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Materiali e metodi a) Questionario

L’arcobaleno della biodiversità 1 M Paola Graziani Psicologo Ricercatore già CNR Istituto I.S.A

5. Materiali e metodi a) Questionario

Il materiale dell’indagine è costituito da un questionario che, come accennato nel paragrafo precedente, riporta il test cromatico “rapido” costituito da 8 colori. Il questionario (Fig. 1) è stato inviato on line a gruppi di impiegati di istituzioni pubbliche. Le istruzioni al test appaiono nella pagina iniziale. I quadrati di colori presentati nel questionario (Foto 1) sono contrassegnati da relativi numeri di corrispondenza che

vengono attribuiti dall’intervistato in base alla richiesta riportata sullo stesso questionario, in base a una scala numerica che evidenzi i colori dal preferito al non preferito. Ai fini di rilevare la dinamica del sistema cognitivo ed emozionale verso lo stimolo percettivo, si richiede di scegliere i colori “per se stessi” senza armonizzarli fra loro o attribuirgli riferimenti veri o presunti. Nella seconda parte del test vengono mostrate 4 foto di specie floreali di arredi cittadini. Ogni foto è seguita da una griglia che riporta 10 atteggiamenti che, sotto forma di aggettivi, 5 con accezioni positive e 5 negative (Fig. 1), debbono essere indicati dall’intervistato, per determinare una scala di punteggi con valori che, in corso di elaborazione dati, si intrecciano con altre variabili come età, sesso, peso, indicatore cromatico ecc. Le foto ritraggono, in sequenza, verde derivante da arredo pubblico raffiguranti specie spontanee, in fioritura e non (Foto 2/3) e specie coltivate in stato di manutenzione e non (Foto 4/5).

PRIMA PARTE DEL QUESTIONARIO Indicare ETA’ SESSO PESO ALTEZZA

Foto 1

SECONDA PARTE DEL QUESTIONARIO:

DI FRONTE ALLE 4 IMMAGINI FOTOGRAFICHE CHE SEGUONO, COME SI SENTE? Indicare con x, per ogni atteggiamento e frequenza, la casella per Lei corrispondente

IMMAGINE C (Foto 4) IMMAGINE D (Foto 5)

Atteggiamento

Frequenza delle sensazioni

QUASI MAI QUALCHE VOLTA SPESSO SEMPREQUASI SICURO TESO IRREQUIETO RILASSATO PERPLESSO RIPOSATO CONTENTO APPAGATO PREOCCUPATO INDIFFERENTE Fig. 1 5.b) Colori Luscher - Test

1bl 2vd 3rs 4gl 5vl 6mr 7nr 0gr Vedi Foto 1

Intorno al colore nelle sue forme artistiche alcuni decisivi esponenti, hanno riassunto sensazioni e ricerche molto suggestive. Magritte, per esempio, per spiegare il suo famoso Le blanc-seing, affermò che la pittura serve per rendere visibile il pensiero e, nel 1947, incalzò affermando che i colori possiedono una bellezza speciale e vanno considerati espressivi e non necessariamente descrittivi. Picasso, diceva che i colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni e Hugo von Hofmannsthal, poeta dell’Art Nouveau sottolineava che l’arte del colore domina l’anima umana non diversamente da quella dei suoni facendo eco a Kandinsky, che associava il colore a un “coro” da fissare sulla tela. Ognuno di questi esponenti del moderno mondo artistico fine’800, a suo modo, evocava la sensorialità, che, intesa come capacità e attività sensoriale, rivela i pensieri invisibili. Alla pari, come le foglie lasciano filtrare i raggi del sole, i colori del test Luscher, rivelano il contenuto invisibile del pensiero percettivo.

come appare nei codici archetipi della simbologia cromatica. I colori sono simboli universalmente diffusi e si rivelano in alcune caratteristiche che l’uomo ha sviluppato nel corso dei millenni e che gli studi più moderni rileggono e strutturano in codici emozionali, filo d’Arianna tra attività immaginativa e realtà. Stessa ipotesi concettuale si ritrova in Lev S. Vigotskij, che, fra i grandi esponenti della psicologia del ‘900, già negli anni ‘30 affermava che sentimenti ed emozioni tendono a prendere corpo in determinate immagini che ne richiamano le sensazioni [8]. Le dinamiche di questo processo rivelano il potere dell’emozione di esprimere con forte selettività l’espressione interiore (tristezza/gioia...) di un dato momento “colorando” il sentimento, in un arcobaleno lessicale che si estende dal mondo oggettivo a quello della memoria immaginativa sociale e collettiva. Nasce così il mondo colorato dei simboli dove, nelle diverse culture, il lutto si colora di “nero” o di bianco, la tranquillità di azzurro, la gioia di giallo, la sacralità di verde, la ribellione di rosso ecc., in una sorta di combinazione tra fantasia e fattori emozionali che genera sentimenti comuni che poi costituiscono la trama delle tradizioni, delle culture e degli archetipi [8]. Nel test cromatico rapido di Luscher, il colore assume il ruolo di stimolo esterno per far affiorare emozioni e sensazioni del mondo interno. Per contro, avviene lo stesso meccanismo nel lessico quando alcune parole o aggettivi, richiamano stati psichici emotivi sotto forma di atteggiamenti [9] associati a fatti o persone. Nel nostro lavoro di indagine, lo stimolo da interpretare era il verde urbano definito in immagini che richiamano un valore aggiunto di una pluri declinata modalità emotivo sensoriale, peculiare dell’uomo e sintesi del suo complesso e conflittuale rapporto tra il Sé privato e la realtà oggettiva o culturale e tradizionale [9]. Nel test i colori “Luscher” sono di base, come il blu, il verde, il rosso e il giallo mentre viola, marrone, nero, grigio, sono detti “ausiliari”. La progressione degli 8 colori, dal più al meno gradito, rivela tratti psicofisici e clinici (NOTA 3). Nell’indagine oggetto del lavoro il profilo delineato dalla progressione cromatica non è stata condotta per una diagnosi clinica pur nel rispetto dei parametri di codifica cromatica, ma per tracciare profili di stabile o non stabile. Allo scopo sono stati codificati in progressione i codici numerici dei colori di base nelle prime tre posizioni e del viola, nelle posizioni antecedenti le ultime tre. I colori base in prime posizioni versus colori in fine di progressione, riguardano bisogni e strategie compensatorie, tensioni e ansie [funzione primo numero (+) e ultimo (-)]. Pur se nella tonalità “Luscher” il colore viola è codificato tra gli ausiliari, le sue particolari caratteristiche di evidenziatore di strategie specifiche e contraddittorie ne fanno un interessante e imprevedibile fattore interpretativo. L’analisi delle funzioni positive dei colori di base, definisce lo stato di equilibrio tra azione e difesa psicologicamente intesa. I colori ausiliari distribuiti nelle funzioni di antipatia/ indifferenza, rivelano gli equilibri o no, delle eventuali strategie di compensazione, ansia, tensione. A fronte di tutto ciò il campione esaminato presenta un buon grado di stabilità, forti tratti direttivi e d’azione (rs), perseveranza (vd), comunicazione, attenzione ai cambiamenti (gl), bisogno di quiete e distensione (bl), capacità di integrazione e contestualizzazione, ma anche tratti di indifferenza e di difesa verso eventi negativi. (NOTA 3, Fig. 1).

Fig. 2 5.c) Atteggiamenti

Il termine atteggiamento indica la disposizione soggettiva e individuale a fornire sia in termini verbali che comportamentali, una rappresentazione cognitiva ed emozionale, sensoriale o comportamentale, verso una personale valutazione di un mondo interno affettivo o esterno e sociale. Le affermazioni aggettivali scelte nel test e riportate nella griglia, sono tratte dagli aggettivi dell’ACL [10] e scelte in un differenziale positivo/ negativo (Fig. 1 paragrafo 5a). A ogni modalità di risposta è stato assegnato un punteggio rispetto alla frequenza indicata dall’intervistato, indicativa della percezione emotiva che caratterizzava soggettivamente l’immagine. numerica 1-4 (Fig. 1). Nelle scale che compongono l’ACL Test, sono presenti molte caratteristiche. Fra quelli ad hoc, si sono scelti aggettivi fra quelli che meglio esprimevano inferenze di significato psicologico come il bisogno associativo, (Rilassato, Riposato, Contento), di espressione del proprio grado di originalità o dissenso (Appagato), di utilizzare risposte comuni (Sicuro). Con valore conflittuale sono stati utilizzati anche atteggiamenti di scale per la rilevazione del bisogno di esprimere tensione, perplessità, indifferenza e che riguardano il grado di centralità su se stessi (Indifferenza), di disposizione a cambiare le cose (Preoccupato), ricercare soluzioni (Perplesso), esprimersi con atteggiamenti diffusi (Irrequieto) o sfavorevoli (Teso) [8]. I dati complessivi per M/F e riferiti alle 4 immagini (Foto 2/3/4/5), hanno rivelato non solo un approccio sensoriale sostanzialmente Stabile, con note di Teso, Ansioso, ma anche la partecipazione del campione al possibile cambiamento o mantenimento delle situazioni descritte (vedi paragrafo 6 Accettazione, Non Accettazione, Accettazione Debole/Incerta).