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Percezione di immagine a confronto

L’arcobaleno della biodiversità 1 M Paola Graziani Psicologo Ricercatore già CNR Istituto I.S.A

6. Percezione di immagine a confronto

Gli 8 colori del test, sono interpretabili in funzione diversa in base alla loro progressione di scelta. Rispetto alla scelta applicata a 4 immagini di verde urbano, per la valutazione di accettazione/rifiuto, il campione ha avuto Accettazione Alta per le figura A (Fig. 3/3a/3b) con predominanti atteggiamenti positivi (Fig. 3). Per la figura D, altrettanto globale la risposta del campione ma per Non Accettazione (Fig. 4/4a) con andamenti diversi M/F caratterizzata da prevalenza di atteggiamenti negativi, con picchi in Preoccupato, Perplesso. Alta l’Indifferenza (Fig. 4b), non significative le scelte di aggettivi positivi.

Fig. 1

Fig. 2a Fig. 3b

Fig. 4 Fig. 4a

Atteggiamento negativo/conflittuale D - Fig. 4b

Per le immagini B (Figg. 5/5a) e C (Figg. 7/7a), il campione mostra percentuali diversamente articolate. Nella Immagine B il gruppo F presenta maggiore accettazione sia pure con atteggiamenti negativi (Preoccupato) ma minore Indifferenza (Fig. 6) rivelando, rispetto al gruppo M, una maggiore disposizione a contestualizzare la specie floreale considerandola nel normale divenire e cambiare, rispetto alla immagine A in migliore stato di manutenzione. Rivela attività più critica e meno rigida (aspetti attivi del viola) (Fig. 2).

Fig. 5 Fig. 5a

Atteggiamento negativo/conflittuale B – Fig. 6

Verso l’Immagine C, (Figg. 7/7a), con aspetti di compattezza, ordine spaziale e segnali di contenimento e contorno, il campione M/F non rivela Alta Accettazione ma esprime le proprie percezioni sensoriali con aspetti diversificati. Il campione F versus il campione M, percentualmente sceglie meno gli Atteggiamenti Negativi (Fig. 8) e rivela punteggi più bassi per “Indifferenza” (Fig. 8). Verso gli Atteggiamenti Positivi, il campione F privilegia quelli della sfera associativa (Rilassato; Riposato) e del linguaggio diffuso e comune (Sicuro), con punteggi percentualmente più alti del campione M (Rilassato F. 35%, M. 26%; Riposato F. 21%, M. 5%; Sicuro F. 51%, M. 39%) evidenziando buona adattabilità sociale. Il campione M, effettuando una scelta orientata maggiormente al negativo, specie verso “Perplessità” e “Preoccupazione” e alti punteggi per “Indifferenza”, (Fig. 8), comunica un profilo di maggiore rigidità difensiva.

Atteggiamento negativo/conflittuale C – Fig. 8 7. Conclusioni

I fiori selvatici o wildflowers (Foto 2) sono al centro di nuovi studi, creano minori costi di gestione e si adattano a molti ambienti. Nel presente lavoro, questa specie floreale, riscuote una Accettazione elevata (Figg. 3a/3b) e il gradimento percettivo perdura anche a fioritura non nel momento di massimo splendore (Figg. 5/5a). Al contrario, le specie coltivate, (Foto 4, paragrafo 5a Immagine C), spesso prevalenti negli arredi urbani, nel nostro lavoro hanno rilevato Accettazione non compatta, (Fig. 7/7a) e rispetto al loro “degrado” attribuibile a scarso livello di manutenzione, spesso dovuto a cause meramente economiche (Foto 5, paragrafo 5.a Immagine D), stimolano riflessioni al negativo (Fig. 4b). In sintesi, la sia pur iniziale indagine di questo lavoro, evidenzia che l’obiettivo di creare ornamento e aspetti estetico-paesaggistici spontanei e policromi nelle aree urbane mediterranee, potrebbe avvalersi maggiormente dei wildflowers beneficiando delle loro specifiche caratteristiche di elevata adattabilita' e rusticita' che convivono tuttavia con uno specifico alto valore cromatico e ornamentale. Nel presente lavoro, i soggetti intervistati sull’argomento, con un profilo attendibilmente stabile, buon utilizzo di aspetti del Sé, disposizione a coinvolgimento e relazione, esprimono queste caratteristiche nelle associazioni fra immagini e aggettivi. Pur non conoscendo oggettivamente né l’obiettivo dell’indagine, né le differenze delle diverse specie fotografate, hanno dimostrato preferenza accentuata e globale verso la specie spontanea (Foto 2 Immagine A). Rispetto ad immagini non wildflowers, (Immagini C/D) il profilo del campione pur nella sua prevalente stabilità, rivela tracce di Ansia e Tensione che fanno eco a percezioni emozionali caratterizzate da alto e variegato utilizzo di aggettivi Indifferenza, Perplessità e Preoccupazione (Immagini C/D). Il presente lavoro è una proposta di piccolo respiro ma di grande stimolo alla comunità istituzionale a non sottovalutare le caratteristiche estetiche e di minore costo delle specie floreali wildflowers, e aprirsi agli interessi della popolazione che, in sinestesia con l’ambiente, richiede caratteristiche di maggiore levità e naturalità che, colte e approfondite dalle istituzioni, creerebbero risorse inestimabili di beni immateriali come l’Estetica naturale, la Sicurezza, l’Appagamento, la Contentezza, la Rilassatezza, il Riposo (Fig.1, paragrafo 5a).

Bibliografia

[l] Gilles Clément, “Il giardiniere planetario” 22 Publishing, 2008 [1.a] Laufer Peter, “La Battaglie delle Farfalle” Sironi Editore, Milano 2010

[2] http://www.micromegamondo.com/multimedia/cdf_materiale_per_insegnanti/pdf/1_1_ita.pdf

[3] PIOTTO B., GIACANELLI V., ERCOLE S. (Ed.), 2010. La conservazione ex situ della biodiversità delle specie vegetali spontanee e coltivate in Italia. Stato dell’arte, criticità e azioni da compiere. Manuali e linee guida ISPRA 54/2010. ISBN 978-88-448-0416-9.

[4] TESI di Laurea (A.A.2003-2004). Impiego Di Specie Spontanee Per La Valorizzazione Estetico- Paesaggistica Di Aree Urbane, Peri-Urbane E Marginali”. Universita’ Degli Studi Di Pisa Facoltà Di Agraria Dipartimento Di Biologia Delle Piante Agrarie Sezione Di Orticoltura E Floricoltura. Corso Di Laurea In Scienze E Tecnologie Agrarie.

[4a] Bretzel F., Romano D., “Specie erbacee spontanee mediterranee per la riqualificazione di ambienti antropici. Stato dell’arte, criticità e possibilità di impiego”. ISPRA, Manuali e Linee Guida 86/2013. 173 pp. [5] Pejrone Piero. “In giardino non si è mai soli” Edizioni Economiche Feltrinelli. 2000

[6] Max Luscher. Psychologie der Farben Test Verlag Basen 1949 [7] Alloro, L. “Il colore ragionato” Edizioni Piovan Abano Terme 1987

[8] Vigotskij L. S., “Immaginazione e creatività nell’età infantile” Editori Riuniti Paideia Roma 1972 [9] Rycroft. C “Immaginazione e realtà” Edizioni New Compton Italiana Roma 1973

[10] Gough H. G e al. “Adjective Chech List. Manuale” Versione Italiana. Edizioni O.S. Firenze 1980

NOTA 1

Il giardino planetario, rispetto al giardino tradizionale estende il concetto di giardino all’intero pianeta e suggerisce che tutte le tecniche agricole rientrano nel campo di un giardinaggio planetario” “La Terra presa come territorio riservato alla vita, è uno spazio chiuso, limitato dalle frontiere dei sistemi di vita (la biosfera). Per Gilles Clément un giardino oppone il giardiniere al progettista e afferma l’immenso disaccordo tra l’attitudine naturale delle specie a svilupparsi e il desiderio tutto umano di “abbellire”, per cui è “Impossibile conciliare le due posizioni finché rimaniamo abbarbicati ai canoni estetici dell’arte dei giardini segno ideologico del potere”.

NOTA 2

Per quanto riguarda l’epoca di fioritura e la sua durata, le specie più precoci sono state Linum usitatissimum, Papaver rhoeas, Salvia verbenaca e Silene alba. Al contrario Senecio erraticus, Verbascum sinuatum, Daucus carota e Lavatera punctata sono risultate le specie più tardive. Questo dato conferma la possibilità di allungare il periodo esteticamente più valido, ossia quello della fioritura, seminando in miscuglio alcune delle specie studiate.

NOTA 2a). http://www.concabi.it/progetto_i_colori_della_vita.html NOTA 3

I colori del test sono il risultato di un’iniziale selezione tra circa 4500 tonalità di colore su diversi materiali (carta, metallo, legno, pellicola, seta, lana). Il test cromatico fu presentato appena alla fine della seconda guerra, al Congresso Mondiale di Psicologia di Losanna e fatto conoscere attraverso gli Atti del Congresso “La Diagnostique du Caractère. Presses Universitaires. Paris 1949”.

Il test può essere applicato a persone di ogni età, appartenenti a qualsiasi etnia e anche daltoniche. Le tonalità cromatiche del test, sono specifiche e codificate per stimolare significati psicologici oggettivi interpretando il grado di preferenza/ non preferenza, dei colori, in base a graduatorie di “graditi”, “indifferenti”, “non graditi”. I colori scelti dal soggetto in esame, vengono raggruppati per l’analisi dei risultati, secondo funzioni ognuna delle quali ha due colori differenziati in colori di base e ausiliari-. I colori sono detti “Luscher” per le loro specifiche tonalità.

NOTA 3a)

In estrema sintesi alcuni esempi di significati psicologici associati ai colori: ll blu è associato al riposo, alla notte, alle acque, al femminile, alla sfera del materno, ai sentimenti di resa, dedizione, lealtà, ma anche irrequietezza, difficoltà di concentrazione, malinconia. Il rosso è simbolo di coraggio, azione, fattori del maschile, della forza anche sessuale, pericolo, sangue, fuoco e violenza. Il verde evoca natura, autoconservazione, perseveranza, determinazione, affermazione, ma anche intolleranza, ambizione eccessiva, scarsa pazienza; il giallo la luce, la capacità di relazione, la gioia spontanea, l’ottimismo, la spinta verso il futuro, la crescita e l'oro, ma anche scoraggiamento, sospettosità. Il viola dà visibilità a sensibilità, fascinazione, comprensione intuitiva, senso del magico, capacità di inserimento e contestualizzazione, ma anche rigidità, basso coinvolgimento, incapacità di differenziare la realtà dal desiderio. Il marrone sta per corporeità, tradizione, natura, ma anche esagerata componente narcisista; il grigio, per pulizia, confine, ma anche riduzione affettiva; il Nero evoca potere, eleganza, crescita, segreto, mistero, lusso, infelicità, rimorso, rabbia e, in alcuni contesti culturali, anche lutto.

La finestra sul cortile: il colore nelle vetrate di scale e androni, tra