La prima serie
15 minutes of shame è il titolo della puntata 12, serie 2 Citando in rima
3.4.2 SOFFRO LO STRESS
È il momento di osservare quale sia la posizione dei Griffin di fronte al fenomeno delle giovanissime teenager che diventano superstar musicali, nella puntata Don’t make me over, stagione 4 episodio 4.
Siamo di fronte ad un altro frullato televisivo: come nell’analisi precedente, assistiamo ad un caleidoscopico gioco di sguardi (specialmente al termine della puntata), che sembra avere l’intenzione di disorientare chi guarda, arrivando a porre la domanda “chi sta guardando cosa?”.
Ma, attraverso proprio il gioco di sguardi, vengono tirate in ballo famosissime trasmissioni americane, su tutte il Saturday Night Live, e vengono affrontate tematiche relative alla crescente importanza dello sguardo anche nei mondi che appartengono agli altri sensi, quale dovrebbe essere appunto la musica.
Meg, infatti, attraverso il Brutto anatroccolo (altra trasmissione televisiva importata anche in Italia, grazie alla quale i partecipanti, ovviamente orribili, potevano diventare belli: ricordava molto il “prima/dopo” delle televendite delle creme di bellezza su emittenti regionali) diventa bella, e viene notata da un produttore che crea attorno a lei la band I Griffin. Immediatamente la giovane diviene una star, viziata e privata anche del rispetto familiare: viene però abusata per lanciare il SNL e si rende definitivamente conto che “essere bella è un vero lavoro”.
Vengono, anche in questa occasione, inseriti degli stereotipi abbastanza comuni: Dr Diddy, misto tra Dr.Dre e Diddy, due artisti hip-hop di colore, che consiglia di far vedere un “pupa bianca mezza nuda”, come, aggiungiamo qui, accade sempre nei loro videoclip. Anche la velocità a livello di sceneggiatura con la quale Meg diventa ricca e famosa è eloquente, e dimostra l’effettiva rapidità con la quale alcuni ragazzi giovanissimi si trasformano in idoli, perdendo improvvisamente il senso ed il valore della loro dimensione.
La vanità e lo sfruttamento, unito alla visibilità estrema, si condensano nel lancio di SNL, nel quale il giovane ragazzo va a letto con Meg, e da lì lancia
111 in diretta il programma. Peter, il medio(cre) americano, apprezza decisamente la sagacia della trovata per far partire una nuova puntata di SNL.
Il gioco degli sguardi, da quel momento, subisce una feroce accelerata, tanto che, al momento in cui Brian spegne la tv dopo uno spettacolo di ragazzi di colore, non sappiamo più chi guarda cosa.
Nel frattempo Peter ha chiuso la puntata di SNL in perfetto stile SNL, ossia con i saluti di rito, la musica, la presenza di tutti coloro che sono intervenuti sul palco, i ringraziamenti, e così via. Appena SNL va a nero, parte uno spettacolo dall’Apollo Theatre di Harlem: ed è qui che si vede Brian che spegne la tv, lui che precedentemente si trovava nello studio di SNL (che va in onda live).
Non sapere chi sta guardando cosa sembra essere una problematica che aleggia nei meandri della demenza griffiniana, la quale, con la forza dell’incredibilità (nel senso proprio), riesce a dare una vivida immagine, con l’uso di evidenti iperboli, di vari microcosmi sociali, apparentemente floridi ed effettivamente putridi.
3.5 CHANNEL 5
Quahog 5 è un’emittente fasulla della Fox, che si limita a due programmi: uno televisivo, ed è il notiziario, condotto dal baritono arrogante Tom Tucker e dalla acida Diane Simmons, con le corrispondenze di Trincia Takanawa e Ollie Williams. L’altro programma, invece, è radiofonico, condotto da Weenie and the Butt, pieno di rumori e suoni tipicamente americani (anche Brian e Stewie avranno un loro programma, in Mother
Tucker), e rispecchia l’assenza di sostanza nei programmi radiofonici
attuali.
L’interessante aspetto dell’emittente, all’interno di Family Guy, è il fatto che è l’unica televisione (escluso il caso limite di PTV) vera di Quahog: il resto è un ruminare la televisione di noi umani.
In effetti, il materiale a disposizione non è molto: c’è soltanto un telegiornale ed una trasmissione, il Diane Show, visto in Fifteen Minutes of
Shame.
La parodia che viene fatta dei telegiornali a là Sky è evidente: ritmo elevato, parole scandite, intonazione particolare, ovviamente smarrita nel doppiaggio imbarazzante in italiano. Tom Tucker è il prototipo dell’anchorman made in Usa, ed il fatto di sottolineare la differenza incredibile tra i momenti in cui sono in onda ed i fuori onda, sembra voler dire, a tutti coloro che vengono quotidianamente ipnotizzati dalla tv, che “Sono esseri umani anche loro”. Diane, invece, è anche un po’ Maria De Filippi: conduce un programma trash, in cui le persone si scannano tra loro, un po’ C’eravamo tanto amati, un po’ Carramba..che sorpresa!. Il suo stile di conduttrice è molto simile a quello stile politically correct della conduttrice che piace alle casalinghe: in realtà, chi interpreta quel ruolo è una mangiauomini a pagamento, mentre il suo collega ama le prostitute ed il caffè con l’urina. Classici specchietti per le allodole: la Tv è estrema finzione, come quando finge di essere razzialmente bilanciata, ed in realtà relega le minoranze, come Tricia ed Ollie, o Maria Jimenez, la corrispondente ispanica di cui Tom non sa neanche pronunciare il nome (aspetto evidentemente reale, in America.
113 Numerosi serial tv, da How I met your mother a Back to you ne fanno largo uso).
Channel 5 è sempre presente in ogni puntata, ma è un elemento utile agli scrittori per portare avanti la storia, inserendo ogni tanto qualche elemento di vita privata, principalmente su Tom Tucker, la cui disgrazia del figlio Jake non sembra avvilirlo più di tanto, anzi. Diventa anche padre di Peter in
Father Tucker, in cui la madre Thelma ha una storia con Tom, che
precedentemente aveva rubato il cuore di Meg. È una persona che parla nello stesso modo quando è in onda e nella vita normale, in tono televisivo. La parodia dei notiziari Usa è evidente nell’ammasso di notizie inutili che i due conduttori danno, quali “Bush ha messo le dita nella presa elettrica: si è difeso dicendo che i folletti vi avevano nascosto l’oro”, e nello stile di conduzione decisamente impersonale.
Per il resto, Quahog 5 è volutamente mediocre. Insomma, è il ritratto di
quella tv mediocre, e non può essere altrimenti.
3.6 PTV
Nell’omonima puntata, Peter si stufa del controllo del PTC, il Parents
Television Council, il nostro MOIGE (Mac Farlane ha detto di loro:
“That’s like getting hate mail from Hitler. They’re literally terrible human
beings.), e fonda la sua Tv, la PTV, che trasmette programmi osceni fino al
nuovo avvento del PTC, che censura tutta la vita quotidiana in generale. Questo esperimento di metatestualità è interessante, perché è come sfondare la parete ed unire il prodotto audiovisivo alla vita quotidiana di Quahog. In fondo, il nostro PTC ha censurato Family Guy, e questo si risolve con i membri di PTC che entrano nel cartoon ed inibiscono i personaggi.
Il rapporto tra il PTC e Family Guy non è dei migliori: Brent Bozel, presidente del PTC, crede che ‘These shows all contain crude and raunchy
that Hollywood is peddling its filth to families with cartoons’. Risponde
David Goodman, executive producer di Family Guy, "I think it's absolutely
for adults," dice, "I don't let my kids watch it. They're 8 and 6. ". Il PTC,
insomma, non perde occasione per mettere Family Guy come peggior programma della settimana, per scagliarsi contro la violenza di un prodotto per bambini (solo perché è un cartoon), per la profanità, i nudi, la blasfemia, etc. etc..
Ecco una lista degli episodi di Family Guy catalogati come Worst show of
the week40
January 23, 2005 And the Wiener Is...
May 8, 2005 North by North Quahog
December 29, 2005 The Father, the Son, and the Holy Fonz January 19, 2006 Brian Sings and Swings
February 9, 2006 Patriot Games
August 17, 2006 The Courtship of Stewie's Father
September 19, 2006 Stewie Loves Lois December 28, 2006 Barely Legal
March 25, 2007 No Meals on Wheels
June 29, 2007 Stewie Loves Lois
August 10, 2007 Deep Throats
You May Now Kiss the...Uh...Guy Who Receives Bill and Peter's Bogus Journey
November 22, 2007 Padre de Familia January 25, 2008 McStroke
Insomma, non corre buon sangue. In questa puntata, però, Peter si ribella e fonda la sua tv, PTV, con programmi imbarazzanti (ad esempio
Douchebags, in cui Peter e Cleveland fanno i propri bisogni sulle
automobili dal cavalcavia – censurato in Italia - , o il programma che Quagmire conduce tutto nudo, o ancora gli specials di Peter sui seni). Alla
115 fine, però, dopo il giro di chiave del PTC, che censura anche tutta la vita quotidiana di Quahog (in quanto cartoon, ovviamente), anche Lois si stufa e decide di andare a Washington, per convincere tutti che la volgarità è negli stessi monumenti che rappresentano l’America, come a dire che “dobbiamo semplicemente essere noi stessi”.
In conclusione, l’interesse in questa puntata sta nella commistione estrema tra Family Guy in quanto prodotto audiovisivo e Quahog in quanto cittadina realmente esistente: la censura viene abilmente usata come strumento narrativo, per comporre una delle puntate più spinte e più divertenti di
Family Guy. Siamo dunque arrivati a degli interessanti livelli di
manipolazione del linguaggio televisivo: nelle puntate della quinta e della sesta serie Saving Private Brian e Play it again, Brian ci sono dei riferimenti dei personaggi agli spettatori, riguardo ai famosi e tipicamente griffiniani flashbacks. Questo significa che Family Guy è diventato uno di quei prodotti audiovisivi di cui esso stesso faceva una parodia. L’autoironia, questa troppo spesso sconosciuta.