2. Il male morale, secondo Agostino, era un errore della volontà dell’uomo: essa sceglieva d'indirizzare l’uomo verso qualcosa, un
1.4.2 METAMORFOSI DI UN BAMBINO
Come abbiamo scritto in apertura di capitolo, l’enorme successo di Stewie ha costretto gli sceneggiatori a modificare il personaggio, non più genio del male con il chiodo fisso di uccidere la madre, ma bambino d’estrema intelligenza che, volta dopo volta, sperimenta la sua estraneità a questa società.
A partire dalla seconda serie, infatti, esclusi grandi ed epici rimandi (la doppia puntata Stewie kills Lois - Lois kills Stewie ), Stewie intensificherà i suoi rapporti con il cane Brian (ovvio: un neonato ed un cane, i due più intelligenti della casa), che formerà con lui una coppia irresistibile: una road
couple, che girerà il mondo ( Road to Rhode Island, Road to Europe, Road to Rupert) e che vivrà avventure extra-ordinarie (Movin’out). Stewie sarà
più bambino: costringerà Brian a giocare con lui, e vivrà ogni cosa con gli occhi del bambino, salve poi leggere tutto d’un fiato il Codice Da Vinci. In
Movin’out, ad esempio, Stewie, dopo aver letto l’impegnativo libro di Dan
Brown, cade come un bambino nel giochetto che Peter gli fa riguardo alle sparizioni, mettendosi semplicemente gli occhi davanti alla faccia.
Il binomio, la continua opposizione semantica è decisamente divertente. L’intelligenza assoluta di Stewie, completata dalla sua infinita possibilità di mezzi e luoghi (è un cartoon, dopotutto), ed associata alla curiosità ed ingenuità fanciullesca (la pipa a bolle, il pupazzo gay Rupert) è un cocktail gradevolissimo che, infatti, ha un grande effetto sul pubblico. Non si può parlare di un bambino buono: in fondo, Stewie sogna ancora di uccidere Lois, ma il suo enorme flash-forward lo farà desistere dal farlo ancora, in
Lois kills Stewie. Tuttavia, nonostante regni sempre una certa superbia
(legittima, d’altronde: un bambino di un anno che riesce già a fare tutto quello che fanno gli adulti, con la sola deficienza fisica inevitabile).
Inoltre, un altro aspetto che cambia (o meglio si evolve), riguardo a Stewie, è la sua sessualità: lo stesso Mac Farlane, in un’intervista a The Advocate, confessa
We all feel that Stewie is almost certainly gay, and he’s in the process of figuring it out for himself. We haven’t ever really looked into it because we get a lot of good jokes from both sides, but we treat him oftentimes as if we were writing a gay character.
È gay, ma ancora non lo sa: abbiamo ancora tante cose buone da vedere, riguardo ai suoi piaceri sessuali. Era già pronta una puntata speciale per chiudere la terza serie, Queer is Stewie?, in cui il bambino, reduce da un viaggio nell’aldilà, realizzava la sua omosessualità. L’episodio, però, non venne mai prodotto. Comunque, emblematici sono i vari sogni di Stewie con un antropomorfo Rupert, uomo muscolosissimo e testa di peluche, che sguazzano insieme nell’acqua e si coricano sdraiati al sole.
Riguardo invece al dilemma di molti sul fatto “gli altri lo capiscono quando parla?”, Mac Farlane è stato molto chiaro: lo capiscono, ma non gli danno peso. In fondo è un bambino di un anno. Solo Brian lo comprende, e addirittura gli legge nel cervello: ironizza spesso sulla sua latente omosessualità, anche comunicando senza parole. Con gli altri, invece, quanto detto da Mac Farlane è eloquente in uno scambio di battute in Death
has a shadow: mentre Stewie minaccia Lois con un "Why don't you burn in hell?!" Lois risponde, "Well, no dessert for you, young man".
Signori, questo era Stewie Griffin, the baby rocket man, il piccolo genio di casa Griffin.
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1.5
MEG E CHRIS: INUTILI RITRATTIPerché Meg e Chris sono così inutili? Anche io mi sono fatto una domanda del genere, e la prima risposta è stata “perché sono quelli più veri”. Agghiacciante, come risposta, ma ci può stare. In effetti, è sconsigliabile pure parlarne separatamente, per evitare poche righe scritte ed ampi spazi bianchi.
Chris, studente della Buddy Cianci31 High School, quantomeno, ha delle
puntate in cui la fa da padrone, come The son also draws e A Picture Is
Worth a 1,000 Bucks, in cui emerge il suo lato creativo. In Jungle Love
fugge con un’amazzone, ed in To Love and Die in Dixie si bacia con una ragazza che crede essere un maschio. Ha dei legami con altri personaggi, come il vecchio pedofilo Herbert, ed in ogni situazione si schiera a favore di suo padre, dimostrando comunque, in qualsiasi occasione, la sua immensa stupidità (There’s this game where you put in a dollar and you win four
quarters. I win every time! Chitty chitty death bang).
La cosa che fa preoccupare di Chris, e che lo avvicina molto ad un certo tipo di stereotipo giovanile in ascesa negli Stati Uniti, è il fatto di avere una pianta come migliore amica, e di avere presenze immaginarie, come la Evil
monkey che vive nell’armadio o il brufolo Doug – Brian the bachelor- o il
Col. Schwartz – I never met the dead man. Chris è solo, senza amici, se non per vedere un film porno Genital Hospital: non è cosciente della sua idiozia (My father is smarter than yours! Ripete a Meg, sua sorella), come quando, in The kiss seen around the world, dice “When I stick this army
guy with the sharp bayonet uo my nose, it tickles my brain. Hahahhaha….ow. Oh, now i don’t know math”.
Al di là di queste informazioni stupide (basta veramente vedere ogni momento in cui Chris apre la bocca per carpirne la stupidità), rimane un dubbio basilare. Chris non è un personaggio. Non ha peculiarità, è sempre
assolutamente imprevedibile. Ad esempio, sappiamo che Lois cerca di
31 Vincent Albert "Buddy" Cianci, Jr., nato il 30/4/1941 a Cranston, Rhode Island, è stato sindaco di Providence, Rhode Island dal 1975 al 1984 e dal 1991 al 2002. Il sindaco più longevo della storia di Providence:
riportare tutto ad una condizione familiare, che Peter dirà la cosa più incredibile e ricorderà la cosa più assurda, che Stewie progetterà ordigni malefici, Brian analizzerà efficacemente la società bevendo Martini, Joe sarà sempre e comunque aggressivo, Quagmire vorrà fare Giggity Giggity, ma Chris? E, soprattutto, Meg? Questi sono due personaggi che hanno molto poco da offrire, a livello di essenza di personaggio. Uno è assolutamente imprevedibile, sbuca dal niente con la schiena piena di miele per farsi rincorrere dalle api, ma serve più per esprimere le problematiche dei teenager americani, che fondano gruppi rock per urlare quel poco che hanno da dire, seguendo le orme dei vip , senza veri amici, con nessuno che li ascolta. Chris, intendiamoci, non farebbe male a una mosca, sempre che non vada sul suo hot-dog: è un ragazzo simpatico, ma narrativamente la scelta degli scrittori è stata quella di fungere da personaggio reale, in modo che gli altri risultassero più luccicanti. Ci sono dei momenti dedicati a lui (come la celebre masturbazione in Running Mates), ma usando il gergo sportivo, possiamo dire che si sacrifica per la squadra.
Meg, invece, cappellino viola sempre in testa, liceale al James Woods High School, è una ragazza brutta, costantemente fuori dal giro dei cool, ma ancora non arresasi all’unica possibilità di unirsi ai nerd: cerca in ogni modo di farsi notare, facendo da scudo per problemi di droga dei cool, ma è sempre ai margini di qualsiasi cosa. Sembra che lo stessa Mac Farlane abbia detto che, vista la scarsa capacità degli scrittori di introdursi nelle teste dei teenagers, Meg è stata volutamente creata con l’obbiettivo di farla diventare il peggior personaggio. Anche quello che, dopo la seconda serie, subisce meno cambiamenti.
Meg viene sempre derisa da tutti, dai genitori che non sanno quanti anni abbia (Peter’s two dads), che sbirciano nel loro diario, da Stewie e Brian che la punzecchiano sempre, come quando Meg entrò a far parte delle flag
girls (cheerleaders sfigate) ( mmm..good for you. Now you can be somwhere else when the boys don’t call, And the weiner is), ma anche a scuola, dai
ragazzi che sono orripilati dal suo aspetto, da uccidere il fratello per poter dire “Vado al funerale di mio fratello” e non uscire con lei, o a dire
51 semplicemente “Non esco con i ragazzi”. Anche Peter, spesso, la scambia per un maschio, ed ha predisposto in giardino un palo per legarcela. Sembra che nelle puntate dalla 6° serie l’emarginazione di Meg stia ancora progredendo: ad esempio, la gag dal palo in giardino è della puntata 9. Per andare al ballo della scuola, dopo aver causato l’omicidio del fratello del ragazzo, Meg torna a casa, e Brian, impietosito, decide di accompagnarla. Per resistere alla sua presenza, però, beve come un pazzo e fuma marijuana, finendo col baciarsi con Meg, che non accetterà il successivo rifiuto di Brian (un cane..) e lo rapirà.
L’unico che la corteggia è Neil, il figlio dell’orribile farmacista Mort Goldman. Meg si sposerà ( Peter’s daughter), ma solo perché incinta. Una volta scoperto di non essere incinta, il marito fugge a gambe levate.
Sola, inascoltata, grassa, invisibile agli altri ed odiata in casa, bruttissima. Potrebbe essere abbastanza per un personaggio inutile, senza arte né parte, senza un obiettivo perché. Family Guy senza Meg sarebbe stato lo stesso. Forse, però, non ci sarebbe stato nessuno da offendere continuamente.