesse battute generano una sorta di “rottura” all’interno del

dialogo357 e vengono pronunciate da un parlante praticamente certo del fatto che il suo

interlocutore sia in possesso delle informazioni necessarie per poterle decifrare, estraendone l’essenza comica358. Le circostanze situazionali in cui le battute vengono

pronunciate, ovviamente, dovranno favorire la comprensione da parte di chi le ascolta. Zabalbeascoa (2014) espone alcune variabili alla base di una corretta traduzione audiovisiva delle situazioni ironiche359; tra queste, vale la pena ricordare:

- il grado di intenzionalità dell’umore; interviene tanto la volontà dell’autore di

produrre qualcosa di umoristico quanto la capacità di chi deve interpretare questo umore, indipendentemente dalla intenzione iniziale. Il risultato dipenderà da eventuali errori commessi o meno dal traduttore, incoerenze o interpretazioni sovversive;

- il grado di segnalazione della presenza dell’umore, esplicita o implicita che sia.

In questo caso, il problerma principale è rappresentato dai casi in cui il traduttore non sia grado di percepire la presenza di un elemento umoristico;

- la presenza o assenza di una “vittima” contro cui la battuta sia diretta. Questa

può corrispondere a un singolo individuo o a un gruppo sociale. Sarà importanta comprendere la natura dell’”attacco” rivolto verbalmente, specie se l’intenzione è quella di disumanizzare la vittma (e in questo caso si avrà che fare con un humor prettamente razzista o sessista).

Al fine di preservare l’ironia di alcune battute, solitamente pronunciate da Martín, la scelta ritenuta più opportuna è stata quella di optare per una traduzione del tutto letterale, nella quale non venga minimamente alterato il significato inteso.

355 Lathey G., pp. 100 356 Botella Tejera C., pp. 80 357 Ivi, pp. 81 358 Ivi, pp. 82 359 Zabalbeascoa P., pp. 27-28

N (entra en la habitación): ¡Bienvenidos!

¡Qué buenos volver a verlos tan pronto!

B: No nos podíamos despegar. MARTIN: ¿Probaron con aguarrás?

N (entra nella stanza): Benvenuti! Che

bello vedervi tornare così presto!

B: Non riuscivamo a staccarci

MARTÍN: Avete provato con

l’acquaragia?

La parola “aguarrás” viene tradotta con il suo corrispettivo equivalente italiano “acquaragia”. D’altro canto, il verbo “despegar” presente nella battuta di Bárbara sembra andare a genio, e a quel punto Martín propone loro ironicamente di usare l’acquaragia come solvente per potersi staccare. Una breve considerazione riguardo il verbo “despegar”: vista l’ipotetica ambiguità e le incomprensioni a cui avrebbe potuto dar vita con un suo mantenimento in traduzione, abbiamo deciso per una soluzione quale “Non riuscivamo a staccarci”. Il senso suggerito, d’altro canto, sembra proprio essere quello; i due giovani non hanno avuto modo di raggiungere la riunione, presumibilmente per aver fatto tardi a lavoro, dal quale appunto non erano in grado di “staccarsi”.

Nell’esempio successivo, i tre uomini di casa si trovano nel laboratorio del giardino dove hanno vita le creazioni artistiche di Pedro. Mentre Norberto e Martín parlano tra loro, Pedro appare assorto nei propri pensieri, finché, persa la pazienza, sbatte violentemente sul tavolo un martello, per sfogarsi e anche per richiamare l’attenzione dei suoi due amici.

P: El papel del sultán era el papel de mi

vida. Y ustedes eligieron traer a ese tipo. La próxima vez que traten de manipularme, no se olviden de que sin esa decisión todo hubiera sido distinto: mi carrera, Mara, mi vida… ¡nuestras vidas! ¡Todo!

N: ¿Nos das la mano?

P. Il ruolo del sultano era il ruolo della vita

per me. E voi sceglieste di darlo a quel tipo. La prossima volta che cercherete di abbindolarmi, non scordatevi che senza quella scelta sarebbe stato tutto diverso: la mia carriera, Mara, la mia vita…le nostre vite! Tutto!